Dicembre 2017

IL MERAVIGLIOSO ORDINARIO

Data dell'evento: dal 01.12.2017 al 01.12.2017 alle ore 21:00

Teatro Cavallerizza, Reggio Emilia, ore 21.00

Reggio Parma Festival 2017
 
Festina Lente Teatro 
 
Progetto e regia: Andreina Garella
Ambientazione: Mario Fontanini
Con: Stefano Barbieri, Elena Beltrami, Luciano Bertazzoni, Lorena Bianchini, Marco Cavalli, Giovanni Coli, Carmine Cirillo, Valeria Ferrari, Elia Ferri, Bruna Fogola, Enrico Franchi, Giampaolo Gualtieri, Caterina Iembo, Elena Manenti, Patrizia Marcuccio, Stefano Marzi, Antonia Prandi, Consuelo Tamburrino, Massimo Torri, Aurelio Vergai
Musiche: Banda di Quartiere, diretta da Emanuele Reverberi
 
Progetto realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale di Reggio Emilia, Scandiano e S. Polo, l?Associazione Sostegno e Zucchero, Regione Emilia-Romagna, Fondazione I TEATRI di Reggio Emilia, Provincia e Comune di Reggio Emilia

"Prossimi ai quarant?anni della legge Basaglia, una delle più grandi rivoluzioni sociali del nostro tempo, Festina Lente Teatro, impegnata dal 2002 a condurre un progetto di Laboratorio Teatrale rivolto a persone con fragilità e disagio psichico, in questo nuovo lavoro, sottolineando ancora una volta che la fragilità è una delle tante forme di stare al mondo, intende dare spazio ad altri modi di essere, aprire nuove strade di riflessione per liberare da stereotipi e luoghi comuni che tuttora accompagnano chi soffre di un qualsiasi disagio. 
In scena un gruppo 'fuori dall?ordinario' - Stefano Barbieri, Elena Beltrami, Luciano Bertazzoni, Lorena Bianchini, Marco Cavalli, Giovanni Coli, Carmine Cirillo, Valeria Ferrari, Elia Ferri, Bruna Fogola, Enrico Franchi, Giampaolo Gualtieri, Caterina Iembo, Elena Manenti, Patrizia Marcuccio, Stefano Marzi, Antonia Prandi, Consuelo Tamburrino, Massimo Torri, Aurelio Vergai ? che, con sensibilità e creatività, tra verità e finzione, contendono lo spazio scenico alle convenzioni sociali, alla prepotenza, all?egoismo, per liberarsi da imposizioni che imprigionano, per rendere straordinario l?ordinario. Un gruppo di straordinaria umanità, che amalgama dolore e piacere, caos e ordine, follia e normalità, in una continua alternanza di emozioni, e che trasforma la fatica del vivere in poesia.
Un gruppo di musicisti, la Banda di Quartiere diretta da Emanuele Reverberi, segue gli attori sulla scena diventando loro stessi protagonisti dello spazio.
Sono storie ordinarie, fatte di desideri, di passioni e di oggetti del fare quotidiano, simboli universali della nostra cultura.
Non è una 'piccola ordinaria rivoluzione' oggi riappropriarsi di tutto ciò che è considerato banale, dalla cura di noi stessi a quella degli altri? Non è una 'piccola ordinaria rivoluzione' recuperare lentezza, ascolto, empatia, portare dentro quello che prima era fuori e fuori quello che era dentro?
Ne ?Il meraviglioso ordinario? la vita autentica si impone alla forma e la vita irrompe sul palcoscenico mettendo in crisi la finzione. " (c.s.)

Per info e prenotazioni: http://www.iteatri.re.it
 

 

Luogo: Teatro Cavallerizza
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IMPERTINENTE FESTIVAL

Data dell'evento: dal 01.12.2017 al 05.12.2017 alle ore 21:00

Teatro al Parco, (dal 1 al 5 dicembre)

Apre questa settimana la quarta edizione di IMPERTINENTE- Festival di Teatro di Figura.

Tanti gli spettacoli e gli appuntamenti in programma, per grandi e piccini, che avranno come filo conduttore la presenza di marionette, burattini, pupazzi, ombre e forme proprie del teatro di figura tradizionale o più contemporaneo.

Dal 1 al 5 dicembre in orari diversi presso il Teatro al Parco.

Qui il link al programma degli spettacoli: https://www.impertinentefestival.com/programma

E questo il link ai laboratori:  https://www.impertinentefestival.com/laboratori

Per info e prenotazioni: 0521 992044

Luogo: Teatro al Parco
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LA NOTTE BIANCA DEI SOVIET

Data dell'evento: 02.12.2017 alle ore 17:30

Teatro Due, dalle 17.30 fino a notte fonda

Nell?ambito di Reggio Parma Festival
IL MONDO DI IERI
Fra Dio e il Diavolo

PROGRAMMA

Ore 17.30
Film
LA SIGNORINA E IL TEPPISTA
regia di Vladimir Majakovskij ed Evgenij Slavinskij,
con Vladimir Majakovskij, Aleksandra Rebikova, Fyodor Dunayev
sonorizzazione dal vivo Ruggero Genti
in collaborazione con Cineteca di Bologna

Edmondo De Amicis ispira, con il suo racconto La maestrina degli operai, l?unico titolo sopravvissuto nell?attività cinematografica di Vladimir Majakovskij, La signorina e il teppista. Realizzato nel 1918 su sceneggiatura e nell?interpretazione del poeta, la pellicola racconta la storia di un furfante innamorato della maestra di una classe collettiva di paese nella Russia pre-rivoluzionaria.
Un soggetto molto romantico, in cui Majakovskij riprende un personaggio comune nella sua poesia non ideologica, il ?teppista?, un?irresistibile canaglia dal cuore d?oro con una pericolosa propensione ad innamorarsi follemente e a farsi spezzare il cuore. Un personaggio probabilmente autobiografico.
La signorina e il teppista documenta non solo la passione di Majakovskij per il cinema, espresso nei numerosi richiami a Douglas Fairbanks, Charlot e Keaton che si trovano nei suoi poemi, ma anche il suo talento di interprete: come ha detto Goffredo Fofi «nel ruolo che si è scritto addosso, su misura, Majakovskij, con la sua ombrosa virilità, sa gestire la mimica corporea e facciale con perizia sorprendente: se il corpo è ancora teatro, il volto è già cinema».

Ore 18.45
I POETI SULLE MINE
Pastiche poetico-teatrale da Majakovskij e gli altri
Con Raffaele Esposito, Orlando Cinque, Anahì Traversi
produzione Fondazione Teatro Due
in collaborazione con Fondazione Giangiacomo Feltrinelli

Una casa piccola, molti spazi condivisi, praticamente una vita comune. È quella di Osip e Lili Brik, marito e moglie, insieme al poeta della Rivoluzione, l?uomo con una cravatta di camicia e una camicia di cravatta, il cantore delle folle, Majakovskij. Nel fervore della nazionalizzazione, pubblico e privato si fondono in un gorgo che è futuro e passato, teatro e realismo, Rivoluzione permanente e lotta alla burocrazia. L?amore impossibile di un uomo che è stato tutto, una voce potente come 150000000 persone e troppo flebile per strappare l?esclusività alla donna della sua vita. L?universo in un appartamento, su un palcoscenico, in piazza. È in quella casa piccola che si consuma la vita del rappresentante di una generazione che ha dissipato i suoi poeti.
Lenin incoraggiò la partecipazione dell?Intelligencija alla costruzione del nuovo mondo rivoluzionario, in una vera e propria chiamata alle armi delle penne più autorevoli della letteratura nazionale, non meno affilate delle baionette dell?Armata Rossa. Non tutti cantarono all?unisono il peana rivoluzionario?
Autore controverso e provocatorio, Vladimir Vladimirovic Majakovskij, resta una delle voci più potenti della grande fucina artistica sviluppatasi negli anni del ribaltamento politico e culturale della Russia post-zarista, complici gli allestimenti di alcune fra le sue opere teatrali da parte di un Maestro della regia teatrale, Vsevolod Mejerchòl?d.

Dalle 18.50
Installazione sonora
LA STANZA DELLA RIVOLUZIONE
Adattamento di Silvana Natoli da ?I dieci giorni che sconvolsero il mondo? di John Reed
Ideazione Lisa Ferlazzo Natoli e Maddalena Parise
Voce Elio De Capitani
Paesaggio sonoro Gianluca Ruggeri
Regia del suono Giuseppe Silvi

22 minuti per raccontare in un?istallazione sonora ? con le parole di John Reed e la mirabile interpretazione di Elio De Capitani ? la Rivoluzione bolscevica. Quei dieci giorni che, fra l?ottobre e il novembre del 1917, sconvolsero il mondo. Dieci giorni che Reed, giornalista e militante socialista americano, ricostruisce in forma peculiare, a metà strada fra racconto, reportage giornalistico e cronaca in tempo reale.
272 pagine setacciate e condensate con cura da Silvana Natoli per ricordare ? fra le note della Sinfonia n° 2 di ?ostakovi? utilizzata da Ejzenstejn per La Corazzata Potemkin ed echi lontane dell?Internazionale ? le notti gelate a Pietroburgo, il governo provvisorio di Kerenskij, le prime parole di Lenin all?Istituto Smol?nij sede del Soviet o la stupefacente richiesta di soldati senza scarpe né cibo: ?ci avete portato qualcosa da leggere??. La registrazione in quadrifonia, come se la voce di De Capitani ?accadesse? letteralmente ?qui e ora? muovendosi nella stanza, e l?utilizzo di una cassa multidirezionale S.TO.NE danno al racconto di Reed l?imprevedibilità e l?incanto di quei dieci giorni.

Ore 19.30
ENTR?ACTE

Ore 20.30
TRIO KANON
Violino Lena Yokoyama Violoncello Alessandro Copia Pianoforte Diego Maccagnola
Musiche di Dmitrij ?ostakovi?
Trio per violino, violoncello e pianoforte No. 1 in do minore op. 8
Trio per violino, violoncello e pianoforte No. 2 in mi minore op. 67

Una preziosità tratta dalla produzione cameristica di Dmitrij ?ostakovi?, artista emblematico del travagliato rapporto fra arte e potere costituito. Il programma prevede l?esecuzione del Trio per violino, violoncello e pianoforte n. 1 in do minore op. 8 , composizione giovanile, scritta durante la convalescenza post ? operatoria in Crimea, ed il Trio per violino, violoncello e pianoforte n. 2 in mi minore op. 67, in cui l?alternanza di momenti lirici e scherzosi rispecchiano i sentimenti nei confronti del defunto Ivan Sollertinskij, critico musicale e grande amico del compositore, cui il brano è dedicato.

Ore 21.30
LES ADIEUX! PAROLE SALVATE DALLE FIAMME
Ideazione Lisa Ferlazzo Natoli, Gianluca Ruggeri
Voci recitanti Lisa Ferlazzo Natoli, Fortunato Leccese
Musiche a cura e di Gianluca Ruggeri
Immagini Alessandro Ferroni, Maddalena Parise
Disegno luci Luigi Biondi
Regia, Spazializzazione del suono Giuseppe Silvi
Flauti e Live electronics Elena D?Alò
Bayan Andrea Pennacchi
Viola Costanza Negroni
Percussioni e Live electronics Gianluca Ruggeri
Soprano Galina Ovchinnikova
Regia Lisa Ferlazzo Natoli

?Un melologo per il nuovo millennio? Les Adieux! Parole salvate dalle fiamme è un incontro di voci recitanti, musica e video. I tre attori si confrontano con un ensemble di quattro strumenti (viola, flauti, bayan e percussioni) Esenin, Majakovskij, Pasternak e Blok, compagni di strada della rivoluzione e dissidenti per posizione, con le loro parole, le loro contraddizioni, le loro morti e i loro esili, sono protagonisti di una traversata da un?epoca a un?altra, un viaggio a ritroso per recuperare radici antiche, trovare in versi e parole il ritmo di tamburi e il refrain di ballate popolari. Schegge d?esecuzioni celebri, discorsi di Lenin, Trotsky e Chru?cëv alla nazione, esperimenti futuristi e canti dell?Armata Rossa si muovono insieme a frammenti di film di Ejzen?tejn, materiali d?archivio, riprese live ed elaborazioni video, in un continuum musicale attraverso il quale reinventare associazioni e narrazioni, riportare in vita l?alba di un?epoca e la sua fine, percepirne la folgorante eredità.

Ore 22.30
Comincia la notte bianca?

 
Crediti immagine:
N. Denisovsky, Il settantacinquesimo compleanno di Majakovskij, 1968 ? Patrimonio di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.

Luogo: Teatro Due
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IL VANGELO SECONDO ANTONIO

Data dell'evento: 02.12.2017 alle ore 21:00

Teatro di Ragazzola, ore 21.00

scritto e diretto da Dario De Luca

Con Matilde Piana, Dario De Luca, Davide Fasano

Produzione Scena Verticale 

"Don Antonio, parroco di una piccola comunità, si ammala di Alzheimer. Al suo fianco la sorella, devota perpetua dal carattere rude e un giovane e candido diacono. La malattia colpirà la mente brillante di questo sacerdote e nulla sarà più come prima. Un testo poetico ed evocativo, di raffinata sensibilità e originalità che arriva dritto al cuore dello spettatore con un ritmo a metà tra amarezza e ironia." (c.s.)

Per info e prenotazioni: 339 5612798

Luogo: Teatro di Ragazzola
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PIRANDELLO UNO, DUE...E TRE !

Data dell'evento: 02.12.2017 alle ore 21:00

Teatro del Cerchio, ore 21.00

 

regia, scene e costumi: Antonio Zanoletti

Con Mario Mascitelli, Gabriella Carrozza, Mario Aroldi

 
"E' un immenso piacere occuparmi di Pirandello, stato per me una forza intima e vitale nella mia vita intellettuale, umana e artistica. ?Pirandello uno, due...e tre!? parafrasando alcuni inquietanti titoli della sua opera, mai però bizzarri e fine a se stessi. ?Sgombero? di un Pirandello quasi verghiano ambientato in un tugurio dei tanti conosciuti a Girgenti, luogo della sua nascita, e ?L'uomo dal fiore in bocca? dove l'ambientazione di un caffè notturno appresso a una stazione di treni, cala il protagonista in luogo metafisico, allusivo, anonimo. Il Pirandello novelliere ancora lontano da essere il grande drammaturgo e il Pirandello nel pieno della sua maturità artistica.
Nel primo atto unico la mia regia segue perfettamente le didascalie dell'autore.
Nel secondo senza tradire l'autore, viene esaltata una piccola didascalia dove si accenna alla moglie del protagonista. La mia scelta è stata quella di far emergere dall'ombra questa figura spesso tagliata da sprovveduti e superficiali registi, per darle con dignità quel ruolo di moglie che divide col protagonista anonimo: senza nome (quindi ?ognuno?), alla fine ricongiungendosi con lui, con quella ?pena di vivere così? (titolo di un'altra sua novella). Proprio dal Pirandello novelliere converrebbe partire per fare un discorso nuovo su questo autore ?figlio del Kaos?. E' lì che oggi andrebbe cercato.
La forza di Pirandello sta nella carica umana che egli porta nella sua opera, nel grido di umanità ferita e delusa. Per chi nella vita sappia e voglia guardare al di là degli aspetti esteriori, per chi almeno una volta si sia chiesto quali siano le ragione della condizione umana, Pirandello è autore facile, compagno di viaggio; ma per i distratti e i superficiali per coloro che hanno troppa fretta e sono presi dalla frenesia del ?fare? e dalla vita esterna Pirandello diventa autore difficile, complicato, astruso e noioso. Più di ogni altro autore ha contribuito a sprovincializzare la nostra letteratura e il nostro teatro, aprendo decisamente le vie dell'Europa e del mondo, facendo diventare la sua arte interprete genuina della tormentata anima moderna." (dalle note di regia di Antonio Zanoletti) 
 
Per info e prenotazioni : 331 8978682

 

Luogo: Teatro del Cerchio
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QUI CITTA' DI M.

Data dell'evento: 02.12.2017 alle ore 21:00

Teatro di Fontanellato, ore 21.00

con Arianna Scommegna

Di Piero Colaprico

Regia Serena Sinigaglia


Produzione Compagnia Atir

"Qui città di M. è un monologo per sette personaggi scritto ad hoc su Arianna Scommegna da Piero Colaprico. Qui città di M. siamo noi, le nostre paure, il grigio dell?asfalto, i fantasmi di chi non c?è più, la paura del diverso, del traffico, della bomba, dello smog, del buio, il disagio di chi vorrebbe il sole e il mare e trova solo nebbia e idroscalo, ma soprattutto la gente, sì, quelli che ogni giorno si domandano che cosa ci stanno a fare in questo schifo di città di M. e poi? ci restano, incollati, imperterriti anzi agguerriti, alla ricerca di un sogno che forse li potrebbe salvare? o forse, invece, uccidere?" (c.s.)

Per info e prenotazioni: 327 4089399

Luogo: Teatro al Fontanellato
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IL BALLO D' IRENE

Data dell'evento: 02.12.2017 alle ore 21:00

Convitto Maria Luigia, ore 21.00

Spettacolo teatrale di Mirabilia Teatro
Scritto e diretto da Andrea Murchio | Con la consulenza storiografica di Bruno Maida |

Con Alessia Olivetti


"Il Ballo di Irene è l?incredibile storia di Irène Némirovsky , scrittrice ebrea morta ad Auschwitz nel 1942 dopo aver viaggiato per mezza Europa e trionfato a Parigi grazie ai suoi capolavori letterari. 
Attraverso ricostruzioni documentaristiche dell?epoca riscopriamo l?esistenza di una grande donna e l?identità negata ? prima dal nazismo, poi dall?oblio della Storia ? di una sensazionale scrittrice.
Il testo teatrale segue le vicende private di Irene in parallelo con i grandi e tremendi fatti che accaddero in Europa fra l?inizio del XX secolo e il 1942, anno della scomparsa della scrittrice." (c.s.)

INGRESSO GRATUITO MA PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA A progettomapa@gmail.com

 

Luogo: Convitto Maria Luigia
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I GIGANTI DELLA MONTAGNA, ATTO III

Data dell'evento: 02.12.2017 alle ore 21:00

Teatro di Casalmaggiore, ore 21.00

da Luigi Pirandello
drammaturgia: Valentina Diana
Con: Leone Marco Bartolo, Dario Cadei, Carla Guido, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti, Giuseppe Semeraro
Regia: Giuseppe Semeraro
Bande sonore e musiche: Leone Marco Bartolo
Voce fuori campo: Silvia Lodi
Scene e trucco: Bianca Maria Sitzia
Produzione: Principio Attivo Teatro

"Nel 150° anniversario della nascita di Luigi Pirandello, drammaturgo che ha cambiato il teatro mondiale, sabato 2 dicembre (ore 21) al Teatro Comunale di Casalmaggiore, l?Opera Nazionale Combattenti (eteronimo di Principio Attivo Teatro) presenta ?I Giganti della Montagna, atto III?, secondo appuntamento della Stagione 2017/2018 diretta da Giuseppe Romanetti, realizzata dal Comune di Casalmaggiore con il sostegno della Regione Lombardia nell?ambito di Circuiti Teatrali Lombardi, con il contributo di La Briantina S.p.A.
Lo spettacolo si ispira a 'I Giganti della Montagna', in particolare a quell?ultimo atto, rimasto incompiuto, i cui appunti sono stati dettati dallo stesso Pirandello al figlio Stefano, qui riscritto nella terza parte, nella drammaturgia di Valentina Diana e regia di Giuseppe Semeraro e nell? interpretazione di Leone Marco Bartolo, Dario Cadei, Carla Guido, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti, Giuseppe Semeraro.
Un testo emblematico - che narra la vicenda di un gruppo di disadattati rifugiati in una villa chiamata La Scalogna dove incontrano una compagnia di attori in procinto di mettere in piedi la rappresentazione di un pezzo teatrale, 'La favola del figlio cambiato' dello stesso Pirandello - di cui viene fatta una lettura comica e stravagante di divulgazione dell?ultimo atto pirandelliano.
La compagnia si presenta con il nome Opera Nazionale Combattenti, un nome che rimanda a una legione dismessa di una qualche guerra patria ormai finita e dimenticata, un gruppo di ex combattenti fuori contesto, inutili e disonorati, a cui nessun rispetto è più riservato che mette in scena lo spettacolo prendendo in ?ostaggio? il pubblico, seguendo le indicazioni idealmente dettate da Pirandello in punto di morte. La compagnia si presenta ai Giganti, che pur non essendo interessati alla rappresentazione, tuttavia la comprano per farne dono al popolo impegnato a festeggiare un matrimonio, a mangiare e bere in piazza. Nonostante non vi sia alcun interesse nei confronti dello spettacolo la contessa decide, a proprio rischio e pericolo, di non rinunciare alla rappresentazione. Ne sortisce la tragedia. Ilse non verrà uccisa fisicamente (come Pirandello avrebbe voluto) ma è costretta dal pubblico a interrompere il monologo e a raccontare barzellette. Ne uscirà distrutta, definitivamente devastata nella mente. Alla fine della rappresentazione la compagnia ?libererà? il pubblico e riprenderà il proprio viaggio/missione." (c.s.)

 
Al termine dello spettacolo, alle ore 22.15, si svolgerà l?incontro con la Compagnia intitolato ?Opera Nazionale Combattenti: un eteronimo per Pirandello?, nell?ambito del ciclo di seminari ?Il teatro e i suoi pensieri?, occasioni di approfondimento e dialogo con gli artisti ospiti della Stagione.

Link trailer https://vimeo.com/133883198

Per info e prenotazioni: 0375 200434

Luogo: Teatro di Casalmaggiore
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GUERRIERA

Data dell'evento: 02.12.2017 alle ore 21:15

Europa Teatri, ore 21.15

di Francesco Marchi

Con Cristina Gianni

Produzione: Teatro Piteco

 

"Non mi ha mai picchiata. Potrebbe? La sola possibilità, seppur remota, basta a scatenare il dubbio.

I primi sintomi di una violenza psicologica e il triste epilogo di una violenza fisica sono i due estremi che racchiudono il libro di solitudine in cui la protagonista sta per crollare: un uomo che ha fatto parte della sua vita si trasforma in una potenziale minaccia. Anche il carattere femminile più forte può ritrovarsi inerme di fronte all?aggressività del sesso maschile. La coscienza iniziale di essere di fronte ad un problema irrisolvibile da soli sembra il prologo di una inevitabile e profonda sofferenza. Se non fosse per un imprevisto paradossale: la protagonista incontra nella sua mente un?amazzone. La quale prende saltuariamente controllo del suo corpo, la costringe ad agire secondo la sua selvaggia e drastica disciplina. L?accompagna attraverso le sue gesta, pronta a farle affrontare il pericolo con l?orgoglio di una regina cacciatrice. La donna guerriera mette a nudo tutte le paure della protagonista, le sfotte con irriverenza, la sprona alla ricerca di una libertà guadagnata col sangue. La spudoratezza di una donna che usa gli uomini senza nemmeno lontanamente desiderare di essere come loro, sarà la forza destabilizzante capace di scombussolare la protagonista salvandola dall?angoscia. Tuttavia l?incompatibilità di due società agli antipodi aprirà più quesiti di quanti ne possa risolvere. La protagonista dovrà lottare tra lucidità e presa di coscienza. Quanto fidarsi del personaggio irreale di cui è posseduta e quanto agire efficacemente per fronteggiare il rischio reale che l?attende." (dalle note di regia)

Per info e prenotazioni: 0521 243377

 

Luogo: Europa Teatri
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JEDERMANN- IL DRAMMA DELLA MORTE DEL RICCO

Data dell'evento: 07.12.2017 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

di Hugo von Hofmannstahl

con Cristina Cattellani, Fiorella Ceccacci Rubino, Laura Cleri, Giancarlo Condè, Paola De Crescenzo, Davide Gagliardini, Luca Nucera, Nanni Tormen, Massimiliano Sbarsi, Carlo Sella, Emanuele Vezzoli

a cura di Walter Le Moli

 

produzione Fondazione Teatro Due

 

 

 

"Terminato nel 1911 dopo una gestazione lunga quasi dieci anni, Jedermann è l?opera che Hugo von Hofmannstahl scrive ispirandosi alla tradizione dei morality plays e dei misteries medievali. La caratteristica di questo dramma in versi è l?uso di personaggi che appartengono a tre livelli diversi: ci sono gli esseri umani, tra cui Ognuno, il protagonista; ci sono le personificazioni dei vizi e delle virtù umane, come Mammona e Lascivia, Opere e Fede; ci sono, infine, personaggi divini, Domineddio in persona, che compare all?inizio del dramma, e il Diavolo. Richiamandosi alle Sacre Rappresentazioni del Medioevo, Hofmannstahl indaga le possibilità di una narrazione appartenente al passato senza tentare modernizzazioni, e allo stesso tempo tratta l?universo dell?uomo medio, che viene attirato sia dalla sua voglia di vivere e di costruirsi il proprio destino, sia dalle angosce di chi deve comparire davanti al giudizio dell?Onnipotente. Questa visione della morte come giudizio immediato nonché individuale dell?uomo richiama la tradizione cattolica medievale, in cui la vita terrena era intesa solo come un passaggio necessario alla purificazione (o alla dannazione eterna) dell?anima. Jedermann ha ispirato una leggendaria regia di Max Reinhardt che ha inaugurato il neonato Festival di Salisburgo (di cui Hofmannstahl, lo stesso Reinhardt e il compositore Richard Strauss furono i fondatori nel 1920), ambientata sul sagrato e nella piazza del Duomo, luogo in cui viene tutt?oggi allestito il testo, che annualmente è prodotto all?interno del Festival in nuovi allestimenti che coinvolgono grandi attori e registi." (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 230242

 

Luogo: Teatro Due
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LE TRE BALIE

Data dell'evento: dal 07.12.2017 al 08.12.2017 alle ore 21:00

Teatro di Fontanellato, ore 21.00

ideazione, drammaturgia e messa in scena Carlo Ferrari

con Adriano Engelbrecht, Sandra Soncini, Franca Tragni e Carlo Ferrari

Produzione Progetti&Teatro

 

"In occasione delle celebrazioni dei 400 anni dalla morte del drammaturgo inglese William Shakespeare, è stato pensato il progetto per la messa in scena delle Tre Balie, una burlata teatrale, che cerca di sviscerare alcuni lati nascosti della drammaturgia della tragedia di Romeo e Giulietta, primo tra tutti, la presenza in casa Capuleti non di una balia ma di tre balie. Dall?intervista delle tre protagoniste si dipana un?insolita verità sulla casata nobiliare di Verona, descritta letteralmente in un modo da Shakespeare, ma narrata oralmente in altro modo dalle tre balie in questione che presero servizio in casa Cappelletti (e non Capuleti). La tragedia dei due amanti shakespeariani per eccellenza, viene in qualche modo ridimensionata e del tutto modificata dalle parole delle balie che presentano una situazione famigliare del tutto diversa da quella classica che conosciamo. Un?insolita intervista, fuori dal tempo reale, ma dentro la finzione teatrale.Tutto non sarà più come prima, come ci aveva fatto credere William Shakespeare in Romeo e Giulietta. Parola di balie!" (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: 327 4089399

Luogo: Teatro di Fontanellato
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POP UP

Data dell'evento: 08.12.2017 alle ore 16:30

Teatro delle Briciole, ore 20.30

Un fossile di cartone animato
 
Regia affidata a I sacchi di sabbia
 
(spettacolo dai 3 anni)
 
"Reinventando il libro animato in forma teatrale, Pop up intreccia le microstorie di un bambino di carta e di una piccola, enigmatica sfera: le evoluzioni ritmiche, cromatiche e sonore del loro rapporto, i loro incontri, le loro specularità, le loro trasformazioni." (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: 0521 992044 

Luogo: Teatro delle Briciole
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INCONTRO CON LENZ TEATRO

Data dell'evento: 09.12.2017 alle ore 17:30

Teatro del Cerchio, ore 17.30 e ore 21.00

Un doppio evento speciale al Teatro del Cerchio, in collaborazione con Fondazione Lenz.

Alle 17.30 INCONTRO CON MARIA FEDERICA MAESTRI e FRANCESCO PITITTO a cui farà seguito la proiezione "Imagoturgia della grazia"

Alle 21.00 RC DAPHNE YOU MUST BE MY TREE, spettacolo ispirato alle metamorfosi di Ovidio, con Valentina Barbarini (produzione Lenz Teatro)

Per info e prenotazioni: 331 8978682

 

Luogo: Teatro del Cerchio
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CANTICO DEI CANTICI

Data dell'evento: dal 09.12.2017 al 10.12.2017 alle ore 21:00

Teatro del Tempo, ore 21.00

adattamento e regia Roberto Latini
 
con Roberto Latini
 
produzione Fortebraccio Teatro
con il sostegno di Armunia Festival Costa degli Etruschi
con il contributo diMiBACT Regione Emilia-Romagna

"Il Cantico dei Cantici è uno dei testi più antichi di tutte le letterature. Pervaso di dolcezza e accudimento, di profumi e immaginazioni, è uno dei più importanti, forse uno dei più misteriosi; un inno alla bellezza, insieme timida e reclamante, un bolero tra ascolto e relazione, astrazioni e concretezza, un balsamo per corpo e spirito.
Se lo si legge senza riferimenti religiosi e interpretativi, smettendo possibili altre chiavi di lettura, rinunciando a parallelismi, quasi incoscientemente, se lo si dice senza pretesa di cercare altri significati, se si prova a non far caso a chi è che parla, ma solo a quel che dice, senza badare a quale sia la divisione dei capitoli, le parti, se si prova a stare nel suo movimento interno, nella sua sospensione, può apparirci all'improvviso, col suo profumo, come in una dimensione onirica, non di sogno, ma di quel mondo, forse parallelo forse precedente, dove i sogni e le parole ci scelgono e accompagnano.
Non ho tradotto alla lettera le parole, sebbene abbia cercato di rimanervi il più fedele possibile.
Ho tradotto alla lettera la sensazione, il sentimento, che mi ha da sempre procurato leggere queste pagine. Ho cercato di assecondarne il tempo, tempo del respiro, della voce e le sue temperature.
Ho cercato di non trattenere le parole, per poterle dire, di andarle poi a cercare in giro per il corpo, di averle lì nei pressi, addosso, intorno; ho provato a camminarci accanto, a prendergli la mano, ho chiuso gli occhi e, senza peso, a dormirci insieme." (c.s.)

Per info e prenotazioni: 340.3802940          

Luogo: Teatro del Tempo
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NADIA

Data dell'evento: 11.12.2017 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

di Daniël Van Klaveren 

con Eleonora Pace, Maria Laura Palmeri
e con Gian Marco Pellecchia, Francesca Tripaldi, Giulia Pizzimenti
video Lucrezia Le Moli
regia Giacomo Giuntini 

produzione Fondazione Teatro Due

 

con Jouman Fattal, Stefanie Van Leersum
regia Daniël van Klaveren

produzione De Toneelmakerij ? Amsterdam

 

con Eva Zingaro-Meyer, Loriane Klupsch
regia Isabelle Gyselinx

produzione Théâtre de Liège

 
 
"Un?esperienza interessante. Così è stata definita la partecipazione alle attività di addestramento dell?IS dal 20% degli intervistati in un sondaggio realizzato qualche tempo fa in Italia. Il proselitismo è in costante crescita, soprattutto nel mondo femminile, come confermato di recente dal rapporto della Commissione di studio su fenomeno della radicalizzazione e dell?estremismo jihadista istituita dal governo italiano lo scorso settembre. Distanziamoci, però, dalla cronaca, perché ?il fatto è sempre stupido?, e cerchiamo di allargare il nostro orizzonte di riflessione: la vicenda di Nadia può aiutarci ad accendere una luce su un fenomeno nascosto, latente, che sembra sull?orlo di esplodere, ma al tempo stesso ci offre l?opportunità di guardarci allo specchio, di affrontare i pilastri che dovrebbero concorrere alla costruzione della nostra identità di cittadini della malconcia, mutilata, vilipesa Unione Europea. La centralità della dignità dell?individuo, la costruzione della propria identità, la necessità dell?integrazione all?interno della società, sono aspetti vissuti da Nadia con l?irrequietezza del Wanderer romantico. Tutto è messo in discussione: le serate nel week end, il rapporto con i genitori, il suo essere una giovane donna, l?amicizia con Anna, sua compagna di scuola e blogger appassionata. Nadia e Anna sono in cerca, e non solo perché sono giovani (abusata parola): sono figlie della cultura ?post?, in cui tutti noi sembriamo volerci autoaffermare in relazione al fatto di venire ?dopo? (post-moderno, post-mediale, post-organico, post-ideologico?), senza definire come questo ?dopo? debba connotarsi. 
 
Il testo non fornisce risposte; noi vogliamo instillare domande: perché scappiamo? È l?ennesimo sintomo del tramonto dell?Occidente? Accettiamo di porci solo nell?ottica del consumo invece di porci come faro, come guida delle società? Siamo più conformisti nel ritenere dignitoso per una donna ostentare il proprio corpo in libertà o velarlo e sottrarlo alla vista e all?immaginario? La libertà sessuale ci ha resi schiavi del corpo e della sua rappresentazione? Siamo noi ad aver radicalizzato le nostre posizioni o siamo vittime della radicalizzazione di un conflitto che non ci riguarda?
 
Nadia è un progetto internazionale realizzato da Fondazione Teatro Due in collaborazione con ETC ? European Theatre Convention. Nell?ambito del ?progetto Nadia? cinque teatri di cinque diversi paesi hanno esplorato le ragioni della radicalizzazione dei giovani nelle società occidentali e dell?attrazione nei confronti del Califfato attraverso il testo commissionato al drammaturgo olandese Daniël van Klaveren. Durante la fase di composizione l?autore (anche regista della versione olandese) e gli altri quattro registi Esther Jurkiewicz, Giacomo Giuntini, Peer Perez Øian e Isabelle Gyselinx hanno collaborato attivamente alle varie fasi di scrittura.
 
Nell?arco di tutto il 2017 sono state realizzate 5 versioni dello spettacolo presso Fondazione Teatro Due di Parma per l?Italia, Staatstheater Braunschweig per la Germania, Det Norske Teatret di Oslo per la Norvegia, Théâtre de Liège per il Belgio e De Toneelmakerij di Amsterdam per i Paesi Bassi. Parallelamente, i settori educational dei cinque teatri hanno ideato un programma di approfondimenti pratici e teorici per gli studenti partecipanti veicolato dal sito Internet dedicato (www.searchingfornadia.eu), grazie al quale più di 1000 giovani dell?Unione Europea sono entrati in contatto e hanno lavorato insieme, confrontandosi sulle problematiche e sui temi affrontati dal testo.
 
Lo spettacolo realizzato a Parma, un vero e proprio classroom play messo in scena nelle classi degli istituti superiori della provincia, viene presentato l?11 dicembre alle ore 20.30 al pubblico del teatro, insieme alla versione olandese e a quella belga. 
Gli spettacoli saranno preceduti, alle ore 18.00 da un incontro sul tema della radicalizzazione con giornalisti, docenti universitari e con l?autore del test Daniël Van Klaveren.
 
 
Lo spettacolo NADIA che andrà in scena il giorno 11 dicembre è inserito nelle giornate conclusive del PROGETTO NADIA, un progetto che ha coinvolto cinque teatri di tutta Europa nell?ambito di un progetto di ETC ? European Theatre Convention. Nei giorni 11 e 12 dicembre 2017 avrà luogo il NADIA FESTIVAL, con ospiti internazionali e rappresentazioni dello spettacolo in diverse lingue.
 
PROGRAMMA
 
Lunedì 11 dicembre 2017
 
ore 18.00
INCONTRO: GIOVANI, MEDIA E JIHAD
intervengono
Fulvio Scaglione, giornalista, ex corrispondente dall?estero
Daniël Van Klaveren, autore
Ciro Sbailò, Commissione di studio sulla radicalizzazione ed estremismo islamico Palazzo Chigi
Giacomo Giuntini, regista
 
Ore 20.00
NADIA
di Daniël Van Klaveren
con Eleonora Pace, Maria Laura Palmeri
e con Gian Marco Pellecchia, Francesca Tripaldi, Giulia Pizzimenti
video Lucrezia Le Moli
regia Giacomo Giuntini
produzione Fondazione Teatro Due
versione in lingua italiana
 
ore 21.15 (Spazio Minimo)
NADIA
di Daniël Van Klaveren
con Eva Zingaro-Meyer, Loriane Klupsch
regia Isabelle Gyselinx
produzione Théâtre de Liège
versione in lingua francese
 
ore 21.15 (Spazio Ridotto A)
NADIA
di Daniël Van Klaveren
con Jouman Fattal, Stefanie Van Leersum
regia Daniël van Klaveren
produzione De Toneelmakerij ? Amsterdam
versione in lingua inglese
 
Ore 22.30
NADIA
di Daniël Van Klaveren
con Sinem Spielberg, Anja Dreischmeier
regia Esther Jurkiewicz
produzione Staatstheater Braunschweig
estratti dalla versione in lingua tedesca
 
Martedì 12 dicembre 2017
(giornata riservata ai membri di ETC ? European Theatre Convention)
 
ore 8.30 (Scuola per L?Europa)
NADIA
di Daniël Van Klaveren
con Eva Zingaro-Meyer, Loriane Klupsch
regia Isabelle Gyselinx
produzione Théâtre de Liège
con Sinem Spielberg, Anja Dreischmeier
regia Esther Jurkiewicz
produzione Staatstheater Braunschweig
 
Ore 15.00
ETC ? Panel Discussion
 

Luogo: Teatro Due
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LEONARD BERNSTEIN- I HATE MUSIC

Data dell'evento: dal 13.12.2017 al 17.12.2017 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

Canzoni lettere, ricordi. Per voce e pianoforte

 

con Joana Estebanell Milian

pianoforte Mauro Arbusti

con il contributo in voce di Francesco Montanari, Laura Mazzi, Davide Gagliardini, Luca Nucera, Massimiliano Sbarsi

a cura di Massimiliano Farau

 

produzione Fondazione Teatro Due

Progetto inserito nel Leonard Bernstein at 100 

 

"Con ancora più coraggio e libertà di George Gershwin, suo indiscusso ?apripista?, Leonard Bernstein ha saputo attraversare i confini ? tutt?altro che labili, all?inizio della sua carriera ? fra il mondo della musica colta e Broadway.
A quale altro musicista può una cantante-attrice che è anche un soprano di coloratura desiderare di rivolgere un tributo ? per altro nel centenario dalla nascita ? se non all?autore di strepitosi musical come On the Town, Wonderful Town e West Side Story, di un?operetta come Candide ma anche di squisiti cicli ?colti? di songs per soprano come ? appunto ? I Hate Music!, La Bonne Cousine e Two Love Songs?
I Hate Music! nasce semplicemente così, come atto d?amore verso il genio musicale e la vulcanica, trascinante, irresistibilmente carismatica personalità di ?Lenny?: un percorso attraverso le sue composizioni per soprano (fra cui figurano alcuni classici come Somewhere, Tonight e Glitter and be gay) ma anche le sue interviste, le sue lezioni, il vastissimo carteggio con personalità come Aaron Copland, Claudio Abbado, Carlos Kleiber, Stephen Sondheim, Boris Pasternak, Bette Davis, ?
Accompagnata da Mauro Arbusti al pianoforte e dalle voci registrate di amici attori che leggeranno estratti dagli scritti e dalle lettere, Joana Estebanell Milian ripercorrerà le tappe salienti della carriera di uno dei più geniali, controversi e proteiformi giganti della musica del secondo Novecento." (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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ODISSEA

Data dell'evento: dal 16.12.2017 al 17.12.2017 alle ore 19:00

Teatro Due, ore 19.00

di Nikos Kazantzakis

traduzione di Nicola Crocetti

con Tommaso Ragno

musiche originali composte ed eseguite al pianoforte da Orazio Sciortino

produzione Fondazione Teatro Due

 

"Pubblicato per la prima volta nel 1938, Odissea, il capolavoro mastodontico del grande poeta greco Nikos Kazantzakis prosegue il viaggio di Ulisse dopo l?arrivo a Itaca. Nella nuova saga l?eroe, ormai rimpatriato ma annoiato dalla tranquillità della vita sull?isola, decide di rimettersi alla testa dei suoi compagni. Da Sparta, dove trova un Menelao imbolsito e un?Elena che fuggirà con lui, alle sorgenti del Nilo, dagli intrighi di Creta fino ai ghiacci dell?Antartide, Ulisse sarà protagonista di un nuovo viaggio, che tenta di dare un rinnovato senso alla vita, un nuovo significato alla morte, e di consolare l?umanità.

L?Odissea di Kazantzakis non è ancora stata tradotta integralmente in italiano, il testo proposta al pubblico è solo una parte dei 33333 versi e 24 libri che compongono la totalità dell?opera ed è il frutto del lavoro di traduzione di Nicola Crocetti, tutt?ora in corso.

?L?Odissea di Kazantzakis si compone di 24 Canti, quante sono le lettere dell?alfabeto greco, e quanti sono i canti dei poemi omerici. Lo scrittore cominciò a comporla nell?inverno del 1925 a Creta, dove scrisse i primi cinque canti. I restanti 18 canti li scrisse in un isolamento ascetico a Egina in appena quattro mesi, dal 20 maggio al 22 settembre 1927. Kazantzakis aveva una capacità lavorativa prodigiosa, e scriveva al ritmo travolgente di circa 200 versi al giorno. Lui stesso descrive così quello stato d?animo e la sua ispirazione: ?Rivelazione, incantamento, esaltazione, beatitudine, illuminazione, libertà??. Ma per completare il poema gli occorsero tredici anni, e lo scrisse e riscrisse ben sette volte. D?altronde, non si dice che anche Platone scrisse l?Introduzione alla Repubblica sette volte? E come non definire eroica questa devozione assoluta al suo lavoro? I 33.333 versi decaeptasillabi dell?Odissea di Kazantzakis sono una sorgente viva della lingua greca. Il suo ricchissimo lessico può ammaliare ma anche far disperare il lettore per la sua straordinaria inventiva nel plasmare nuovi lemmi e nuove parole composte, spesso difficili da comprendere e introvabili su qualunque dizionario greco. Uno studioso ha compilato un elenco di quasi 5.000 parole ?athisàvrites?, cioè non trascritte su nessun lessico. Naturalmente, la sua fonte primaria è Omero, i cui poemi ha tradotto in greco moderno, assieme al filologo Kakridìs. Ma anche qui, la sua non è una semplice traduzione in un comprensibile demotico moderno. La sua è la traduzione in una lingua greca assolutamente nuova, con il conio e l?invenzione di centinaia di nuovi lemmi, verbi e aggettivi. Lettore onnivoro, Kazantzakis pesca il suo lemmario sconfinato dal mare senza fondo delle opere letterarie greche, classiche e moderne, dai tragediografi, dai lirici, dai poeti e scrittori bizantini, e dai suoi contemporanei. Ma pesca anche, e a piene mani, dal lessico del popolo di Creta, quello dei pastori, dei contadini, dei pescatori, della gente semplice e incolta; e pesca dal ricchissimo patrimonio dei canti popolari. L?Odissea di Kazantzakis è un epos grandioso, un unicum assoluto nel Novecento. Il poeta si è immerso nel fluido del Mito, proseguendone l?incanto e il dilemma. Il suo Ulisse è inquietante e potente, omerico e insieme diverso da quello dell?aedo cieco, ma con coerenza, e con la stessa forza dell?originale. Come gli uomini plasmano i propri dèi, così Kazantzakis plasma il suo Odisseo a propria immagine e somiglianza, gli affida tutti i propri desideri e il compito di portarli a compimento. Primo fra tutti quello di dimostrare che l?uomo e la sua sete di conoscenza trascendono la propria finitezza, sono perenni. Tutta l?opera di Kazantzakis, e l?Odissea in modo particolare, è una lotta del bene contro il male. Compito di un poeta e di uno scrittore ? dice Kazanzakis ? non dev?essere la ricerca del bello ma della verità; non dev?essere quello di creare un?utopia ma, al contrario, quello di trasformare l?utopia in realtà.? (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 230242

 

Luogo: Teatro Due
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LA LOCANDIERA

Data dell'evento: dal 16.12.2017 al 17.12.2017 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

di Carlo Goldoni

con Cristina Cattellani, Laura Cleri, Paola De Crescenzo, Sergio Filippa, Luca Nucera, Massimiliano Sbarsi, Nanni Tormen, Emanuele Vezzoli. Regia Walter Le Moli. Produzione Fondazione Teatro Due.

Sfrondata delle trine e dei vezzi, la vicenda raccontata da Goldoni ci offre un quadro della società a lui contemporanea assai animato da tensioni e rivendicazioni, in cui la decadenza della vecchia classe dirigente, ormai ridotta a parassita inerme, si scontra con il dinamismo di quel ceto borghese che di lì a qualche anno avrebbe squassato l?ordine costituito e dato nuovo corso alla Storia.

Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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GOLDEN HE

Data dell'evento: 16.12.2017 alle ore 21:00

Convitto Maria Luigia, ore 21.00

Con Carlotta Piraino e Fabrizio Bordignon

Regia Federico Vigorito

produzione. AreaCinqueTeatro

 

"Siamo a Berlino, durante le Olimpiadi del 1936, Hitler è al potere. Due atlete tedesche condividono la stessa stanza. La campionessa di scherma Helene Mayer, prototipo di razza ariana e per questo detta" Golden He" (la bionda Helene/ la medaglia d'oro Helene) e la saltatrice in alto Dora Ratjen. Una è ebrea, l'altra è un uomo. Per poter ospitare le Olimpiadi, la Germania, costretta dalle pressioni internazionali, accetta di far partecipare gli atleti ebrei. Per fare in modo che i suoi atleti vincano il maggior numero di medaglie mette un uomo a gareggiare tra le donne. L'incontro di due identità paradossali ed emblematiche e sullo sfondo un mondo in procinto di andare in guerra" (c.s.)

INGRESSO LIBERO

Luogo: Convitto Maria Luigia
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VON

Data dell'evento: 16.12.2017 alle ore 21:00

Teatro delle Briciole, ore 21.00

Compagnia STALKER_Daniele Albanese
 
Idea e realizzazione Daniele Albanese
Danza: Daniele Albanese, Marta Ciappina, Giulio Petrucci
Disegno luci: Alessio Guerra
Musica originale Lorenzo Donadei  - Luca Nasciuti (ultimo assolo)
Tecnica Jan Olieslagers
Assistenza Artistica Virginia Canali
Organizzazione Giovanna Milano 
 
Coproduttori: Torinodanza festival / Fondazione del Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, CDC - Les Hivernales/Avignon, Halles de Schaerbeek con il sostegno di Garage 29/Bruxelles, Associazione Stalk/Parma.
 
"Il coreografo e danzatore Daniele Albanese presenta a Parma, dopo il debutto a Les Hivernales di Avignone, il suo nuovo lavoro nato dopo un periodo di residenza al Teatro al Parco e coprodotto da una rete di partners internazionali.
Una riflessione sulla danza intesa come continua mutazione e trasformazione in rapporto con le forze  che agiscono sui corpi e sullo spazio in una coreografia di movimento, luce e suono.
Forze naturali, forze fisiche e forze politiche che mutano, distorcono e muovono i corpi e il loro incedere nel tempo,  onnipresente personaggio di questo spettacolo." (c.s.)
 
Dopo lo spettacolo la studiosa di audiovisivi Jennifer Malvezzi (Università di Parma) incontrerà il coreografo Daniele Albanese in un dialogo trasversale tra danza e immagini in movimento, aperto alla partecipazione del pubblico. 
 
Per info e prenotazioni:0521 992044

Luogo: Teatro delle Briciole
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PANE, AMORE E FANTASIA

Data dell'evento: 17.12.2017 alle ore 15:30

Teatro del Cerchio, ore 15.30 e ore 17.00

Alle 15.30 ?Babbo Natale si è ammalato?

di e con Mario Mascitelli

Natale si avvicina e tutti i bambini hanno mandato la loro letterina a Babbo Natale per ricevere un regalo in cambio di promesse e di propositi. Tutto è pronto, le letterine sono state lette e giacciono ammucchiate sul tavolo mentre i regali sono pronti per essere caricati e Babbo Natale?già, dov?è Babbo Natale? Eeeeetciù! Si sente tuonare forte e?oh, no! Babbo Natale si è ammalato e adesso? Chi consegnerà tutti i regali? Non si possono deludere tutti i bambini che andranno a coricarsi convinti di trovare, il mattino dopo, il loro regalo sotto l?albero di Natale. Ma per fortuna c?è Boris, il pesce rosso di Babbo Natale che lo aiuterà a trovare la soluzione e a portare a termine la sua missione.

 

ore 16.30 merenda offerta dal teatro a chi assisterà ad entrambi gli spettacoli

 

Alle ore 17.00 ?Che fine ha fatto Babbo Natale ??

con Mario Aroldi e Martina Manzini. Regia Mario Mascitelli.

Le feste si avvicinano ed è ormai tempo di regali, di pacchi e di?Babbo Natale! Sarà tutto pronto per la notte più importante dell?anno? Così pare anche se un mattino, la sedia di Babbo Natale viene ritrovata vuota e di lui non vi è traccia. Gli elfi lo cercano dappertutto ma non ne trovano nemmeno le tracce quando Alabastro decide di chiamare Jones l?investigatore del tempo che con i suoi strani marchingegni risolverà il mistero. Un modo per far conoscere le tradizioni (anche quelle pagane antecedenti Santa Claus), il valore del dono, della cooperazione, della felicità e di come far spuntare un sorriso almeno un giorno all?anno.

Per info e prenotazioni: 331 8978682

 

Luogo: Teatro del Cerchio
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IL VIAGGIO - STORIA DI DUE VECCHI

Data dell'evento: 17.12.2017 alle ore 16:30

Teatro delle Briciole, ore 16.30

Un omaggio alla poetica di Tonino Guerra


di e con Beatrice Baruffini e Agnese Scotti

Due vecchi decidono di fare a piedi il viaggio di nozze fino al mare sempre rimandato. Un viaggio che si trasforma nel simbolo di un'intera esistenza e in una riflessione sulla permanenza dei sogni e dei desideri.

(spettacolo dai 3 anni)

Per info e prenotazioni: 0521 992044

 

Luogo: Teatro delle Briciole
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TUTTI MATTI SOTTO ZERO

Data dell'evento: dal 27.12.2017 al 07.01.2018 alle ore 17:00

Piazzale della Pace/ Parco della Cittadella

Comune di Parma e Teatro Necessario

presentano

TUTTI MATTI SOTTO ZERO

rassegna di spettacoli sotto lo chapiteau a cura di Teatro Necessario

25/12/17 - 07/01/18, Parma | Piazzale della Pace / Parco della Cittadella

 

"2 chapiteau in 2 luoghi, 4 compagnie con 5 spettacoli, per un totale di 27 repliche: la IV edizione della rassegna invernale Tutti Matti Sotto Zero, a cura di Teatro Necessario, moltiplica il divertimento e da lunedì 25 dicembre 2017 a domenica 7 gennaio 2018 porta la magia del teatro, del mimo, della danza, dell'acrobatica e della musica dal vivo in due luoghi simbolo di Parma, Piazzale della Pace e Parco della Cittadella, con gli chapiteau del celeberrimo David Dimitri/L?Homme Cirque e del collettivo MagdaClan. A Capodanno 2 speciali appuntamenti!

Da quattro anni a Parma non è Natale senza la magia e il divertimento del circo contemporaneo: la rassegna Tutti Matti Sotto Zero porta in città il talento di artisti internazionali, acrobati, musicisti, clown e il fascino dei loro chapiteau. Sotto il tendone invernale da quattro edizioni, migliaia di spettatori di tutte le età assistono a spettacoli di altissima qualità, condividendo l?allegria e l?atmosfera delle feste natalizie e aspettando insieme l?arrivo del nuovo anno.

Quest?anno la rassegna raddoppia: saranno Piazzale della Pace e il Parco della Cittadella, luoghi simbolo della città, ad ospitare due tendoni, uno del celeberrimo David Dimitri e l?altro del collettivo MagdaClan, dove andranno in scena 5 diversi spettacoli per un totale di 27 repliche: da lunedì 25 dicembre 2017 a domenica 7 gennaio 2018 il programma prevede L?Homme Cirque, alias lo straordinario David Dimitri, la nuova produzione di MagdaClan, È un attimo, la giovane compagnia Zenhir con l?originale Ah, com?è bello l?Uomo, la ?strenna natalizia? Clown in Libertà di Teatro Necessario e ben due serate di Capodanno, una con David Dimitri e una con lo spettacolo speciale di MagdaClan, A Natale con i Tuoi, a CapoDanno da Noi. I biglietti e gli abbonamenti sono in prevendita su Vivaticket e a partire da un?ora prima di ogni replica presso lo chapiteau dello spettacolo. Non si accettano prenotazioni.

La rassegna ha la direzione artistica e organizzativa di Teatro Necessario ed è realizzata con il sostegnodell?Assessorato alla Cultura delComune di Parma - e con la partnership tecnica di Iren; partner istituzionali sono ATER - circuito regionale multidisciplinare dell?Emilia-Romagna, Regione Emilia ? Romagna e Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo.

Un appuntamento imperdibile per chi ama farsi coinvolgere dall?allegria e dalla follia del circo contemporaneo, che prolunga in versione invernale il divertimento estivo di Tutti Matti per Colorno, festival che giungerà nel 2018 alla sua XI edizione.

GLI ARTISTI, GLI SPETTACOLI

David Dimitri in L'homme Cirque - Piazzale della Pace, dal 26/12/17 al 06/01/18 (per tutti). Dopo lo straordinario successo del suo passaggio a Tutti Matti per Colorno 2012 e la nascita di un vero e proprio mito tra il pubblico che ha assistito al suo spettacolo, torna a Parma David Dimitri, l?artista che ha rivoluzionato il concetto di circo con il suo one man show, L?Homme Cirque. Ospite dei più prestigiosi palcoscenici di tutto il mondo, dal Cirque du Soleil al Metropolitan Opera House di New York, Il Signore del filo secondo il New York Times, Il Funambolo virtuoso secondo il Tribune de Geneve, colui che Maurice Bejart ha definito un talento straordinario, David Dimitri porta a Parma in Piazzale della Pace dal 26 dicembre 2017 al 6 gennaio 2018 lo chapiteau progettato appositamente per il suo spettacolo: un affascinante e intimo tendone che accoglie da anni il pubblico di tutto il mondo per assistere a L?Homme Cirque, una performance unica nel suo genere cheracchiude in sé tutte le arti circensi. David Dimitri solo in scena si trasforma infatti nell?Uomo Circo, un virtuoso, poetico e divertente performer capace di eseguire un intero repertorio circense, spararsi con un vero cannone e raggiungere infine, a piedi, le stelle?

 

Compagnia MagdaClan in È un Attimo - Parco della Cittadella, dal 02 al 07/01/18 (per tutti)

MagdaClan, compagnia di circo contemporaneo formata da 16 artisti tra acrobati, musicisti e tecnici, porta il suo accogliente chapiteau nel Parco della Cittadella dal 2 al 7 gennaio 2018 con il nuovo spettacoloÈ un Attimo, regia di Andrea Bettaglio, con Alessandro Maida, Elena Bosco, Daniele Sorisi, Giulio Lanfranco, Davide De Bardi, Giorgia Russo, Rosario Amato, Marina Mezzogiorno-Brown e i musicisti Achille Zoni, Pierpaolo Pontarollo, Giovanni Falvo e Luca Rossi. Tra acrobatica, equilibrismo su sedie, verticali, manipolazione d?oggetti, danza, corda aerea, giocoleria, il pubblico sarà trascinato al centro di un matrimonio d?altri tempi. Una catena di immagini sorprendenti ed evanescenti faranno scorrere davanti ai nostri occhi il tempo, come sfogliando un vecchio album di famiglia: scatti rubati al passato diventano realtà in pista grazie al talento sorprendente di un gruppo di artisti poliedrici. Un circopanettone all?italiana, in cui riconoscersi, prendersi in giro con tenerezza e umorismo.

 

Compagnia Zenhir in Ah, com'è bello l'Uomo - Parco della Cittadella, dal 26 al 31/122017 (consigliato dai 10 anni)

Il nome Zenhir nasce dall?incontro fra lo Zenith ed il Nadir. Giulio Lanfranco sulla scala cerca l?uno mentre Elena Bosco con le verticali cerca il suo opposto. Flavio Enzo Cortese, tecnico della compagnia, è la H che sta al centro, l?Azimut. Un trio traballante che, divertendosi e divertendoci con la sua incoscienza, avanza a scatti in un mondo che va più veloce dell?uomo, seguito nella regia da Albin Warette. In scena infatti, a misurarsi con scala d?equilibrio, mano a mano, verticali, acrobatica, danza, ci sono un uomo ed una donna che conducono il pubblico attraverso l?evoluzione dell?essere umano, esplorando come si sono trasformate le relazioni della nostra specie nei secoli. Sei i passaggi dispiegati in pista: l?homo primaris, puro e brutale; l?homo genuinis, che scopre i codici sociali; l?homo capitalis, che affronta la proprietà privata; l?homo smartphonis, pervaso di tecnologia; l?homo selfis, con il suo splendente strumento telefonico; infine l?homo superlatif, alla strenua ricerca dell?extra-ordinario. Lo spettacolo è consigliato a tutti, a partire dai 10 anni.

 

Il programma prevede poi alcuni appuntamenti speciali il giorno di Natale e la notte di Capodanno. Il 25 dicembre alle ore 17.00 sarà il momento di Clown in libertà, spettacolo amatissimo dal pubblico di tutto il mondo, di e con Teatro Necessario (presso lo chapiteau MagdaClan al Parco della Cittadella): dal Canada alla Corea, dalla Francia al Brasile, da Colorno a Matera, con più di 1000 repliche a tutte le latitudini, Clown in libertà ogni Natale torna a ?casa?, per portare sotto il tendone la sorprendente energia di tre folli clown, acrobati e musicisti.

Come nelle passate edizioni, torna la festa di fine anno, ma raddoppiata! Alle ore 22.30 nello chapiteau di David Dimitri in Piazzale della Pace andrà in scena L?Homme Cirque, a seguire brindisi e auguri tutti matti (gli spettatori potranno dopo la mezzanotte accedere gratuitamente al concerto finale di MagdaClan nel tendone al Parco della Cittadella); mentre alle ore 22.00 nello chapiteau MagdaClan al Parco della Cittadella andrà in scena A Natale con i Tuoi, a CapoDanno da Noi / Spettacolo, Brindisi, Concerto: nel giorno in cui passato e futuro si prendono a braccetto, gli acrobati, i musicisti, gli attori, i mimi, i danzatori del collettivo daranno vita a uno spumeggiante cabaret di circo contemporaneoper dimenticare tutti i buoni propositi mai rispettati dell'anno che finisce e rilanciare i nuovi! Spumante, panettone, baci sotto al vischio e concerto finale inclusi.

Informazioni, programma completo, orari, biglietti su www.tuttimattipercolorno.it " (c.s.) 

Luogo: Piazzale della Pace
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I' MNATURA. PERCORSI PER SPIARE STRANE CREATURE

Data dell'evento: dal 28.12.2017 al 29.12.2017 alle ore 16:30

Teatro al Parco, ore 16.30

Il Teatro delle Briciole, nell?ambito della rassegna del Comune di Parma ?Racconti di Natale?, propone quattro appuntamenti per adulti e bambini durante le festività natalizie: due spettacoli che si svolgeranno al Teatro al Parco, due laboratori alla Galleria San Ludovico.

Il 28 e 29 novembre alle 16.30 va in scena al Teatro al Parco «I?mnatura. Percorsi per spiare strane creature», uno spettacolo prodotto dal Teatro delle Briciole per bambini dai quattro anni, di Emanuela Dall?aglio, anche in scena con Gaia De Luca, Jessica Graiani, Veronica Pastorino. Un?hostess atipica conduce il pubblico in un percorso alla ricerca di creature fantastiche e delle loro possibili evoluzioni: ecco apparire animali silvestri, una vecchina-topo che tesse baffi di pesce-gatto, decine di ?lumacoscidi? e, per i più coraggiosi, la tana del ?nero-lupo?, figure immaginarie intorno alle quali lo spettacolo ha creato straordinarie biografie.  

Il 29 dicembre Emanuela Dall?aglio conduce anche un laboratorio, alle 10 e alle 11.30 alla Galleria San Ludovico, «Prima l?uovo o prima?», per bambini dai quattro anni accompagnati da un adulto, della durata di un?ora. Fuori dal tempo, in un posto imprecisato del mondo, in uno strano laboratorio scientifico di ri-creazione, si forma, si evolve, si modifica, nascono nuovi animali.

Per info e prenotazioni: 0521 218855

 

Luogo: Teatro al Parco
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