Marzo 2022

BESTIE INCREDULE

Data dell'evento: dal 01.03.2022 al 17.03.2022 alle ore 16:00

Teatro Due, ore 16

(Dal comunicato stampa)

"La nuova drammaturgia d?autore, il racconto non retorico della nostra contemporaneità coi problemi etici che solleva, la creazione di un dialogo possibile fra il passato e il futuro, fra umano e animale: sono questi gli ingredienti di BESTIE INCREDULE, nuova produzione di Fondazione Teatro Due, in coproduzione con Nutrimenti Terresti, al debutto nazionale il 27 febbraio 2022 alle ore 16.00 con repliche fino al 17 marzo.

Il testo di Simone Corso (classe 1990) vincitore del bando Mezz?ore d?autore 2021 di Fondazione Teatro Due, è messo in scena da Nicoletta Robello e interpretato da Cristina Cattellani, Paola De Crescenzo, Davide Gagliardini, Massimiliano Sbarsi, Nanni Tormen e Pavel Zelinskiy. Lei si chiama Susanne e dal futuro, nel 2083, racconta una storia successa anni prima che nascesse, nel novembre del 2020 in Danimarca, nel quadro del grande mattatoio di visoni accaduto a causa del Covid. Protagonisti i suoi genitori, lo zio, un allevatore di visoni e un tassista. Racconta di un passato che non ha mai vissuto, di una pandemia che è già mito, come la peste del Seicento di Manzoni o la spagnola di inizio secolo scorso dalle memorie dei nostri nonni. Bestie incredule porta l?oggi oltre il confine della cronaca e lo narra affinché possiamo guardarlo da lontano, ecco perché la regista Nicoletta Robello colloca il pubblico, insieme a Susanne, in un futuro possibile, nello spazio scenico creato dalle luci di Luca Bronzo, dai costumi di Emanuela Dall?Aglio, dalla scena di Eleonora Scarponi e dalle musiche di Arturo Annecchino. Da qui Susanne, come se fosse un telecronista, racconta la sua storia ricreandola, fermando e riattivando l?azione degli attori come se si trattasse di un filmato in 3D, come se fossero ricordi reali in carne ed ossa che si possono vedere e rivedere, come un film. Questo divertente meccanismo di traduzione del cinema con i mezzi del teatro è attivato dalla narratrice con l?aiuto di un personaggio inventato: un orso, animale selvatico che ha il compito di portare avanti l?azione dando vita alla finzione. Allontanando il più possibile da noi la fabula drammatica raccontata dall?autore Simone Corso, che riproduce il mondo contradditorio, drammatico e, per certi aspetti tragico del 2020 nel quale siamo ancora immersi, lo spettacolo gioca col pubblico che, insieme a Susanne, guarda il nostro presente da lontano, lo osserva come se fosse un fenomeno, un animale che degli entomologi guardano per poterlo studiare. ?Bestie Incredule inventa dei personaggi come fossero persone, ridipinge un dipinto di Leonardo perché possa diventare una possibilità per il domani, per il mondo che Susanne si troverà ad abitare - racconta Simone Corso. Bestie incredule è uno dei tanti racconti da questi tempi, ma è anche una mano porta dal ?possibile? al presente, affinché quello che è sempre stato, che sembra immutabile come il soggetto del dipinto di un grande artista, possa cambiare, se immaginato.?

Per info e prenotazioni: tel: 0521.230242

Luogo: Teatro Due
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BESTIE INCREDULE

Data dell'evento: dal 01.03.2022 al 02.03.2022 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

(Dal comunicato stampa)

"La nuova drammaturgia d?autore, il racconto non retorico della nostra contemporaneità coi problemi etici che solleva, la creazione di un dialogo possibile fra il passato e il futuro, fra umano e animale: sono questi gli ingredienti di BESTIE INCREDULE, nuova produzione di Fondazione Teatro Due, in coproduzione con Nutrimenti Terresti, al debutto nazionale il 27 febbraio 2022 alle ore 16.00 con repliche fino al 17 marzo.

Il testo di Simone Corso (classe 1990) vincitore del bando Mezz?ore d?autore 2021 di Fondazione Teatro Due, è messo in scena da Nicoletta Robello e interpretato da Cristina Cattellani, Paola De Crescenzo, Davide Gagliardini, Massimiliano Sbarsi, Nanni Tormen e Pavel Zelinskiy. Lei si chiama Susanne e dal futuro, nel 2083, racconta una storia successa anni prima che nascesse, nel novembre del 2020 in Danimarca, nel quadro del grande mattatoio di visoni accaduto a causa del Covid. Protagonisti i suoi genitori, lo zio, un allevatore di visoni e un tassista. Racconta di un passato che non ha mai vissuto, di una pandemia che è già mito, come la peste del Seicento di Manzoni o la spagnola di inizio secolo scorso dalle memorie dei nostri nonni. Bestie incredule porta l?oggi oltre il confine della cronaca e lo narra affinché possiamo guardarlo da lontano, ecco perché la regista Nicoletta Robello colloca il pubblico, insieme a Susanne, in un futuro possibile, nello spazio scenico creato dalle luci di Luca Bronzo, dai costumi di Emanuela Dall?Aglio, dalla scena di Eleonora Scarponi e dalle musiche di Arturo Annecchino. Da qui Susanne, come se fosse un telecronista, racconta la sua storia ricreandola, fermando e riattivando l?azione degli attori come se si trattasse di un filmato in 3D, come se fossero ricordi reali in carne ed ossa che si possono vedere e rivedere, come un film. Questo divertente meccanismo di traduzione del cinema con i mezzi del teatro è attivato dalla narratrice con l?aiuto di un personaggio inventato: un orso, animale selvatico che ha il compito di portare avanti l?azione dando vita alla finzione. Allontanando il più possibile da noi la fabula drammatica raccontata dall?autore Simone Corso, che riproduce il mondo contradditorio, drammatico e, per certi aspetti tragico del 2020 nel quale siamo ancora immersi, lo spettacolo gioca col pubblico che, insieme a Susanne, guarda il nostro presente da lontano, lo osserva come se fosse un fenomeno, un animale che degli entomologi guardano per poterlo studiare. ?Bestie Incredule inventa dei personaggi come fossero persone, ridipinge un dipinto di Leonardo perché possa diventare una possibilità per il domani, per il mondo che Susanne si troverà ad abitare - racconta Simone Corso. Bestie incredule è uno dei tanti racconti da questi tempi, ma è anche una mano porta dal ?possibile? al presente, affinché quello che è sempre stato, che sembra immutabile come il soggetto del dipinto di un grande artista, possa cambiare, se immaginato.?

Per info e prenotazioni: tel: 0521.230242

Luogo: Teatro Due
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QUESTA È LA MIA VITA

Data dell'evento: dal 05.03.2022 al 06.03.2022 alle ore 21:00

Teatro di Fontanellato, ore 21 (in replica domenica 6 marzo alle 17)

(Comunicato stampa)

tratto dal libro: Gentilissimo sig. dottore questa è la mia vita
di Adalgisa Conti
con Sandra Soncini
musiche originali Patrizia Mattioli
regia Carlo Ferrari
tecnica e luci Erika Borella

produzione L.O.F.T. / PROGETTI&TEATRO

"Debutta sabato 5 marzo alle 21.00 (con replica domenica 6 marzo alle 17.00) al Teatro Comunale di Fontanellato Pompeo Piazza QUESTA È LA MIA VITA, tratto dal libro Gentilissimo sig. dottore questa è la mia vita di Adalgisa Conti con Sandra Soncini e la regia Carlo Ferrari, una produzione L.O.F.T. / PROGETTI&TEATRO.

Lo spettacolo dà testimonianza dell?esperienza della protagonista e del suo ricovero coatto in manicomio ad Arezzo avvenuto perché ?...affetta da delirio di persecuzione con tendenza al suicidio?. Sola in scena Sandra Soncini ricrea, con l?ausilio delle musiche originali di Patrizia Mattioli e le luci di Erika Borella, il percorso autobiografico di Adalgisa Conti, una strada che si disvela attraverso le lettere recuperate all?interno della sua cartella clinica. Nei quattro mesi iniziali della sua costrizione in manicomio la Conti si dedicò a intense sessioni di scrittura. Era il 1914, aveva 27 anni, tre anni prima si era sposata con Probo Palombini, poi il ricovero.

?Ci siamo avvicinati a questi scritti, con profondo rispetto e molta cura. Abbiamo conosciuto la vita di Adalgisa e ci ha appassionato - raccontano Carlo Ferrari e l?attrice Sandra Soncini?. ?Con questo lavoro, scaturito dalla comprensione delle sue testimonianze, cerchiamo di portare alla luce alcuni suoi momenti di vita. Il prima e il dopo. Un prima da libera e un dopo da reclusa.

E proprio i suoi scritti, le sue lettere, rivelano più di qualsiasi altro documento, quale delitto sia stato istituzionalmente e culturalmente consumato sulla mente e sul corpo di questa donna. La reclusione porterà alla degradazione del suo corpo, vuoto portatore di una esistenza puramente vegetativa e oggetto offerto alla manipolazione e allo sfruttamento che l?istituzione ne farà, impegnandolo in attività lavorative servili e degradanti. La storia di Adalgisa quindi, ha bisogno di grande affetto, vicinanza, corpo e voce. Il teatro attraverso i suoi scritti, diventa ancora una volta strumento di denuncia e di lotta contro le istituzioni segreganti e contro la violenza sulle donne.?

Prima dello spettacolo, sabato 5 alle ore 17.00 presso lo Spazio Ghiacciaia di Fontanellato verrà presentato il libro ELLEN WEST. UNA VITA INDEGNA DI ESSERE VISSUTA di Antonella Moscati (Quodlibet 2021). L?autrice del libro dialogherà con Vincenza Pellegrino, docente di Sociologia Culturale presso l?Università degli Studi di Parma e Maria Inglese, medico psichiatra DAIMS- DP di Parma.

Nel suo libro Antonella Moscati ricostruisce la figura inedita di una ?paziente-autrice? la cui vicenda mostra molte analogie con quella di Adalgisa Conti. Obiettivo del testo è mettere in evidenza il torto subito da parte di una psicoanalisi alle prime armi e di terapie psichiatriche vaghe all?interno di un universo tutto maschile.

Domenica 6 marzo, dopo la replica dello spettacolo delle 17.00, Sandra Soncini e Carlo Ferrari si confronteranno col pubblico in un incontro curato dalla psichiatra Maria Inglese"

Per info e prenotazioni Tel. 327- 4089399

Luogo: Teatro di Fontanellato
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7 CONTRO TEBE

Data dell'evento: 05.03.2022 alle ore 21:00

Teatro al Parco, ore 21

(Dal comunicato stampa)

Sabato 5 marzo alle ore 21, nell?ambito della stagione del Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti, va in scena al Teatro al Parco di Parma "7 contro Tebe", uno spettacolo tratto dalla tragedia di Eschilo de I Sacchi di Sabbia e Massimiliano Civica  con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Iliano, produzione Compagnia Lombardi-Tiezzi in coproduzione con I Sacchi di Sabbia e il sostegno della Regione Toscana.

Questo lavoro chiude una trilogia sull'immaginario greco: dopo i «Dialoghi degli Dei» di Luciano di Samosata e Andromaca di Euripide, ecco I Sette contro Tebe di Eschilo, un testo arcaico, uno dei più antichi che ci sono pervenuti. Sui figli gemelli di Edipo, Eteocle e Polinice, grava il funesto destino del padre: essendo gemelli e non potendo vantare un diritto certo sul trono si accordarono per regnare a turno. Eteocle fu il primo, ma a Polinice non toccò mai: Eteocle infatti lo fece catturare e allontanare dalla città. L?esilio forzato portò Polinice a stringere un patto d?alleanza con il Re degli Argivi per vendicarsi di Tebe e del fratello. La tragedia di Eschilo inizia qui, con l?esercito argivo alle porte di Tebe: per ciascuna delle sette porte un guerriero terribile e un altrettanto terribile guardiano. Chi avrà la meglio?

I Sacchi di Sabbia e Massimiliano Civica affrontano una tragedia arcaica con le tecniche del comico ma senza farne una parodia. La sfida di questo progetto, che miscela alto e basso, tragedia e commedia, linguaggio colto e dialetti toscani e campani senza soluzione di continuità, è, spiega la Compagnia, "'costringere' lo spettatore a disposizioni emotive sempre diverse, portarlo a perdersi nell'immaginario greco e a incrinare una idea pomposa e statica della classicità". L'alternarsi dei sette duelli scandisce il ritmo di tutto lo spettacolo, si va verso un crescendo, di cui tutti conoscono l'ineluttabilità: è noto che alla fine saranno i due fratelli a battersi e che entrambi moriranno nello scontro. Ma come ci arriveremo? Ridendo? Pisani, I Sacchi di Sabbia si sono distinti sul piano nazionale ricevendo importanti riconoscimenti per la particolarità di una ricerca improntata nella reinvenzione di una scena popolare contemporanea. Oscillando tra tradizione e ricerca, tra comico e tragico, il lavoro de I Sacchi di Sabbia ha finito per concretizzarsi in un linguaggio in bilico tra le arti (arti visive, danza, musica).

Per info e prenotazioni: tel. 0521 992044, biglietteriabriciole@solaresdellearti.it

Luogo: Teatro al Parco
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DOLORE SOTTO CHIAVE/ SIK SIK L'ARTEFICE MAGICO

Data dell'evento: dal 05.03.2022 al 06.03.2022 alle ore 21:00

Teatro Due, ore 21 (in replica domenica 6 marzo ore 16)

(Dal comunicato stampa)

di Eduardo De Filippo
con Carlo CecchiAngelica Ippolito, Vincenzo Ferrera, Dario Iubatti, Remo Stella, Marco Trotta

regia Carlo Cecchi

DOLORE SOTTO CHIAVE
scene Sergio Tramonti
costumi Nanà Cecchi
luci Camilla Piccioni

SIK SIK L?ARTEFICE MAGICO
scene e costumi Titina Maselli
realizzazione scene e costumi Barbara Bessi
luci Camilla Piccioni
musica Sandro Gorli

produzione

MARCHE TEATRO / Teatro di Roma / Elledieffe

"Carlo Cecchi porta in scena Eduardo De Filippo con Dolore sotto chiave e Sik Sik l?artefice magico: due piccoli gioielli dal repertorio di Eduardo, interpretati magistralmente da uno dei più grandi attori del nostro tempo, a Teatro Due sabato 5 marzo alle ore 21.00 e domenica 6 marzo alle ore 16.00. E proprio con la compagnia di Eduardo De Filippo Carlo Cecchi ha iniziato a Napoli, nei primi anni ?60, la propria storia di attore, così come Angelica Ippolito, che lo affianca in scena in questi due atti unici. Accanto a loro anche Vincenzo Ferrera, Dario Iubatti, Remo Stella e Marco Trotta.

Dolore sotto chiave nasce come radiodramma nel 1958, andato in onda l?anno successivo con Eduardo e la sorella Titina nel ruolo dei protagonisti, i fratelli Rocco e Lucia Capasso. Viene portato in scena due volte con la regia dell?autore, con Regina Bianchi e Franco Parenti nel 1964 per la riapertura del Teatro San Ferdinando di Napoli e nel 1980 con Luca De Filippo e Angelica Ippolito.
Lucia, sorella di Rocco, per molti mesi nasconde al fratello l?avvenuta morte della moglie Elena e finge di occuparsi delle cure della donna, gravemente malata. Lucia impedisce a Rocco di vedere la moglie, con la scusa che la sua sola presenza potrebbe causare emozioni che potrebbero esserle letali.  Rocco, esasperato dalla interminabile agonia di lei, in una crisi di rabbia entra a forza nella stanza della malata e la scopre vuota? In Dolore sotto chiave torna in scena il tema della morte, ma non è poi così centrale come potrebbe sembrare. A tenere la scena non sono le conseguenze della morte di Elena, ma una vita che non è più vita proprio perché qualcuno ha deciso di sottrarre quell?evento alle sue leggi naturali. La morte fa il suo corso ? sembra dire Eduardo ? portando con sé un carico di lutti, ma all?uomo non resta che affrontarla, perché anch?essa fa parte della vita e cercare di negarla, di non riconoscerla, significa negare la vita stessa. Sik-Sik l?artefice magico, atto unico scritto nel 1929, è uno dei capolavori del Novecento.  ?Come in un film di Chaplin? ? dice Carlo Cecchi ? ?è un testo immediato, comprensibile da chiunque e nello stesso tempo raffinatissimo. L?uso che Eduardo fa del napoletano e il rapporto tra il napoletano e l?italiano trova qui l?equilibrio di una forma perfetta, quella, appunto, di un capolavoro.?  Sik-Sik (in napoletano, ?sicco? significa secco, magro e, come racconta lo stesso Eduardo, si riferisce al suo fisico) è un illusionista maldestro e squattrinato che si esibisce in teatri di infimo ordine insieme con la moglie Giorgetta e Nicola, che gli fa da spalla. Una sera il compare non si presenta per tempo e Sik-Sik decide di sostituirlo con Rafele, uno sprovveduto capitato per caso a teatro... Con il ripresentarsi di Nicola poco prima dello spettacolo e con il litigio delle due ?spalle? del mago, i numeri di prestigio finiranno in un disastro e l?esibizione si rivelerà tragica per il finto mago ma di esilarante comicità per il pubblico. Con più di 450 repliche solo a Napoli, lo spettacolo ebbe un successo enorme. Eduardo reinterpretò Sik-Sik alla fine della sua carriera; recitò per l?ultima volta al Teatro San Ferdinando di Napoli nell?aprile del 1979 e nel 1980, al Manzoni di Milano, affiancato dal figlio Luca e da Angelica Ippolito, si ritirò dalle scene dopo cinquant?anni di carriera. ?Partecipai all?edizione del 1980? ? ricordava Luca De Filippo in un?intervista ? ?Allora ero giovane, fu un momento bellissimo. Avevo già fatto parti importanti, ma nel ruolo di Rafele riuscii per la prima volta a far ridere mio padre?.

Per info e prenotazioni: tel. 0521.230242

Luogo: Teatro Due
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LE DONNE CHE CONOSCO

Data dell'evento: 05.03.2022 alle ore 21:30

Borgo Santa Brigida 5/A

Borgo Santa Brigida 5/A presenta un concerto poetico, dove parole e musica vanno ad abitare le vite di donne incontrate, vissute, inventate, vicine e lontane.
Un muoversi negli anni, un soffermarsi nei pensieri e nelle parole non dette. Poesie di Sara Ferraglia, che prendono corpo e voce in un delicato incontro con la sensibilità femminile, che non ha tempo, ma storia.
 
In collaborazione con: La casa delle donne di Parma
 
Di e con Sabina Borelli
Poesie di Sara Ferraglia
Piano e accompagnamento canoro di: Elisa Sandrini
 
Prenotazione obbligatoria a: info.santabrigida5a@gmail.com

Luogo: Borgo Santa Brigida, 5/A
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YAKOUBA E IL LEONE

Data dell'evento: 06.03.2022 alle ore 16:30

Teatro alla Corte di Giarola, Collecchio, ore 16.30

di e con Silvia Scotti |

maschere e oggetti di scena Angela Pezzi e Donatello Galloni

Spettacolo finalista al premio Italia dei Visionari 2021, unico nel genere Teatro ragazzi

?Non saranno né la lancia né i sassi a renderti più forte del leone, sarà il tuo coraggio a fare la differenza?
YAKOUBA E IL LEONE è una storia di iniziazione che trae i suoi riferimenti dalla cultura Masai e si allarga nello sforzo di raccontare le difficoltà e gli ostacoli che si incontrano nel percorso per diventare grandi. ?Esprimi il tuo desiderio perché dove c?è sogno c?è sempre realtà?, questa è la frase che tutt?ora viene consegnata ai giovani nei villaggi, nel centro dell?Africa, prima di essere ammessi alla vita adulta. Il protagonista, come tanti altri coetanei desidera diventare guerriero e per raggiungere il suo desiderio ?si mette in cammino?. (c.s.)

(spettacolo dai 6 anni)

Per info e prenotazioni: info@associazioneuot.it | tel. 346 6716151

Luogo: Teatro alla Corte di Giarola, Collecchio
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MARCOVALDO

Data dell'evento: 06.03.2022 alle ore 17:00

Nuovo Teatro di via Pini, ore 17

Di e con Alessandra Sciancalepore e Leonardo Ventura

Uno spettacolo della Compagnia Arterie Teatro

"Una storia simpatica e divertente, racconta di un ?uomo di natura?, Marcovaldo, che riesce a trovare fra lo smog e i grattacieli di una grande città un piccolo angolo verde dove alimentare il sogno di un ?altrove?.

Marcovaldo ha un animo sensibile e quasi ingenuo, prigioniero di una città che sfoggia aggressivamente manifesti, insegne luminose, vetrine, semafori. Nulla di tutto ciò attira la sua attenzione ma una foglia che ingiallisce su un ramo, una piuma impigliata in una tegola, un buco di tarlo in una tavola, non gli sfuggono mai! Un dì, all?ombra di questa città grigia e fredda, fa una scoperta favolosa, che lo esalta e trasforma la sua giornata! In un?aiuola, sul viale che conduce alla fabbrica dove lavora come manovale, scorge il lento e costante vibrare di vite sotterranee che indisturbate e invisibili ai più, lavorano per emergere dal sottosuolo. Sono funghi!

Uno spettacolo frizzante, ricco di colori, gags divertenti, oggetti e tecniche teatrali miste, per parlare ai bambini dell?importanza di essere sempre se stessi e ricercare il bello all?interno di una società che sempre più tende all?omologazione" (c.s.)

(A partire dai 3 anni)

Per info e prenotazioni: cell. 351 5337070

Luogo: Nuovo Teatro di Via Pini
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BESTIE INCREDULE

Data dell'evento: dal 11.03.2022 al 13.03.2022 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

(Dal comunicato stampa)

"La nuova drammaturgia d?autore, il racconto non retorico della nostra contemporaneità coi problemi etici che solleva, la creazione di un dialogo possibile fra il passato e il futuro, fra umano e animale: sono questi gli ingredienti di BESTIE INCREDULE, nuova produzione di Fondazione Teatro Due, in coproduzione con Nutrimenti Terresti, al debutto nazionale il 27 febbraio 2022 alle ore 16.00 con repliche fino al 17 marzo.

Il testo di Simone Corso (classe 1990) vincitore del bando Mezz?ore d?autore 2021 di Fondazione Teatro Due, è messo in scena da Nicoletta Robello e interpretato da Cristina Cattellani, Paola De Crescenzo, Davide Gagliardini, Massimiliano Sbarsi, Nanni Tormen e Pavel Zelinskiy. Lei si chiama Susanne e dal futuro, nel 2083, racconta una storia successa anni prima che nascesse, nel novembre del 2020 in Danimarca, nel quadro del grande mattatoio di visoni accaduto a causa del Covid. Protagonisti i suoi genitori, lo zio, un allevatore di visoni e un tassista. Racconta di un passato che non ha mai vissuto, di una pandemia che è già mito, come la peste del Seicento di Manzoni o la spagnola di inizio secolo scorso dalle memorie dei nostri nonni. Bestie incredule porta l?oggi oltre il confine della cronaca e lo narra affinché possiamo guardarlo da lontano, ecco perché la regista Nicoletta Robello colloca il pubblico, insieme a Susanne, in un futuro possibile, nello spazio scenico creato dalle luci di Luca Bronzo, dai costumi di Emanuela Dall?Aglio, dalla scena di Eleonora Scarponi e dalle musiche di Arturo Annecchino. Da qui Susanne, come se fosse un telecronista, racconta la sua storia ricreandola, fermando e riattivando l?azione degli attori come se si trattasse di un filmato in 3D, come se fossero ricordi reali in carne ed ossa che si possono vedere e rivedere, come un film. Questo divertente meccanismo di traduzione del cinema con i mezzi del teatro è attivato dalla narratrice con l?aiuto di un personaggio inventato: un orso, animale selvatico che ha il compito di portare avanti l?azione dando vita alla finzione. Allontanando il più possibile da noi la fabula drammatica raccontata dall?autore Simone Corso, che riproduce il mondo contradditorio, drammatico e, per certi aspetti tragico del 2020 nel quale siamo ancora immersi, lo spettacolo gioca col pubblico che, insieme a Susanne, guarda il nostro presente da lontano, lo osserva come se fosse un fenomeno, un animale che degli entomologi guardano per poterlo studiare. ?Bestie Incredule inventa dei personaggi come fossero persone, ridipinge un dipinto di Leonardo perché possa diventare una possibilità per il domani, per il mondo che Susanne si troverà ad abitare - racconta Simone Corso. Bestie incredule è uno dei tanti racconti da questi tempi, ma è anche una mano porta dal ?possibile? al presente, affinché quello che è sempre stato, che sembra immutabile come il soggetto del dipinto di un grande artista, possa cambiare, se immaginato.?

Per info e prenotazioni: tel: 0521.230242

Luogo: Teatro Due
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L'ARCIPELAGO DEI SUONI

Data dell'evento: 12.03.2022 alle ore 18:00

La Toscanini, ore 18

(Dal comunicato stampa)

"Aprire il mondo della Musica ai più piccoli spalancando uno sguardo divertente, leggero e intelligente sulla grande Musica di ogni tempo è l?obiettivo del progetto de La Toscanini e Fondazione Teatro Due: L?Arcipelago dei suoni.

Le due Fondazioni, entrambe impegnate sul proprio fronte nella formazione degli spettatori, intesa come una vera e propria missione delle Istituzioni Culturali, propongono un affascinante percorso rivolto ai bambini tra i 7 e i 10 anni e alle famiglie, un viaggio alla scoperta degli strumenti musicali articolato in 8 concerti-spettacolo, che si svolgeranno da marzo al giugno 2022 - presso il Centro di Produzione Musicale ?Arturo Toscanini? e presso il Teatro Due. In questi appuntamenti, attori dell?Ensemble Teatro Due e professori dell?Orchestra dell?Emilia-Romagna Arturo Toscanini daranno vita a un?epopea, scritta da Francesco Bianchi, che prenderà ?in prestito? l?atmosfera fantasy per esplorare il mondo degli strumenti musicali e della grande musica, selezionata da Giulia Bassi.

Le vicende del protagonista Arturo, un giovane ragazzo che intraprende un curioso viaggio per salvare la sua città dal mostro Rugmor che mangia i suoni e produce rumori assordanti, andranno in scena sotto forma di piccoli testi teatrali in musica. L?obiettivo di Arturo è radunare una compagnia di eroi che lo aiutino a sconfiggere il mostro, e ridare felicità agli abitanti.

Gli eroi in questione sono, ovviamente, gli strumenti musicali! La principessa Violino, i Re Violoncello e Contrabbasso, la tribù delle Percussioni, le Fate Flauto e Clarinetto, il mago Fagotto, Tromba spadaccina, Cavalier Corno? Un?avventura a puntate per scoprire come nasce la musica e quali sono le caratteristiche e le ?meraviglie? di ogni strumento musicale, con esecuzioni dei grandi compositori di ogni epoca. Linguaggio universale, la musica è veicolo di narrazione e protagonista assoluta dell?avventura, con Arturo e i suoi compagni-strumenti che compiono un rocambolesco viaggio per formare un?Orchestra.

Il primo appuntamento, sabato 12 marzo alle ore 18.00 presso il Centro di Produzione Musicale Arturo Toscanini, sarà con Il Violino e la Viola. Il potere della musica.

Arturo cercherà la Principessa Violino, sovrana della Musica, e l?importante dama che vive con lei, la Contessa Viola; esse si aggirano per il sontuoso palazzo del potere facendosi dispetti e suonando la loro bellissima musica. Non sarà facile, per Arturo, convincere queste due altezzose nobildonne ad unirsi a lui nella battaglia contro il mostro dei rumori. Ci riuscirà? 

Prossimi appuntamenti il 3 aprile con II violoncello e il contrabbasso, il 23 aprile Il Flauto e il Clarinetto, il 14 maggio Il trombone, il corno inglese, il clarinetto basso, il 22 maggio Il Fagotto e l?Oboe, il 29 maggio Il Corno, il 20 giugno Le percussioni e in gran finale l?Orchestra il 26 giugno.

Arcipelago dei Suoni è realizzato con il sostegno di Parmalat, sponsor unico Educational per la Stagione 2021/2022 de La Toscanini.

 

Per info e prenotazioni: www.teatrodue.org

 

PROGRAMMA

 

Sabato 12 marzo ore 18.00

La Toscanini, Sala Gavazzeni

IL VIOLINO E LA VIOLA

Il potere della musica

  

Domenica 3 aprile ore 11.00

Teatro Due, Spazio Shakespeare

IL VIOLONCELLO E IL CONTRABBASSO

Alla corte dei Re

  

Sabato 23 aprile ore 18.00

Teatro Due, Spazio Shakespeare

IL FLAUTO E IL CLARINETTO

Polvere di fata

  

Sabato 14 maggio ore 18.00

La Toscanini, Sala Gavazzeni

IL TROMBONE, IL CORNO INGLESE E IL CLARINETTO BASSO

La grotta delle streghe

 

Domenica 22 maggio ore 11.00

La Toscanini, Sala Gavazzeni

IL FAGOTTO E L?OBOE

È magia

 

Domenica 29 maggio ore 11.00

La Toscanini, Sala Gavazzeni

IL CORNO

Uno strano cavaliere

 

Lunedì 20 giugno ore 18.00

La Toscanini, Sala Gavazzeni

LE PERCUSSIONI

I guerrieri della strada

 

Domenica 26 giugno ore 21.00

Teatro Due Arena Shakespeare

L?ORCHESTRA

La sfida finale

Luogo: La Toscanini
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IL DOMATORE

Data dell'evento: dal 12.03.2022 al 24.03.2022 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

(Dal comunicato stampa)

"Debutta il 12 marzo 2022 alle ore 20.30 in prima nazionale a Teatro Due di Parma IL DOMATORE di Vittorio Franceschi che lo interpreta insieme a Chiara Degani, con la regia di Matteo Soltanto, una nuova produzione Fondazione Teatro Due e CTB Centro Teatrale Bresciano (repliche fino al 24 marzo ore 20.30, la domenica ore 16.00, riposo il lunedì).

Vittorio Franceschi, una vita passata con i grandi registi del ?900 come Benno Besson, Andrzej Wajda e Luca Ronconi, solo per citarne alcuni, è interprete importante e pluripremiato della scena teatrale italiana e internazionale, nonché autore di molti testi tradotti e rappresentati in tutta Europa. Oggi, a 85 anni, Franceschi mette in scena il testo che ha scritto durante il tempo sospeso della pandemia, ma ? aggiunge - ?l?avrei scritto comunque, perché quando hai passato la vita in teatro non puoi smettere di pensarci e di progettare fino all?ultimo.?

Sotto il tendone di un piccolo circo una giovane giornalista, interpretata da Chiara Degani, attrice impegnata fra teatro, cinema e fiction, intervista l?ultimo grande domatore di leoni, alla vigilia della nuova legge che proibisce i numeri con gli animali: col procedere del dialogo di volta in volta l'intervistatrice è l'intervistata e l'intervistato è l'intervistatore, in un confronto scontro fra generazioni lontane.

?In questo testo si parla di leoni e di tigri, di clowns e di Santi, di case costruite partendo dal tetto e di grandi amori fuggiti via. E di anime che si incontrano e si scambiano il dolore come pegno. L'unica cosa che dura e non tradisce - racconta Vittorio Franceschi. A pensarci bene il teatro è proprio questo, dal momento che anche gli attori e gli spettatori si scambiano domande e anche risposte, in quel magico, fertile, intimo silenzio che si crea nell'oscurità della sala. E anche qualche bugia, che faccia loro da scorta e da scudo, dato che la verità resta impigliata, immancabilmente, fra le pieghe del sipario. Il quale, beffardo, ogni sera, senza svelare nulla, alla fine si chiude...? ?Nella gabbia dei leoni come sul filo del funambolo ogni passo può essere l'ultimo ? racconta il regista Matteo Soltanto che oltre alla regia ha curato anche le scene e i costumi, mentre le luci sono di Luca Bronzo e le musiche di Guido Sodo - per salvarsi occorre prima di tutto combattere paure e ipocrisie, affrontando la vita con la spavalderia dei felini. All'ombra dell'ultimo tendone echeggiano tuoni, memorie, intuizioni, balzi ora in avanti ora di lato, necessari a schivare insidie e a trovare la via maestra per farsi forza e assicurare la continuità della specie, tra i branchi delle pianure come tra i semafori delle città. E visto che nella partita che qui si gioca e che ci riguarda tutti, il protagonista e la sua intervistatrice muovono i pezzi su una scacchiera circolare i cui pedoni hanno messo la criniera, come regista ho dovuto trasformarmi in domatore, con un'unica certezza: dai domatori, quelli veri, abbiamo tutti molto da imparare. ?Ho debuttato in teatro il 12 agosto 1959, conclude Vittorio Franceschi. A scritturarmi fu il Conte Giancarlo Galassi Beria che seguendo un suo pazzo sogno aveva fondato a Milano un Teatro Viaggiante: ?Il Globo ? Primo Teatro Circo?. Recitavamo sotto un vero tendone di circo e viaggiavamo con le roulottes.

Sono passati 63 anni. Diciamo che il cerchio si sta chiudendo in modo logico e naturale.?

Per info e prenotazioni: tel: 0521.230242 

Luogo: Teatro Due
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PICCOLI. HAIKU VISIVO PER PICCOLI E GRANDI

Data dell'evento: 13.03.2022 alle ore 16:30

Teatro al Parco, ore 16.30

(Dal comunicato stampa)

"Domenica 13 marzo alle 16.30 al Teatro al Parco di Parma, per la stagione 21/22 del Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti va in scena «Piccoli. Haiku visivo per piccoli e grandi», uno spettacolo per adulti e bambini da tre anni di e con Manuela Capece e Davide Doro, produzione compagnia rodisio in residenza presso Espace600 di Grenoble. «Piccoli», scrivono gli autori, «è un viaggio rotondo da fare insieme. È un rituale poetico per trovare la strada verso casa. Dobbiamo portare la legna, con forza e delicatezza, dobbiamo accendere il fuoco. E dal fuoco dobbiamo prendere vita. Ci scalderemo le mani e ci riposeremo un po?, prima che arrivi la neve, prima di partire.  Aspetteremo che il vento confonda i fiocchi di neve con le piccole foglie del ciliegio, per costruire la nostra casa. Aspetteremo la luna, per giocare coi lupi. E giocheremo fino a stancarci. E saremo felici, come quando ci si addormenta sapendo che il giorno dopo ci sarà il sole».

«Piccoli» è una riflessione poetica sull?arte del crescere, su quel tempo prezioso ed irripetibile fatto di attesa, di sogni, arriva alla fine di un percorso, di una lunga riflessione sul rito, sull?iniziazione, l?apprendistato. Lo spettacolo è nato da una serie di laboratori nelle scuole con bambini dai due ai sei anni. Gli autori hanno proposto loro un lavoro sull?attesa, sulla lentezza, sulla preziosità delle piccole cose. «Il piccolo ramo è necessario al grande fuoco ? spiegano gli autori -, Bisogna averne cura. Bisogna saper sentire il lieve suono del campanello, per saper ripararsi dalla pioggia che arriva. Dobbiamo prendere molta aria per soffiare il vento. E poi, bisogna trovare la luna e imparare ad ululare. Sarà naturale percorrere tutta la strada, dall?inizio alla fine, anche se l?inizio e la fine coincideranno. E quando avremo compiuto il giro, quando saremo sazi di armonia, sarà il momento giusto per sorprenderci».

Lo spettacolo, ha scritto Carlotta Tringali,«si affida alla potenza di immagini visionarie che, intrecciate a una colonna sonora dai toni fortemente lirici, affascinano piccoli e adulti conducendoli al di là del bosco, in un territorio impalpabile e soffice, un posto segreto dove vi sono cura e dolcezza. I due attori attraverso gesti coreografici e pochi oggetti che piano piano appaiono dal nulla e si collocano nello spazio ? una finestra, una poltrona, un materasso, un fuoco acceso, un albero fiorito, la luna piena ? ricreano una casa essenziale, un ambiente pronto ad accogliere ciò che verrà, il futuro che cresce"

Per info e modalità di prenotazioni: 0521 992044

Luogo: Teatro al Parco
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LENZ TEATRO: APERTURA STAGIONE HABITAT PUBBLICO 2022

Data dell'evento: 16.03.2022 alle ore 18:00

Teatro Lenz, ore 18

(Dal comunicato stampa)

"Lenz Teatro riapre i propri suggestivi spazi di archeologia industriale anni ?40 siti al margine nord di Parma, inaugurando la stagione 2022 ?Habitat Pubblico? con il debutto il 16 marzo (seguito dal dialogo pubblico-artisti LENZ ROOM) di ALTRO STATO, parte del progetto quadriennale Il Passato imminente, imperniato sulla rilettura contemporanea delle opere di Pedro Calderón de La Barca.Assieme agli altri due soli Flowers like stars? e Hipógrifo violento, agli autos sacramentales Il grande teatro del mondo e La vida es sueño e al dramma teologico-filosofico La vita è sogno, ALTRO STATO, creazione di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, è il risultato di un approfondito lavoro di ricerca visiva, filmica, spaziale, drammaturgica e sonora sulla poetica calderoniana, in cui l?intento di superare la visione conservatrice della relazione servo-padrone riconduce la tensione di questa duplicità drammatica in un unico soggetto, quello della performer sensibile Barbara Voghera, portata ad immergersi nell?oscillazione intrasoggettiva tra le due polarità, da un bruciante rispecchiamento esistenziale.

Durante le serate sarà possibile assistere alla videoproiezione, sia in versione integrale sia in modalità informale e fluida sound&visual, di La Vita è sogno, monumentale creazione site-specific realizzata nel 2021 nel magnifico scenario dell?abbazia medievale di Valserena, sede del Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell?Università di Parma.

Il 21 marzo, nella giornata mondiale dedicata alle persone con Sindrome di Down, l?evento SARA STAR MEMORIAL, in memoria di Sara Monferdini, parte dell?ensemble di Lenz dal 1998 e mancata nel 2021. Durante la serata, una tessitura di testimonianze e memorie della straordinaria performer e danzatrice sensibile, con videoproiezioni di Cappuccetto Rosso (2003) e Scarpette Rosse (2005), due creazioni di Lenz con protagonista Sara, ispirate alle fiabe dei fratelli Grimm e di Hans Christian Andersen.

Il programma di marzo apre non solo la stagione 2022 ?Habitat Pubblico?, ma anche il progetto triennale 2022_2024 GEOSOFIE E BESTIARI NEL TEATRO DI LENZ, il cui titolo è ispirato al neologismo introdotto nel 1947 dal geografo J.K. Wright per indicare una geografia della conoscenza, che inglobi le idee del mondo, anche creative ed immaginifiche, di tutti i tipi di persone.  Con questo macro-progetto Lenz continua a dar forma ad una lingua performativa contemporanea ed inclusiva, aperta all?ibridazione con le nuove frontiere dell?immersività, dell?ipermedialità interattiva, della narratività digitale non lineare - nella ricerca di nuovi paradigmi estetici non alternativi al teatro fisico, ma con esso sinergici - e capace di traslare le proprie installazioni in luoghi dimenticati o inusuali, nell?intento di rendere fruibile alla cittadinanza un patrimonio spesso ignorato poiché celato.  

La ricerca di un profondo rinnovamento del linguaggio teatrale contemporaneo non può per Lenz prescindere dal continuare a fondersi con l'essere sociale in condizione di fragilità e marginalità, dando seguito all?impegno iniziato negli anni Duemila nel rendere protagonisti dell?atto artistico, nella piena esaltazione della loro identità, soggetti in passato esclusi da questo tipo di processi: persone con disabilità psichica e intellettiva, anziani, persone con disturbi da dipendenza, bambini e adolescenti neuro divergenti, a cui sarà rivolta un?articolazione laboratoriale molto strutturata, con la supervisione della Direzione scientifica di Lenz Maina Antonioni. Nel prossimo triennio Lenz si impegnerà a sostenere l?empowerment, la leadership femminile, la valorizzazione della diversità e la parità di genere.  

In particolare, il macro-progetto GEOSOFIE E BESTIARI NEL TEATRO DI LENZ si struttura a partire da quattro dorsali: #1 CREAZIONI CONTEMPORANEE: rivelare conflitti umani, nuove visioni filosofiche e politiche per una decolonizzazione della cultura occidentale e per un femminismo multispecie; #2 VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO PAESAGGISTICO E MONUMENTALE: esperienze artistiche e teatrali innovative sotto il duplice aspetto visuale ed interpretativo per la reidratazione di complessi monumentali, collezioni museali e naturali; #3 NUOVE CONCATENAZIONI PERFORMATIVE : proiettare l?orizzonte del teatro nel grande campo dell?alterazione sensibile, per una costante azione rimodellante e rivivificante della grammatica performativa; #4 DRAMMATURGIE DIFFUSE E CULTURA VISUALE: le drammaturgie multimediali costituiscono un nuovo campo di azione che non sostituisce il teatro, ma lo ridefinisce in altri possibili paradigmi estetici.  

Il triennio sarà scandito dai seguenti progetti artistici:

> SACRE SCRITTURE: una riflessione estetica sulla letteratura del sacro nella religione Cristiana darà corpo scenico ad un progetto interpretativo composto da creazioni teatrali, musicali, coreografiche, visuali, installative, in stretto concatenamento con ricerche filosofiche, scientifiche, filmiche, sociali e politiche, al fine di attivare un campo ampio di rappresentazione del presente. Iniziata nel 2021 con LA CREAZIONE - commissionato dal MAECI Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale - il progetto dedicato alle Sacre Scritture continua nel 2022 con NUMERI, idealmente riferito al Libro dei Numeri come quarto libro dell?Antico Testamento, e proseguirà nel 2023 e 2024 con l?APOCALISSE e le APOCALISSI GNOSTICHE.

> LENZ DI LENZ: progetto di messinscena delle opere di Jakob Michael Reinhold Lenz - drammaturgo tedesco vissuto alla fine del Settecento e figura ispiratrice nel 1985 della nascita della formazione artistica Lenz Rifrazioni (oggi Fondazione) - attraverso quattro creazioni re-edition: CATHARINA VON SIENA, LENZ da Georg Büchner, SHAKESPEARS GEIST, I SOLDATI.  

> RESISTENZA: nel contesto di un progetto teatrale e visuale permanente sui temi della Resistenza e dell?Olocausto, la Fondazione realizza annualmente una creazione per le Celebrazioni del 25 Aprile. Il TR2/4 si concentrerà sul ruolo e la biografia delle Donne Partigiane della Resistenza parmense, in collaborazione con l?Istituto Storico della Resistenza e dell?Età contemporanea di Parma e con la consulenza della storica Fabrizia Dalco?. 

> BESTIARIO FEMMINILE ANIMALE: dodici artiste associate co-produrranno percorsi che indagheranno, attraverso residenze, produzioni nazionali ed internazionali, laboratori, seminari transdisciplinari, spettacoli, l?ecofemminismo, nelle sue possibili diramazioni. Ibridando filosofia, mitologia, scienze e arti, l?ambito di studi di riferimento sarà il corpus teorico della filosofa americana Donna Haraway nella direzione dell?avvento del chtulucene tramite la creazione di PARENTELE basate sul riconoscimento di affinità e differenze e possibilità di coesistenza. Le Parentele del 2022 saranno: la danzatrice e coreografa Annamaria Ajmone, la musicista e performer Stefania ?Alos Pedretti, il collettivo di arte politica multidisciplinare Jan Voxel e la danzatrice e fotografa Monica Barone"

Per maggiori info: 347 8239003

Luogo: Teatro Lenz
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SETTANTA VOLTE SETTE

Data dell'evento: 19.03.2022 alle ore 21:00

Teatro di Fontanellato, ore 21

drammaturgia originale Controcanto Collettivo

ideazione e regia Clara Sancricca

con Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero, Clara Sancricca.
Voce fuori campo Giorgio Stefanori
 
Produzione Controcanto Collettivo (in coproduzione con Progetto Goldstein e con il sostegno di Straligut Teatro, Murmuris,
ACS Abruzzo Circuito Spettacolo, Verdecoprente Re.Te. 2017)
 
Spettacolo vincitore Teatri del Sacro 2019

"Settanta volte sette racconta la vita di due famiglie i cui destini s?incrociano in una sera. Racconta del rimorso che consuma, della rabbia che divora, del dolore che lascia fermi, del tempo che sembra scorrere invano. Eppure racconta anche la possibilità che il dolore inflitto e il dolore subito parlino una lingua comune, che l?empatia non sia solo un?iperbole astratta e che l?essere umano, che conosce il contagio del riso e del pianto, dietro la colpa possa ancora riconoscere l?uomo.

Note di regia

Con Settanta volte sette il nostro collettivo affronta il tema del perdono e della sua possibilità nelle relazioni umane. Nella sua gloriosa storia questo concetto ci sembra essere giunto ad un inglorioso epilogo, che lo vede soccombere alla logica ? attualmente vincente ? della vendetta. Un tempo ritenuto il punto di arrivo di un percorso destinato a pochi spiriti eletti, appare oggi, nell?opinione comune, come il rifugio dei più codardi e la scappatoia dei meno arditi, in una società che riconosce e accorda alla vendetta il primato nella risoluzione dei torti e dei conflitti. Chi perdona sembra sminuire il torto, giustificare l?offesa, mancare di rispetto alla vittima, farsi complice del colpevole. Eppure il perdono protesta per innescare pensieri diversi, per aprire a logiche nuove; protesta contro l?assunto che al male vada restituito il male. Ci ricorda che dentro la ferita, dentro la memoria del male subito e al di là di ogni convenienza, esiste la possibilità di un incontro. E che questa possibilità non ci sfida dall?alto dei cieli, ma è concreta, laica e umana. (Clara Sancricca)

Per info e prenotazioni: 327 4089399

Luogo: Teatro di Fontanellato
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LA CODA NERA

Data dell'evento: 19.03.2022 alle ore 21:00

Collecchio, Teatro Crystal, ore 21

La coda nera
la leggenda del Vampiro di Vezzano
 
spettacolo teatrale tratto da fatti realmente accaduti
 
con Andrea Accorsi, Filippo Corradi, Alberto Piazza, Martina Ugolotti, Sara Zanelli, Riccardo Zanni. Regia di Matteo Ferzini. Collaborazione musicale di Gianluca Miccoli. Collaborazione video di Alex Massafra.

"Sono le storie più strane quelle che si tramandano più a lungo, ma che si rischia di perdere in un attimo, nell?arco di una sola notte. Questa è una storia ambientata in notti d?estate, una storia di ombre furtive nel buio e di sangue versato nel silenzio della provincia. La storia del ?Vampiro di Vezzano?, una serie di fatti a dir poco bizzarri ed inquietanti avvenuti nella piccola comunità ai piedi del monte Fuso".

Per info e prenotazioni: https://elbornisi.wordpress.com/2022/02/26/19-marzo-2022-la-coda-nera-al-teatro-crystal-di-collecchio/?fbclid=IwAR2lCdPemqlkKSJjTuM1w_aMrL6JvpapDSk0hIKfkyogEF1jJrbP6j8IgTA

Luogo: Teatro Crystal
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LE NUOVE AVVENTURE DEI MUSICANTI DI BREMA

Data dell'evento: 20.03.2022 alle ore 16:30

Teatro al Parco, ore 16.30

(Dal comunicato stampa)

"I Musicanti di Brema, una delle fiabe più famose di sempre, allegoria della forza che può nascere dal patto di solidarietà tra gli oppressi, esce dalla celebre raccolta dei fratelli Grimm e viaggia per l?Europa di oggi affrontando con creatività e speranza il dramma dell?immigrazione. E? l?idea che anima «Le nuove avventure dei Musicanti di Brema», riscrittura contemporanea di un capolavoro della letteratura,  firmata dalla compagnia Teatro Due Mondi di Faenza, che va in scena al Teatro al Parco di Parma domenica 20 marzo alle 16.30 nell?ambito della Stagione 2021-2022 del Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti.  L?appuntamento, rivolto ad adulti e bambini da cinque anni, fa parte di «Sciroppo di teatro», un progetto di teatro per bambine, bambini e famiglie di Ater Fondazione attuato in ventidue Comuni dell?Emilia-Romagna, grazie al quale i bambini e le bambine da tre ad otto anni, assieme ai loro accompagnatori, possono andare a teatro anche con un voucher fornito dai pediatri e farmacisti dei Comuni coinvolti, per soli due euro a spettacolo.

I quattro animali protagonisti de «Le nuove avventure dei Musicanti di Brema», l?asino, il cane, il gatto e l?oca che sostituisce il gallo della storia originale, incontrano una cicogna disorientata che sta facendo il suo lavoro di distribuire bambini nelle famiglie del mondo. Da qui parte il racconto che si snoda sulle strade dell?Europa, alla ricerca di una città ospitale, un luogo che possa accogliere un bambino il cui colore della pelle racconta la provenienza da terre lontane. «La storia di quel bambino ? spiegano gli autori  - è la storia dell?intera umanità a volte costretta ad allontanarsi o fuggire dalla propria terra alla ricerca di un luogo migliore nel quale approdare e costruire il futuro». Gli attori cantanti del Teatro Due Mondi, Tanja Horstmann, Angela Pezzi, Maria Regosa, Renato Valmori, diretti dal regista Alberto Grilli, portano in scena maschere zoomorfe, costumi multicolori e strumenti musicali. Diverse lingue vengono parlate in una sorta di grammelot comprensibile a tutti, le rime si rincorrono e si fondono nel canto arricchite da citazioni del mondo dei clown e delle commedie musicali. Come avviene in strada, l?architettura delle città diventano speciali scenografie e il pubblico è protagonista del racconto"

Per info e prenotazioni: tel. 0521 0992044

Luogo: Teatro al Parco
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BUONO COME IL LUPO

Data dell'evento: 20.03.2022 alle ore 17:00

Nuovo Teatro di via Pini, ore 17

Testo: Renzo Boldrini
Regia: Giovanni Guerrieri/I Sacchi di Sabbia
Musiche originali eseguite dal vivo: Tommaso Novi
Con Tommaso Taddei e la partecipazione straordinaria di Giovanni Mancini
Voce recitante: Giulia Gallo
Tecnica utilizzata: teatro d?attore e musiche dal vivo

uno spettacolo della Compagnia Giallo Mare e Sacchi di Sabbia

Il protagonista dello spettacolo, anche se a prima vista non sembra, è un lupo.
Quando si apre il sipario, gli spettatori si trovano davanti un lupo che sottoposto ad una lunga cura sembra essere divenuto più innocuo di un agnello. Il protagonista dello spettacolo è accompagnato da un maestro particolarmente abile nell?usare le note del suo piano per guidare il lupo come una marionetta, facendolo danzare come uno strampalato ballerino e come il più comico dei clowns. Una voce fuori campo incalza il lupo per verificare se sta solo fingendo o è davvero guarito, ormai trasformato definitivamente in una creatura assolutamente buona. Per fare questo esperimento il lupo viene quindi sottoposto a domande e prove appositamente create per risvegliare i suoi appetiti da favola e la sua feroce fame.
Per indurlo in tentazione viene usata perfino l?esca la più appetitosa: una bambina dal cappuccetto rosso! Per evitarla, per fuggire lontano da lei, il lupo diventa protagonista delle più impreviste reazioni dando vita alle più fantastiche peripezie.
Un esperimento costellato di piccoli e grandi colpi di scena che si concluderà con un inevitabile lieto fine, nel senso che ciascuno tornerà a chiusura di sipario a svolgere il proprio ruolo naturale perché al cuor non si comanda e mica tutti possono essere buoni come il pane!
 
Buono come il lupo è uno spettacolo teatrale arricchito da una colonna musicale e rumoristica eseguita dal vivo da Tommaso Novi, già componente dei Gatti Mezzi, polistrumentista, cantante e maestro dell?arte del fischio con il quale riproduce una gamma incredibile di sonorità. In scena Tommaso Taddei, uno dei migliori attori della nuova scena toscana, sostenuto dalla partecipazione straordinaria di Giovanni Mancini. La regia è di Giovanni Guerrieri dei Sacchi di Sabbia, pluripremiato regista fra i più innovativi della nuova scena italiana.
Buono come il lupo è uno spettacolo giocoso, surreale, pensato per stimolare, grazie al suo stile evocativo, l?immaginazione dei piccoli spettatori.

A partire dai 5 anni

Per info e prenotazioni: cell. 351 5337070

Luogo: Nuovo Teatro di Via Pini
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UNA NOTTE SBAGLIATA

Data dell'evento: 25.03.2022 alle ore 21:00

Teatro alla Corte di Giarola, Collecchio, ore 21

di e con Marco Baliani
 
"È da poco passata la mezzanotte e Tano, il protagonista della storia, esce a quell?ora insolita per portare fuori il suo cane.
Questo l?incipit da cui la narrazione si dispiega, seguendo un andamento non lineare, sovvertendo obbligati nessi temporali. Le parole prendono strade divaricanti nel tentare di circoscrivere l?accadimento di quella notte sbagliata.
 
In questo spettacolo Marco Baliani porta in scena il corpo di un essere umano fragile, che in quella notte, che poi chiameremo sbagliata, diventa un capro espiatorio su cui accanirsi.
Entrare e uscire dalle teste e dai corpi dei protagonisti notturni della vicenda, compreso un cane, è per l'artista una "gincana attoriale", tra continui cambi percettivi e linguistici, circondato da una rete di rimandi sonori e visivi" (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: cell. 346 671 6151

Luogo: Teatro alla Corte di Giarola, Collecchio
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LEGGERE IN OLTRETORRENTE

Data dell'evento: 26.03.2022 alle ore 10:30

Parma, via Costituente 4

(Dal comunicato stampa)

PRIMI ESITI PUBBLICI DEL PROGETTO BIENNALE DI DIFFUSIONE DELLA LETTURA

A CURA DEL LICEO MARCONI

?Ti ho incontrato per strada quel giorno, via Costituente, tra due portoni della nostra scuola. Una sottile ruga di dolore sul tuo sorriso. «Tonino, come stai»? «Mah, sai, quel palco da montare e smontare, quell?andare su e giù tutti i giorni coi piatti?» Il palco: una vita a cercare il gesto perfetto, la parola che s-muove, il tono dell?anima.

Una vita a ?servire?, non importa su quale palco, tra le tavole, fra i banchi di scuola, accostati al muro, perché ci vuole un ?altro spazio? per fare teatro.

«Tonino, quell?idea? Spoon river, l?Oltretorrrente?»

«Ah sì, Aldo il matto, Pezzani, Adriano? che bello! Mettiamoci al lavoro!»

Ecco, quel lavoro oggi è qui, tu ormai lontano? No, sei vicino, sei qui con noi, con la mano a reggere il mento, i capelli raccolti, lo sguardo leggero? ci ascolti?.

Già a te piace ascoltare i ragazzi.

(Prof.ssa Maria Grazia Rossi, a ricordo di Toni Buccarello)

Il progetto ?Leggere in Oltretorrente?, che vede 150 studenti e studentesse del Liceo Marconi coinvolti in iniziative per diffondere la lettura come pratica a favore dell?inclusione sociale, economica e culturale dei cittadini dell?Oltretorrente (quartiere in cui la scuola ha sede da oltre 100 anni), è entrato nel vivo. Blitz, Atelier, Reading, Semine letterarie: da fine 2021 fino a fine 2023 la scuola si apre all?Oltretorrente, realtà complessa e ricca, attraverso azioni diverse, quasi tutte svolte all'esterno - nelle strade, nelle piazze, nei mercati.  

Dopo la conferenza inaugurale del 5 novembre scorso a Teatro al Parco sul tema della ?lettura della città?, tenuta dal sociologo Prof. Alessandro Bosi, il primo atto pubblico di questo progetto aperto e stratificato è stato il Flashmob Letterario Itinerante Eufemia in festa, tenutosi il 20 novembre 2021, seguito nel periodo natalizio da un pomeriggio di letture e musiche eseguite dalle classi del Marconi per gli ospiti di Villa Ester, avvenuto il 23 dicembre.

Dopo il lavoro svolto nelle classi e negli atelier svoltosi nei primi mesi dell?anno, prendono forma, in queste settimane primaverili, alcuni eventi pubblici, rivolti soprattutto ad utenti fragili, adulti soli, anziani, immigrati, in cui la lettura si fa strumento di cura, di incontro, di relazione, di benessere.

La prima giornata del calendario primaverile è sabato 26 marzo, data in cui si svolgeranno due eventi. Il primo, dal titolo UOMINI LIBRO, è un certamen letterario, ovvero competizione tra libri condotta dalla CLASSE 3O, che avrà luogo a Villa Ester.

Il secondo è SPOONRIVER, ovvero le letture itineranti per le strade e le piazze dell?Oltretorrente dei testi poetici scritti dalla classe 3C, ispirati all?Antologia di Spoon River del poeta statunitense Edgar Lee Masters e dedicati ad alcuni personaggi memorabili dell?Oltretorrente di ieri e di oggi. L?evento è in memoria di Toni Buccarello, attore inizialmente coinvolto con passione nella regia degli eventi e nel lavoro attoriale con studenti e studentesse, mancato tragicamente pochi giorni dopo l?avvio del progetto.  

L?approccio con cui viene gestito il progetto è quello partecipativo: a orchestrare il tutto sono una decina di Docenti del Liceo Marconi, in collaborazione con formatori esterni afferenti a varie realtà (Teatro del Tempo, Associazione Loft, L.U.A, Manifattura Urbana, Villa Ester - ?Casa del Quartiere?).

?Leggere in Oltretorrente? è un progetto patrocinato dal Comune di Parma e sostenuto da Fondazione Cariparma nell?ambito nel finanziamento legato al bando ?Leggere Crea Indipendenza?, con l?intento di sostenere la lettura affinché diventi una pratica quotidiana per fasce sempre più ampie della popolazione, stimolando la curiosità e il piacere di leggere.

PROGRAMMA

SABATO 26 MARZO 2022

 

Spoonriver - Blitz - in Oltretorrente

(Evento dedicato a Toni Buccarello)

Letture itineranti in memoria di Daniella, Aldo, Nera, Adriano, Renzo, Libera, Fortunata, Tomaso

A CURA DELLA CLASSE 3C

Alle ore 10 e 30 RITROVO: SEDE LICEO MARCONI VIA COSTITUENTE 4/a PARMA

 

Uomini Libro - Blitz

Certamen letterario: competizione tra libri condotta dalla CLASSE 3O

Alle ore 11 LUOGO: VILLA ESTER  VIA COSTITUENTE 15 PARMA

 

Luogo: Parma, via Costituente 4
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PENE D'AMOR PERDUTE

Data dell'evento: dal 26.03.2022 al 03.04.2022 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

(Dal comunicato stampa)

di William Shakespeare

traduzione Luca Fontana

con Massimiliano Aceti, Maria Chiara Arrighini, Matilde Bernardi, Marco Fanizzi, Chiara Ferrara, Davide Gagliardini, Vincenzo Grassi, Irene Mantova, Luca Nucera, Salvatore Palombi, Guido Quaglione, Massimiliano Sbarsi, Rebecca Sisti, Francesca Somma, Marcello Vazzoler, Pavel Zelinskiy

regia Massimiliano Farau

produzione Fondazione Teatro Due

Debutta il 26 marzo 2022 alle ore 20.30 in prima nazionale a Teatro Due di Parma PENE D?AMOR PERDUTE di William Shakespeare con la regia di Massimiliano Farau, che dirige Massimiliano Aceti, Maria Chiara Arrighini, Matilde Bernardi, Marco Fanizzi, Chiara Ferrara, Davide Gagliardini, Vincenzo Grassi, Irene Mantova, Luca Nucera, Salvatore Palombi, Guido Quaglione, Massimiliano Sbarsi, Rebecca Sisti, Francesca Somma, Marcello Vazzoler, Pavel Zelinskiyun una compagnia energicamente creativa, composta di giovanissimi diplomati insieme a membri dell?Ensemble Stabile di Teatro Due, (repliche 27 marzo, 1, 2, 3 aprile). Nel giardino della corte di Navarra, un luogo fuori dal tempo, labirintico e pieno di simboli dal sapore un po? surreale tra Dalì, Magritte e Warhol si svolge la vicenda: il Re convince i suoi tre amici del cuore a dedicarsi per tre anni agli studi, evitando qualsiasi piacere della carne e soprattutto le tentazioni del gentil sesso.  L?inaspettato arrivo di una delegazione, formata dalla Principessa di Francia e da tre bellissime e brillanti dame, li renderanno però ben presto spergiuri. Dopo aver tradito il loro intento, un po? vergognandosene un po? mentendo l?un l?altro, inizieranno il corteggiamento scrivendo ampollose poesie amorose, nelle quali Shakespeare realizza una irresistibile parodia di tutta la tradizione cortese, post stilnovista e post petrarchesca.

Grazie a queste quattro ?maestre d?amore?, e ad un?inattesa epifania del lato più doloroso della vita, comprenderanno anche la natura adolescenziale della propria visione dell?amore e dell?esistenza, e la vacuità del loro culto fanatico del linguaggio concettoso e lambiccato come mezzo di ?conquista? erotica.

?Nella veloce quanto incisiva educazione sentimental-esistenziale cui vengono sottoposti ? racconta il regista Massimiliano Farau - , i quattro cavalieri, e con loro forse Shakespeare stesso - che in questa commedia tocca il vertice del proprio virtuosismo stilistico ma quasi con malinconia ne scopre anche il limite - non possono fare a meno di constatare una verità che secoli dopo Harold Pinter sintetizzerà così ?il linguaggio è un costante stratagemma per coprire la nudità?.

E attraverso questa consapevolezza accederanno, forse, ad una saggezza diversa, ad una visione della vita e dell?amore che non cerca più di espungere il dolore a colpi di wit ?eufuistico?, ma lo ingloba in una concezione più matura della condizione umana; una concezione fondata sulla consapevolezza della nostra fallibilità e finitudine; ed entro la quale la donna non è un territorio di conquista ma può diventare autenticamente (e letteralmente) con-sorte nell?affrontare anche le asperità e i lati meno luminosi della vita.

Con Pene d?amor perdute Shakespeare ha creato un teorema perfetto, sfrenatamente buffo ma anche screziato di una strana inquietudine, sui limiti dell?amore cosiddetto cortese (con tutto il suo apparato, in realtà, di metafore violentemente belliche per descrivere, appunto, la ?conquista? della donna) e insieme di una idea della ricerca della verità come atto puramente intellettualistico di presa di possesso del reale. Due facce, a pensarci bene, della stessa attitudine predatoria verso il mondo e la donna, da cui noi uomini siamo troppo facilmente tentati?.

La messa in scena si rifà all?immaginario di quell?epoca di idealismi e aspirazioni spiritualistiche misticheggianti vagamente velleitarie, la cui epitome è il viaggio in India dei Beatles. I costumi di Ilaria Albanese rimandano alla moda degli anni ?60, mentre le musiche di Enrico Padovani rielaborano al clavicembalo alcuni brani iconici del quartetto di Liverpool, come per dar loro una patina ironicamente antichizzante; lo spazio scenico, un giardino esoterico e iniziatico ricco di simboli tali da creare un?atmosfera surreale è curato da Fabiana Di Marco e illuminato dalle luci di Luca Bronzo"

Per info e biglietti: tel. 0521.230242

Luogo: Teatro Due
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SALUTI DALLA TERRA

Data dell'evento: 26.03.2022 alle ore 21:00

Teatro Europa, ore 21

(Dal comunicato)

«Appuntamento al Teatro Europa sabato 26 marzo alle ore 21.00 con lo spettacolo ?Saluti dalla terra?, TeatrO dell'Orsa, per la regia di Monica Morini e Bernardino Bozzani. Una riflessione sul tema del cambiamento climatico e della crisi ambientale, che interroga lo spettatore a partire da esperienze di vita comuni.

Questa casa è in fiamme? O siamo noi a cuocerci lentamente, come rane ignare, nella pentola che abbiamo acceso? Cosa sappiamo e non vogliamo credere? Di cosa ci preoccupiamo davvero? Dal ghiaccio per gli spritz, alla plastica galleggiante dentro le nostre vite fino ai ci pensiamo domani.

Il rischio, parlando di emergenza clima, è di fermarsi ancor prima di iniziare. Di non agire. Forse, come il Barone di Münchhausen, ci salveremo dalle sabbie mobili tirandoci fuori per i capelli. Greta e milioni di giovani si muovono e chiedono un cambiamento radicale nel nostro stile di vita. La Terra non ci appartiene, siamo noi che apparteniamo alla Terra.

Le Musiche dal mondo sono dal Golden Record, memoria dei saperi della Terra che sta tutt?ora viaggiando con la sonda Voyager oltre il sistema solare.

Contributi video dal laboratorio partecipato Memorie di Futuro

Annachiara Nicolussi; Babou Diarra; Barbara Bonomo; Chiara Ticini; Djibril Dembélé Cheickcna; Elia Bonzani; Ezekiel Ebodaghe; Fabio Davoli; Filomena Tufaro; Francesca Coriani; Giulia Pecoraio; Isabella Polisena; Lorenza Ferrari; Lorenzo Davoli; Lucia Donadio; Lucia Garimberti; Maddalena Morini; Maurizio De Matteo; Monson Kone; Moussa Camara; Sara Iotti; Silvia Cristofori; Sofia Garlassi».

Per info e prenotazioni: tel. 0521.243377

Luogo: Teatro Europa
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RIMBAMBAND SHOW

Data dell'evento: 26.03.2022 alle ore 21:15

Arena del Sole di Roccabianca, ore 21.15

(Dal comunicato stampa)

con la Rimbamband

Raffaello Tullo, voce e percussioni

Renato Ciardo, batteria

Nicolò Pantaleo, sax, bombardino, tromba

Vittorio Bruno, contrabbasso

Francesco Pagliarulo, pianoforte

La Rimbamband torna a Roccabianca! Raffaello Tullo, Renato Ciardo, Nicolò Pantaleo, Vittorio Bruno e Francesco Pagliarulo saranno di nuovo sul palcoscenico del teatro Arena del Sole di Roccabianca sabato 26 marzo alle ore 21.15 con lo spettacolo ?Rimbamband Show?, per divertirsi e divertire il pubblico. La Rimbamband ha creato un originalissimo linguaggio artistico nel quale la maschera e la comicità vanno a braccetto con la giocoleria, la clownerie, il mimo e la straordinaria capacità musicale di ogni strumentista. Porta in scena una comicità pulita, mai banale, mai volgare, nella quale è evidente il riferimento alla grande stagione del cinema muto e ai suoi maestri. Eccoli, sono ancora loro... sono ritornati: il sassofonista avanzo di balera, rubato alla banda di paese, il contrabbassista stralunato, il pianista virtuoso, il batterista rompiscatole, il capobanda, ormai sempre più esaurito. I nostri cinque suonatori sognatori continuano a giocare con le canzoni, con le note, i rumori, i suoni, gli strumenti, l?immaginazione, il corpo, le parole e la loro genuina follia. Un vero tour de force della comicità nel quale il pubblico sarà travolto dall?energia di questi cinque straordinari musicisti un po? suonati, che incantano, creano, illudono, emozionano, demisti?cano, provocano? giocano. Allo spegnersi delle luci, come per magia, il reale si farà surreale, l?impossibile diventerà possibile, il possibile improbabile. Un irresistibile mix di musica, teatro di ?gura, fantasia teatrale, parodie. Così, dopo lo spettacolo, chi passerà davanti al teatro, vedrà uscire persone con una luce diversa negli occhi, lo sguardo di chi ha ritrovato qualcosa che aveva smarrito da tempo: l'incanto di rincontrare il nostro fanciullo perduto. Tutti forse un po' più Rimba, sicuramente molto bambini.

Per info e prenotazioni: cell. 339.5612798

Luogo: Arena del Sole di Roccabianca
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YES LAND

Data dell'evento: 27.03.2022 alle ore 16:30

Teatro al Parco, ore 16.30

con Giulio Lanzafame
per adulti e bambini da tre anni
(Lo spettacolo fa parte di Sciroppo di teatro. Un progetto di Ater Fondazione)

Giulio Lanzafame unisce clownerie e tecniche circensi: acrobatica, giocoleria, corda molle, equilibrismo, manipolazione di oggetti. Ciò che a prima vista può sembrare una casa caotica è, in realtà, l?universo di Giulio, eterno viaggiatore in cerca di approvazione, che cerca di mettere ordine.

Per info e prenotazioni: tel. 0521 992044

Luogo: Teatro al Parco
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CAPPUCCETTO ROSSO TUTTO DA RIDERE

Data dell'evento: 27.03.2022 alle ore 17:00

Nuovo Teatro di via Pini, ore 17

(Dal comunicato stampa)

Testo  e regia: Manuele Morgese
Con Manuel Loberto, Alessandro Greco ed Emanuele Di Luca

Uno spettacolo della Compagnia Teatro Zeta di L'Aquila

Un gruppo di giovani attori maldestri deve recitare la favola di Cappuccetto Rosso per un gruppo di bambini in una scuola di un paesino dell'entroterra abruzzese.... Purtroppo all'appuntamento giungono solo in tre, cioè la metà della compagnia... Manca soprattutto la protagonista...e lo spettacolo deve comunque andare in scena... Uno dei tre maschietti sarà costretto a fare i ruoli femminili...In una successione di gag esilaranti e grottesche cominciano le prove... Colpo di scena ...ad un certo punto la realtà si fonde con la finzione e i tre attori in prova nella piazza del paesino, incontrano, dopo assurdi colpi di scena, una serie di strani personaggi che ricordano quelli della stessa favola di Cappuccetto.... Spettacolo tutto da ridere....

(A partire dai 5 anni)

Luogo: Nuovo Teatro di Via Pini
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UNA EREDITÁ SENZA TESTAMENTO

Data dell'evento: dal 29.03.2022 al 31.03.2022 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

liberamente tratto da Al vento del Nord. Una donna nella lotta di Liberazione di Laura Seghettini

di e con Laura Cleri

musiche Fabio Biondi
luci Luca Bronzo
consulenza storica Brunella Manotti

produzione Fondazione Teatro Due 

In un?aula scolastica una maestra racconta la storia di una donna (Laura Seghettini. partigiana pontremolese, classe 1922), che all?età di vent?anni, nel 1944, decide di salire sui monti per andare a combattere con i partigiani entrando a far parte della 12ª Brigata Garibaldi, attiva sull?Appennino Tosco-Emiliano. La vita nell?accampamento, la fame, le azioni, la paura, la morte, in circostanze ancora da chiarire, del comandante Facio, suo compagno, le imprese di Laura, eletta vice commissario di brigata, vengono raccontate ad un gruppo ristretto di persone nel tempo condiviso di un piccolo rito quotidiano, creando fra chi narra e chi ascolta un?intima atmosfera confidenziale che restituisce vita e profondità ad una storia di amore e dignità. Dopo la fine della guerra la Seghettini ha ripreso la sua attività di maestra e ha sempre cercato di fare chiarezza e giustizia sul fatto di sangue che l?ha colpita. Ora la sua storia e quella di Facio grazie al suo libro e allo spettacolo di Laura Cleri è divenuta un?esemplare testimonianza dell?impegno politico di tante donne durante la Resistenza e della complessità di questo fenomeno storico.
Un?occasione unica e preziosa di penetrare in modo delicato ma intenso il Passato, la Storia, narrando di vicende personali che riguardano tutti noi, allora come oggi.

?.. da molto tempo ero alla ricerca di una storia da raccontare, e nella scelta è stato fondamentale aver conosciuto Laura Seghettini. Pur avendola frequentata in poche occasioni l?ho pensata ogni giorno per molti mesi, chiedendomi come avrei potuto raccontarla attraverso il teatro. Il racconto di quell?anno trascorso sui monti mi è sembrato nella sua imprevedibile quotidianità e concretezza straordinario, privo di retorica, disarmante..? Laura Cleri

Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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