Novembre 2017

NESSUNA VOCE DENTRO, BERLINO 1981

Data dell'evento: 02.11.2017 alle ore 21:45

Europa Teatri, ore 21.45

Di e con Massimo Zamboni

Con Angela Baraldi e Cristiano Roversi

Collaborazione a regia e drammaturgia Mariano Dammacco
 
 
"Un viaggio d?iniziazione nella tumultuosa Berlino del Muro e delle case occupate, dalla strada al palco, dal palco alla strada attraverso il racconto di un percorso esistenziale, quasi che ogni canzone possa dissolversi in un brano teatrale. È il 1981, Massimo Zamboni ha 24 anni, e più che scappare dalla provincia emiliana è alla ricerca di un indefinito sé. Berlino, in quella lunga estate, è una città di giovani e di musica, di voglia di futuro, di case occupate: un mix irripetibile di intensità e fragilità. E poi c?è il Muro. Entra in scena sommessamente, quasi soffocato dalla vitalità dell?esperienza cittadina, per poi impadronirsi dello spazio e del senso rivelandosi come autentico coprotagonista del racconto. Nella girandola di situazioni, tra i giorni a servire ai tavoli di un ristorante italiano e le notti a inseguire il sogno più underground, si fa strada la consapevolezza che sia pressoché impossibile uscire dal proprio guscio identitario. La riduzione teatrale del libro Nessuna voce dentro (Einaudi, maggio 2017) mette in scena quella Berlino, grazie alle parole del libro e alle canzoni di un?epoca in cui la musica viveva di piena identificazione con la vita e la storia."
 
(ingresso libero)

Luogo: Europa Teatri
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LITTORAL

Data dell'evento: 04.11.2017 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

(di Wajdi Mouawad)

con Davide Gagliardini, Gian Marco Pellecchia, Silvia Lamboglia, Giulia Pizzimenti, Luca Nucera, Massimililano Sbarsi, Emanuele Vezzoli

Regia Vincenzo Picone
Produzione Fondazione Teatro Due

"Littoral (1997), insieme a Incendies e Forêt forma la trilogia Le sang des promesses che ha come centro nevralgico il tema dell?Eredità. Wilfrid, giovane protagonista di un viaggio di ricerca e di formazione, si ritrova inaspettatamente, nel mezzo della sua giovinezza, di fronte ad un compito inaspettato: seppellire il corpo del padre, un padre che non ha mai conosciuto. Inizia da qui un percorso ironico, grottesco e a volte surreale in cui Wilfrid si muove nei meandri della sua memoria accompagnato da un fantomatico cavaliere ? memoria della sua infanzia perduta ? da una troupe cinematografica, che continuamente interrompe la sua ricerca cercando di fissare i suoi ricordi in un montaggio filmico, e dallo stesso padre ormai defunto che, come il fantasma di Amleto, lo accompagna verso il luogo della sepoltura, la terra natia dei suoi avi. Qui, in un luogo abbandonato e distrutto dalla guerra Wilfrid incontra altri ragazzi come lui, altri giovani che hanno perso il Padre e che per diventare gli uomini di domani devono fare i conti col proprio passato. Attorno al protagonista di Littoral ruotano tre personaggi fondamentali della letteratura teatrale occidentale: Edipo, Amleto, e Il principe Myskin de L?Idiota. Tutti personaggi giovani che portano sulle spalle, più o meno consapevolmente, il peso dell?Eredità. Il loro rapporto col Padre sostanzia tutta la loro ricerca e determina le loro azioni.
 
Il testo di Wajdi Mouawad, autore libanese di nascita e canadese di formazione, offre una grande possibilità di riflessione su uno dei temi fondanti di ogni società, ovvero il rapporto tra Tradizione e Innovazione, tra Padri e Figli, tra Passato e Futuro; per questo simbolicamente il Padre rappresenta la responsabilità dello stare nel mondo, la linea guida, la direzione da intraprendere. Ma quale è oggi questa direzione? Che mondo ci hanno consegnato i nostri Padri? Quali sono le nostre responsabilità rispetto al domani? Da queste riflessioni è scaturita la necessità di lavorare con un gruppo di attori molto giovani che giocassero tutto il testo dividendosi di volta in volta il percorso di Wilfrid, come se il suo processo di ricerca e di cambiamento fosse quello di tutta una generazione. Attorno a questi aleggia la presenza di un unico Padre, defunto, in cerca di essere perdonato e di una degna sepoltura." (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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PANE, AMORE E FANTASIA

Data dell'evento: 05.11.2017 alle ore 15:30

Teatro del Cerchio, ore 15.30 e 17.00

ore 15.30  "LA CICALA E LA FORMICA"

con Gabriella Carrozza e Martina Vissani

Regia: Mario Mascitelli

"La favola de "La cicala e la formica" di Esopo, è una delle favole più conosciute, tra gli adulti, in quanto racchiude in se' una morale che mai come in questo momento storico e socio culturale, trova più riscontro. Il personaggio della formica, pur rappresentando il buon uso del risparmio e della preoccupazione del futuro, ben si contrasta con la cicala più dedita al "facile" divertimento e alla spensieratezza verso il domani. Potremmo individuare nella formica una capacità che era tipica delle donne di casa e dei padri di famiglia nel mettere da parte qualcosa per il futuro mentre, nella cicala, l'uso allo spendere e al divertimento tipico dei giovinastri e figli di papà.Oggigiorno le figure sono quasi radicalmente cambiate: la formica rappresenta più un'idea di routine, di posto di lavoro fisso, di non voler cambiare le cose rifiutando le novità e il progresso tecnologico mentre la cicala, si presenta più come il "facile successo" che oggi molti ragazzi e ragazze vedono nei protagonisti di programmi televisivi che richiedono solo qualità estetiche o di spettacolarizzazione facendo venir meno la necessità di possedere talento oltre a una preparazione che si consegue solo attraverso lo studio e la cultura.Uno spettacolo per insegnare ai bambini a lavorare, studiare, prepararsi pur restando di ampie vedute sulla vita che deve, comunque, riservare anche occasione di divertimento e svago" (c.s.)

 

ore 16.30 MERENDA OFFERTA DAL TEATRO

 

ore 17.00 "IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI"

con Mario Mascitelli

Regia di Mario Mascitelli.

"Phileas Fogg, un uomo metodico e singolare, scommette di compiere il giro del mondo in 80 giorni e, dopo mille peripezie, riesce a vincere la scommessa. Sarà il suo fedele maggiordomo Passepartout a raccontare, al loro ritorno e dalla sua stanza, tutte le fasi dell'incredibile viaggio. Accadrà così che i copertoni di una bicicletta si trasformeranno in un elefante, un ombrellone ed una tinozza saranno una slitta ed una mongolfiera, mentre un bastone ed una bombetta saranno il terribile ispettore Fix. Ispirato al famoso romanzo di Verne lo spettacolo utilizza il linguaggio del teatro di narrazione, e l?uso fantastico degli oggetti per catturare il pubblico e trasportarlo attraverso i luoghi e le avventure del libro. L?attrattiva del racconto di avventura è mescolata alla comicità del personaggio-narratore. Il maggiordomo Passepartout è qui un simpatico pasticcione. L?obbiettivo è quello di avvicinare i ragazzi alla lettura dei romanzi classici. Uno stimolo a ?guardare? tra le righe e andare oltre ciò che i libri dicono letteralmente, per trasformarli e interpretarli, usando la propria creatività." (c.s.)

Per info e prenotazioni: 331 8978682

Luogo: Teatro del Cerchio
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IL GIARDINO IN MOVIMENTO - Pop up Garden

Data dell'evento: 05.11.2017 alle ore 16:30

Teatro al Parco, ore 16.30

Compagnia TPO/Théâtre National de Chaillot, Paris
Direzione artistica 
Davide Venturini, Francesco Gandi
(dai 4 anni)
 
"In un ambiente ?sensibile? dove danzatori e spettatori interagiscono con immagini e suoni grazie all?uso di sensori e tecnologie digitali, lo spettacolo ricrea un microcosmo vivente che invita alla scoperta e all?osservazione delle piante, alla comprensione della bellezza e del valore educativo del giardino" (c.s.) 
 
La Biblioteca di @lice è presente con una vetrina tematica di libri.

Luogo: Teatro al Parco
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NUIT

Data dell'evento: 11.11.2017 alle ore 21:00

Teatro delle Briciole, ore 21.00

Cast:
Una creazione collettiva di Nicolas Mathis, Julien Clément, Remi Darbois, 
con la partecipazione di Gustaf Rosell
Concezione e realizzazione scenografica: Olivier Filipucci
Direzione tecnica: Olivier Filipucci e Martin Barré
Tecnici: Martin Barré o François Dareys o Gautier Devoucoux
Con la collaborazione magica di Yann Frisch
"Sviluppo numerico": ekito, sotto la direzione di Benjamin Böhle-Roitelet
Strutture musicali: Denis Fargetton
 
Produzione: 
Collectif Petit Travers (Francia)
 
"Per la prima volta a Parma i giocolieri francesi del Collectif Petit Travers, in uno spettacolo che esplora tre livelli di espressione: musicale, coreografico e teatrale. Nella notte un rumore fa irrompere la luce, il buio si popola di personaggi straordinari che entrano attraverso porte e finestre. La giocoleria come linguaggio che disegna nell?aria traiettorie capaci di suggerire nuove percezioni del ritmo e del tempo.
 
Lo spettacolo è promosso da Corpi e  Visioni Comune di Correggio, con il sostegno di Nuovi Mecenati Fondazione franco-italiana per la creazione contemporanea
 
Dopo lo spettacolo la compagnia incontra il pubblico, conduce Gigi Cristoforetti, direttore Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto.
 
Qui il link a un video promo: https://www.youtube.com/watch?v=UnAG6xVc4h4
 
Per info e prenotazioni: 0521 992044
 

Luogo: Teatro delle Briciole
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IL CORAGGIO

Data dell'evento: 11.11.2017 alle ore 21:00

Auditorium Paganini, ore 21

Un reading-spettacolo che debutterà a Parma in anteprima nazionale e vedrà protagonisti lo scrittore e psichiatra Paolo Crepet e il grande attore e regista teatrale Gabriele Lavia
Verrà proposto al pubblico uno spettacolo inedito, in forma di conversazione di Paolo Crepet sulla più grande emergenza odierna: il Coraggio. Il tutto intervallato dalle letture del maestro Gabriele Lavia proprio a partire dall?ultimo libro di Crepet "Il Coraggio"? (Mondadori). 

?Ho voluto parlare di coraggio perché il coraggio manca ? ha detto l'autore Paolo Crepet - Coraggio è parola sacra, luce della vita senza la quale non possiamo fare nulla. Viviamo in una realtà complicata che ha bisogno di coraggio, soprattutto da parte dei giovani, per essere reinterpretata: il coraggio di intraprendere il futuro, di rischiare, di immaginare, di avere una visione del mondo".

L?ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Luogo: Auditorium Paganini
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ERINNI O DEL RIMORSO

Data dell'evento: 11.11.2017 alle ore 21:00

Teatro alla Corte di Giarola, Collecchio, ore 21.00

Ideazione e regia Alice Conti

Testo Chiara Zingariello

Con Alice Conti e Veronica Lucchese

Produzione: Ortika

"Le Erinni, figure mitologiche della vendetta, perseguitano chi si macchia di un delitto contro il proprio sangue fino a farlo impazzire. Immaginiamo le Erinni oggi e pensiamo al rimorso, a ciò che letteralmente ci ?mangia dentro?.
Il mostro che divora, e che a volte c'inghiotte, non siamo altro che noi stesse.
La Cosa Brutta (David Foster Wallace) si innesca quando smetti di alimentare un talento, quando rinunci a qualcosa che hai desiderato una vita intera.
Ripiegamento. Morte in vita.
Una ragazza ha deciso di farla finita con il susseguirsi di giorni in cui non si riconosce più. Oltrepassa la soglia del coraggio e discende nel luogo più buio della nostra contemporaneità. Tenta il suicidio.
E comincia un viaggio dentro se stessa, dove l'Io incontra la sua Ombra alla ricerca di una possibile integrazione.
O di una rivoluzione." (c.s.)

Info e prenotazioni: tel. 346 6716151

Luogo: Teatro alla Corte di Giarola
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NUIT

Data dell'evento: 12.11.2017 alle ore 16:30

Teatro delle Briciole, ore 16.30

Cast:
Una creazione collettiva di Nicolas Mathis, Julien Clément, Remi Darbois, 
con la partecipazione di Gustaf Rosell
Concezione e realizzazione scenografica: Olivier Filipucci
Direzione tecnica: Olivier Filipucci e Martin Barré
Tecnici: Martin Barré o François Dareys o Gautier Devoucoux
Con la collaborazione magica di Yann Frisch
"Sviluppo numerico": ekito, sotto la direzione di Benjamin Böhle-Roitelet
Strutture musicali: Denis Fargetton
 
Produzione: 
Collectif Petit Travers (Francia)
 
"Per la prima volta a Parma i giocolieri francesi del Collectif Petit Travers, in uno spettacolo che esplora tre livelli di espressione: musicale, coreografico e teatrale. Nella notte un rumore fa irrompere la luce, il buio si popola di personaggi straordinari che entrano attraverso porte e finestre. La giocoleria come linguaggio che disegna nell?aria traiettorie capaci di suggerire nuove percezioni del ritmo e del tempo.
 
Lo spettacolo è promosso da Corpi e  Visioni Comune di Correggio, con il sostegno di Nuovi Mecenati Fondazione franco-italiana per la creazione contemporanea
 
Dopo lo spettacolo la compagnia incontra il pubblico, conduce Gigi Cristoforetti, direttore Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto.
 
Qui il link a un video promo: https://www.youtube.com/watch?v=UnAG6xVc4h4
 
Per info e prenotazioni: 0521 992044
 

Luogo: Teatro delle Briciole
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LA STANZA DEI GIOCHI

Data dell'evento: 12.11.2017 alle ore 17:00

Teatro del Cerchio, ore 17.00

Con Elio Ciolfi e Emma Frediani
Regia e drammaturgia Marta Abate e Michelangelo Frola
Produzione ScenaMadre ? Associazione Culturale Gli Scarti 
 
(Vincitore del premio Scenario Infanzia 2014)
 
"Uno spazio pieno di giocattoli, dove passare ore e ore a inventare, ridere, costruire, divertirsi. Questa e?, nell?immaginario di ogni bambino, la stanza dei giochi. Ma basta poco perche? il terrain de jeux diventi terrain de guerre, la dimensione di un conflitto dove ogni gioco innesca e alimenta una diversa sfumatura dell?egoismo. Due bambini imparano cosi? sulla propria pelle quanto ci si possa ferire in modo molto sottile, semplicemente rendendo il gioco strumento di inganno, ricatto, minaccia. La stanza dei giochi mette in scena una piccola guerra fredda dove la realta? e il gioco si confondono, il tempo non e? piu? un parametro immutabile e agli adulti non e? permesso entrare." (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: 331 8978682   

Luogo: Teatro del Cerchio
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BESTIE DI SCENA

Data dell'evento: 12.11.2017 alle ore 18:00

Teatro Ariosto, Reggio Emilia, ore 18.00

Associazione Culturale Atto Unico

Scritto e diretto da Emma Dante

Coproduzione Piccolo Teatro di Milano-Teatro d?Europa, Atto Unico / Compagnia Sud Costa Occidentale, Teatro Biondo di Palermo, Festival d?Avignon


?In Bestie di scena c?è un meccanismo segreto che svela il processo con cui nasce e si forma un individuo. Al centro c?è lui con i suoi movimenti scoordinati e selvaggi, lui che traccia percorsi più importanti della meta, che cerca strade non ancora battute. È lui il cuore pulsante dell?esercizio, il pilastro della giostra, colui al quale rivolgere tutta l?attenzione per una possibile interpretazione di ciò che siamo. Senza storie da raccontare, né costumi da indossare, le bestie di scena si muovono maldestramente come al principio di tutto, obbligandoci a dare peso, volume e ingombro al nostro sguardo. Siamo noi a scegliere sin dall?inizio se accoglierli o rifiutarli.? (E.D.)
 
Per info e prenotazioni: www.iteatri.re.it

Luogo: Teatro Ariosto
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IL BORGHESE GENTILUOMO

Data dell'evento: 15.11.2017 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

di Molière
traduzione Cesare Garboli
 
con
 
Signor Jourdain, borghese Filippo Dini
Signora Jourdain, sua moglie Orietta Notari
Dorimène, marchesa Sara Bertelà
Dorante, conte, amante di Dorimène/maestro di musica Davide Lorino
Lucile, figlia di Jourdain/aiutante sarto Valeria Angelozzi
Cléonte, innamorato di Lucilla/maestro di scherma/lacchè Ivan Zerbinati
Nicole, serva/sarto Ilaria Falini
Covielle, servo di Cleonte/maestro di ballo Roberto Serpi
Maestro di filosofia Antonio Zavatteri
 
regia Filippo Dini
 
produzione Teatro Stabile di Genova/Fondazione Teatro Due di Parma
 
Scritto nel 1670 in forma di comédie-ballet e velatamente ispirato alla vita sfarzosa di Luigi XIV, Il borghese gentiluomo venne recitato per la prima volta dallo stesso Jean-Baptiste Poqueline, in arte Molière. Jourdain, protagonista della vicenda, è ricco, ma manca della ricchezza più preziosa: la nobiltà; è un borghese, un parvenu, un comicissimo arrampicatore sociale. Non si perde d?animo e sfrutta le sue finanze per acquisire amicizie convenienti nelle alte sfere, per educarsi e per circondarsi di un ?allegro carnevale? di maestri di danza e di musica. Si dedica alla filosofia, alla scherma e a tutti gli agi che convengono a un ambiente nobile. Gli equivoci non tardano a manifestarsi quando i maestri si rendono conto che Jourdain non è né colto né elegante quanto vuole apparire, e i nobili che frequentano la sua casa si rivelano spietati avvoltoi in cerca di facile denaro. Alcuni privilegi non si comprano e, come in molti testi del grande drammaturgo francese, nella casa del borghese gentiluomo prende vita un universo di mascherate, inganni e finzioni.

Per cui nel ?povero? borghese Jourdain che vuole farsi gentiluomo, si copre di ridicolo e si fa sfruttare da chi gli sta intorno, non c?è attesa per un futuro riscatto; c?è una macchina teatrale comica che sa di satira. La rivoluzione arriverà oltre un secolo più tardi: Molière è dalla parte dell?ordine costituito e vuole divertire, e lo fa con un intreccio magistrale, con una brillante commedia che nei secoli non ha perso la sua freschezza. (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 230242

 

Luogo: Teatro Due
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IL BORGHESE GENTILUOMO

Data dell'evento: dal 17.11.2017 al 18.11.2017 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

di Molière
traduzione Cesare Garboli
 
con
 
Signor Jourdain, borghese Filippo Dini
Signora Jourdain, sua moglie Orietta Notari
Dorimène, marchesa Sara Bertelà
Dorante, conte, amante di Dorimène/maestro di musica Davide Lorino
Lucile, figlia di Jourdain/aiutante sarto Valeria Angelozzi
Cléonte, innamorato di Lucilla/maestro di scherma/lacchè Ivan Zerbinati
Nicole, serva/sarto Ilaria Falini
Covielle, servo di Cleonte/maestro di ballo Roberto Serpi
Maestro di filosofia Antonio Zavatteri
 
regia Filippo Dini
 
produzione Teatro Stabile di Genova/Fondazione Teatro Due di Parma
 
Scritto nel 1670 in forma di comédie-ballet e velatamente ispirato alla vita sfarzosa di Luigi XIV, Il borghese gentiluomo venne recitato per la prima volta dallo stesso Jean-Baptiste Poqueline, in arte Molière. Jourdain, protagonista della vicenda, è ricco, ma manca della ricchezza più preziosa: la nobiltà; è un borghese, un parvenu, un comicissimo arrampicatore sociale. Non si perde d?animo e sfrutta le sue finanze per acquisire amicizie convenienti nelle alte sfere, per educarsi e per circondarsi di un ?allegro carnevale? di maestri di danza e di musica. Si dedica alla filosofia, alla scherma e a tutti gli agi che convengono a un ambiente nobile. Gli equivoci non tardano a manifestarsi quando i maestri si rendono conto che Jourdain non è né colto né elegante quanto vuole apparire, e i nobili che frequentano la sua casa si rivelano spietati avvoltoi in cerca di facile denaro. Alcuni privilegi non si comprano e, come in molti testi del grande drammaturgo francese, nella casa del borghese gentiluomo prende vita un universo di mascherate, inganni e finzioni.

Per cui nel ?povero? borghese Jourdain che vuole farsi gentiluomo, si copre di ridicolo e si fa sfruttare da chi gli sta intorno, non c?è attesa per un futuro riscatto; c?è una macchina teatrale comica che sa di satira. La rivoluzione arriverà oltre un secolo più tardi: Molière è dalla parte dell?ordine costituito e vuole divertire, e lo fa con un intreccio magistrale, con una brillante commedia che nei secoli non ha perso la sua freschezza. (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 230242

 

Luogo: Teatro Due
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L'ORA DI RICEVIMENTO

Data dell'evento: dal 17.11.2017 al 18.11.2017 alle ore 21:00

Teatro Asioli, Correggio (RE), ore 21.00

di Stefano Massini

Regia Michele Placido

Con Fabrizio Bentivoglio
e Francesco Bolo Rossini, Giordano Agrusta, Arianna Ancarani, Carolina Balucani, Rabii Brahim, Vittoria Corallo, Andrea Iarlori, Balkissa Maiga, Giulia Zeetti, Marouane Zotti
 
Produzione Teatro Stabile dell?Umbria

"Il professor Ardeche insegna materie letterarie in una classe nel cuore di un?esplosiva banlieue, un luogo in cui la scuola è una trincea contro ogni forma di degrado. Cinico e disilluso, convinto che il vero trionfo sarebbe portare fino in fondo i suoi allievi senza perde...rne nessuno per strada, il professore riceve le famiglie degli scolari ogni settimana per un?ora, dalle 11 alle 12 del giovedì. Ed è attraverso un incalzante mosaico di brevi colloqui con questa umanità assortita di madri e padri che prende vita sulla scena l?intero anno scolastico della classe VI sezione C. I giovanissimi allievi, identificati dal professor Ardeche con ironici soprannomi, sono tutti da immaginare.
Dopo aver suscitato un dibattito vero sui diritti nel mondo del lavoro con 7 minuti, Stefano Massini continua a scandagliare con lucidità e partecipazione le trasformazioni della società europea contemporanea.
Questo suo testo racconta con verità e ironia le tensioni culturali, sociali e religiose tra le famiglie multietniche di una classe di una classe qualunque di una periferia metropolitana. Una babele di lingue, religioni, costumi sempre in guerra fra di loro, in un?Europa che fatica a trovare soluzioni.
Protagonista, nel ruolo del professore, è Fabrizio Bentivoglio, diretto e scelto da Michele Placido, per la qualità, rara e intensa, della sua interpretazione." (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: www.teatroasioli.it

 

Luogo: Teatro Asioli
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GRAMSCI- ANTONIO DETTO NINO

Data dell'evento: 18.11.2017 alle ore 21:00

Teatro del Tempo, ore 21.00

con Fabrizio Saccomanno
 
di Francesco Niccolini e Fabrizio Saccomanno
 
Produzione: Ura Teatro
 
(spettacolo vincitore del Premio della Critica Ermo Colle 2017)
 
"Lo spettacolo racconta frammenti della vita di uno degli uomini più preziosi del Novecento.Vita assolutamente privata: sullo sfondo, e solo sullo sfondo, il tormentoso rapporto con il PCI e l'internazionale socialista, le incomprensioni con Togliatti e Stalin. E l'ombra di Benito Mussolini.In primo piano invece la feroce sofferenza di un uomo che il fascismo vuole spezzare scientificamente, che vive una disperata solitudine, e in dieci anni di prigionia, giorno dopo giorno, si spegne nel dolore e nell'assenza delle persone che ama: la moglie Julka, i figli Delio e Giuliano. Il corpus delle lettere di Antonio Gramsci ai familiari è un capolavoro di umanità, etica, onestà spirituale e sofferenza, un romanzo nel romanzo, che apre a pensieri, dubbi, misteri che raccontare in teatro è avventura sorprendente." (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: 340.3802940

Luogo: Teatro del Tempo
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ISABEL GREEN

Data dell'evento: 18.11.2017 alle ore 21:00

Piccolo Teatro Orologio, Reggio Emilia, ore 21.00

(debutto nazionale)

progetto e regia Serena Sinigaglia | drammaturgia Emanuele Aldrovandi | con Maria Pilar Pérez Aspa 

Produzione ATIR Teatro Ringhiera in collaborazione con Centro Teatrale MaMiMò

"Isabel Green, una grande star di Hollywood, ha appena vinto il premio Oscar come ?miglior attrice protagonista?. È sul palco del Dolby Theater, con in mano la statuetta che sognava fin da quando era bambina, e inizia il suo discorso di accettazione. Ma i ringraziamenti, che dovrebbero durare al massimo quarantacinque secondi, si protraggono in un continuo rilancio tragicomico e paradossale. Mentre inventa improbabili campagne umanitarie o manda messaggi in diretta alla figlia che non vede da anni ? tutto con lo scopo di restare sul palco qualche minuto in più ? Isabel si rende progressivamente conto della sua condizione: ha dedicato tutta la vita alla sua più grande passione, ha raggiunto la fama e il successo, ha realizzato se stessa, ma adesso non ce la fa più. È stanca." (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0522 383178 

Luogo: Piccolo Teatro Orologio
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IL BORGHESE GENTILUOMO

Data dell'evento: 19.11.2017 alle ore 16:00

Teatro Due, ore 16.00

di Molière
traduzione Cesare Garboli
 
con
 
Signor Jourdain, borghese Filippo Dini
Signora Jourdain, sua moglie Orietta Notari
Dorimène, marchesa Sara Bertelà
Dorante, conte, amante di Dorimène/maestro di musica Davide Lorino
Lucile, figlia di Jourdain/aiutante sarto Valeria Angelozzi
Cléonte, innamorato di Lucilla/maestro di scherma/lacchè Ivan Zerbinati
Nicole, serva/sarto Ilaria Falini
Covielle, servo di Cleonte/maestro di ballo Roberto Serpi
Maestro di filosofia Antonio Zavatteri
 
regia Filippo Dini
 
produzione Teatro Stabile di Genova/Fondazione Teatro Due di Parma
 
Scritto nel 1670 in forma di comédie-ballet e velatamente ispirato alla vita sfarzosa di Luigi XIV, Il borghese gentiluomo venne recitato per la prima volta dallo stesso Jean-Baptiste Poqueline, in arte Molière. Jourdain, protagonista della vicenda, è ricco, ma manca della ricchezza più preziosa: la nobiltà; è un borghese, un parvenu, un comicissimo arrampicatore sociale. Non si perde d?animo e sfrutta le sue finanze per acquisire amicizie convenienti nelle alte sfere, per educarsi e per circondarsi di un ?allegro carnevale? di maestri di danza e di musica. Si dedica alla filosofia, alla scherma e a tutti gli agi che convengono a un ambiente nobile. Gli equivoci non tardano a manifestarsi quando i maestri si rendono conto che Jourdain non è né colto né elegante quanto vuole apparire, e i nobili che frequentano la sua casa si rivelano spietati avvoltoi in cerca di facile denaro. Alcuni privilegi non si comprano e, come in molti testi del grande drammaturgo francese, nella casa del borghese gentiluomo prende vita un universo di mascherate, inganni e finzioni.

Per cui nel ?povero? borghese Jourdain che vuole farsi gentiluomo, si copre di ridicolo e si fa sfruttare da chi gli sta intorno, non c?è attesa per un futuro riscatto; c?è una macchina teatrale comica che sa di satira. La rivoluzione arriverà oltre un secolo più tardi: Molière è dalla parte dell?ordine costituito e vuole divertire, e lo fa con un intreccio magistrale, con una brillante commedia che nei secoli non ha perso la sua freschezza. (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 230242

 

Luogo: Teatro Due
Prosegui la lettura di: IL BORGHESE GENTILUOMO

DIE JAHRESZEITEN HYPERION-pro-fili di-versi

Data dell'evento: dal 21.11.2017 al 22.11.2017 alle ore 21:00

Teatro Lenz, ore 21.00

(creazioni per NDT#22)
 
con Adriano Engelbrecht
 

Il poliedrico artista presenterà un concerto-performance creato ad hoc per il Festival e una mostra di arte visiva dedicata a Friedrich Hölderlin. Una ricognizione poetico-musicale per violino solo creata ad hoc per Natura Dèi Teatri a partire dalle ultime liriche di Friedrich Hölderlin dedicate alle stagioni: «Sulla scia della struttura compositiva del celebre ciclo vivaldiano, in cui ogni stagione è preceduta da un sonetto esplicativo con la descrizione delle caratteristiche proprie di ogni fase dell'anno, in Die Jahreszeiten il violino ri-disegna musicalmente il ciclo completo delle stagioni attraverso quattro liriche che Hölderlin scrisse a Tubinga nella torre in cui visse gli ultimi 36 anni della sua vita».

Per info e prenotazioni: www.lenzfondazione.it

 

Luogo: Teatro Lenz
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12 VOLTE SILVIA

Data dell'evento: 22.11.2017 alle ore 21:00

Teatro Franco Tagliavini, Novellara, ore 21.00

Di Philip St John
traduzione di Carolina Migli Bateson
Con Eva Martucci, Fabrizio Croci, Carolina Migli Bateson, Mariano Arenella
Regia Domenico Ammendola
 
"Una produzione NOVETEATRO con la regia di Domenico Ammendola che, attraverso un testo anglosassone dall'ironia pungente e a tratti grottesca, riflette sulla strumentalizzazione della figura femminile.

Con questa produzione NoveTeatro ha continuato la sua ricerca sulla drammaturgia contemporanea anglosassone. Il testo ?The Sylvia?, opera dell?autore irlandese Philip St John, mai edito né rappresentato in Italia, è stato per la prima volta tradotto in lingua italiana proprio da Carolina Migli Bateson. La pièce racconta la storia di un pittore, Barry, e della sua musa, Silvia. Barry, dopo un grande successo iniziale avuto grazie a 12 quadri che ritraevano Silvia in vari aspetti, sposa Silvia e si ritirano in campagna. In seguito affrontano alcune difficoltà economiche dat?e dal calo di popolarità di lui e cadono in un vortice che porta ?al logoramento della coppia: Silvia viene strumentalizzata da tutti gli altri personaggi in maniera più o meno consapevole e spietata ed è lo stesso Barry, in verità, che fomenta la strumentalizzazione della donna, pur dichiarandosi contrario." (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0522 655407

Luogo: Teatro Franco Tagliavini
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FORZA, IL MEGLIO E' PASSATO....

Data dell'evento: 23.11.2017 alle ore 21:00

Nuovo Teatro Pezzani, ore 21.00

con Giorgio Pasotti e Claudia Marinangeli
Testi, musica e regia: Davide Cavuti
 
"Lo spettacolo ripercorre con ironia le storie di importanti personaggi del mondo del cinema, del teatro e della letteratura italiana ed internazionale, coinvolgendo il pubblico presente in sala.
Il regista Cavuti ha dichiarato ?Forza, il meglio è passato?" attraversa la storia di alcuni personaggi del teatro e della letteratura e le varie epoche in cui hanno preso forma, cogliendo gli aspetti della vita dell?uomo quali l?essere, l?apparire, l?amore, il futuro. Le innumerevoli contraddizioni dell?individuo, di come dover vivere le ingiustizie, i dolori, il destino, saranno messi in scena con ironia e anche con una profonda analisi dell?umano sentire in rapporto alle problematicità della vita quotidiana. Il messaggio di difesa della vita, che va assaporata nella sua beatitudine e ammirata nella sua bellezza, sarà il tema della seconda parte dello spettacolo intriso di tragico e umoristico; ma anche momenti di danza che proietteranno gli spettatori nei vari quadri che compongono lo spettacolo grazie ai virtuosismi della ballerina Claudia Marinangeli?.
 
Per info e prenotazioni: 328 5984897

Luogo: Nuovo Teatro Pezzani
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CRIUCC'

Data dell'evento: 24.11.2017 alle ore 21:15

Europa Teatri, ore 21.15

Uno spettacolo ispirato al Libro I treni della Felicità di Giovanni Rinaldi

di e con Laura Pece e Stefano Greco
musiche e canzoni Stefano Greco
partecipazione musicale Julius Cordioli
Premio del Pubblico Palio Poetico Teatrale Musicale Ermo Colle 2017

"Criucc'(i) è lo spettacolo di un incontro, di un viaggio. E' il racconto ironico e poetico che narra la vicenda dei treni della felicità e l'esperienza di solidarietà che si diffuse nell?Italia del secondo dopoguerra. Una complessa organizzazione sostenuta dalle Anpi di tutta Italia, dalle amministrazioni locali, singoli cittadini e comitati. Così fu, che dal 1946 al 1952 vennero ospitati e salvati..., dalla fame e dai lunghi inverni, più di 70.000 fanciulli tra i 3 e i 12 anni, permettendo loro di avere una speranza, una possibilità. Peppino, personaggio immaginario archetipo delle diverse esperienze vissute dai bambini, ?figlio della rivolta contadina? di San Severo, sarà il filo rosso di un racconto per immagini sceniche che terminerà con l' emozione del ricordo del suo primo viaggio sull'ultimo treno in partenza per la felicità.
Criucc' significa creatura; Criucc' in dialetto di San Severo significa Bambino; Criucc' è il loro racconto, la loro storia. La nostra. La trasposizione teatrale di questi eventi nasce dalla voglia e volontà di raccontare un? esperienza collettiva che vide il superamento di pregiudizi e discriminazioni in una Italia solidale e resiliente. Immagini che prendono vita dalle cornici dorate dentro le quali spesso si rinchiudono le storie dimenticate. Il canto e il codice di commedia dell?arte danno spazio al respiro del sorriso." 

Per info e prenotazioni: 0521.243377

Luogo: Europa Teatri
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L'ANGELO DELLA SOFFITTA

Data dell'evento: 25.11.2017 alle ore 18:00

Teatro al Parco, ore 18.00

Presentazione del racconto di Cira Santoro
da ?L?uomo nero. Stereotipi maschili raccontati dalle donne?
(Caracò Editore, 2017)

Con lettura di Giancarlo Ilari 
Conversazione con l?autrice a cura di Raffaella Ilari
 
<<L?angelo della soffitta è la metafora di un paese incapace di cambiare, che preferisce il ?muoia Sansone con tutti i filistei? alla normale circolarità della vita>>  
 
Un uomo con la testa rivolta al passato, che non riesce a staccarsi dal suo lavoro e che preferisce barricarsi nel teatro a cui ha dedicato la vita intera piuttosto che passare il testimone a un collega più giovane.  
Il racconto ?L'angelo della soffitta" è contenuto in ?L'uomo nero. Stereotipi maschili raccontati dalle donne? (Caracò, 2017), antologia di racconti di sei scrittrici curata da Elisabetta Bucciarelli: al centro un maschio "che non è mai abbastanza, che non è all'altezza [?] in sintesi non è conforme a ciò che vorremmo che fosse", con protagonisti di varia estrazione schiacciati "tra il luogo comune legato alla loro immagine e la volontà di frantumarlo, tra l'aspirazione al cambiamento e la costrizione dei condizionamenti socioculturali".
 
( ingresso libero, fino ad esaurimento posti) 
 
 

Luogo: Teatro al Parco
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IL MALATO IMMAGINARIO

Data dell'evento: 25.11.2017 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

con

Massimiliano Sbarsi, Cristina Cattellani, Paola De Crescenzo, Emanuele Vezzoli, Luca Nucera, Nanni Tormen, Sergio Filippa, Luca Giombi, Laura Cleri.

Regia Walter Le Moli

Produzione Fondazione Teatro Due

 

Un' opera che vive di contrasti fra l'apparente leggerezza, al limite della farsa, incorniciata nella struttura della comédie-ballet in tre atti, e l'allucinata disperazione di un genio teatrale alla fine.

In un clima soffocante, fatto di purghe e di medicine, si dipana la vicenda di Argante, ipocondriaco concentrato sulla sua salute, e della sua famiglia, fra mogli manipolatrici e serve scaltre, figlie irrispettose con i loro corteggiatori tenaci, tutti assediati da una pletora di medici armati di enteroclismi.

Una ideale summa dell?esperienza umana ed artistica di Molière, una grande "metafora politica", come scrive Cesare Garboli, "in cui i rapporti del protagonista con la medicina ripetono i rapporti di qualsiasi honnete homme, vittima e insieme colpevole, con il potere."

Per info e prenotazioni: www.teatrodue.org

Luogo: Teatro Due
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PUEBLO

Data dell'evento: 25.11.2017 alle ore 21:00

Teatro al Parco, ore 21.00

Un progetto di Ascanio Celestini
 
Con Ascanio Celestini e Gianluca Casadei 
 
Violetta lavora alla cassa del supermercato ma immagina di essere la regina di un reame popolato da persone straordinarie. Il pueblo che dà il titolo al nuovo spettacolo di Ascanio Celestini è l?umanità invisibile alla narrazione dominante, sono vite e storie che abitano i margini urbani e sociali ma che, attraverso l?irruzione del prodigioso, acquistano un significato universale, una forza di rappresentazione integrale dell?esistenza umana.
 
Per info e prenotazioni: 0521 992044

 

Luogo: Teatro al Parco
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PIRANDELLO UNO, DUE...E TRE !

Data dell'evento: dal 25.11.2017 al 26.11.2017 alle ore 21:00

Teatro del Cerchio, ore 21.00

 

regia, scene e costumi: Antonio Zanoletti

Con Mario Mascitelli, Gabriella Carrozza, Mario Aroldi

 
"E' un immenso piacere occuparmi di Pirandello, stato per me una forza intima e vitale nella mia vita intellettuale, umana e artistica. ?Pirandello uno, due...e tre!? parafrasando alcuni inquietanti titoli della sua opera, mai però bizzarri e fine a se stessi. ?Sgombero? di un Pirandello quasi verghiano ambientato in un tugurio dei tanti conosciuti a Girgenti, luogo della sua nascita, e ?L'uomo dal fiore in bocca? dove l'ambientazione di un caffè notturno appresso a una stazione di treni, cala il protagonista in luogo metafisico, allusivo, anonimo. Il Pirandello novelliere ancora lontano da essere il grande drammaturgo e il Pirandello nel pieno della sua maturità artistica.
Nel primo atto unico la mia regia segue perfettamente le didascalie dell'autore.
Nel secondo senza tradire l'autore, viene esaltata una piccola didascalia dove si accenna alla moglie del protagonista. La mia scelta è stata quella di far emergere dall'ombra questa figura spesso tagliata da sprovveduti e superficiali registi, per darle con dignità quel ruolo di moglie che divide col protagonista anonimo: senza nome (quindi ?ognuno?), alla fine ricongiungendosi con lui, con quella ?pena di vivere così? (titolo di un'altra sua novella). Proprio dal Pirandello novelliere converrebbe partire per fare un discorso nuovo su questo autore ?figlio del Kaos?. E' lì che oggi andrebbe cercato.
La forza di Pirandello sta nella carica umana che egli porta nella sua opera, nel grido di umanità ferita e delusa. Per chi nella vita sappia e voglia guardare al di là degli aspetti esteriori, per chi almeno una volta si sia chiesto quali siano le ragione della condizione umana, Pirandello è autore facile, compagno di viaggio; ma per i distratti e i superficiali per coloro che hanno troppa fretta e sono presi dalla frenesia del ?fare? e dalla vita esterna Pirandello diventa autore difficile, complicato, astruso e noioso. Più di ogni altro autore ha contribuito a sprovincializzare la nostra letteratura e il nostro teatro, aprendo decisamente le vie dell'Europa e del mondo, facendo diventare la sua arte interprete genuina della tormentata anima moderna." (dalle note di regia di Antonio Zanoletti) 
 
Per info e prenotazioni : 331 8978682

 

Luogo: Teatro del Cerchio
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VERSO KLEE

Data dell'evento: 26.11.2017 alle ore 16:30

Teatro delle Briciole, ore 16.30

(Un occhio vede, l`altro sente)
 
Ideazione Pierangela Allegro Michele Sambin
 
Con Flavia Bussolotto e Alessandro Martinello
 
Una produzione Tam Teatromusica
Con la collaborazione di Comitato Mura di Padova, Bel-Vedere/Progetto Partecipato tra artistioperatori- cittadini a cura di Echidna ass. cult. e Comune di Mirano, Associazione Nuova Scena di Piove di Sacco
 
(spettacolo dai 5 anni)
 
Una scena abitata da marionette e burattini guida i bambini alla scoperta della forza espressiva  delle creazioni del grande pittore svizzero Paul Klee del suo vocabolario primordiale, delle sue forme fantastiche, delle sue maschere che parlano il linguaggio dei sogni.
 
 
"Verso Klee un occhio vede, l`atro sente completa la trilogia di Tam sulla pittura del `900.
Il progetto è pensato per avvicinare i giovani spettatori all`arte visiva del secolo scorso e agli artisti che hanno rinnovato con la loro tecnica e la loro poetica il linguaggio della pittura e dell`arte.
Dopo Chagall (Anima Blu), Picasso (Picablo) è ora la volta di un pittore musicista: Paul Klee, con il suo violino suonato in quartetto, per lungo tempo nel dubbio se diventare pittore o musicista. Con i suoi burattini realizzati per il figlioletto Felix. Con le sue parole poetiche grazie alle quali ci ha lasciato liriche di grande intensità. Con il suo insegnamento al Bauhaus e i suoi testi teorici. Con tutta la riconoscibilità di alcune sue opere entrate prepotentemente nello sguardo di molti...
Spogliare la pittura di Klee dai luoghi comuni per ricercarne la natura più nascosta e segreta, è forse l`ambizione di questo nostro lavoro scenico.
Abbiamo immaginato allora l`incontro, ideale, tra Klee e Tam: tra il pensiero sull`arte espresso da Klee e la poetica teatrale di Tam, tra la sua ricerca pittorica e la nostra ricerca scenica. E dopo esserci immersi nei suoi diari e negli appunti per le lezioni al Bauhaus, in molte sue opere pittoriche e aver riflettuto sui titoli particolarissimi e spesso ironici delle sue creazioni, dopo aver subito il fascino della collezione dei burattini che Klee costruiva e poi donava al piccolo figlio Felix perché giocasse al suo teatro, abbiamo scelto per la prima volta di misurarci con la maschera.
Sono nate così le figure a metà tra la marionetta e il burattino che abitano la scena e
accompagnano gli spettatori nel mondo di Klee. Sono figure - fantastiche o ispirate alla realtà - che si muovono all`interno di uno spazio in continua trasformazione, uno spazio fatto di stanze, intimo come intima ci è parsa l`arte di klee. E i segni geometrici dell`artista, appartenenti al suo vocabolario primordiale, le materie dei suoi straordinari sfondi, le forme fantastiche che popolano la sua interiorità connotano lo spazio scenico in cui le grandi maschere agiscono e si muovono conducendo per mano lo spettatore in un universo magico che segue la logica dei sogni." (dalle note della compagnia)
 
La Biblioteca di @lice è presente con una vetrina tematica di libri
 
Per info e prenotazioni: 0521 992044
 
 
 

Luogo: Teatro delle Briciole
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CANTO DI NATALE

Data dell'evento: 26.11.2017 alle ore 17:00

Teatro del Cerchio, ore 17.00

Dittagiocofiaba

Regia: Massimiliano Zanellati e Luca Ciancia 

"Uno spettacolo a tema natalizio, che reinterpreta una delle opere più famose e popolari di Dickens, A Christmas Carol, per la regia di Massimiliano Zanellati e Luca Ciancia. Lo spettacolo è un racconto fantastico sulla conversione dell'arido Ebenezer Scrooge visitato nella notte di Natale da tre spettri preceduti da un'ammonizione del defunto amico e collega Marley, e unisce al gusto del racconto gotico l'impegno nella lotta alla povertà e la speranza che lo spirito del Natale sappia portare ognuno di noi a guardarsi dentro per riscoprire i valori dell?amicizia e del buon cuore. Rispettando il carattere e il ritmo dell?immortale racconto la compagnia ne ha prodotto uno spettacolo dal sapore classico capace però di stupire e coinvolgere per gli aspetti moderni e ironici." (c.s.)

Per info e prenotazioni: 331 8978682

Luogo: Teatro del Cerchio
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LA LUNA

Data dell'evento: 26.11.2017 alle ore 17:00

Teatro di Fontanellato, ore 17.00

scritto diretto ed interpretato da Carlo Ferrari e Franca Tragni
 

Spettacolo vincitore dei premi: New contaminate art aversa festival 2006, Premio del teatro degli atti di Rimini 2006 e della quarta edizione Festival Le Voci dell?anima 2006 ? Incontri teatrali.

"Fellini e Leopardi, ma anche Loredana Bertè, sono i punti di riferimento de "La Luna", in un intreccio surreale e tenero dove sogno e nostalgia, magia e affanno esistenziale, si mescolano in un gioco che strappa molti sorrisi e qualche lacrima. Forse partiamo dall?atmosfera felliniana, forse i due personaggi che sono in scena hanno le caratteristiche e i colori di quel mondo di artisti e di personaggi che Fellini ci ha lasciato. Gianfranco Schiavo e Lilliana Ferrari, artisti e nello stesso tempo cialtroni dell?arte, forse più lui, talent scout, attore e regista ormai alla frutta, che lei, ballerina, cantante e attrice, ormai passata. Un gioco di coppia, che non riesce più ad essere convincente, una coppia intesa sia come artistica che come sentimentale. Un gioco che ha il sapore di un passato e l?amarezza di un presente, dove il loro ruolo di artisti si sta piano piano sgretolando, in una patetica speranza di un ultimo spettacolo: ?La Luna? appunto. Ecco che forse quell?ultima poesia, potrebbe tramutarsi in salvezza, ma forse è solo pretesto per esserci ancora, per contare ancora, per non essere dei falliti, dei passati del tempo che fu, delle merde viventi. Un pretesto per riaccendere le luci della ribalta e vederli così in scena, in una realtà presente, e non costruita su ricordi passati e lontani. Gianfranco Schiavo e Lilliana Ferrari, è vero, un po? felliniani, un po? attori e un po? veri, un po? comici e un po? drammatici. Questo è anche il teatro, tutto questo è un po? la vita." (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: 327 40893999

 

Luogo: Teatro di Fontanellato
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IL MALATO IMMAGINARIO

Data dell'evento: 29.11.2017 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

con

Massimiliano Sbarsi, Cristina Cattellani, Paola De Crescenzo, Emanuele Vezzoli, Luca Nucera, Nanni Tormen, Sergio Filippa, Luca Giombi, Laura Cleri.

Regia Walter Le Moli

Produzione Fondazione Teatro Due

 

Un' opera che vive di contrasti fra l'apparente leggerezza, al limite della farsa, incorniciata nella struttura della comédie-ballet in tre atti, e l'allucinata disperazione di un genio teatrale alla fine.

In un clima soffocante, fatto di purghe e di medicine, si dipana la vicenda di Argante, ipocondriaco concentrato sulla sua salute, e della sua famiglia, fra mogli manipolatrici e serve scaltre, figlie irrispettose con i loro corteggiatori tenaci, tutti assediati da una pletora di medici armati di enteroclismi.

Una ideale summa dell?esperienza umana ed artistica di Molière, una grande "metafora politica", come scrive Cesare Garboli, "in cui i rapporti del protagonista con la medicina ripetono i rapporti di qualsiasi honnete homme, vittima e insieme colpevole, con il potere."

Per info e prenotazioni: www.teatrodue.org

Luogo: Teatro Due
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CANCIONES DEL ALMA - FABRICA NEGRA

Data dell'evento: dal 29.11.2017 al 30.11.2017 alle ore 21:00

Teatro Lenz, ore 21.00

 

Mise en parole e drammaturgia di Francesco Pititto, da Juan de la Cruz

Con: Sandra Soncini

Produzione: Lenz Fondazione

"Lenz Fondazione ripropone due spettacoli interpretati dall?attrice storica di Lenz Sandra Soncini, creati a partire da testi di Juan de La Cruz tradotti e riscritti da Francesco Pititto: Canciones Del Alma e Fábrica Negra. Il primo si propone come «investigazione sul sentiero obscuro di Juan de la Cruz (1542/1591) sulla ?conoscenza sperimentale di Dio?, come la definisce Giorgio Agamben: l?esperienza della nudità e del vuoto, dell?oscurità e del divino praticate dall?attrice si sviluppa in uno spazio di rappresentazione ristretto, costringendola a mutazioni continue». In Fábrica Negra «un corpo femminile penetra lo spazio della Grande Sala pregna dei segni della creazione artistica. Nella sua assoluta nudità il corpo umano in-cella la densità del verso poetico di Juan de la Cruz, la aggioga, la colpisce con il muscolo potente dell?umano in essere. Nella geometria rigorosa del movimento, la tensione ascetica della parola si dispone sul campo spaziale come una meccanica algebrica dell?inconoscibile: matematica di Dio". (c.s.)

Per info e prenotazioni: www.lenzfondazione.it

Luogo: Teatro Lenz
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IL MERAVIGLIOSO ORDINARIO

Data dell'evento: dal 30.11.2017 al 01.12.2017 alle ore 21:00

Teatro Cavallerizza, Reggio Emilia, ore 21.00

Reggio Parma Festival 2017
 
Festina Lente Teatro 
 
Progetto e regia: Andreina Garella
Ambientazione: Mario Fontanini
Con: Stefano Barbieri, Elena Beltrami, Luciano Bertazzoni, Lorena Bianchini, Marco Cavalli, Giovanni Coli, Carmine Cirillo, Valeria Ferrari, Elia Ferri, Bruna Fogola, Enrico Franchi, Giampaolo Gualtieri, Caterina Iembo, Elena Manenti, Patrizia Marcuccio, Stefano Marzi, Antonia Prandi, Consuelo Tamburrino, Massimo Torri, Aurelio Vergai
Musiche: Banda di Quartiere, diretta da Emanuele Reverberi
 
Progetto realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale di Reggio Emilia, Scandiano e S. Polo, l?Associazione Sostegno e Zucchero, Regione Emilia-Romagna, Fondazione I TEATRI di Reggio Emilia, Provincia e Comune di Reggio Emilia

"Prossimi ai quarant?anni della legge Basaglia, una delle più grandi rivoluzioni sociali del nostro tempo, Festina Lente Teatro, impegnata dal 2002 a condurre un progetto di Laboratorio Teatrale rivolto a persone con fragilità e disagio psichico, in questo nuovo lavoro, sottolineando ancora una volta che la fragilità è una delle tante forme di stare al mondo, intende dare spazio ad altri modi di essere, aprire nuove strade di riflessione per liberare da stereotipi e luoghi comuni che tuttora accompagnano chi soffre di un qualsiasi disagio. 
In scena un gruppo 'fuori dall?ordinario' - Stefano Barbieri, Elena Beltrami, Luciano Bertazzoni, Lorena Bianchini, Marco Cavalli, Giovanni Coli, Carmine Cirillo, Valeria Ferrari, Elia Ferri, Bruna Fogola, Enrico Franchi, Giampaolo Gualtieri, Caterina Iembo, Elena Manenti, Patrizia Marcuccio, Stefano Marzi, Antonia Prandi, Consuelo Tamburrino, Massimo Torri, Aurelio Vergai ? che, con sensibilità e creatività, tra verità e finzione, contendono lo spazio scenico alle convenzioni sociali, alla prepotenza, all?egoismo, per liberarsi da imposizioni che imprigionano, per rendere straordinario l?ordinario. Un gruppo di straordinaria umanità, che amalgama dolore e piacere, caos e ordine, follia e normalità, in una continua alternanza di emozioni, e che trasforma la fatica del vivere in poesia.
Un gruppo di musicisti, la Banda di Quartiere diretta da Emanuele Reverberi, segue gli attori sulla scena diventando loro stessi protagonisti dello spazio.
Sono storie ordinarie, fatte di desideri, di passioni e di oggetti del fare quotidiano, simboli universali della nostra cultura.
Non è una 'piccola ordinaria rivoluzione' oggi riappropriarsi di tutto ciò che è considerato banale, dalla cura di noi stessi a quella degli altri? Non è una 'piccola ordinaria rivoluzione' recuperare lentezza, ascolto, empatia, portare dentro quello che prima era fuori e fuori quello che era dentro?
Ne ?Il meraviglioso ordinario? la vita autentica si impone alla forma e la vita irrompe sul palcoscenico mettendo in crisi la finzione. " (c.s.)

Per info e prenotazioni: http://www.iteatri.re.it
 

 

Luogo: Teatro Cavallerizza
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