16.12.2017

LEONARD BERNSTEIN- I HATE MUSIC

Data dell'evento: dal 16.12.2017 al 17.12.2017 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

Canzoni lettere, ricordi. Per voce e pianoforte

 

con Joana Estebanell Milian

pianoforte Mauro Arbusti

con il contributo in voce di Francesco Montanari, Laura Mazzi, Davide Gagliardini, Luca Nucera, Massimiliano Sbarsi

a cura di Massimiliano Farau

 

produzione Fondazione Teatro Due

Progetto inserito nel Leonard Bernstein at 100 

 

"Con ancora più coraggio e libertà di George Gershwin, suo indiscusso ?apripista?, Leonard Bernstein ha saputo attraversare i confini ? tutt?altro che labili, all?inizio della sua carriera ? fra il mondo della musica colta e Broadway.
A quale altro musicista può una cantante-attrice che è anche un soprano di coloratura desiderare di rivolgere un tributo ? per altro nel centenario dalla nascita ? se non all?autore di strepitosi musical come On the Town, Wonderful Town e West Side Story, di un?operetta come Candide ma anche di squisiti cicli ?colti? di songs per soprano come ? appunto ? I Hate Music!, La Bonne Cousine e Two Love Songs?
I Hate Music! nasce semplicemente così, come atto d?amore verso il genio musicale e la vulcanica, trascinante, irresistibilmente carismatica personalità di ?Lenny?: un percorso attraverso le sue composizioni per soprano (fra cui figurano alcuni classici come Somewhere, Tonight e Glitter and be gay) ma anche le sue interviste, le sue lezioni, il vastissimo carteggio con personalità come Aaron Copland, Claudio Abbado, Carlos Kleiber, Stephen Sondheim, Boris Pasternak, Bette Davis, ?
Accompagnata da Mauro Arbusti al pianoforte e dalle voci registrate di amici attori che leggeranno estratti dagli scritti e dalle lettere, Joana Estebanell Milian ripercorrerà le tappe salienti della carriera di uno dei più geniali, controversi e proteiformi giganti della musica del secondo Novecento." (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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ODISSEA

Data dell'evento: dal 16.12.2017 al 17.12.2017 alle ore 19:00

Teatro Due, ore 19.00

di Nikos Kazantzakis

traduzione di Nicola Crocetti

con Tommaso Ragno

musiche originali composte ed eseguite al pianoforte da Orazio Sciortino

produzione Fondazione Teatro Due

 

"Pubblicato per la prima volta nel 1938, Odissea, il capolavoro mastodontico del grande poeta greco Nikos Kazantzakis prosegue il viaggio di Ulisse dopo l?arrivo a Itaca. Nella nuova saga l?eroe, ormai rimpatriato ma annoiato dalla tranquillità della vita sull?isola, decide di rimettersi alla testa dei suoi compagni. Da Sparta, dove trova un Menelao imbolsito e un?Elena che fuggirà con lui, alle sorgenti del Nilo, dagli intrighi di Creta fino ai ghiacci dell?Antartide, Ulisse sarà protagonista di un nuovo viaggio, che tenta di dare un rinnovato senso alla vita, un nuovo significato alla morte, e di consolare l?umanità.

L?Odissea di Kazantzakis non è ancora stata tradotta integralmente in italiano, il testo proposta al pubblico è solo una parte dei 33333 versi e 24 libri che compongono la totalità dell?opera ed è il frutto del lavoro di traduzione di Nicola Crocetti, tutt?ora in corso.

?L?Odissea di Kazantzakis si compone di 24 Canti, quante sono le lettere dell?alfabeto greco, e quanti sono i canti dei poemi omerici. Lo scrittore cominciò a comporla nell?inverno del 1925 a Creta, dove scrisse i primi cinque canti. I restanti 18 canti li scrisse in un isolamento ascetico a Egina in appena quattro mesi, dal 20 maggio al 22 settembre 1927. Kazantzakis aveva una capacità lavorativa prodigiosa, e scriveva al ritmo travolgente di circa 200 versi al giorno. Lui stesso descrive così quello stato d?animo e la sua ispirazione: ?Rivelazione, incantamento, esaltazione, beatitudine, illuminazione, libertà??. Ma per completare il poema gli occorsero tredici anni, e lo scrisse e riscrisse ben sette volte. D?altronde, non si dice che anche Platone scrisse l?Introduzione alla Repubblica sette volte? E come non definire eroica questa devozione assoluta al suo lavoro? I 33.333 versi decaeptasillabi dell?Odissea di Kazantzakis sono una sorgente viva della lingua greca. Il suo ricchissimo lessico può ammaliare ma anche far disperare il lettore per la sua straordinaria inventiva nel plasmare nuovi lemmi e nuove parole composte, spesso difficili da comprendere e introvabili su qualunque dizionario greco. Uno studioso ha compilato un elenco di quasi 5.000 parole ?athisàvrites?, cioè non trascritte su nessun lessico. Naturalmente, la sua fonte primaria è Omero, i cui poemi ha tradotto in greco moderno, assieme al filologo Kakridìs. Ma anche qui, la sua non è una semplice traduzione in un comprensibile demotico moderno. La sua è la traduzione in una lingua greca assolutamente nuova, con il conio e l?invenzione di centinaia di nuovi lemmi, verbi e aggettivi. Lettore onnivoro, Kazantzakis pesca il suo lemmario sconfinato dal mare senza fondo delle opere letterarie greche, classiche e moderne, dai tragediografi, dai lirici, dai poeti e scrittori bizantini, e dai suoi contemporanei. Ma pesca anche, e a piene mani, dal lessico del popolo di Creta, quello dei pastori, dei contadini, dei pescatori, della gente semplice e incolta; e pesca dal ricchissimo patrimonio dei canti popolari. L?Odissea di Kazantzakis è un epos grandioso, un unicum assoluto nel Novecento. Il poeta si è immerso nel fluido del Mito, proseguendone l?incanto e il dilemma. Il suo Ulisse è inquietante e potente, omerico e insieme diverso da quello dell?aedo cieco, ma con coerenza, e con la stessa forza dell?originale. Come gli uomini plasmano i propri dèi, così Kazantzakis plasma il suo Odisseo a propria immagine e somiglianza, gli affida tutti i propri desideri e il compito di portarli a compimento. Primo fra tutti quello di dimostrare che l?uomo e la sua sete di conoscenza trascendono la propria finitezza, sono perenni. Tutta l?opera di Kazantzakis, e l?Odissea in modo particolare, è una lotta del bene contro il male. Compito di un poeta e di uno scrittore ? dice Kazanzakis ? non dev?essere la ricerca del bello ma della verità; non dev?essere quello di creare un?utopia ma, al contrario, quello di trasformare l?utopia in realtà.? (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 230242

 

Luogo: Teatro Due
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LA LOCANDIERA

Data dell'evento: dal 16.12.2017 al 17.12.2017 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

di Carlo Goldoni

con Cristina Cattellani, Laura Cleri, Paola De Crescenzo, Sergio Filippa, Luca Nucera, Massimiliano Sbarsi, Nanni Tormen, Emanuele Vezzoli. Regia Walter Le Moli. Produzione Fondazione Teatro Due.

Sfrondata delle trine e dei vezzi, la vicenda raccontata da Goldoni ci offre un quadro della società a lui contemporanea assai animato da tensioni e rivendicazioni, in cui la decadenza della vecchia classe dirigente, ormai ridotta a parassita inerme, si scontra con il dinamismo di quel ceto borghese che di lì a qualche anno avrebbe squassato l?ordine costituito e dato nuovo corso alla Storia.

Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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GOLDEN HE

Data dell'evento: 16.12.2017 alle ore 21:00

Convitto Maria Luigia, ore 21.00

Con Carlotta Piraino e Fabrizio Bordignon

Regia Federico Vigorito

produzione. AreaCinqueTeatro

 

"Siamo a Berlino, durante le Olimpiadi del 1936, Hitler è al potere. Due atlete tedesche condividono la stessa stanza. La campionessa di scherma Helene Mayer, prototipo di razza ariana e per questo detta" Golden He" (la bionda Helene/ la medaglia d'oro Helene) e la saltatrice in alto Dora Ratjen. Una è ebrea, l'altra è un uomo. Per poter ospitare le Olimpiadi, la Germania, costretta dalle pressioni internazionali, accetta di far partecipare gli atleti ebrei. Per fare in modo che i suoi atleti vincano il maggior numero di medaglie mette un uomo a gareggiare tra le donne. L'incontro di due identità paradossali ed emblematiche e sullo sfondo un mondo in procinto di andare in guerra" (c.s.)

INGRESSO LIBERO

Luogo: Convitto Maria Luigia
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VON

Data dell'evento: 16.12.2017 alle ore 21:00

Teatro delle Briciole, ore 21.00

Compagnia STALKER_Daniele Albanese
 
Idea e realizzazione Daniele Albanese
Danza: Daniele Albanese, Marta Ciappina, Giulio Petrucci
Disegno luci: Alessio Guerra
Musica originale Lorenzo Donadei  - Luca Nasciuti (ultimo assolo)
Tecnica Jan Olieslagers
Assistenza Artistica Virginia Canali
Organizzazione Giovanna Milano 
 
Coproduttori: Torinodanza festival / Fondazione del Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, CDC - Les Hivernales/Avignon, Halles de Schaerbeek con il sostegno di Garage 29/Bruxelles, Associazione Stalk/Parma.
 
"Il coreografo e danzatore Daniele Albanese presenta a Parma, dopo il debutto a Les Hivernales di Avignone, il suo nuovo lavoro nato dopo un periodo di residenza al Teatro al Parco e coprodotto da una rete di partners internazionali.
Una riflessione sulla danza intesa come continua mutazione e trasformazione in rapporto con le forze  che agiscono sui corpi e sullo spazio in una coreografia di movimento, luce e suono.
Forze naturali, forze fisiche e forze politiche che mutano, distorcono e muovono i corpi e il loro incedere nel tempo,  onnipresente personaggio di questo spettacolo." (c.s.)
 
Dopo lo spettacolo la studiosa di audiovisivi Jennifer Malvezzi (Università di Parma) incontrerà il coreografo Daniele Albanese in un dialogo trasversale tra danza e immagini in movimento, aperto alla partecipazione del pubblico. 
 
Per info e prenotazioni:0521 992044

Luogo: Teatro delle Briciole
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