13.03.2022

BESTIE INCREDULE

Data dell'evento: dal 13.03.2022 al 17.03.2022 alle ore 16:00

Teatro Due, ore 16

(Dal comunicato stampa)

"La nuova drammaturgia d?autore, il racconto non retorico della nostra contemporaneità coi problemi etici che solleva, la creazione di un dialogo possibile fra il passato e il futuro, fra umano e animale: sono questi gli ingredienti di BESTIE INCREDULE, nuova produzione di Fondazione Teatro Due, in coproduzione con Nutrimenti Terresti, al debutto nazionale il 27 febbraio 2022 alle ore 16.00 con repliche fino al 17 marzo.

Il testo di Simone Corso (classe 1990) vincitore del bando Mezz?ore d?autore 2021 di Fondazione Teatro Due, è messo in scena da Nicoletta Robello e interpretato da Cristina Cattellani, Paola De Crescenzo, Davide Gagliardini, Massimiliano Sbarsi, Nanni Tormen e Pavel Zelinskiy. Lei si chiama Susanne e dal futuro, nel 2083, racconta una storia successa anni prima che nascesse, nel novembre del 2020 in Danimarca, nel quadro del grande mattatoio di visoni accaduto a causa del Covid. Protagonisti i suoi genitori, lo zio, un allevatore di visoni e un tassista. Racconta di un passato che non ha mai vissuto, di una pandemia che è già mito, come la peste del Seicento di Manzoni o la spagnola di inizio secolo scorso dalle memorie dei nostri nonni. Bestie incredule porta l?oggi oltre il confine della cronaca e lo narra affinché possiamo guardarlo da lontano, ecco perché la regista Nicoletta Robello colloca il pubblico, insieme a Susanne, in un futuro possibile, nello spazio scenico creato dalle luci di Luca Bronzo, dai costumi di Emanuela Dall?Aglio, dalla scena di Eleonora Scarponi e dalle musiche di Arturo Annecchino. Da qui Susanne, come se fosse un telecronista, racconta la sua storia ricreandola, fermando e riattivando l?azione degli attori come se si trattasse di un filmato in 3D, come se fossero ricordi reali in carne ed ossa che si possono vedere e rivedere, come un film. Questo divertente meccanismo di traduzione del cinema con i mezzi del teatro è attivato dalla narratrice con l?aiuto di un personaggio inventato: un orso, animale selvatico che ha il compito di portare avanti l?azione dando vita alla finzione. Allontanando il più possibile da noi la fabula drammatica raccontata dall?autore Simone Corso, che riproduce il mondo contradditorio, drammatico e, per certi aspetti tragico del 2020 nel quale siamo ancora immersi, lo spettacolo gioca col pubblico che, insieme a Susanne, guarda il nostro presente da lontano, lo osserva come se fosse un fenomeno, un animale che degli entomologi guardano per poterlo studiare. ?Bestie Incredule inventa dei personaggi come fossero persone, ridipinge un dipinto di Leonardo perché possa diventare una possibilità per il domani, per il mondo che Susanne si troverà ad abitare - racconta Simone Corso. Bestie incredule è uno dei tanti racconti da questi tempi, ma è anche una mano porta dal ?possibile? al presente, affinché quello che è sempre stato, che sembra immutabile come il soggetto del dipinto di un grande artista, possa cambiare, se immaginato.?

Per info e prenotazioni: tel: 0521.230242

Luogo: Teatro Due
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BESTIE INCREDULE

Data dell'evento: dal 13.03.2022 al 13.03.2022 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

(Dal comunicato stampa)

"La nuova drammaturgia d?autore, il racconto non retorico della nostra contemporaneità coi problemi etici che solleva, la creazione di un dialogo possibile fra il passato e il futuro, fra umano e animale: sono questi gli ingredienti di BESTIE INCREDULE, nuova produzione di Fondazione Teatro Due, in coproduzione con Nutrimenti Terresti, al debutto nazionale il 27 febbraio 2022 alle ore 16.00 con repliche fino al 17 marzo.

Il testo di Simone Corso (classe 1990) vincitore del bando Mezz?ore d?autore 2021 di Fondazione Teatro Due, è messo in scena da Nicoletta Robello e interpretato da Cristina Cattellani, Paola De Crescenzo, Davide Gagliardini, Massimiliano Sbarsi, Nanni Tormen e Pavel Zelinskiy. Lei si chiama Susanne e dal futuro, nel 2083, racconta una storia successa anni prima che nascesse, nel novembre del 2020 in Danimarca, nel quadro del grande mattatoio di visoni accaduto a causa del Covid. Protagonisti i suoi genitori, lo zio, un allevatore di visoni e un tassista. Racconta di un passato che non ha mai vissuto, di una pandemia che è già mito, come la peste del Seicento di Manzoni o la spagnola di inizio secolo scorso dalle memorie dei nostri nonni. Bestie incredule porta l?oggi oltre il confine della cronaca e lo narra affinché possiamo guardarlo da lontano, ecco perché la regista Nicoletta Robello colloca il pubblico, insieme a Susanne, in un futuro possibile, nello spazio scenico creato dalle luci di Luca Bronzo, dai costumi di Emanuela Dall?Aglio, dalla scena di Eleonora Scarponi e dalle musiche di Arturo Annecchino. Da qui Susanne, come se fosse un telecronista, racconta la sua storia ricreandola, fermando e riattivando l?azione degli attori come se si trattasse di un filmato in 3D, come se fossero ricordi reali in carne ed ossa che si possono vedere e rivedere, come un film. Questo divertente meccanismo di traduzione del cinema con i mezzi del teatro è attivato dalla narratrice con l?aiuto di un personaggio inventato: un orso, animale selvatico che ha il compito di portare avanti l?azione dando vita alla finzione. Allontanando il più possibile da noi la fabula drammatica raccontata dall?autore Simone Corso, che riproduce il mondo contradditorio, drammatico e, per certi aspetti tragico del 2020 nel quale siamo ancora immersi, lo spettacolo gioca col pubblico che, insieme a Susanne, guarda il nostro presente da lontano, lo osserva come se fosse un fenomeno, un animale che degli entomologi guardano per poterlo studiare. ?Bestie Incredule inventa dei personaggi come fossero persone, ridipinge un dipinto di Leonardo perché possa diventare una possibilità per il domani, per il mondo che Susanne si troverà ad abitare - racconta Simone Corso. Bestie incredule è uno dei tanti racconti da questi tempi, ma è anche una mano porta dal ?possibile? al presente, affinché quello che è sempre stato, che sembra immutabile come il soggetto del dipinto di un grande artista, possa cambiare, se immaginato.?

Per info e prenotazioni: tel: 0521.230242

Luogo: Teatro Due
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IL DOMATORE

Data dell'evento: dal 13.03.2022 al 24.03.2022 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

(Dal comunicato stampa)

"Debutta il 12 marzo 2022 alle ore 20.30 in prima nazionale a Teatro Due di Parma IL DOMATORE di Vittorio Franceschi che lo interpreta insieme a Chiara Degani, con la regia di Matteo Soltanto, una nuova produzione Fondazione Teatro Due e CTB Centro Teatrale Bresciano (repliche fino al 24 marzo ore 20.30, la domenica ore 16.00, riposo il lunedì).

Vittorio Franceschi, una vita passata con i grandi registi del ?900 come Benno Besson, Andrzej Wajda e Luca Ronconi, solo per citarne alcuni, è interprete importante e pluripremiato della scena teatrale italiana e internazionale, nonché autore di molti testi tradotti e rappresentati in tutta Europa. Oggi, a 85 anni, Franceschi mette in scena il testo che ha scritto durante il tempo sospeso della pandemia, ma ? aggiunge - ?l?avrei scritto comunque, perché quando hai passato la vita in teatro non puoi smettere di pensarci e di progettare fino all?ultimo.?

Sotto il tendone di un piccolo circo una giovane giornalista, interpretata da Chiara Degani, attrice impegnata fra teatro, cinema e fiction, intervista l?ultimo grande domatore di leoni, alla vigilia della nuova legge che proibisce i numeri con gli animali: col procedere del dialogo di volta in volta l'intervistatrice è l'intervistata e l'intervistato è l'intervistatore, in un confronto scontro fra generazioni lontane.

?In questo testo si parla di leoni e di tigri, di clowns e di Santi, di case costruite partendo dal tetto e di grandi amori fuggiti via. E di anime che si incontrano e si scambiano il dolore come pegno. L'unica cosa che dura e non tradisce - racconta Vittorio Franceschi. A pensarci bene il teatro è proprio questo, dal momento che anche gli attori e gli spettatori si scambiano domande e anche risposte, in quel magico, fertile, intimo silenzio che si crea nell'oscurità della sala. E anche qualche bugia, che faccia loro da scorta e da scudo, dato che la verità resta impigliata, immancabilmente, fra le pieghe del sipario. Il quale, beffardo, ogni sera, senza svelare nulla, alla fine si chiude...? ?Nella gabbia dei leoni come sul filo del funambolo ogni passo può essere l'ultimo ? racconta il regista Matteo Soltanto che oltre alla regia ha curato anche le scene e i costumi, mentre le luci sono di Luca Bronzo e le musiche di Guido Sodo - per salvarsi occorre prima di tutto combattere paure e ipocrisie, affrontando la vita con la spavalderia dei felini. All'ombra dell'ultimo tendone echeggiano tuoni, memorie, intuizioni, balzi ora in avanti ora di lato, necessari a schivare insidie e a trovare la via maestra per farsi forza e assicurare la continuità della specie, tra i branchi delle pianure come tra i semafori delle città. E visto che nella partita che qui si gioca e che ci riguarda tutti, il protagonista e la sua intervistatrice muovono i pezzi su una scacchiera circolare i cui pedoni hanno messo la criniera, come regista ho dovuto trasformarmi in domatore, con un'unica certezza: dai domatori, quelli veri, abbiamo tutti molto da imparare. ?Ho debuttato in teatro il 12 agosto 1959, conclude Vittorio Franceschi. A scritturarmi fu il Conte Giancarlo Galassi Beria che seguendo un suo pazzo sogno aveva fondato a Milano un Teatro Viaggiante: ?Il Globo ? Primo Teatro Circo?. Recitavamo sotto un vero tendone di circo e viaggiavamo con le roulottes.

Sono passati 63 anni. Diciamo che il cerchio si sta chiudendo in modo logico e naturale.?

Per info e prenotazioni: tel: 0521.230242 

Luogo: Teatro Due
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PICCOLI. HAIKU VISIVO PER PICCOLI E GRANDI

Data dell'evento: 13.03.2022 alle ore 16:30

Teatro al Parco, ore 16.30

(Dal comunicato stampa)

"Domenica 13 marzo alle 16.30 al Teatro al Parco di Parma, per la stagione 21/22 del Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti va in scena «Piccoli. Haiku visivo per piccoli e grandi», uno spettacolo per adulti e bambini da tre anni di e con Manuela Capece e Davide Doro, produzione compagnia rodisio in residenza presso Espace600 di Grenoble. «Piccoli», scrivono gli autori, «è un viaggio rotondo da fare insieme. È un rituale poetico per trovare la strada verso casa. Dobbiamo portare la legna, con forza e delicatezza, dobbiamo accendere il fuoco. E dal fuoco dobbiamo prendere vita. Ci scalderemo le mani e ci riposeremo un po?, prima che arrivi la neve, prima di partire.  Aspetteremo che il vento confonda i fiocchi di neve con le piccole foglie del ciliegio, per costruire la nostra casa. Aspetteremo la luna, per giocare coi lupi. E giocheremo fino a stancarci. E saremo felici, come quando ci si addormenta sapendo che il giorno dopo ci sarà il sole».

«Piccoli» è una riflessione poetica sull?arte del crescere, su quel tempo prezioso ed irripetibile fatto di attesa, di sogni, arriva alla fine di un percorso, di una lunga riflessione sul rito, sull?iniziazione, l?apprendistato. Lo spettacolo è nato da una serie di laboratori nelle scuole con bambini dai due ai sei anni. Gli autori hanno proposto loro un lavoro sull?attesa, sulla lentezza, sulla preziosità delle piccole cose. «Il piccolo ramo è necessario al grande fuoco ? spiegano gli autori -, Bisogna averne cura. Bisogna saper sentire il lieve suono del campanello, per saper ripararsi dalla pioggia che arriva. Dobbiamo prendere molta aria per soffiare il vento. E poi, bisogna trovare la luna e imparare ad ululare. Sarà naturale percorrere tutta la strada, dall?inizio alla fine, anche se l?inizio e la fine coincideranno. E quando avremo compiuto il giro, quando saremo sazi di armonia, sarà il momento giusto per sorprenderci».

Lo spettacolo, ha scritto Carlotta Tringali,«si affida alla potenza di immagini visionarie che, intrecciate a una colonna sonora dai toni fortemente lirici, affascinano piccoli e adulti conducendoli al di là del bosco, in un territorio impalpabile e soffice, un posto segreto dove vi sono cura e dolcezza. I due attori attraverso gesti coreografici e pochi oggetti che piano piano appaiono dal nulla e si collocano nello spazio ? una finestra, una poltrona, un materasso, un fuoco acceso, un albero fiorito, la luna piena ? ricreano una casa essenziale, un ambiente pronto ad accogliere ciò che verrà, il futuro che cresce"

Per info e modalità di prenotazioni: 0521 992044

Luogo: Teatro al Parco
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