02.12.2017
IMPERTINENTE FESTIVAL
Data dell'evento: dal 02.12.2017 al 05.12.2017 alle ore 21:00
Teatro al Parco, (dal 1 al 5 dicembre)
Apre questa settimana la quarta edizione di IMPERTINENTE- Festival di Teatro di Figura.
Tanti gli spettacoli e gli appuntamenti in programma, per grandi e piccini, che avranno come filo conduttore la presenza di marionette, burattini, pupazzi, ombre e forme proprie del teatro di figura tradizionale o più contemporaneo.
Dal 1 al 5 dicembre in orari diversi presso il Teatro al Parco.
Qui il link al programma degli spettacoli: https://www.impertinentefestival.com/programma
E questo il link ai laboratori: https://www.impertinentefestival.com/laboratori
Per info e prenotazioni: 0521 992044
Luogo: Teatro al ParcoProsegui la lettura di: IMPERTINENTE FESTIVAL
LA NOTTE BIANCA DEI SOVIET
Data dell'evento: 02.12.2017 alle ore 17:30
Teatro Due, dalle 17.30 fino a notte fonda
Nell?ambito di Reggio Parma Festival
IL MONDO DI IERI
Fra Dio e il Diavolo
PROGRAMMA
Ore 17.30
Film
LA SIGNORINA E IL TEPPISTA
regia di Vladimir Majakovskij ed Evgenij Slavinskij,
con Vladimir Majakovskij, Aleksandra Rebikova, Fyodor Dunayev
sonorizzazione dal vivo Ruggero Genti
in collaborazione con Cineteca di Bologna
Edmondo De Amicis ispira, con il suo racconto La maestrina degli operai, l?unico titolo sopravvissuto nell?attività cinematografica di Vladimir Majakovskij, La signorina e il teppista. Realizzato nel 1918 su sceneggiatura e nell?interpretazione del poeta, la pellicola racconta la storia di un furfante innamorato della maestra di una classe collettiva di paese nella Russia pre-rivoluzionaria.
Un soggetto molto romantico, in cui Majakovskij riprende un personaggio comune nella sua poesia non ideologica, il ?teppista?, un?irresistibile canaglia dal cuore d?oro con una pericolosa propensione ad innamorarsi follemente e a farsi spezzare il cuore. Un personaggio probabilmente autobiografico.
La signorina e il teppista documenta non solo la passione di Majakovskij per il cinema, espresso nei numerosi richiami a Douglas Fairbanks, Charlot e Keaton che si trovano nei suoi poemi, ma anche il suo talento di interprete: come ha detto Goffredo Fofi «nel ruolo che si è scritto addosso, su misura, Majakovskij, con la sua ombrosa virilità, sa gestire la mimica corporea e facciale con perizia sorprendente: se il corpo è ancora teatro, il volto è già cinema».
Ore 18.45
I POETI SULLE MINE
Pastiche poetico-teatrale da Majakovskij e gli altri
Con Raffaele Esposito, Orlando Cinque, Anahì Traversi
produzione Fondazione Teatro Due
in collaborazione con Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
Una casa piccola, molti spazi condivisi, praticamente una vita comune. È quella di Osip e Lili Brik, marito e moglie, insieme al poeta della Rivoluzione, l?uomo con una cravatta di camicia e una camicia di cravatta, il cantore delle folle, Majakovskij. Nel fervore della nazionalizzazione, pubblico e privato si fondono in un gorgo che è futuro e passato, teatro e realismo, Rivoluzione permanente e lotta alla burocrazia. L?amore impossibile di un uomo che è stato tutto, una voce potente come 150000000 persone e troppo flebile per strappare l?esclusività alla donna della sua vita. L?universo in un appartamento, su un palcoscenico, in piazza. È in quella casa piccola che si consuma la vita del rappresentante di una generazione che ha dissipato i suoi poeti.
Lenin incoraggiò la partecipazione dell?Intelligencija alla costruzione del nuovo mondo rivoluzionario, in una vera e propria chiamata alle armi delle penne più autorevoli della letteratura nazionale, non meno affilate delle baionette dell?Armata Rossa. Non tutti cantarono all?unisono il peana rivoluzionario?
Autore controverso e provocatorio, Vladimir Vladimirovic Majakovskij, resta una delle voci più potenti della grande fucina artistica sviluppatasi negli anni del ribaltamento politico e culturale della Russia post-zarista, complici gli allestimenti di alcune fra le sue opere teatrali da parte di un Maestro della regia teatrale, Vsevolod Mejerchòl?d.
Dalle 18.50
Installazione sonora
LA STANZA DELLA RIVOLUZIONE
Adattamento di Silvana Natoli da ?I dieci giorni che sconvolsero il mondo? di John Reed
Ideazione Lisa Ferlazzo Natoli e Maddalena Parise
Voce Elio De Capitani
Paesaggio sonoro Gianluca Ruggeri
Regia del suono Giuseppe Silvi
22 minuti per raccontare in un?istallazione sonora ? con le parole di John Reed e la mirabile interpretazione di Elio De Capitani ? la Rivoluzione bolscevica. Quei dieci giorni che, fra l?ottobre e il novembre del 1917, sconvolsero il mondo. Dieci giorni che Reed, giornalista e militante socialista americano, ricostruisce in forma peculiare, a metà strada fra racconto, reportage giornalistico e cronaca in tempo reale.
272 pagine setacciate e condensate con cura da Silvana Natoli per ricordare ? fra le note della Sinfonia n° 2 di ?ostakovi? utilizzata da Ejzenstejn per La Corazzata Potemkin ed echi lontane dell?Internazionale ? le notti gelate a Pietroburgo, il governo provvisorio di Kerenskij, le prime parole di Lenin all?Istituto Smol?nij sede del Soviet o la stupefacente richiesta di soldati senza scarpe né cibo: ?ci avete portato qualcosa da leggere??. La registrazione in quadrifonia, come se la voce di De Capitani ?accadesse? letteralmente ?qui e ora? muovendosi nella stanza, e l?utilizzo di una cassa multidirezionale S.TO.NE danno al racconto di Reed l?imprevedibilità e l?incanto di quei dieci giorni.
Ore 19.30
ENTR?ACTE
Ore 20.30
TRIO KANON
Violino Lena Yokoyama Violoncello Alessandro Copia Pianoforte Diego Maccagnola
Musiche di Dmitrij ?ostakovi?
Trio per violino, violoncello e pianoforte No. 1 in do minore op. 8
Trio per violino, violoncello e pianoforte No. 2 in mi minore op. 67
Una preziosità tratta dalla produzione cameristica di Dmitrij ?ostakovi?, artista emblematico del travagliato rapporto fra arte e potere costituito. Il programma prevede l?esecuzione del Trio per violino, violoncello e pianoforte n. 1 in do minore op. 8 , composizione giovanile, scritta durante la convalescenza post ? operatoria in Crimea, ed il Trio per violino, violoncello e pianoforte n. 2 in mi minore op. 67, in cui l?alternanza di momenti lirici e scherzosi rispecchiano i sentimenti nei confronti del defunto Ivan Sollertinskij, critico musicale e grande amico del compositore, cui il brano è dedicato.
Ore 21.30
LES ADIEUX! PAROLE SALVATE DALLE FIAMME
Ideazione Lisa Ferlazzo Natoli, Gianluca Ruggeri
Voci recitanti Lisa Ferlazzo Natoli, Fortunato Leccese
Musiche a cura e di Gianluca Ruggeri
Immagini Alessandro Ferroni, Maddalena Parise
Disegno luci Luigi Biondi
Regia, Spazializzazione del suono Giuseppe Silvi
Flauti e Live electronics Elena D?Alò
Bayan Andrea Pennacchi
Viola Costanza Negroni
Percussioni e Live electronics Gianluca Ruggeri
Soprano Galina Ovchinnikova
Regia Lisa Ferlazzo Natoli
?Un melologo per il nuovo millennio? Les Adieux! Parole salvate dalle fiamme è un incontro di voci recitanti, musica e video. I tre attori si confrontano con un ensemble di quattro strumenti (viola, flauti, bayan e percussioni) Esenin, Majakovskij, Pasternak e Blok, compagni di strada della rivoluzione e dissidenti per posizione, con le loro parole, le loro contraddizioni, le loro morti e i loro esili, sono protagonisti di una traversata da un?epoca a un?altra, un viaggio a ritroso per recuperare radici antiche, trovare in versi e parole il ritmo di tamburi e il refrain di ballate popolari. Schegge d?esecuzioni celebri, discorsi di Lenin, Trotsky e Chru?cëv alla nazione, esperimenti futuristi e canti dell?Armata Rossa si muovono insieme a frammenti di film di Ejzen?tejn, materiali d?archivio, riprese live ed elaborazioni video, in un continuum musicale attraverso il quale reinventare associazioni e narrazioni, riportare in vita l?alba di un?epoca e la sua fine, percepirne la folgorante eredità.
Ore 22.30
Comincia la notte bianca?
N. Denisovsky, Il settantacinquesimo compleanno di Majakovskij, 1968 ? Patrimonio di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.
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IL VANGELO SECONDO ANTONIO
Data dell'evento: 02.12.2017 alle ore 21:00
Teatro di Ragazzola, ore 21.00
scritto e diretto da Dario De Luca
Con Matilde Piana, Dario De Luca, Davide Fasano
Produzione Scena Verticale
"Don Antonio, parroco di una piccola comunità, si ammala di Alzheimer. Al suo fianco la sorella, devota perpetua dal carattere rude e un giovane e candido diacono. La malattia colpirà la mente brillante di questo sacerdote e nulla sarà più come prima. Un testo poetico ed evocativo, di raffinata sensibilità e originalità che arriva dritto al cuore dello spettatore con un ritmo a metà tra amarezza e ironia." (c.s.)
Per info e prenotazioni: 339 5612798
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PIRANDELLO UNO, DUE...E TRE !
Data dell'evento: 02.12.2017 alle ore 21:00
Teatro del Cerchio, ore 21.00
regia, scene e costumi: Antonio Zanoletti
Con Mario Mascitelli, Gabriella Carrozza, Mario Aroldi
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QUI CITTA' DI M.
Data dell'evento: 02.12.2017 alle ore 21:00
Teatro di Fontanellato, ore 21.00
con Arianna Scommegna
Di Piero Colaprico
Regia Serena Sinigaglia
Produzione Compagnia Atir
"Qui città di M. è un monologo per sette personaggi scritto ad hoc su Arianna Scommegna da Piero Colaprico. Qui città di M. siamo noi, le nostre paure, il grigio dell?asfalto, i fantasmi di chi non c?è più, la paura del diverso, del traffico, della bomba, dello smog, del buio, il disagio di chi vorrebbe il sole e il mare e trova solo nebbia e idroscalo, ma soprattutto la gente, sì, quelli che ogni giorno si domandano che cosa ci stanno a fare in questo schifo di città di M. e poi? ci restano, incollati, imperterriti anzi agguerriti, alla ricerca di un sogno che forse li potrebbe salvare? o forse, invece, uccidere?" (c.s.)
Per info e prenotazioni: 327 4089399
Luogo: Teatro al FontanellatoProsegui la lettura di: QUI CITTA' DI M.
IL BALLO D' IRENE
Data dell'evento: 02.12.2017 alle ore 21:00
Convitto Maria Luigia, ore 21.00
Spettacolo teatrale di Mirabilia Teatro
Scritto e diretto da Andrea Murchio | Con la consulenza storiografica di Bruno Maida |
Con Alessia Olivetti
"Il Ballo di Irene è l?incredibile storia di Irène Némirovsky , scrittrice ebrea morta ad Auschwitz nel 1942 dopo aver viaggiato per mezza Europa e trionfato a Parigi grazie ai suoi capolavori letterari.
Attraverso ricostruzioni documentaristiche dell?epoca riscopriamo l?esistenza di una grande donna e l?identità negata ? prima dal nazismo, poi dall?oblio della Storia ? di una sensazionale scrittrice.
Il testo teatrale segue le vicende private di Irene in parallelo con i grandi e tremendi fatti che accaddero in Europa fra l?inizio del XX secolo e il 1942, anno della scomparsa della scrittrice." (c.s.)
INGRESSO GRATUITO MA PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA A progettomapa@gmail.com
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I GIGANTI DELLA MONTAGNA, ATTO III
Data dell'evento: 02.12.2017 alle ore 21:00
Teatro di Casalmaggiore, ore 21.00
da Luigi Pirandello
drammaturgia: Valentina Diana
Con: Leone Marco Bartolo, Dario Cadei, Carla Guido, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti, Giuseppe Semeraro
Regia: Giuseppe Semeraro
Bande sonore e musiche: Leone Marco Bartolo
Voce fuori campo: Silvia Lodi
Scene e trucco: Bianca Maria Sitzia
Produzione: Principio Attivo Teatro
"Nel 150° anniversario della nascita di Luigi Pirandello, drammaturgo che ha cambiato il teatro mondiale, sabato 2 dicembre (ore 21) al Teatro Comunale di Casalmaggiore, l?Opera Nazionale Combattenti (eteronimo di Principio Attivo Teatro) presenta ?I Giganti della Montagna, atto III?, secondo appuntamento della Stagione 2017/2018 diretta da Giuseppe Romanetti, realizzata dal Comune di Casalmaggiore con il sostegno della Regione Lombardia nell?ambito di Circuiti Teatrali Lombardi, con il contributo di La Briantina S.p.A.
Lo spettacolo si ispira a 'I Giganti della Montagna', in particolare a quell?ultimo atto, rimasto incompiuto, i cui appunti sono stati dettati dallo stesso Pirandello al figlio Stefano, qui riscritto nella terza parte, nella drammaturgia di Valentina Diana e regia di Giuseppe Semeraro e nell? interpretazione di Leone Marco Bartolo, Dario Cadei, Carla Guido, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti, Giuseppe Semeraro.
Un testo emblematico - che narra la vicenda di un gruppo di disadattati rifugiati in una villa chiamata La Scalogna dove incontrano una compagnia di attori in procinto di mettere in piedi la rappresentazione di un pezzo teatrale, 'La favola del figlio cambiato' dello stesso Pirandello - di cui viene fatta una lettura comica e stravagante di divulgazione dell?ultimo atto pirandelliano.
La compagnia si presenta con il nome Opera Nazionale Combattenti, un nome che rimanda a una legione dismessa di una qualche guerra patria ormai finita e dimenticata, un gruppo di ex combattenti fuori contesto, inutili e disonorati, a cui nessun rispetto è più riservato che mette in scena lo spettacolo prendendo in ?ostaggio? il pubblico, seguendo le indicazioni idealmente dettate da Pirandello in punto di morte. La compagnia si presenta ai Giganti, che pur non essendo interessati alla rappresentazione, tuttavia la comprano per farne dono al popolo impegnato a festeggiare un matrimonio, a mangiare e bere in piazza. Nonostante non vi sia alcun interesse nei confronti dello spettacolo la contessa decide, a proprio rischio e pericolo, di non rinunciare alla rappresentazione. Ne sortisce la tragedia. Ilse non verrà uccisa fisicamente (come Pirandello avrebbe voluto) ma è costretta dal pubblico a interrompere il monologo e a raccontare barzellette. Ne uscirà distrutta, definitivamente devastata nella mente. Alla fine della rappresentazione la compagnia ?libererà? il pubblico e riprenderà il proprio viaggio/missione." (c.s.)
Al termine dello spettacolo, alle ore 22.15, si svolgerà l?incontro con la Compagnia intitolato ?Opera Nazionale Combattenti: un eteronimo per Pirandello?, nell?ambito del ciclo di seminari ?Il teatro e i suoi pensieri?, occasioni di approfondimento e dialogo con gli artisti ospiti della Stagione.
Link trailer https://vimeo.com/
Per info e prenotazioni: 0375 200434
Luogo: Teatro di CasalmaggioreProsegui la lettura di: I GIGANTI DELLA MONTAGNA, ATTO III
GUERRIERA
Data dell'evento: 02.12.2017 alle ore 21:15
Europa Teatri, ore 21.15
di Francesco Marchi
Con Cristina Gianni
Produzione: Teatro Piteco
"Non mi ha mai picchiata. Potrebbe? La sola possibilità, seppur remota, basta a scatenare il dubbio.
I primi sintomi di una violenza psicologica e il triste epilogo di una violenza fisica sono i due estremi che racchiudono il libro di solitudine in cui la protagonista sta per crollare: un uomo che ha fatto parte della sua vita si trasforma in una potenziale minaccia. Anche il carattere femminile più forte può ritrovarsi inerme di fronte all?aggressività del sesso maschile. La coscienza iniziale di essere di fronte ad un problema irrisolvibile da soli sembra il prologo di una inevitabile e profonda sofferenza. Se non fosse per un imprevisto paradossale: la protagonista incontra nella sua mente un?amazzone. La quale prende saltuariamente controllo del suo corpo, la costringe ad agire secondo la sua selvaggia e drastica disciplina. L?accompagna attraverso le sue gesta, pronta a farle affrontare il pericolo con l?orgoglio di una regina cacciatrice. La donna guerriera mette a nudo tutte le paure della protagonista, le sfotte con irriverenza, la sprona alla ricerca di una libertà guadagnata col sangue. La spudoratezza di una donna che usa gli uomini senza nemmeno lontanamente desiderare di essere come loro, sarà la forza destabilizzante capace di scombussolare la protagonista salvandola dall?angoscia. Tuttavia l?incompatibilità di due società agli antipodi aprirà più quesiti di quanti ne possa risolvere. La protagonista dovrà lottare tra lucidità e presa di coscienza. Quanto fidarsi del personaggio irreale di cui è posseduta e quanto agire efficacemente per fronteggiare il rischio reale che l?attende." (dalle note di regia)
Per info e prenotazioni: 0521 243377
Luogo: Europa TeatriProsegui la lettura di: GUERRIERA