09.03.2017

LA PRIGIONE

Data dell'evento: dal 09.03.2017 al 12.03.2017 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

Dal testo originale The Brig di Kenneth H. Brown

con
Luca Cicolella, Lucio De Francesco, Luca Filippi, Lorenzo Frediani, Gabriele Gattini Bernabò, Michele Lisi, Dino Lopardo, Alessandro Maione, Nicola Nicchi, Massimo Nicolini, Gian Marco Pellecchia, Gabriele Pestilli

regia
Raffaele Esposito

produzione
Fondazione Teatro Due

"Nel Marzo del 1957 Kenneth H. Brown, allora marines dell?esercito degli Stati Uniti viene rinchiuso per 30 giorni in una struttura detentiva all?interno del campo militare di Okinawa in Giappone. Tornato a casa scrive The Brig, come in gergo veniva chiamata la prigione, testo drammatico scarno, crudo e violento, che descrive una giornata all?interno del carcere militare,privo di una vera trama, ma estremamente dettagliato nella descrizione della rigidità della struttura militaresca e della brutalità fisica e psicologica che vige fra le mura di the brig. Kenneth Brown invierà il testo al Living Theatre, gruppo newyorkese di artisti anarchici guidati da Julian Beck e Judith Malina, che lo metterà in scena nel 1963, segnando definitivamente la storia del gruppo. The Brig va in scena nel Teatro della Quattordicesima Strada ma le repliche vengono interrotte, il teatro chiuso ad opera del Fisco statunitense e Julian Beck e Judith Malina rinchiusi in prigione. Il testo vedrà altre messe in scena, ma l?esperienza del Living rimarrà la più significativa non solo dal punto di vista teatrale." (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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SENZA TACCHI

Data dell'evento: dal 09.03.2017 al 09.03.2017 alle ore 21:15

Europa Teatri, ore 21.15

da un?idea di Chiara Rubes.
 
Testo: Rossella Canadè
 
con Chiara Rubes e Franca Tragni.

"Uno spettacolo in cui le donne si guardano dentro, pronte ad ammettere debolezze e imperfezioni così come a ribadire i propri punti di forza e a raccontare le proprie storie, viste con l'occhio disincantato di chi ormai le ha sentite tutte, ma anche con lo stupore e la caparbietà che hanno le bambine nel credere ai propri sogni. A meno che non ci sia qualcuno che ricorda da vicino il lupo delle favole pronto a mangiarle. E le scarpe, spesso additate come primo simbolo di una certa vanità femminile, prendono il posto, durante lo spettacolo, degli oggetti quotidiani, vengono utilizzate come telefoni o bicchieri, per sdrammatizzare una certa sacralità fashion che a volte pare circondarle." (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: 0521 243377

Luogo: Europa Teatri
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