22.10.2022

PENE D'AMOR PERDUTE

Data dell'evento: dal 22.10.2022 al 23.10.2022 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

di William Shakespeare

traduzione Luca Fontana

con Massimiliano Aceti, Maria Chiara Arrighini, Matilde Bernardi, Marco Fanizzi, Chiara Ferrara, Davide Gagliardini, Vincenzo Grassi, Irene Mantova, Luca Nucera, Salvatore Palombi, Guido Quaglione, Massimiliano Sbarsi, Rebecca Sisti, Francesca Somma, Marcello Vazzoler, Pavel Zelinskiy

regia Massimiliano Farau

produzione Fondazione Teatro Due

Nel giardino della corte di Navarra, un luogo fuori dal tempo, labirintico e pieno di simboli dal sapore un po? surreale tra Dalì, Magritte e Warhol si svolge la vicenda: il Re convince i suoi tre amici del cuore a dedicarsi per tre anni agli studi, evitando qualsiasi piacere della carne e soprattutto le tentazioni del gentil sesso.  L?inaspettato arrivo di una delegazione, formata dalla Principessa di Francia e da tre bellissime e brillanti dame, li renderanno però ben presto spergiuri. Dopo aver tradito il loro intento, un po? vergognandosene un po? mentendo l?un l?altro, inizieranno il corteggiamento scrivendo ampollose poesie amorose, nelle quali Shakespeare realizza una irresistibile parodia di tutta la tradizione cortese, post stilnovista e post petrarchesca.

Grazie a queste quattro ?maestre d?amore?, e ad un?inattesa epifania del lato più doloroso della vita, comprenderanno anche la natura adolescenziale della propria visione dell?amore e dell?esistenza, e la vacuità del loro culto fanatico del linguaggio concettoso e lambiccato come mezzo di ?conquista? erotica.

?Nella veloce quanto incisiva educazione sentimental-esistenziale cui vengono sottoposti ? racconta il regista Massimiliano Farau - , i quattro cavalieri, e con loro forse Shakespeare stesso - che in questa commedia tocca il vertice del proprio virtuosismo stilistico ma quasi con malinconia ne scopre anche il limite - non possono fare a meno di constatare una verità che secoli dopo Harold Pinter sintetizzerà così ?il linguaggio è un costante stratagemma per coprire la nudità?.

E attraverso questa consapevolezza accederanno, forse, ad una saggezza diversa, ad una visione della vita e dell?amore che non cerca più di espungere il dolore a colpi di wit ?eufuistico?, ma lo ingloba in una concezione più matura della condizione umana; una concezione fondata sulla consapevolezza della nostra fallibilità e finitudine; ed entro la quale la donna non è un territorio di conquista ma può diventare autenticamente (e letteralmente) con-sorte nell?affrontare anche le asperità e i lati meno luminosi della vita.

Con Pene d?amor perdute Shakespeare ha creato un teorema perfetto, sfrenatamente buffo ma anche screziato di una strana inquietudine, sui limiti dell?amore cosiddetto cortese (con tutto il suo apparato, in realtà, di metafore violentemente belliche per descrivere, appunto, la ?conquista? della donna) e insieme di una idea della ricerca della verità come atto puramente intellettualistico di presa di possesso del reale. Due facce, a pensarci bene, della stessa attitudine predatoria verso il mondo e la donna, da cui noi uomini siamo troppo facilmente tentati?.

La messa in scena si rifà all?immaginario di quell?epoca di idealismi e aspirazioni spiritualistiche misticheggianti vagamente velleitarie, la cui epitome è il viaggio in India dei Beatles. I costumi di Ilaria Albanese rimandano alla moda degli anni ?60, mentre le musiche di Enrico Padovani rielaborano al clavicembalo alcuni brani iconici del quartetto di Liverpool, come per dar loro una patina ironicamente antichizzante; lo spazio scenico, un giardino esoterico e iniziatico ricco di simboli tali da creare un?atmosfera surreale è curato da Fabiana Di Marco e illuminato dalle luci di Luca Bronzo"

Per info e biglietti: tel. 0521.230242

Luogo: Teatro Due
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OTELLO REMIX

Data dell'evento: dal 22.10.2022 al 22.10.2022 alle ore 21:00

Teatro del Tempo, ore 21

da un'idea di Antonio Buccarello

copione Matteo Bacchini

musiche Luca Savazzi

con gli allievi del laboratorio Il tempo del teatro tenuto insieme a Francesca Grisenti e Savino Paparella:

Anna La Riccia, Davide Alfieri, Michele Panariello, Emma Pelizza, Lucia Salvati, Matteo Barili, Sara Spina, Enrico Gatti, Sasha Frigeri, Sandro Chierici, Claudia Pilleri, Alessandra Virgilio e con Alessio Frisullo, Giacomo Caselli, Andrea Spagnoli, Arianna Ghezzo, Stefano Negro e Maria Pia Panfilo

"Non avevamo pensato a Otello. In dieci anni di laboratorio del martedì sera al Teatro del Tempo non avevamo mai preso in considerazione di lavorare su Otello, perché non lo conoscevamo e non conoscendolo pensavamo che fosse troppo classico, superato, scorretto, in fondo, non interessante. Ma un martedì di novembre Otello è entrato in teatro sotto forma di un foglietto con la scena II dell'atto V. E tutto è cominciato. è entrato in teatro accompagnato da Antonio, che voleva far lavorare mezz'ora gli allievi su quella scena, la famosa scena dell'assassinio di Desdemona. La mezz'ora di lavoro è diventata un'ora, poi un mese, poi sei mesi. Antonio non c'era più ma Otello era rimasto, non andava più via. Era così bello e così disperato che pretendeva di essere messo in scena. A modo nostro però, perché nel laboratorio Il tempo del teatro facciamo sempre le cose a modo nostro. Così l'Otello infinito di Shakespeare ha incontrato l'Otello in bianco e nero di Orson Welles e l'Otello colorato di Che cosa sono le nuvole, il capolavoro triste di Pasolini. è diventato un rito sacro officiato da burattini sgangherati, una lingua classica tradotta in veneziano, tanti Otelli tanti Iaghi tante Desdemone e nessun Cassio, perché Cassio non esiste, è il pretesto per rovinare tutto e restare alla fine col naso all'insù a guardare le nuvole, che dal cielo guardano l'umana debolezza e sorridono" (c.s.)

Per info e prenotazioni: cell. 340.3802940

Luogo: Teatro del Tempo
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DUE VECCHIETTE VANNO A NORD

Data dell'evento: 22.10.2022 alle ore 21:00

Teatro Comunale di Fontanellato, ore 21

(Dal comunicato stampa)

"Sarà una proposta concentrata, quella del Teatro Pompeo Piazza di Fontanellato. Tre mesi di spettacoli da ottobre a dicembre 2022, prima della temporanea chiusura per i necessari lavori di efficientamento energetico che si concluderanno a maggio 2023. Il Sindaco Luigi Spinazzi spiega ?la progettualità approvata dal PNRR per il miglioramento energetico del Teatro Comunale è in fase realizzativa e l'apertura del cantiere è prevista nel nuovo anno. Perciò la nostra amministrazione comunale ha condiviso la proposta di una mini stagione teatrale, in linea con le precedenti edizioni e con spettacoli di sicuro interesse culturale?.

Concentrati! è quindi lo slogan di un?attività che si presenta indubbiamente condensata nel tempo, ma anche la descrizione di proposte che sono dei veri distillati di teatralità, di comicità e di poesia per un programma che si propone di fornire quell??altrove? necessario per sopportare e superare i momenti difficili che stiamo affrontando a livello globale e individuale. Per elaborare i problemi, ridendoci anche un po? sopra, o per dimenticarli, anche solo per un?ora.

A dare il via a questo viaggio, sarà sabato 22 ottobre un altro viaggio, quello rocambolesco e metaforico di Annette e Bernadette, due sorelle che dopo aver perso la madre decidono di inumare le sue ceneri vicino a quelle del padre, nel Nord del Paese. È un mix di humour corrosivo e di tenerezza Due vecchiette vanno a Nord con Francesca Mazza e Angela Malfitano, testo di Pierre Notte, grande protagonista della cultura teatrale contemporanea francese. Dopo che, a causa della pandemia, la riflessione sulla pandemia e la morte è piombata come una meteora nelle vite di tutti, fa bene al cuore questo lavoro, una delicata fantasia sui lutti scombinati e il ritornello della riconciliazione, tardiva ma reale, tra le persone"

Per info e prenotazioni: cell. 327-4089399 

Luogo: Teatro Comunale di Fontanellato, ore 21
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KOLLAPS (Collasso)

Data dell'evento: 22.10.2022 alle ore 21:00

Teatro al Parco, ore 21

(Dal comunicato stampa)

"Sabato 22 ottobre alle 21 al Teatro al Parco di Parma, nell?ambito della Stagione 2022/23 del Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti, va in scena «Kollaps (Collasso)», testo profetico che il drammaturgo tedesco Philipp Löhle ha scritto nel 2015, messo in scena per la prima volta in Italia nel 2020 dalla compagnia Il Mulino di Amleto, regia di  Marco Lorenzi, con Roberta Calia, Yuri D'Agostino, Barbara Mazzi, Raffaele Musella, Angelo Tronca, musiche originali composte da Gianmaria Ferrario, ora riallestito da A.M.A. Factory in coproduzione con Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti. Lo spettacolo si rivolge a tutti a partire dai quattordici anni.

Seguendo la storia di cinque persone durante un?apocalisse sgangherata, «Kollaps» racconta una metafora dolce-amara di un Occidente che continua a correre disperatamente quando la corsa è finita da un pezzo, quando le risorse si stanno sgretolando, quando il tuo cellulare ha smesso di funzionare. Quanti sogni resteranno irrealizzati e quante azioni non compiute? Ha ancora senso questa corsa irrefrenabile verso il precipizio in un mondo di cui sappiamo la data della fine?

«Kollaps è una creazione speciale perché arriva in un momento complesso, smarrito e articolato delle nostre vite - scrive il regista Marco Lorenzi - è un gioco feroce e ironico sulle vite che viviamo e le vite che avremmo voluto vivere. Philipp Löhle immagina l?arrivo di un evento gigantesco, imprevedibile e (apparentemente) catastrofico per chiederci che cosa vogliamo veramente, che cosa desideriamo profondamente in una società che ci chiede di ?abdicare al desiderio?, come direbbe Herbert Marcuse».

Scritto da Philipp Löhle utilizzando un ricco e provocante puzzle di stili diversi sul quale Il Mulino di Amleto crea una tessitura e un gioco di citazioni e rimandi, dal dramma borghese al Far-West allo slapstick, «Kollaps» racconta la fine di un mondo, una apocalisse collettiva o meglio una serie di piccole apocalissi individuali e chiede di fare i conti sul rapporto tra la nostra responsabilità sociale e quella individuale, ma racconta anche la storia di animali che vengono liberati dalle loro gabbie e di altri animali, apparentemente più evoluti, che in quelle gabbie decidono di rientrarci. «Kollaps» ci ricorda ironicamente che desideriamo sempre quello che non abbiamo e quando lo otteniamo - se lo otteniamo - non siamo felici. Ma è anche la storia della fine di un matrimonio che altro non è che la piccola ?fine di un mondo?.

Per info e prenotazioni: tel. 0521 992044

Luogo: Teatro al Parco
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NON CI RESTA CHE FUGGIRE

Data dell'evento: 22.10.2022 alle ore 21:00

Galleria San Ludovico, ore 21:00

(Dal comunicato stampa)

"Prima nazionale  per NON CI RESTA CHE FUGGIRE, uno spettacolo partecipativo d teatro danza di e con Agnese Scotti e Teodoro Bonci del Bene - sabato 22 ottobre alle ore 21 presso Galleria San Ludovico. NON CI RESTA CHE FUGGIRE si configura come un rito teatrale, spinto dalla volontà di allenare l'immaginazione sul tema della fuga in qualsiasi declinazione: la fuga dal pericolo, dalla guerra, dalla povertà, da un compagno violento, da se stessi. E' uno spettacolo con il pubblico seduto in cerchio alla ricerca di una relazione profonda. E' un'esperienza teatrale dedicata a chi scappa, a chi è in fuga, o a chi vorrebbe fuggire. Per scappare dal pericolo, che sia dentro o fuori di noi, è prima di tutto necessario immaginare un altro luogo, diverso da questo. Lo spettacolo, che si ispira al saggio di Henri Laborit "Elogio della fuga", è un elogio all'immaginazione e alla creatività, unici strumenti per tentare di trasformare il mondo in cui siamo immersi, per sfuggire agli automatismi e alle pulsioni inconsce e attuare quel meccanismo di fuga che ci può aiutare ad evitare l'alienazione ambientale e, soprattutto, sociale" (c.s.)

Per info e prenotazioni: cell. 3271966873

Luogo: Galleria San Ludovico
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LA FELICITÀ DI EMMA

Data dell'evento: 22.10.2022 alle ore 21:15

Teatro di Ragazzola, ore 21.15

(Dal comunicato)

liberamente ispirato al romanzo di Claudia Schreiber

con Rita Pelusio

di Rita Pelusio, Domenico Ferrari, Enrico Messina

Regia Enrico Messina

Produzione Pem Habitat Teatrali, Piazzato Bianco

"Inaugurazione ufficiale della stagione teatrale 2022/23 del Teatro di Ragazzola, sabato 22 ottobre alle ore 21,15, con la partecipazione di Rita Pelusio. Voce tra le più originali dell?arte comica contemporanea, molti la ricorderanno per la presenza a Zelig e Colorado, più volte ospite a Ragazzola con i suoi spettacoli, Rita Pelusio porterà in scena il suo più recente lavoro teatrale ?La felicità di Emma?, liberamente ispirato al romanzo di Claudia Schreiber, scritto con Domenico Ferrari ed Enrico Messina, che ha curato anche la regia, una produzione Pem Habitat Teatrali e Piazzato Bianco. Emma è una donna forte e libera, ormai abituata all?assenza di un amore, che per sopravvivere alleva e macella maiali. Max è un uomo prigioniero di se stesso e della sua quotidianità, che non ha mai trovato il coraggio di amare e che sa di non avere più troppa vita davanti a sé. L?amore che sboccia fra Emma e Max viene raccontato guidando per mano lo spettatore, accompagnandolo ad una condivisione intensa sul confine sottile che separa amore e desiderio, felicità e morte. Scrive il regista Enrico Messina: ?Questo spettacolo risponde ad un?urgenza profonda dell?attrice che lo porta in scena. Rita Pelusio desiderava intensamente affrontare il tema del fine vita, consapevole del rischio che questo porta con sé. L?incontro con il libro delicatissimo di Claudia Schreiber è stato la scintilla che ha innescato il processo perché è proprio vero che per arrivare a toccare il cuore e la mente degli spettatori non basta avere una buona storia, ma bisogna avere un buon motivo per raccontarla. Nella riscrittura del testo, con lei e Domenico Ferrari, e poi nella messa in scena abbiamo cercato di tracciare un percorso che, nel districarsi tra le tantissime e letterarie immagini dell?autrice tedesca, riuscisse a comporre una narrazione che aiutasse Rita a conservare la ?leggerezza? della fiaba senza fuggire la profondità del tema affrontato. Abbiamo scelto di lavorare sulle fragilità, piuttosto che sui suoi punti di forza di attrice. Ci siamo sbilanciati alla ricerca di un disequilibrio che è stato prezioso alimento per nutrire la scena di intensità e verità, sempre muovendoci su un crinale sottile per evitare la retorica e fuggire rischiosi patetismi; e componendo una partitura fisica e gestuale, oltre che testuale, che disegna, in uno spazio contenuto e chiaramente definito, un?atmosfera rarefatta, lenta, luminosa e densa, scandita dal cinguettio degli uccelli, che si dilata nei silenzi del tempo e del campo intorno alla fattoria, e si comprime fino ad esplodere quando nella storia di Emma e Max irrompe il mondo esterno, rumoroso, inconsapevole?

Per info e prenotazioni contattare il numero: 339.5612798

Luogo: Teatro di Ragazzola
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