Aprile 2019

L'ISTRUTTORIA

Data dell'evento: dal 01.04.2019 al 07.04.2019 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

di Peter Weiss
traduzione di Giorgio Zampa

 

con Roberto Abbati, Paolo Bocelli, Cristina Cattellani, Laura Cleri, Gigi Dall?Aglio, Pino L?Abbadessa, Milena Metitieri, Paola De Crescenzo

Davide Carmarino (esecuzione musicale)

Regia Gigi Dall?Aglio

Produzione Fondazione Teatro Due

"La memoria dell?Olocausto, il dovere di ricordare, l?arte di mantenere un impegno rispetto alla storia: L?Istruttoria, capolavoro del teatro documentario europeo composta da Peter Weiss attingendo alle deposizioni processuali dei testimoni e dei sopravvissuti di Auschwitz, nel 1984 è stata messa in scena dal Teatro Due di Parma diretta da Gigi Dall?Aglio, un allestimento divenuto un cult teatrale  che ha conosciuto importanti tournée in Italia e all?estero e che, da oltre trent?anni, torna ogni anno sul palco del Teatro Due con gli stessi attori. L?Istruttoria è arrivata a quota 1000 repliche, ed è stata vista da più di 150.000 persone. Ovunque venga rappresentata raccoglie la forte partecipazione degli spettatori di tutte le età; ogni anno il rito del Teatro si compie accompagnando le diverse generazioni nell?Inferno di Auschwitz, in un viaggio-tragedia della Storia contemporanea in cui non può compiersi nessuna catarsi." (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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VILLON

Data dell'evento: dal 03.04.2019 al 07.04.2019 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

di Roberto Mussapi 

con Raffaele Esposito

regia Gigi Dall?Aglio

produzione Fondazione Teatro Due

"Parigi. Una cella sotterranea, buia, che contiene un uomo che sta per essere giustiziato. Una voce lo chiama, gli porta dei viveri. Ma soprattutto gli dà il la per raccontare la sua storia.
Una storia per nulla ordinaria, visto che il progioniero condannato a morte è maître François des Loges, oppure anche maître François de Montcorbier, in entrambi casi chiamato Villon. E François Villon è un uomo come pochi ce ne sono stati: probabilmente il prototipo del poeta maledetto, il primo a coniugare una essenza poetica altissima e una dissolutezza quasi proverbiale. Nel suo peregrinare tra poesie e locande, tra scorribande come il furto di 500 Ducati dal Collegio di Navarra e opere da più di duemila versi come il suo capolavoro, il Testament.
La figura e la voce  di Villon, oltre ad aver infiammato il suo tempo, hanno viaggiato nei secoli fino a impregnare della loro essenza altissima e maledetta il romanticismo francese, al punto che da sempre gli studiosi si impegnano a filtrare e separare la leggenda dalla verità, il goliardo dal poeta.
Come nota Domenico Porzio, il Villon di Roberto Mussapi è però soprattutto voce umana, carne imprigionata, anelito al cielo. E siccome non esiste voce senza la bocca che la pronuncia e senza corpo che la emette e la sostiene, l?uomo che è stato poesia e maledizione diventa prima di tutto essere umano carico d?esperienza e di coscienza, tanto del bene quanto del male di cui è stato capace, e parla e racconta alla enigmatica voce che gli parla dall?alto fino a farsi burlescamente giudice di chi lo giudica e a prendersi gioco di chi, dopo tanti crimini commessi, lo incarcera e lo condanna per uno di cui è innocente" (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: 0521 230242 
 

Luogo: Teatro Due
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IL FLAUTO MAGICO

Data dell'evento: 05.04.2019 alle ore 21:00

Teatro di Ragazzola, ore 21

di Wolfgang Amadeus Mozart

Con Elio, voce recitante e canto

Scilla Cristiano, soprano

e con l?Oboe Quartet dei Berliner Philharmoniker

Christoph Hartmann, oboe

Luiz Coelho, violino

Walter Küssner, viola

Clemens Weigel, violoncello

Produzione Reggio Iniziative Culturali

 

"Elio, nella veste di mattatore, narratore e baritono, rielabora ?Il Flauto Magico? dando voce ai differenti personaggi. Musiche eseguite, nella trascrizione di F.J. Rosinack per oboe, violino, viola e violoncello, dai musicisti dell?Oboe Quartet dei Berliner Philharmoniker, con il soprano Scilla Cristiano." (c.s.)

Per info e prenotazioni: 339 5612798

Luogo: Teatro di Ragazzola
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L'ABISSO

Data dell'evento: 06.04.2019 alle ore 21:00

Teatro al Parco, ore 21

di e con Davide Enia, musiche composte ed eseguite da Giulio Barocchieri
una coproduzione Teatro di Roma, Teatro Biondo, Accademia Perduta Romagna Teatri
 
Spettacolo tratto da Davide Enia, Appunti per un naufragio (Sellerio editore)
 
Dopo lo spettacolo la compagnia incontra il pubblico, conduce Martina Giuffrè, docente dell?Università di Parma.
 
"Davide Enia torna a raccontare il presente con il suo linguaggio inconfondibile che rinnova l?arte del cunto siciliano intrecciando parole, suoni, ritmi, gesti, silenzi con la forza del dialetto, lingua della culla e quindi della verità. Il dramma degli sbarchi dei migranti a Lampedusa, attraverso le parole dei testimoni diretti, pescatori, personale della Guardia Costiera, medici, volontari, sommozzatori, è ricreato e riplasmato da Enia fino ad assumere i contorni grandiosi e commoventi di un?epopea universale, di una lotta antica come la Storia" (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: 0521 992044

Luogo: Teatro al Parco
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THIORO

Data dell'evento: 07.04.2019 alle ore 16:30

Teatro al Parco, ore 16.30

Un Cappuccetto rosso senegalese
dai 4 anni
 
ideazione di Alessandro Argnani, Simone Marzocchi e Laura Redaelli
con Fallou Diop, Adama Gueye, Simone Marzocchi
regia di Alessandro Argnani
produzione Teatro delle Albe/Ravenna Teatro, Accademia Perduta romagna Teatri, Ker Teatre Mandiaye Ndiaye
 
(La Biblioteca di @lice sarà presente sarà presente con una vetrina tematica di libri)
 
"Thioro è uno spettacolo nato in Senegal, nuova occasione di incontro nel solco della feconda relazione del Teatro delle Albe con Diol Kadd e gli attori legati a Mandiaye N`Diaye, attore cardine del Teatro delle Albe (scomparso nel 2014) che ha fondato là l?associazione Takku Ligey coinvolgendo i giovani del villaggio e creando un?alternativa di lavoro e di vita.
Reinvenzione dal respiro africano di Cappuccetto Rosso, una delle fiabe europee più popolari al mondo e di cui esistono numerose varianti, Thioro evoca soltanto il popolare racconto della bambina che indossa un cappuccio rosso e che, mentre attraversa il bosco per portare provviste alla nonna, incontra un temibile lupo che la inganna.
In realtà questo viaggio dal ritmo pulsante, grazie all?intreccio di diverse lingue, strumenti e immaginari, porta ogni spettatore alla scoperta non del bosco, ma della Savana, e all?incontro non con il lupo ma con Buky la iena, in un viaggio immaginifico e bruciante attraverso l?Africa.
Un lavoro che fa incontrare e mette in corto circuito la fiaba europea con la tradizione africana partendo dalla suggestione di come l?origine esatta di Cappuccetto Rosso continui a essere un?incognita, e narrazioni basate o ispirate allo stesso tema possano trovarsi non solo nel folklore europeo, ma anche nella tradizione del Lontano e Medio Oriente e in Africa. Una narrazione tradizionale, estratta dal cuore della letteratura orale europea, che è riuscita senza sforzo e in modo indiscutibile a essere considerata il più famoso racconto popolare di tutti i tempi e che ha rappresentato, e rappresenta ancora, molto più di quello che il lettore (o l?ascoltatore) comune può immaginare" (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: 0521 992044

 

Luogo: Teatro al Parco
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ROSASPINA- Una bella addormentata

Data dell'evento: 07.04.2019 alle ore 16:30

Teatro alla Corte di Giarola, Collecchio (PR)

di Simona Gambaro | regia Antonio Tancredi | con Simona Gambaro e Massimiliano Caretta

Produzione: Teatro del Piccione

Spettacolo vincitore del FIT | Festival Internazionale Teatro, Lugano 2009
Spettacolo vincitore XXX Festival Nazionale di Teatro per Ragazzi, Padova 2011

"Una versione dolce e visionaria della Bella Addormentata, dedicata a grandi e piccoli, insieme. Per parlare con la profondità e la leggerezza della fiaba, per ridere di piccole cose e dar voce a grandi domande, e poi dire la rabbia e la paura e tutto l'amore, e farsi minimi e poi esagerare, divertirsi, e alla fine mettere ordine, quello esatto del cuore" (c.s.)

(da 5 anni)

Per info e prenotazioni: 346 6716151

Luogo: Teatro alla Corte di Giarola
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VI RACCONTO MIO NONNO: GIORGIO GABER

Data dell'evento: 07.04.2019 alle ore 18:00

Auditorium Palazzo del Governatore, Parma, ore 18

(anteprima del FESTIVAL DELLA PAROLA DI PARMA)

incontro con LORENZO LUPORINI, nipote di Giorgio Gaber, che farà rivivere il mito del nonno attraverso canzoni e parole 

"Geniale, ironico, rivoluzionario, poeta, cantautore e molto altro ancora. Sono tante le parole che hanno accompagnato nel tempo un nome indimenticabile come quello di Giorgio Gaber, artista che più di altri ha tracciato con la sua libera (ma partecipativa), carismatica personalità e nell?infinita ricchezza di forme espressive di cui è stato mirabile interprete, una moltitudine straordinaria di pensieri, percorsi e significati. Ed è proprio al grande valore che il Signor G. ha saputo intellettualmente rappresentare e consapevolemente restituire alla ?Parola? tout court, nonché all?azione implicita in essa, che la sesta edizione del Festival della Parola di Parma dedicherà gli appuntamenti del fitto programma che si svolgerà dal 22 al 26 giugno, molti dei quali sono proprio il frutto della collaborazione intrecciata con Fondazione Gaber, patrocinatrice della rassegna di quest?anno.

L?omaggio a Gaber, che proprio nel 2019 avrebbe compiuto 80 anni, avrà, però, anche una speciale anteprima che si terrà domenica 7 aprile alle 18 all?Auditorium del Palazzo del Governatore di Parma: protagonista dell?evento sarà il nipote del grande artista, il giovane Lorenzo Luporini, il quale, con chitarra alla mano e attraverso il contributo video di alcuni filmati, costruirà un sincero incontro/reading, tra parole e musica di celebri canzoni gaberiane, raccontando del nonno, del mito cantautoriale che tutti ricordiamo, ma anche dell?uomo e della sua famiglia. In ?Vi racconto mio nonno: Giorgio Gaber?, titolo del progetto che Luporini porta da qualche tempo anche nelle scuole italiane, con l?intento encomiabile e necessario di far conoscere ai giovanissimi la straordinaria figura artistica e umana di Gaber, si rivivrà, così, la sua memoria poetica, il suo genio intellettuale, ma anche parte della sua esperienza affettiva; un?eredità che è ?appartenenza? alla storia culturale di tutti, perché come lui stesso amava ripetere ?L?appartenenza è avere gli altri dentro di sé?. (c.s.)            

INCONTRO AD INGRESSO LIBERO

Luogo: Auditorium Palazzo del Governatore - Parma
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IPHIGENIA IN TAURIDE. IO SONO MUTA

Data dell'evento: dal 08.04.2019 al 13.04.2019 alle ore 20:30

Lenz Teatro, ore 20.30

Da Johann Wolfgang Goethe e Christoph Willibald Gluck

Testo e imagoturgia | Francesco Pititto
Installazione, regia, costumi | Maria Federica Maestri
Interprete | Monica Barone
Notazioni coreografiche | Davide Rocchi

"Il secondo capitolo del dittico dedicato al mito di Ifigenia sarà in scena a Lenz Teatro, nelle stesse sere in cui verrà anche proposta la prima nazionale dello spettacolo di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto Orestea #1 Nidi.
Ad interpretare Iphigenia in Tauride. Io sono muta è Monica Barone, danzatrice dotata di una grande sensibilità performativa maturata in un rapporto profondo e consapevole con la propria specificità fisica; il lavoro, che si avvale delle notazioni coreografiche di Davide Rocchi, è l'esito di una triplice ispirazione: il dramma di Goethe Iphigenie auf Tauris (1787), l'opera di Gluck Iphigénie en Tauride (1779) e la storica azione di Joseph Beuys Titus-Iphigenie, che ebbe luogo a Francoforte nel 1969" (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 270141

Luogo: Lenz Teatro
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ORESTEA #1 NIDI

Data dell'evento: dal 08.04.2019 al 13.04.2019 alle ore 21:30

Lenz Teatro, ore 21.30

Da Eschilo
Drammaturgia | Francesco Pititto
Installazione, costumi, regia | Maria Federica Maestri
Interpreti | Valentina Barbarini, Sandra Soncini, Carlotta Spaggiari

"Debutta a Parma il nuovo progetto triennale di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto dedicato a Eschilo. Negli stessi giorni andrà in scena, a Lenz Teatro, anche Iphigenia in Tauride. Io sono muta.
Innestando la propria poetica visionaria sulla tragedia classica Lenz restituisce la saga degli Atridi alla dismisura estetica della patologia psichica dei personaggi. La creazione assume come oggetto d?indagine scenica l?iconologia dell?eccesso e della violenza.
I protagonisti della tragedia abitano paesaggi neo-mitologici, luoghi di detenzione e di coercizione in cui si stratificano matericamente paure, orrori, passioni che affamano e divorano il corpus familiare. Lo stato estremo del sentimento, la passione che muove e spinge verso la morte, l?uccisione tragica dell?eroe, la condizione del sogno e del reale, il mistero della condizione umana prendono forma nell?oscillazione tra debolezza e forza, vulnerabilità e potenza del corpo psichico. In questa rilettura contemporanea del tragico, si confrontano in un'imprescindibile necessità di fusione linguistica, gli attori storici e gli attori sensibili dell?ensemble di Lenz" (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 270141

Luogo: Lenz Teatro
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MORTE DI GALEAZZO CIANO

Data dell'evento: 11.04.2019 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

di Enzo Siciliano

con

Francesco Siciliano Galeazzo Ciano
Emanuele Vezzoli Zenone Benini
Nicola Nicchi Mario Pellegrinotti
Paola De Crescenzo Edda Ciano
Alice Giroldini Felicitas Beetz
Roberto Abbati
Benito Mussolini

Regia Gianfranco Pannone

 

produzione Fondazione Teatro Due
un ringraziamento speciale per la collaborazione a Fondazione Campus Internazionale di Musica

"Galeazzo Ciano è un ?tipo? italiano che incarna molte fra le contraddizioni della storia nazionale: elegante e volgare, intelligente e opportunista, superficiale e profondo, una figura tragica nascosta dentro un frac.
Enzo Siciliano ha voluto concentrarsi sugli ultimi giorni di prigionia che Ciano ha trascorso nel carcere degli Scalzi a Verona, condannato da Mussolini stesso, ma soprattutto dai nazisti, per i fatti del 25 luglio 1943, che videro molti luogotenenti del Duce deporlo con il ben noto ?Ordine del giorno Grandi?. Qualcuno ha scritto che ?nella cella 27 del Carcere degli Scalzi si consuma una vicenda per la quale nessuno degli ?attori? era stato preparato dalla vita?.
Fulcro del testo, la tragedia del sentirsi al centro della Storia e poi, repentinamente, trovarsi a tu per tu con la morte.
Un dramma che riguarda anzitutto Galeazzo Ciano e sua moglie Edda Ciano Mussolini, una tragedia famigliare e nazionale: ?Il suocero che manda a morte per alto tradimento il marito della figlia amatissima, lacerando affetti e intimità, in un selvaggio andare di parole cui non viene mai meno un senso anche alto dello stare al mondo?.
Il tragico che incontra il futile, l?impotenza che si scontra con un vitalismo ambiguamente scisso tra verità e maniera, oltre Galeazzo, avvolge tutti i protagonisti della vicenda: Edda, Frau Beetz, la spia che amò Ciano, l?amico Zenone Benini, il carceriere Pellegrinotti e lo stesso Benito Mussolini.
Nella pièce di Siciliano si trova una consapevolezza profonda celata dietro l?illusione della salvezza, affidata soprattutto alla forza, all?ostinazione e alla pietas delle due figure femminili, Edda e Frau Beetz.
Nel dramma è come se Ciano vivesse una doppia dimensione: da un lato l?uomo forte, bello, prepotente, vanesio e superficiale, dei tempi d?oro, nel pieno degli anni del consenso; dall?altro lato l?uomo indifeso, sommesso, commosso di fronte alla fine ormai prossima.
Perché questo tornare oggi a un fatto storico risalente a quasi 80 anni fa? Oltre la storia e tutto quello che rappresentò la destituzione di Mussolini, la vicenda di Galeazzo Ciano e di sua moglie Edda, con le sue 22 ?stazioni?, è la tragedia del potere che si vede spogliato dei suoi privilegi e che tra illusioni, interrogativi, tormenti e l?inevitabile disfatta, deve fare i conti con la caducità della vicenda umana." (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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UNA EREDITA' SENZA TESTAMENTO

Data dell'evento: dal 12.04.2019 al 13.04.2019 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

liberamente tratto da Al vento del Nord. Una donna nella lotta di Liberazione
di Laura Seghettini

di e con Laura Cleri

produzione Fondazione Teatro Due
in collaborazione con Istituto Storico della Resistenza e dell?età contemporanea di Parma
realizzato con il sostegno di Provincia di Massa-Carrara, Comune di Pontremoli

"In un?aula scolastica una maestra racconta la storia di una donna (Laura Seghettini. partigiana pontremolese, classe 1922), che all?età di vent?anni, nel 1944, decide di salire sui monti per andare a combattere con i partigiani entrando a far parte della 12ª Brigata Garibaldi, attiva sull?Appennino Tosco-Emiliano. La vita nell?accampamento, la fame, le azioni, la paura, la morte, in circostanze ancora da chiarire, del comandante Facio, suo compagno, le imprese di Laura, eletta vice commissario di brigata, vengono raccontate ad un gruppo ristretto di persone nel tempo condiviso di un piccolo rito quotidiano, creando fra chi narra e chi ascolta un?intima atmosfera confidenziale che restituisce vita e profondità ad una storia di amore e dignità.

Dopo la fine della guerra la Seghettini ha ripreso la sua attività di maestra e ha sempre cercato di fare chiarezza e giustizia sul fatto di sangue che l?ha colpita. Ora la sua storia e quella di Facio grazie al suo libro e allo spettacolo di Laura Cleri è divenuta un?esemplare testimonianza dell?impegno politico di tante donne durante la Resistenza e della complessità di questo fenomeno storico. Un?occasione unica e preziosa di penetrare in modo delicato ma intenso il Passato, la Storia, narrando di vicende personali che riguardano tutti noi, allora come oggi." (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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TUTTI I SEGNI DI UNA MANIFESTA PAZZIA

Data dell'evento: dal 12.04.2019 al 14.04.2019 alle ore 21:00

Teatro di Fontanellato, ore 21

tratto dal libro Tutti i segni di una manifesta pazzia, di Stefania Re 
Dinamiche di internamento femminile nel manicomio di Colorno (1880-1915)

adattamento drammaturgico Carlo Ferrari e Franca Tragni
con Franca Tragni
musiche Patrizia Mattioli
regia Carlo Ferrari

"Voci, testimonianze, vite di donne, storie di segregazione, dinamiche di internamento di soggetti femminili. Il libro di Stefania Re ricostruisce un segmento della storia del manicomio di Colorno. E? un libro che nasce innanzitutto dall?incontro fra questo luogo cupo ? il manicomio ? e le vicende di vita ? molto spesso di morte ? delle donne che l?hanno conosciuto e subito. Il teatro vuole riportare in scena la testimonianza e la memoria di quel periodo, di quelle storie, di quelle voci per non dimenticare per non dimenticarle" (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: 327 4089399

Luogo: Teatro di Fontanellato
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LA PAROLA FA EGUALI

Data dell'evento: 13.04.2019 alle ore 19:30

Teatro alla Corte di Giarola, Collecchio, ore 19.30

(Teatri Reagenti)
LA PAROLA FA EGUALI. Me ne frego vs Mi interessa
scritto e diretto da Massimo Donati | con Eva Martucci

"Tre donne ripercorrono la vita di Don Lorenzo: Alice Weiss, la madre; l?Eda, la perpetua che lo segue dalla parrocchia di San Donato a Barbiana; Carla, l?allieva bambina, che ci fa entrare in quella scuola di cui tutto il mondo ha discusso. Tre atti, a tratti brillanti, a tratti commoventi, che seguono lo sbocciare di una personalità forte e originale, ma soprattutto un?umanità profonda"  (c.s.)

Per info e prenotazioni: 346 6716151

Luogo: Teatro alla Corte di Giarola
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UN ESCHIMESE IN AMAZZONIA

Data dell'evento: 13.04.2019 alle ore 21:00

Teatro al Parco, ore 21

Liv Ferrachiati/Campo Teatrale
 
(Spettacolo vincitore ex aequo Premio Scenario 2017)
 
Ideazione, testi, regia di Liv Ferracchiati
 
Scrittura scenica di e con (in ordine alfabetico) Greta Cappelletti/Coro, Laura
Dondi/Coro, Liv Ferracchiati/Eschimese, Giacomo Marettelli Priorelli/Coro, Alice
Raffaelli/Coro
 
Produzione Teatro Stabile dell?Umbria / Centro Teatrale MaMiMò / Campo Teatrale /
The Baby Walk
In collaborazione con residenza artistica multidisciplinare presso Caos - Centro Arti
Opificio Siri Terni
 
(Dopo lo spettacolo la compagnia incontra il pubblico, conduce Roberta Gandolfi, docente dell?Università di Parma.)
 
 
"Lo spettacolo pone al centro il confronto tra la persona transgender (l?Eschimese) e la società (il Coro), fino ad arrivare al paradosso che l?Eschimese si stanca di raccontare sé stesso. La società segue le sue vie strutturate e l?eschimese si trova, letteralmente, ad improvvisare, perché la sua presenza non è prevista. Il Coro parla all?unisono, attraverso una lingua musicale e ritmata, quasi versificata, utilizza una gestualità scandita, dando vita ad una società ipnotica, veloce, superficiale, a rischio di spersonalizzazione.
La struttura è quella del ?link web?, l?analogia del pensiero manovra le connessioni o forse il nonsense stesso dell?illogica internettiana. Anche l?Eschimese è parte degli stessi stereotipi della sua contemporaneità, anzi nella sua stand up comedy è personaggio autentico proprio perché vive e rappresenta la propria inautenticità di abitante del Villaggio Globale.
Si sforza di avere una visione soggettiva, ma anche la sua è, a ben guardare, infarcita di luoghi comuni e spersonalizzata.
Il comico nasce anche dal mettere in rilievo quelle dinamiche che rendono l?essere umano marionetta, macchina, ovvero un essere sociale, un essere già giocato dalla cultura" (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: 0521 992044

Luogo: Teatro al Parco
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FAKE CLUB

Data dell'evento: 13.04.2019 alle ore 21:15

Teatro alla Corte di Giarola, ore 21.15

scritto e diretto da Stefano Santomauro con la collaborazione di Francesco Niccolini

"Meteorite si schianterà sulla terra fra dieci giorni, Berlusconi riceve un?eredità di 3 milioni di euro da una signora di 88 anni, gli immigrati prendono la patente gratis con 40 punti in omaggio. Sono queste, e molte altre, le notizie che ogni giorno ci arrivano dai social, dalle radio passando per la stampa e la tv. Le così dette Fake News (notizie false)" (c.s.)

Per info e prenotazioni: 346 6716151

Luogo: Teatro alla Corte di Giarola
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UNA EREDITA' SENZA TESTAMENTO

Data dell'evento: dal 16.04.2019 al 18.04.2019 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

liberamente tratto da Al vento del Nord. Una donna nella lotta di Liberazione
di Laura Seghettini

di e con Laura Cleri

produzione Fondazione Teatro Due
in collaborazione con Istituto Storico della Resistenza e dell?età contemporanea di Parma
realizzato con il sostegno di Provincia di Massa-Carrara, Comune di Pontremoli

"In un?aula scolastica una maestra racconta la storia di una donna (Laura Seghettini. partigiana pontremolese, classe 1922), che all?età di vent?anni, nel 1944, decide di salire sui monti per andare a combattere con i partigiani entrando a far parte della 12ª Brigata Garibaldi, attiva sull?Appennino Tosco-Emiliano. La vita nell?accampamento, la fame, le azioni, la paura, la morte, in circostanze ancora da chiarire, del comandante Facio, suo compagno, le imprese di Laura, eletta vice commissario di brigata, vengono raccontate ad un gruppo ristretto di persone nel tempo condiviso di un piccolo rito quotidiano, creando fra chi narra e chi ascolta un?intima atmosfera confidenziale che restituisce vita e profondità ad una storia di amore e dignità.

Dopo la fine della guerra la Seghettini ha ripreso la sua attività di maestra e ha sempre cercato di fare chiarezza e giustizia sul fatto di sangue che l?ha colpita. Ora la sua storia e quella di Facio grazie al suo libro e allo spettacolo di Laura Cleri è divenuta un?esemplare testimonianza dell?impegno politico di tante donne durante la Resistenza e della complessità di questo fenomeno storico. Un?occasione unica e preziosa di penetrare in modo delicato ma intenso il Passato, la Storia, narrando di vicende personali che riguardano tutti noi, allora come oggi." (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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[BLACK] BRUNO LONGHI

Data dell'evento: dal 25.04.2019 al 27.04.2019 alle ore 17:00

Lenz Teatro, ore 17.00

"Prima nazionale a Parma per il più recente episodio del progetto permanente di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto su Resistenza e Olocausto.

Interpreti giovani donne migranti provenienti da Nigeria, Pakistan e Gambia residenti a Parma: Rachel Agbons, Sunita Ebomah, Stella Edoghayobare, Marriam Iluobe Omonzokpia, Awa Kujabi, Loulou De Montmartre e Sarah Peter.

La regia di questa intensa video installazione con performance live è affidata ad Adriano Engelbrecht, storico collaboratore di Lenz, che spiega: «Non è solo il racconto di Bruno Longhi, figura chiave del movimento di Resistenza antifascista a Parma, torturato e assassinato dalle SS. È anche il racconto di un dolore mai sopito, generato da una brutale separazione e alimentato da un mancato e disatteso ricongiungimento. L'idea di affidare queste parole ad un femminile spesso strappato e separato dagli affetti più cari e vicini, restituisce il colore di una lingua che non si riconduce più ad una provenienza geografica, ma parla la lingua delle sorelle, delle madri, delle giovani figlie».
Dal 2015 Lenz Fondazione ha reso permanente il suo storico progetto di ricerca drammaturgica intorno ai temi della Resistenza e dell?Olocausto. Realizzato con la consulenza scientifica dell?Istituto Storico della Resistenza e della Storia Contemporanea di Parma, viene configurato come attività di studio performativo pluriennale.

Giovedì 25 aprile alle ore 18, inoltre, è in programma Campo Lenz, primo incontro dell?edizione 2019 di un ciclo rivolto agli spettatori allo scopo di introdurli alla lettura delle nuove creazioni di Lenz. In ogni appuntamento è fatto un focus su un aspetto formale considerato dominante nell?opera in programma ed esemplare della lingua di Lenz. Al dialogo del 25 aprile, ad ingresso libero, parteciperanno Francesco Pititto, Adriano Engelbrecht e Fabrizia Dalcò." (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 270141

Luogo: Lenz Teatro
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W (PROVA DI RESISTENZA)

Data dell'evento: 27.04.2019 alle ore 18:30

Teatro al Parco, ore 18.30

di e con Beatrice Baruffini
voce Marco Musso
produzione Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti
 
(Segnalazione speciale premio scenario 2013)
 
"La prova di resistenza è una prova caratteristica del mattone forato. Viene fatta applicando un carico di peso sempre maggiore su tutti e tre i lati del mattone, fino a raggiungere il carico di rottura e stabilire così il grado di resistenza del mattone forato.
W è il grido di vittoria di chi supera quella prova senza morire.
Parma 1922: prova di resistenza. Nei quartieri popolari dell?Oltretorrente e del Naviglio, a Parma, gli abitanti resistettero, innalzando le barricate, all?aggressione dei fascisti guidati da Italo Balbo.
Furono cinque giorni di scontri in cui quasi tutta la città si schierò unita contro un comune nemico. Donne, uomini, bambini, ragazzi, ognuno come poteva, parteciparono a una lotta collettiva che portò Parma a essere l?unica città in grado di respingere il fascismo, prima della marcia su Roma. 
Questa è una storia di povertà e di vendetta. Di buoni e cattivi. Di rossi e neri. E? un racconto dove le passioni nascono in strada, fuori dalla finestra, perché in casa si sta stretti. E in strada, in fila per il bagno, davanti all?unica fontana che pompa acqua, sugli scalini a giocare a carte, sulla porta delle osterie, si vive. 
Si fa l?appello dei figli per vedere quanti sono.
Si fischietta Verdi, ci si prende a pugni, ci si allena alla lotta. Si sceglie la guerra.
Si alzano marciapiedi. Muri. Barricate. 
E? una storia di ribellione e di resistenza.
Di mattoni forati e di donne e uomini tutti d?un pezzo." (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: 0521 992044

Luogo: Teatro al Parco
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IL CASO DORIAN GRAY

Data dell'evento: 27.04.2019 alle ore 21:00

Teatro del Cerchio, ore 21

di Giuseppe Manfridi

Con Manuele Morgese

Regia Pino Micol

Una produzione TeatroZeta

 

"Tre personaggi e una sola storia che, per ragioni diverse, riguarda ciascuno di essi. Henry, Basil e Dorian. Sofisticato e fatuo come un vero dandy, il primo; morboso e solitario, il secondo; vanitoso e perfido il terzo, Dorian Gray, che nel romanzo di Wilde assurge a protagonista assoluto. In questa reinvenzione drammaturgica dell?opera, invece, il suo ruolo si equipara a quello degli altri due in uno smontaggio della trama narrativa ripensata nei termini di un?indagine processuale. Al centro dell?inchiesta, un mistero dall?intreccio tanto articolato da non essere noto, nella sua interezza, a nessuno dei tre. Henry, Basil e Dorian si avvicenderanno, così, in una serie di deposizioni corrispondenti ad altrettante visioni dei fatti. A tre punti di vista che, congiunti, offriranno allo spettatore la chiave di questo formidabile enigma, teatralmente concepito come una virtuosistica partitura per attore solista. L?incalzare del ritmo, sempre più marcato nel passare da un movimento all?altro, è tale da far maturare una suspense imprevista, e le atmosfere gotiche in cui matura la vicenda finiranno ben presto con l?assumere i connotati di un noir senza precedenti." (c.s.)

Per info e prenotazioni: 3318978682

Luogo: Teatro del Cerchio
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COME QUANDO E' PRIMAVERA

Data dell'evento: 28.04.2019 alle ore 16:30

Europa Teatri, ore 16.30

Regia Marco Fasciana

Drammaturgia G. Canali M. Fasciana C. Marino

Con Giulia Canali e Caterina Marino

Produzione Compagnia Binario 1310 (col sostegno di Teatro Due Mondi/Casa del Teatro di Faenza 

Progetto Residenze per Artisti nei Territori realizzato con il contributo di Mibact, Regione Emilia Romagna, Teatro Due Mondi)

"Come quando è primavera è la storia di una bambina, M., che vive in un Paese dove a fare le regole sono i Signori della guerra. Secondo queste regole le donne non possono lavorare e nemmeno uscire di casa da sole. E? difficile giocare secondo queste regole, soprattutto se in famiglia un maschio non c?è, e lo si deve inventare. Ma come? Semplice, con un paio di pantaloni alla figlia più piccola. Nei suoi nuovi pantaloni, M. potrà finalmente andare in bicicletta e prendersi cura della sua famiglia. Stando sempre attenta, però, a non farsi scoprire. La storia prende spunto dal fenomeno afgano delle bacha posh, le ?bambine vestite da ragazzo?. Abbiamo scelto questa realtà per molti versi lontana da noi, per indagare il tema dell?identità. Ciò da cui siamo partiti è stata la consapevolezza di quanto il genere di appartenenza influenzi le nostre vite. M., infatti, è sempre la stessa persona, ma a seconda di come appare agli occhi della società deve seguire regole diverse. Cosa determina allora la nostra identità, una volta superate le imposizioni e oltrepassato gli stereotipi? Cosa ci rende davvero noi stessi?" (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 243377

 

Luogo: Europa Teatri
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