24.01.2020

MANDRAGOLA

Data dell'evento: dal 24.01.2020 al 26.01.2020 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30 (repliche domenicali alle ore 16)

con
Cristina Cattellani, Laura Cleri, Paola De Crescenzo, Davide Gagliardini, Nicola Nicchi, Luca Nucera, Massimiliano Sbarsi, Emanuele Vezzoli, Nanni Tormen

e con
Jacopo Facchini Alto e Maestro Concertatore
Francesca Cassinari Soprano
Matteo Magistrali Tenore
Roberto Rilievi Tenore
Marco Saccardin Baritono e Liuto

Regia Giacomo Giuntini

Produzione Fondazione Teatro Due

 
"Siamo a Firenze, ma potremmo essere a Roma o a Pisa. La folle giornata che ci viene offerta vede dispiegarsi le macchinazioni di un parassito che intende secondare i desideri di un amante meschino; nel frattempo, un dottor poco astuto cerca un rimedio per avere un figlio da una giovane accorta e coinvolge un frate mal vissuto. Politica e commedia si intrecciano in un?epifania carnevalesca fatta di maschere, travestimenti, parodie del sacro e scivolamenti gerarchici; e tutto questo, con un sorriso, perché il linguaggio della politica e le sue tesi sono anche ingredienti del comico. Senza Machiavelli non avremmo una tappa fondamentale nella costituzione della politica come scienza. Non avremmo molto Shakespeare. Non avremmo la più bella commedia del Rinascimento italiano." (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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LA VISITA DELLA VECCHIA SIGNORA

Data dell'evento: dal 24.01.2020 al 25.01.2020 alle ore 21:00

Auditorium Toscanini, ore 21

con
Mario Aroldi, Gabriella Carrozza, Chiara Casoli, Damiano Camarda, Silvia Santospirito, Martina Manzini, Alfredo Biondolillo, Giulio Landini, Mattia Scolari, Giovanni Pazzoni
e con
Matteo Amoruso, Ennio Cantoni, Stefano Dall'Asta, Sabrina Cristoforidis, Veronica Recchia , Beniamino Di Nunzio,, Jacopo Mero, Laura Mattioli, Emanuele Gravela, Gabriele Tondelli, Alessia Corinti, Francesca Ghisotti, Carlotta Morlini e Francesco Varacca

Regia Mario Mascitelli

"La Visita della vecchia signora è il capolavoro di Dürrenmatt. Scritto nell?anno 1956 viene definito uno dei testi più felici della drammaturgia europea degli ultimi cinquant?anni. La storia che si racconta potrà sembrare triste ma non è così poiché continue situazioni grottesche ottenute dalla mescolanza della commedia e della tragedia danno allo spettatore la sensazione di entrare in un grande gioco; le canzoni del coro e la musica hanno un ruolo importante e fanno da contorno a tutte le azioni.
L?opera è il ritratto di una vecchia ricchissima (Claire) che offre una cifra da capogiro a chi ucciderà l?uomo (Ill) che l?aveva sedotta all?età di diciassette anni e, successivamente, abbandonata. Si presenta, prima dell?ora prevista, alla stazione ferroviaria dove l?intero paese, saputo del suo arrivo, era pronto ad accoglierla con striscioni, banda e cori e le personalità più in vista del paese, quali il borgomastro, il parroco, il preside, il pittore, ecc?, avevano preparato grandi discorsi di benvenuto. Al paese, ridotto oramai in miseria, la vecchia signora si presenta con un abbigliamento di un gusto impossibile e sfarzoso, piena di collari di perle, enormi bracciali, vistosissimi gioielli; porta con sé un nutrito seguito composto dal maggiordomo Boby (forse ottantenne), il settimo marito, alto, snello, baffi neri ed in perfetta tenuta da pesca e poi ancora Koby e Loby due uomini piccoli, grassi, vecchi eunuchi ciechi, Toby e Roby due energumeni che masticano gomme ed ex-gangster di Manhattan condannati alla sedia elettrica a Sing-Sing, graziati su intercessione della vecchia signora la quale dirà in una sua battuta «mi sono costati un milione di dollari per ogni intercessione».
Con il caos generale creatosi ha inizio la vendetta di Claire nei confronti di Ill, il suo primo amore. Il danaro è alla base di tutte le azioni; nell?evolversi della storia, il sarcasmo si sostituisce alla serietà, la prepotenza alla gentilezza, l?opportunismo alla lealtà, la ricchezza alla povertà, la violenza alla persuasione, la vigliaccheria ai valori, la pusillanimità al coraggio tutto questo per giungere ad un unico scopo ovvero la morte di Ill che si lascia uccidere dai suoi compaesani convinto di non poter sfuggire al suo proprio destino di vittima sacrificale degli egoismi degli stessi. La vecchia signora paga il suo debito ai cittadini e riparte per Capri.
Ed ecco che il benessere cresce nel paese discreto, non invadente ma sensibile. Tutti migliorano, non esistono più quartieri poveri ora è una cittadina moderna economicamente prosperosa; il grigiore e lo squallore che prima avvolgevano il paese inoperoso si trasformano in un lieto fine ovvero nello splendore della tecnica e della ricchezza. Ed i cittadini felici si godono la felicità regalata dalla vecchia signora" (c.s.)

Per info e prenotazioni: 351 5337070

Luogo: Auditorium Toscanini
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AMLETO + DIE FORTINBRASMASCHINE

Data dell'evento: dal 24.01.2020 al 25.01.2020 alle ore 21:00

Teatro del Tempo, ore 21.00

di e con Roberto Latini
 
produzione Fortebraccio Teatro
in collaborazione con L'arboreto - Teatro Dimora di Mondaino, ATER Circuito Regionale Multidisciplinare - Teatro Comunale Laura Betti, Fondazione Orizzonti d'Arte


"Amleto + Die Fortinbrasmaschine è la riscrittura di una riscrittura. Alla fine degli anni '70 Heiner Müller componeva un testo che era liberamente ispirato all'Amleto di Shakespeare. Oggi, tentiamo una scrittura scenica liberamente ispirata a Die Hamletmaschine di Heiner Müller. Lo facciamo tornando a Shakespeare, ad Amleto, con gli occhi di Fortebraccio, con l'architettura di Müller, su un palcoscenico sospeso tra l'essere e il sembrare. Intitoliamo a Fortebraccio il nostro sguardo sul contemporaneo, la caccia all'inquietudine nel fondo profondo del nostro centro, per riscriverci, in un momento fondamentale del nostro percorso. Ci siamo permessi il lusso del confine e abbiamo prodotto da quel centro una deriva.
La riflessione metateatrale e quindi culturale e quindi politica che ci ha sempre interessato, la capacità del teatro di rivolgersi a se stesso, alla sua funzione, alla sua natura, per potersi proporre in forme mutabili, mobili, è la voce della quale vorremmo parlare i nostri suoni. L'Amleto è una tragedia di orfani, protagonisti e antagonisti di un tempo in cui i padri vengono a mancare. Anche Die Hamletmaschine, ormai, da figlio è diventato padre. Siamo Fortebraccio, figlio, straniero, estraneo e sopravvissuto e arrivando in scena quando il resto è silenzio, domandiamo: "Where is this sight?" (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 386553

Luogo: Teatro del Tempo
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FUTURO ANTERIORE

Data dell'evento: 24.01.2020 alle ore 21:00

Teatro alla Corte di Giarola, ore 21

con Matilde Buzzoni, Antonio De Nitto, Gloria Giacopini, Matilde Vigna | drammaturgia Margherita Mauro | regia Giulio Costa
con il sostegno del MiBAC e di SIAE nell?ambito dell?iniziativa ?Sillumina - Copia provata per i giovani, per la cultura"

Produzione Ferrara Off Teatro


"Uno spettacolo sul futuro. Un futuro senza spade laser, alieni e tute spaziali, ma con girelli, apparecchi acustici e reumatismi. Lo spettacolo nasce dall?idea che con il progressivo innalzamento dell?aspettativa di vita, un giovane di oggi si troverà verosimilmente a trascorrere quasi metà della propria esistenza nella cosiddetta età avanzata. Infatti, grazie alle continue scoperte scientifiche, nel corso dell?ultimo secolo la speranza di vita è più che raddoppiata, passando da 31 anni di media a inizio Novecento a 71 anni nel 2014 ? e si prevede che nel 2030 si arriverà addirittura a superare i 90 anni.
È da questo contesto di progressivo invecchiamento demografico che prende le mosse FUTURO ANTERIORE: partendo dall?idea che una vecchiaia diversa è possibile, quattro giovani attori immaginano prospettive di terza età alternative, con anziani fuori dalle case di riposo, non più ai margini della società, né ai confini con la realtà" (c.s.)

Per info e prenotazioni: 346 6716151

Luogo: Teatro alla Corte di Giarola
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