25.11.2017

L'ANGELO DELLA SOFFITTA

Data dell'evento: 25.11.2017 alle ore 18:00

Teatro al Parco, ore 18.00

Presentazione del racconto di Cira Santoro
da ?L?uomo nero. Stereotipi maschili raccontati dalle donne?
(Caracò Editore, 2017)

Con lettura di Giancarlo Ilari 
Conversazione con l?autrice a cura di Raffaella Ilari
 
<<L?angelo della soffitta è la metafora di un paese incapace di cambiare, che preferisce il ?muoia Sansone con tutti i filistei? alla normale circolarità della vita>>  
 
Un uomo con la testa rivolta al passato, che non riesce a staccarsi dal suo lavoro e che preferisce barricarsi nel teatro a cui ha dedicato la vita intera piuttosto che passare il testimone a un collega più giovane.  
Il racconto ?L'angelo della soffitta" è contenuto in ?L'uomo nero. Stereotipi maschili raccontati dalle donne? (Caracò, 2017), antologia di racconti di sei scrittrici curata da Elisabetta Bucciarelli: al centro un maschio "che non è mai abbastanza, che non è all'altezza [?] in sintesi non è conforme a ciò che vorremmo che fosse", con protagonisti di varia estrazione schiacciati "tra il luogo comune legato alla loro immagine e la volontà di frantumarlo, tra l'aspirazione al cambiamento e la costrizione dei condizionamenti socioculturali".
 
( ingresso libero, fino ad esaurimento posti) 
 
 

Luogo: Teatro al Parco
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IL MALATO IMMAGINARIO

Data dell'evento: 25.11.2017 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

con

Massimiliano Sbarsi, Cristina Cattellani, Paola De Crescenzo, Emanuele Vezzoli, Luca Nucera, Nanni Tormen, Sergio Filippa, Luca Giombi, Laura Cleri.

Regia Walter Le Moli

Produzione Fondazione Teatro Due

 

Un' opera che vive di contrasti fra l'apparente leggerezza, al limite della farsa, incorniciata nella struttura della comédie-ballet in tre atti, e l'allucinata disperazione di un genio teatrale alla fine.

In un clima soffocante, fatto di purghe e di medicine, si dipana la vicenda di Argante, ipocondriaco concentrato sulla sua salute, e della sua famiglia, fra mogli manipolatrici e serve scaltre, figlie irrispettose con i loro corteggiatori tenaci, tutti assediati da una pletora di medici armati di enteroclismi.

Una ideale summa dell?esperienza umana ed artistica di Molière, una grande "metafora politica", come scrive Cesare Garboli, "in cui i rapporti del protagonista con la medicina ripetono i rapporti di qualsiasi honnete homme, vittima e insieme colpevole, con il potere."

Per info e prenotazioni: www.teatrodue.org

Luogo: Teatro Due
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PUEBLO

Data dell'evento: 25.11.2017 alle ore 21:00

Teatro al Parco, ore 21.00

Un progetto di Ascanio Celestini
 
Con Ascanio Celestini e Gianluca Casadei 
 
Violetta lavora alla cassa del supermercato ma immagina di essere la regina di un reame popolato da persone straordinarie. Il pueblo che dà il titolo al nuovo spettacolo di Ascanio Celestini è l?umanità invisibile alla narrazione dominante, sono vite e storie che abitano i margini urbani e sociali ma che, attraverso l?irruzione del prodigioso, acquistano un significato universale, una forza di rappresentazione integrale dell?esistenza umana.
 
Per info e prenotazioni: 0521 992044

 

Luogo: Teatro al Parco
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PIRANDELLO UNO, DUE...E TRE !

Data dell'evento: dal 25.11.2017 al 26.11.2017 alle ore 21:00

Teatro del Cerchio, ore 21.00

 

regia, scene e costumi: Antonio Zanoletti

Con Mario Mascitelli, Gabriella Carrozza, Mario Aroldi

 
"E' un immenso piacere occuparmi di Pirandello, stato per me una forza intima e vitale nella mia vita intellettuale, umana e artistica. ?Pirandello uno, due...e tre!? parafrasando alcuni inquietanti titoli della sua opera, mai però bizzarri e fine a se stessi. ?Sgombero? di un Pirandello quasi verghiano ambientato in un tugurio dei tanti conosciuti a Girgenti, luogo della sua nascita, e ?L'uomo dal fiore in bocca? dove l'ambientazione di un caffè notturno appresso a una stazione di treni, cala il protagonista in luogo metafisico, allusivo, anonimo. Il Pirandello novelliere ancora lontano da essere il grande drammaturgo e il Pirandello nel pieno della sua maturità artistica.
Nel primo atto unico la mia regia segue perfettamente le didascalie dell'autore.
Nel secondo senza tradire l'autore, viene esaltata una piccola didascalia dove si accenna alla moglie del protagonista. La mia scelta è stata quella di far emergere dall'ombra questa figura spesso tagliata da sprovveduti e superficiali registi, per darle con dignità quel ruolo di moglie che divide col protagonista anonimo: senza nome (quindi ?ognuno?), alla fine ricongiungendosi con lui, con quella ?pena di vivere così? (titolo di un'altra sua novella). Proprio dal Pirandello novelliere converrebbe partire per fare un discorso nuovo su questo autore ?figlio del Kaos?. E' lì che oggi andrebbe cercato.
La forza di Pirandello sta nella carica umana che egli porta nella sua opera, nel grido di umanità ferita e delusa. Per chi nella vita sappia e voglia guardare al di là degli aspetti esteriori, per chi almeno una volta si sia chiesto quali siano le ragione della condizione umana, Pirandello è autore facile, compagno di viaggio; ma per i distratti e i superficiali per coloro che hanno troppa fretta e sono presi dalla frenesia del ?fare? e dalla vita esterna Pirandello diventa autore difficile, complicato, astruso e noioso. Più di ogni altro autore ha contribuito a sprovincializzare la nostra letteratura e il nostro teatro, aprendo decisamente le vie dell'Europa e del mondo, facendo diventare la sua arte interprete genuina della tormentata anima moderna." (dalle note di regia di Antonio Zanoletti) 
 
Per info e prenotazioni : 331 8978682

 

Luogo: Teatro del Cerchio
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