11.04.2019

IPHIGENIA IN TAURIDE. IO SONO MUTA

Data dell'evento: dal 11.04.2019 al 13.04.2019 alle ore 20:30

Lenz Teatro, ore 20.30

Da Johann Wolfgang Goethe e Christoph Willibald Gluck

Testo e imagoturgia | Francesco Pititto
Installazione, regia, costumi | Maria Federica Maestri
Interprete | Monica Barone
Notazioni coreografiche | Davide Rocchi

"Il secondo capitolo del dittico dedicato al mito di Ifigenia sarà in scena a Lenz Teatro, nelle stesse sere in cui verrà anche proposta la prima nazionale dello spettacolo di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto Orestea #1 Nidi.
Ad interpretare Iphigenia in Tauride. Io sono muta è Monica Barone, danzatrice dotata di una grande sensibilità performativa maturata in un rapporto profondo e consapevole con la propria specificità fisica; il lavoro, che si avvale delle notazioni coreografiche di Davide Rocchi, è l'esito di una triplice ispirazione: il dramma di Goethe Iphigenie auf Tauris (1787), l'opera di Gluck Iphigénie en Tauride (1779) e la storica azione di Joseph Beuys Titus-Iphigenie, che ebbe luogo a Francoforte nel 1969" (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 270141

Luogo: Lenz Teatro
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ORESTEA #1 NIDI

Data dell'evento: dal 11.04.2019 al 13.04.2019 alle ore 21:30

Lenz Teatro, ore 21.30

Da Eschilo
Drammaturgia | Francesco Pititto
Installazione, costumi, regia | Maria Federica Maestri
Interpreti | Valentina Barbarini, Sandra Soncini, Carlotta Spaggiari

"Debutta a Parma il nuovo progetto triennale di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto dedicato a Eschilo. Negli stessi giorni andrà in scena, a Lenz Teatro, anche Iphigenia in Tauride. Io sono muta.
Innestando la propria poetica visionaria sulla tragedia classica Lenz restituisce la saga degli Atridi alla dismisura estetica della patologia psichica dei personaggi. La creazione assume come oggetto d?indagine scenica l?iconologia dell?eccesso e della violenza.
I protagonisti della tragedia abitano paesaggi neo-mitologici, luoghi di detenzione e di coercizione in cui si stratificano matericamente paure, orrori, passioni che affamano e divorano il corpus familiare. Lo stato estremo del sentimento, la passione che muove e spinge verso la morte, l?uccisione tragica dell?eroe, la condizione del sogno e del reale, il mistero della condizione umana prendono forma nell?oscillazione tra debolezza e forza, vulnerabilità e potenza del corpo psichico. In questa rilettura contemporanea del tragico, si confrontano in un'imprescindibile necessità di fusione linguistica, gli attori storici e gli attori sensibili dell?ensemble di Lenz" (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 270141

Luogo: Lenz Teatro
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MORTE DI GALEAZZO CIANO

Data dell'evento: 11.04.2019 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

di Enzo Siciliano

con

Francesco Siciliano Galeazzo Ciano
Emanuele Vezzoli Zenone Benini
Nicola Nicchi Mario Pellegrinotti
Paola De Crescenzo Edda Ciano
Alice Giroldini Felicitas Beetz
Roberto Abbati
Benito Mussolini

Regia Gianfranco Pannone

 

produzione Fondazione Teatro Due
un ringraziamento speciale per la collaborazione a Fondazione Campus Internazionale di Musica

"Galeazzo Ciano è un ?tipo? italiano che incarna molte fra le contraddizioni della storia nazionale: elegante e volgare, intelligente e opportunista, superficiale e profondo, una figura tragica nascosta dentro un frac.
Enzo Siciliano ha voluto concentrarsi sugli ultimi giorni di prigionia che Ciano ha trascorso nel carcere degli Scalzi a Verona, condannato da Mussolini stesso, ma soprattutto dai nazisti, per i fatti del 25 luglio 1943, che videro molti luogotenenti del Duce deporlo con il ben noto ?Ordine del giorno Grandi?. Qualcuno ha scritto che ?nella cella 27 del Carcere degli Scalzi si consuma una vicenda per la quale nessuno degli ?attori? era stato preparato dalla vita?.
Fulcro del testo, la tragedia del sentirsi al centro della Storia e poi, repentinamente, trovarsi a tu per tu con la morte.
Un dramma che riguarda anzitutto Galeazzo Ciano e sua moglie Edda Ciano Mussolini, una tragedia famigliare e nazionale: ?Il suocero che manda a morte per alto tradimento il marito della figlia amatissima, lacerando affetti e intimità, in un selvaggio andare di parole cui non viene mai meno un senso anche alto dello stare al mondo?.
Il tragico che incontra il futile, l?impotenza che si scontra con un vitalismo ambiguamente scisso tra verità e maniera, oltre Galeazzo, avvolge tutti i protagonisti della vicenda: Edda, Frau Beetz, la spia che amò Ciano, l?amico Zenone Benini, il carceriere Pellegrinotti e lo stesso Benito Mussolini.
Nella pièce di Siciliano si trova una consapevolezza profonda celata dietro l?illusione della salvezza, affidata soprattutto alla forza, all?ostinazione e alla pietas delle due figure femminili, Edda e Frau Beetz.
Nel dramma è come se Ciano vivesse una doppia dimensione: da un lato l?uomo forte, bello, prepotente, vanesio e superficiale, dei tempi d?oro, nel pieno degli anni del consenso; dall?altro lato l?uomo indifeso, sommesso, commosso di fronte alla fine ormai prossima.
Perché questo tornare oggi a un fatto storico risalente a quasi 80 anni fa? Oltre la storia e tutto quello che rappresentò la destituzione di Mussolini, la vicenda di Galeazzo Ciano e di sua moglie Edda, con le sue 22 ?stazioni?, è la tragedia del potere che si vede spogliato dei suoi privilegi e che tra illusioni, interrogativi, tormenti e l?inevitabile disfatta, deve fare i conti con la caducità della vicenda umana." (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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