07.04.2019

L'ISTRUTTORIA

Data dell'evento: dal 07.04.2019 al 07.04.2019 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

di Peter Weiss
traduzione di Giorgio Zampa

 

con Roberto Abbati, Paolo Bocelli, Cristina Cattellani, Laura Cleri, Gigi Dall?Aglio, Pino L?Abbadessa, Milena Metitieri, Paola De Crescenzo

Davide Carmarino (esecuzione musicale)

Regia Gigi Dall?Aglio

Produzione Fondazione Teatro Due

"La memoria dell?Olocausto, il dovere di ricordare, l?arte di mantenere un impegno rispetto alla storia: L?Istruttoria, capolavoro del teatro documentario europeo composta da Peter Weiss attingendo alle deposizioni processuali dei testimoni e dei sopravvissuti di Auschwitz, nel 1984 è stata messa in scena dal Teatro Due di Parma diretta da Gigi Dall?Aglio, un allestimento divenuto un cult teatrale  che ha conosciuto importanti tournée in Italia e all?estero e che, da oltre trent?anni, torna ogni anno sul palco del Teatro Due con gli stessi attori. L?Istruttoria è arrivata a quota 1000 repliche, ed è stata vista da più di 150.000 persone. Ovunque venga rappresentata raccoglie la forte partecipazione degli spettatori di tutte le età; ogni anno il rito del Teatro si compie accompagnando le diverse generazioni nell?Inferno di Auschwitz, in un viaggio-tragedia della Storia contemporanea in cui non può compiersi nessuna catarsi." (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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VILLON

Data dell'evento: dal 07.04.2019 al 07.04.2019 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

di Roberto Mussapi 

con Raffaele Esposito

regia Gigi Dall?Aglio

produzione Fondazione Teatro Due

"Parigi. Una cella sotterranea, buia, che contiene un uomo che sta per essere giustiziato. Una voce lo chiama, gli porta dei viveri. Ma soprattutto gli dà il la per raccontare la sua storia.
Una storia per nulla ordinaria, visto che il progioniero condannato a morte è maître François des Loges, oppure anche maître François de Montcorbier, in entrambi casi chiamato Villon. E François Villon è un uomo come pochi ce ne sono stati: probabilmente il prototipo del poeta maledetto, il primo a coniugare una essenza poetica altissima e una dissolutezza quasi proverbiale. Nel suo peregrinare tra poesie e locande, tra scorribande come il furto di 500 Ducati dal Collegio di Navarra e opere da più di duemila versi come il suo capolavoro, il Testament.
La figura e la voce  di Villon, oltre ad aver infiammato il suo tempo, hanno viaggiato nei secoli fino a impregnare della loro essenza altissima e maledetta il romanticismo francese, al punto che da sempre gli studiosi si impegnano a filtrare e separare la leggenda dalla verità, il goliardo dal poeta.
Come nota Domenico Porzio, il Villon di Roberto Mussapi è però soprattutto voce umana, carne imprigionata, anelito al cielo. E siccome non esiste voce senza la bocca che la pronuncia e senza corpo che la emette e la sostiene, l?uomo che è stato poesia e maledizione diventa prima di tutto essere umano carico d?esperienza e di coscienza, tanto del bene quanto del male di cui è stato capace, e parla e racconta alla enigmatica voce che gli parla dall?alto fino a farsi burlescamente giudice di chi lo giudica e a prendersi gioco di chi, dopo tanti crimini commessi, lo incarcera e lo condanna per uno di cui è innocente" (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: 0521 230242 
 

Luogo: Teatro Due
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THIORO

Data dell'evento: 07.04.2019 alle ore 16:30

Teatro al Parco, ore 16.30

Un Cappuccetto rosso senegalese
dai 4 anni
 
ideazione di Alessandro Argnani, Simone Marzocchi e Laura Redaelli
con Fallou Diop, Adama Gueye, Simone Marzocchi
regia di Alessandro Argnani
produzione Teatro delle Albe/Ravenna Teatro, Accademia Perduta romagna Teatri, Ker Teatre Mandiaye Ndiaye
 
(La Biblioteca di @lice sarà presente sarà presente con una vetrina tematica di libri)
 
"Thioro è uno spettacolo nato in Senegal, nuova occasione di incontro nel solco della feconda relazione del Teatro delle Albe con Diol Kadd e gli attori legati a Mandiaye N`Diaye, attore cardine del Teatro delle Albe (scomparso nel 2014) che ha fondato là l?associazione Takku Ligey coinvolgendo i giovani del villaggio e creando un?alternativa di lavoro e di vita.
Reinvenzione dal respiro africano di Cappuccetto Rosso, una delle fiabe europee più popolari al mondo e di cui esistono numerose varianti, Thioro evoca soltanto il popolare racconto della bambina che indossa un cappuccio rosso e che, mentre attraversa il bosco per portare provviste alla nonna, incontra un temibile lupo che la inganna.
In realtà questo viaggio dal ritmo pulsante, grazie all?intreccio di diverse lingue, strumenti e immaginari, porta ogni spettatore alla scoperta non del bosco, ma della Savana, e all?incontro non con il lupo ma con Buky la iena, in un viaggio immaginifico e bruciante attraverso l?Africa.
Un lavoro che fa incontrare e mette in corto circuito la fiaba europea con la tradizione africana partendo dalla suggestione di come l?origine esatta di Cappuccetto Rosso continui a essere un?incognita, e narrazioni basate o ispirate allo stesso tema possano trovarsi non solo nel folklore europeo, ma anche nella tradizione del Lontano e Medio Oriente e in Africa. Una narrazione tradizionale, estratta dal cuore della letteratura orale europea, che è riuscita senza sforzo e in modo indiscutibile a essere considerata il più famoso racconto popolare di tutti i tempi e che ha rappresentato, e rappresenta ancora, molto più di quello che il lettore (o l?ascoltatore) comune può immaginare" (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: 0521 992044

 

Luogo: Teatro al Parco
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ROSASPINA- Una bella addormentata

Data dell'evento: 07.04.2019 alle ore 16:30

Teatro alla Corte di Giarola, Collecchio (PR)

di Simona Gambaro | regia Antonio Tancredi | con Simona Gambaro e Massimiliano Caretta

Produzione: Teatro del Piccione

Spettacolo vincitore del FIT | Festival Internazionale Teatro, Lugano 2009
Spettacolo vincitore XXX Festival Nazionale di Teatro per Ragazzi, Padova 2011

"Una versione dolce e visionaria della Bella Addormentata, dedicata a grandi e piccoli, insieme. Per parlare con la profondità e la leggerezza della fiaba, per ridere di piccole cose e dar voce a grandi domande, e poi dire la rabbia e la paura e tutto l'amore, e farsi minimi e poi esagerare, divertirsi, e alla fine mettere ordine, quello esatto del cuore" (c.s.)

(da 5 anni)

Per info e prenotazioni: 346 6716151

Luogo: Teatro alla Corte di Giarola
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VI RACCONTO MIO NONNO: GIORGIO GABER

Data dell'evento: 07.04.2019 alle ore 18:00

Auditorium Palazzo del Governatore, Parma, ore 18

(anteprima del FESTIVAL DELLA PAROLA DI PARMA)

incontro con LORENZO LUPORINI, nipote di Giorgio Gaber, che farà rivivere il mito del nonno attraverso canzoni e parole 

"Geniale, ironico, rivoluzionario, poeta, cantautore e molto altro ancora. Sono tante le parole che hanno accompagnato nel tempo un nome indimenticabile come quello di Giorgio Gaber, artista che più di altri ha tracciato con la sua libera (ma partecipativa), carismatica personalità e nell?infinita ricchezza di forme espressive di cui è stato mirabile interprete, una moltitudine straordinaria di pensieri, percorsi e significati. Ed è proprio al grande valore che il Signor G. ha saputo intellettualmente rappresentare e consapevolemente restituire alla ?Parola? tout court, nonché all?azione implicita in essa, che la sesta edizione del Festival della Parola di Parma dedicherà gli appuntamenti del fitto programma che si svolgerà dal 22 al 26 giugno, molti dei quali sono proprio il frutto della collaborazione intrecciata con Fondazione Gaber, patrocinatrice della rassegna di quest?anno.

L?omaggio a Gaber, che proprio nel 2019 avrebbe compiuto 80 anni, avrà, però, anche una speciale anteprima che si terrà domenica 7 aprile alle 18 all?Auditorium del Palazzo del Governatore di Parma: protagonista dell?evento sarà il nipote del grande artista, il giovane Lorenzo Luporini, il quale, con chitarra alla mano e attraverso il contributo video di alcuni filmati, costruirà un sincero incontro/reading, tra parole e musica di celebri canzoni gaberiane, raccontando del nonno, del mito cantautoriale che tutti ricordiamo, ma anche dell?uomo e della sua famiglia. In ?Vi racconto mio nonno: Giorgio Gaber?, titolo del progetto che Luporini porta da qualche tempo anche nelle scuole italiane, con l?intento encomiabile e necessario di far conoscere ai giovanissimi la straordinaria figura artistica e umana di Gaber, si rivivrà, così, la sua memoria poetica, il suo genio intellettuale, ma anche parte della sua esperienza affettiva; un?eredità che è ?appartenenza? alla storia culturale di tutti, perché come lui stesso amava ripetere ?L?appartenenza è avere gli altri dentro di sé?. (c.s.)            

INCONTRO AD INGRESSO LIBERO

Luogo: Auditorium Palazzo del Governatore - Parma
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