21.10.2022

PENE D'AMOR PERDUTE

Data dell'evento: dal 21.10.2022 al 23.10.2022 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

di William Shakespeare

traduzione Luca Fontana

con Massimiliano Aceti, Maria Chiara Arrighini, Matilde Bernardi, Marco Fanizzi, Chiara Ferrara, Davide Gagliardini, Vincenzo Grassi, Irene Mantova, Luca Nucera, Salvatore Palombi, Guido Quaglione, Massimiliano Sbarsi, Rebecca Sisti, Francesca Somma, Marcello Vazzoler, Pavel Zelinskiy

regia Massimiliano Farau

produzione Fondazione Teatro Due

Nel giardino della corte di Navarra, un luogo fuori dal tempo, labirintico e pieno di simboli dal sapore un po? surreale tra Dalì, Magritte e Warhol si svolge la vicenda: il Re convince i suoi tre amici del cuore a dedicarsi per tre anni agli studi, evitando qualsiasi piacere della carne e soprattutto le tentazioni del gentil sesso.  L?inaspettato arrivo di una delegazione, formata dalla Principessa di Francia e da tre bellissime e brillanti dame, li renderanno però ben presto spergiuri. Dopo aver tradito il loro intento, un po? vergognandosene un po? mentendo l?un l?altro, inizieranno il corteggiamento scrivendo ampollose poesie amorose, nelle quali Shakespeare realizza una irresistibile parodia di tutta la tradizione cortese, post stilnovista e post petrarchesca.

Grazie a queste quattro ?maestre d?amore?, e ad un?inattesa epifania del lato più doloroso della vita, comprenderanno anche la natura adolescenziale della propria visione dell?amore e dell?esistenza, e la vacuità del loro culto fanatico del linguaggio concettoso e lambiccato come mezzo di ?conquista? erotica.

?Nella veloce quanto incisiva educazione sentimental-esistenziale cui vengono sottoposti ? racconta il regista Massimiliano Farau - , i quattro cavalieri, e con loro forse Shakespeare stesso - che in questa commedia tocca il vertice del proprio virtuosismo stilistico ma quasi con malinconia ne scopre anche il limite - non possono fare a meno di constatare una verità che secoli dopo Harold Pinter sintetizzerà così ?il linguaggio è un costante stratagemma per coprire la nudità?.

E attraverso questa consapevolezza accederanno, forse, ad una saggezza diversa, ad una visione della vita e dell?amore che non cerca più di espungere il dolore a colpi di wit ?eufuistico?, ma lo ingloba in una concezione più matura della condizione umana; una concezione fondata sulla consapevolezza della nostra fallibilità e finitudine; ed entro la quale la donna non è un territorio di conquista ma può diventare autenticamente (e letteralmente) con-sorte nell?affrontare anche le asperità e i lati meno luminosi della vita.

Con Pene d?amor perdute Shakespeare ha creato un teorema perfetto, sfrenatamente buffo ma anche screziato di una strana inquietudine, sui limiti dell?amore cosiddetto cortese (con tutto il suo apparato, in realtà, di metafore violentemente belliche per descrivere, appunto, la ?conquista? della donna) e insieme di una idea della ricerca della verità come atto puramente intellettualistico di presa di possesso del reale. Due facce, a pensarci bene, della stessa attitudine predatoria verso il mondo e la donna, da cui noi uomini siamo troppo facilmente tentati?.

La messa in scena si rifà all?immaginario di quell?epoca di idealismi e aspirazioni spiritualistiche misticheggianti vagamente velleitarie, la cui epitome è il viaggio in India dei Beatles. I costumi di Ilaria Albanese rimandano alla moda degli anni ?60, mentre le musiche di Enrico Padovani rielaborano al clavicembalo alcuni brani iconici del quartetto di Liverpool, come per dar loro una patina ironicamente antichizzante; lo spazio scenico, un giardino esoterico e iniziatico ricco di simboli tali da creare un?atmosfera surreale è curato da Fabiana Di Marco e illuminato dalle luci di Luca Bronzo"

Per info e biglietti: tel. 0521.230242

Luogo: Teatro Due
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OTELLO REMIX

Data dell'evento: dal 21.10.2022 al 22.10.2022 alle ore 21:00

Teatro del Tempo, ore 21

da un'idea di Antonio Buccarello

copione Matteo Bacchini

musiche Luca Savazzi

con gli allievi del laboratorio Il tempo del teatro tenuto insieme a Francesca Grisenti e Savino Paparella:

Anna La Riccia, Davide Alfieri, Michele Panariello, Emma Pelizza, Lucia Salvati, Matteo Barili, Sara Spina, Enrico Gatti, Sasha Frigeri, Sandro Chierici, Claudia Pilleri, Alessandra Virgilio e con Alessio Frisullo, Giacomo Caselli, Andrea Spagnoli, Arianna Ghezzo, Stefano Negro e Maria Pia Panfilo

"Non avevamo pensato a Otello. In dieci anni di laboratorio del martedì sera al Teatro del Tempo non avevamo mai preso in considerazione di lavorare su Otello, perché non lo conoscevamo e non conoscendolo pensavamo che fosse troppo classico, superato, scorretto, in fondo, non interessante. Ma un martedì di novembre Otello è entrato in teatro sotto forma di un foglietto con la scena II dell'atto V. E tutto è cominciato. è entrato in teatro accompagnato da Antonio, che voleva far lavorare mezz'ora gli allievi su quella scena, la famosa scena dell'assassinio di Desdemona. La mezz'ora di lavoro è diventata un'ora, poi un mese, poi sei mesi. Antonio non c'era più ma Otello era rimasto, non andava più via. Era così bello e così disperato che pretendeva di essere messo in scena. A modo nostro però, perché nel laboratorio Il tempo del teatro facciamo sempre le cose a modo nostro. Così l'Otello infinito di Shakespeare ha incontrato l'Otello in bianco e nero di Orson Welles e l'Otello colorato di Che cosa sono le nuvole, il capolavoro triste di Pasolini. è diventato un rito sacro officiato da burattini sgangherati, una lingua classica tradotta in veneziano, tanti Otelli tanti Iaghi tante Desdemone e nessun Cassio, perché Cassio non esiste, è il pretesto per rovinare tutto e restare alla fine col naso all'insù a guardare le nuvole, che dal cielo guardano l'umana debolezza e sorridono" (c.s.)

Per info e prenotazioni: cell. 340.3802940

Luogo: Teatro del Tempo
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FUOCHI - Ribelli, coraggiose, libere

Data dell'evento: 21.10.2022 alle ore 21:00

Teatro Comunale, Medesano (PR), ore 21

di e con Monica Morini
Al pianoforte Claudia Catellani
Regia Bernardino Bonzani

Un appassionante racconto. Donne ribelli, coraggiose e libere. Antigone è l?antenata che per prima ha la forza di disobbedire in nome della giustizia. Dal mito alla vita, su uno stesso filo camminano Rosa Parks e la sua disobbedienza che cambia la legge sugli autobus dell?Alabama, poi Malala Yousafzai, Nobel per la pace, con una fede tenace nel credere alla scuola diritto per tutti o Samia Yusuf Omar campionessa olimpica che, inseguendo il sogno del diritto allo sport, lascia la Somalia in guerra e compie il grande viaggio sui barconi del Mediterraneo per correre alle olimpiadi di Londra.
E poi Alfonsina Morini Strada unica donna al giro d?Italia, Nellie Bly prima giornalista ad inventare la scrittura d?inchiesta, donne libere che hanno aperto nuove strade, anche per noi, e mandato in frantumi pregiudizi di secoli. Fuochi di luce che ci riscaldano e ci incoraggiano.
 
Ingresso libero e gratuito

Luogo: Teatro Comunale, Medesano
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