14.12.2018

L' UOMO DI PAGLIA

Data dell'evento: dal 14.12.2018 al 15.12.2018 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

di Georges Feydeau

con Paola De Crescenzo, Luca Nucera, Massimiliano Sbarsi, Nanni Tormen, Emanuele Vezzoli. Regia Walter Le Moli.

"Considerato uno dei più grandi autori della commedia francese, genio teatrale dell?intreccio, dell?equivoco, del travestimento, degli scambi di persona, Georges Feydeau ha composto oltre 50 testi, fra commedie e vaudeville. Fondazione Teatro Due propone una piccola soirée Feydeau imperniata sul breve atto unico, composto tra il 1884 e il 1885 (quando l?autore aveva 22 anni) L?uomo di Paglia; quasi in forma di preludio al ritmo da operetta offenbachiana creato dall?autore, tre monologhi, Agli antipodi, Patta all?aria e Un signore che non ama i monologhi, composti fra il 1881 e il 1883, avvieranno il clima rocambolesco e parossistico dell?atto unico." (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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IL PIACERE DELL'ONESTA'

Data dell'evento: dal 14.12.2018 al 16.12.2018 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

di Luigi Pirandello

con Alessandro Averone, Alessia Giangiuliani, Laura Mazzi, Marco Quaglia, Gabriele Sabatini, Mauro Santopietro


Regia Alessandro Averone

Produzione Fondazione Teatro Due

  

"Ci muoviamo costantemente circondati da immagini. Infinite immagini di come gli altri ci appaiono, di come noi appariamo a noi stessi e al mondo che ci circonda. Immagini di come vorremmo essere percepiti, di come gli altri vorrebbero essere visti da noi. Forme, involucri a cui l?uomo si aggrappa disperatamente per ancorarsi ad un senso del proprio essere. Il dibattersi grottesco dell?essere umano nel tentativo di rinchiudere la sostanza della propria persona in una forma riconoscibile che ne sancisca una verità. Non importa come e non importa a che prezzo.
Fosse anche la limpida e chiara onestà di una menzogna costruita a tavolino, di comune accordo. Per sopravvivere. Con la consueta causticità e maestria delle dinamiche teatrali Pirandello ci accompagna all?interno di un salotto borghese, luogo principe dell?ipocrisia e dell?immagine, e ci mostra con un limpido paradosso la drammatica e ridicola difficoltà di essere radicalmente e compiutamente se stessi." (note di regia)

Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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LA PESTE

Data dell'evento: dal 14.12.2018 al 15.12.2018 alle ore 21:00

Teatro del Cerchio (spettacolo per uno spettatore alla volta)

con Mario Mascitelli, Gabriella Carrozza, Mario Aroldi, Martina Vissani, Paola Ferrari, Damiano Camarda, Massimo Casales, Manuel Amadasi, Massimo Boschi, Melina Kalemberg, Martina Manzini, Francesca Magnani, Francesca Paterlini, Anxhela Malo, Monica Amaro, Cristina Rossini, Anna Lisa Cornelli, Antonella Prencipe, Giuseppe Piccione, Domenico Gerunda e Pier Federici. Regia di Mario Mascitelli.

Undici Stanze. Quindici personaggi che si confrontano direttamente col pubblico in un percorso fisico ed emotivo di grande impatto. E poi lei, La Peste, presente ovunque pur senza volto, in un contagio costante, metafora inquietante in cui il presente continua a riconoscersi.

Spettacolo per uno spettatore alla volta (diversi orari di entrata)

Per info e prenotazioni: 331 8978682

Luogo: Teatro del Cerchio
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CORPO DI STATO- IL DELITTO MORO: UNA GENERAZIONE DIVISA

Data dell'evento: 14.12.2018 alle ore 21:00

Teatro al Parco, ore 21

di e con Marco Baliani
Drammaturgia e regia Maria Maglietta
 
Produzione Casa degli Alfieri, Trickster Teatro
 
 
"Chi ha visto e ascoltato un?altra mia narrazione, il Kohlhaas tratto da Kleist, potrà meglio comprendere le ragioni di questo Corpo di Stato e il filo che li lega, poiché il tessuto è lo stesso: il rapporto conflittuale tra esigenza di rivolta contro l?ingiustizia e assunzione del ruolo di giustiziere.
Ma questa volta non siamo nella Germania del 1500, ma nel nostro passato prossimo, solo vent?anni fa. È sempre difficile raccontare qualcosa che ci è tanto vicino, specie se quel qualcosa ha inciso profondamente sulle nostre esistenze e sulle nostre scelte.
La materia è ancora così pulsante e non dipanata dalla lontananza, che si rischia allora di leggerla filtrandola e mettendola a distanza di sicurezza.
Ho cercato allora di ritornare laggiù, ricordandomi di me in quei giorni, trovando nelle mie esperienze di allora quelle ?piccole storie? che sole possono tentare di illuminare la Storia più grande. Ho ripercorso momenti dolorosi senza perdere però le atmosfere di quegli anni, gli entusiasmi,i paesaggi metropolitani, le contraddizioni.
Nei 55 giorni della prigionia di Moro ho raccontato di una lacerazione, di come il tema della violenza rivoluzionaria abbia dovuto fare i conti con un corpo prigioniero, e come questa immagine sia divenuta via via spartiacque per scelte fino ad allora rimandate e abbia fatto nascere domande e conflitti interiori non più risolvibili con slogan o con pratiche ideologiche. 
Ho raccontato le mie storie, prima ancora che su un palco teatrale, davanti a una telecamera; l?emozione della diretta televisiva è cosa diversa dall?eccitazione inquieta con cui ogni volta entro in scena a narrare.
Ora torno sulle tavole di legno a me care, non devo più cercare l?occhio di una telecamera, ma gli occhi di spettatori in carne e ossa; non sarò narratore esterno, questa volta, ma io stesso corpo narrante,in una dichiarata visione soggettiva di quegli anni.
Per quelli che non c?erano, i giovani d?oggi, sarà come visitare un mondo che appare tanto lontano, difficile a credersi.
Quando si esce da momenti e tempi in cui la vita è stata pregna di avvenimenti, quando il vivere è sembrato intenso anche nel dramma, dopo, col tempo, ci si sente sempre un po? stranieri, testimoni di eventi troppo densi per essere dipanati. Il narratore compie sempre questa sfida, straniero nel tempo cerca di vincere il manto spesso di oblio che spesso si stende sulle cose del mondo.(Marco Baliani)"
 
Per info e prenotazioni: 0521 992044

Luogo: Teatro al Parco
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