Febbraio 2023

DON JUAN IN SOHO

Data dell'evento: dal 01.02.2023 al 01.02.2023 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

di Patrick Marber

ispirato al Don Giovanni di Molière
traduzione a cura di Marco Casazza

con Daniele Russo
 
e con in o.a. Alfredo Angelici, Noemi Apuzzo, Gaia Benassi, Claudia D?Avanzo, Gennaro Di Biase, Carlo Di Maro, Sebastiano Gavasso, Mauro Marino, Alfonso Postiglione, Arianna Sorrentino, Gianluca Vesce

regia Gabriele Russo

produzione Fondazione Teatro Di Napoli - Teatro Bellini

Don Juan in Soho è un adattamento del Dom Juan ou Le Festin de pierre di Molière (Don Giovanni o il convitato di pietra) che l?autore britannico, nominato all?Oscar per miglior sceneggiatura non originale nel 2006, Patrick Marber ha realizzato in quello stesso anno per poi rimaneggiare dieci anni dopo e portare in scena nel 2016 al Wyndham?s Theatre di Londra. Caratteristica principale dei lavori di Marber è quella di innestare con grande disinvoltura il linguaggio comico-cabarettistico in strutture e personaggi mutuati da testi più o meno classici. È il caso di Don Juan in Soho in cui, il britannico, rispettando la struttura del Don Giovanni di Molière, o per meglio dire, ritagliandone il calco, lo trasferisce nella realtà della Londra di oggi e di un preciso e assai noto quartiere del West End: Soho, la zona a luci rosse della città.

Per info e prenotazioni: tel. 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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IN UNA NOTTE DI TEMPORALE (IL LUPO E LA CAPRA)

Data dell'evento: 05.02.2023 alle ore 15:30

Teatro di San Pancrazio, ore 15.30 (in replica alle ore 17)

Regia Mario Mascitelli

con Mario Aroldi e Mario Mascitelli

(spettacolo dai 4 anni)

"Tratto dal bellissimo racconto di Yuiki Kimura, lo spettacolo rappresenta la storia di un?amicizia nata in maniera spontanea pur se generata da un equivoco. Durante un temporale due personaggi diversissimi tra loro (come un lupo e una capra) si troveranno a condividere storie al buio di una capanna, pensando, sia l?uno che l?altro, di appartenere alla stessa specie. Alla fine i due diventeranno amici e si daranno appuntamento il giorno dopo per potersi conoscere alla luce del sole. Pur non potendo immaginare che cosa accadrà, la lezione data fino a quel momento farà riflettere il giovane pubblico sull?importanza dell?uguaglianza e dell?amicizia oltre i pregiudizi e i preconcetti" (c.s.)

Per info e prenotazioni: 351 5337070

Luogo: Teatro di San Pancrazio
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SMARRIMENTO

Data dell'evento: 11.02.2023 alle ore 21:00

Teatro Verdi di Busseto, ore 21

"Il primo appuntamento del nuovo anno al Teatro Verdi di Busseto è fissato per sabato 11 febbraio, ore 21, con ?Smarrimento?, un monologo delicato e potente scritto e diretto da Lucia Calamaro per e con Lucia Mascino, che porta in scena il suo primo monologo teatrale. L?attrice, dopo numerose apparizioni al cinema e tv (nella recente serie Sky Italia I delitti del BarLume), si cimenta con un copione denso come nello stile pluripremiata drammaturga e autrice Lucia Calamaro, dando voce ad una scrittrice in crisi in un dichiarato elogio degli inizi e del cominciare" (c.s.)

Per info e prenotazioni: tel. 0524-92487

Luogo: Teatro Verdi Busseto
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BALASSO FA RUZANTE

Data dell'evento: 11.02.2023 alle ore 21:15

Arena del Sole di Roccabianca, ore 21.15

"Natalino Balasso, Andrea Collavino e Marta Cortellazzo Wiel saranno i protagonisti dello spettacolo in scena sabato 11 febbraio ?Balasso fa Ruzante?. Ma? questo titolo è un inganno! È Ruzante che fa Balasso! Una drammaturgia fatta di scelte lessicali che sono, in pieno stile ruzantiano, scelte politiche e polemiche. Un neo-dialetto obliquo, abbondante e spassoso, che rende concrete tre figure toccanti: l?amico rivale Menato, Gnua donna sottoposta eppure dominante e lo stesso Ruzante. Un uomo contemporaneamente furbo e credulone, pavido eppure capace di uccidere, un eroe comico che ha qualcosa di primitivo che lo rende immortale" (c.s.)

Per info e prenotazioni: tel. 339.5612798

Luogo: Arena del Sole di Roccabianca
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ZUPPA DI SASSO

Data dell'evento: 12.02.2023 alle ore 15:30

Teatro di San Pancrazio, ore 15.30 (in replica alle ore 17)

(Dal comunicato stampa)
 
con Martina Manzini, Mattia Scolari, Giovanni Pazzoni e Silvia Santospirito

Regia Mario Mascitelli
 
Uno dei racconti più letti nelle scuole italiane riadattato per la scena con i personaggi che tanto hanno accompagnato i bambini nelle loro mattinate scolastiche. Un lupo, forse vecchio o forse solo stanco di cacciare, si presenta a casa di una gallina, in una fattoria, chiedendo di poter cucinare una zuppa con un sasso che porta in un sacco. La gallina, da prima impaurita ma poi incuriosita dal fare rassicurante del lupo, mette a disposizione pentola e fuoco e suggerisce di aggiunger un ingrediente per rendere più saporita la zuppa. Alla vista del lupo accorrono altri animali della fattoria allarmati dalla sua presenza ma, invece di combatterlo, lo aiutano a rendere la zuppa di sasso più deliziosa che mai aggiungendo ognuno il proprio ingrediente preferito. Alla fine tutti insieme mangeranno in compagnia riscoprendo la bellezza della condivisione. Arriverà il momento dei saluti. Il lupo prenderà il suo sasso e se ne andrà probabilmente in un?altra fattoria a rimediare, ancora una volta, un pasto caldo.
 
Quattro attori in scena danno vita a una storia contro il pregiudizio e la diversità. La paura per la propria incolumità piano piano si dissolverà e lascerà spazio alla curiosità e all?accoglienza. Si rischia, è vero, con chi non si conosce ma è solo aprendosi alla conoscenza che si può incontrare davvero l?altro, fare esperienze determinanti, arricchire la propria anima. Uno spettacolo che cerca di far capire ai bambini l?importanza dell?accettazione, come superare i pregiudizi (inculcati dagli adulti), guardare a un nuovo venuto, con curiosità e rispetto.

Per info e prenotazioni: 351 5337070

Luogo: Teatro di San Pancrazio
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MANDRAGOLA

Data dell'evento: 14.02.2023 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30 (in replica 17, 18, 25 febbraio, ore 20:30 e 19 e 26 febbraio, ore 16:00)

con
Dario Aita, Cristina Cattellani, Laura Cleri, Paola De Crescenzo, Davide Gagliardini, Massimiliano Sbarsi, Nanni Tormen, Emanuele Vezzoli, Pavel Zelinskiy

e con

Jacopo Facchini Alto e Maestro Concertatore
Francesca Cassinari Soprano
Roberto Rilievi Tenore
Matteo Magistrali Tenore
Marco Saccardin Baritono e Liuto

Regia Giacomo Giuntini

Produzione Fondazione Teatro Due

"Attraversare Machiavelli significa ammainare la bandiera dell?antipolitica e prendere posizione contro il riflusso nel privato. Mandragola è ambigua come la risata che genera. È terapeutico rimedio per infertilire Lucrezia, ma venefico farmaco per il primo uomo che con essa si congiungerà. È inquieta come il quondam Segretario che, allontanato dai pubblici uffici, si getta nell?analisi appassionata della situazione presente, impotente di fronte all?ostracismo in cui è stato relegato. È la sua politica con la maschera dell?umano: se la virtus politica, invece di essere rivolta al benessere collettivo, viene (comicamente?) incanalata in faccende private, perfino la legge risulta un?arma monca e inefficace. Tutta l?antropologia dispiegata nei cinque atti ci invita a considerare un mondo in cui è assente la conciliazione (per quanto aspra e contrastiva) della politica fatta da uomini eccellentissimi in grado di affrontare ed orientare la natura ferina dell?essere umano.

Siamo a Firenze, ma potremmo essere a Roma o a Pisa. La folle giornata che ci viene offerta vede dispiegarsi le macchinazioni di un parassito che intende secondare i desideri di un amante meschino; nel frattempo, un dottor poco astuto cerca un rimedio per avere un figlio da una giovane accorta e coinvolge un frate mal vissuto. Politica e commedia si intrecciano in un?epifania carnevalesca fatta di maschere, travestimenti, parodie del sacro e scivolamenti gerarchici; e tutto questo, con un sorriso, perché il linguaggio della politica e le sue tesi sono anche ingredienti del comico. Senza Machiavelli non avremmo una tappa fondamentale nella costituzione della politica come scienza. Non avremmo molto Shakespeare. Non avremmo la più bella commedia del Rinascimento italiano" (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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GRIGIO PIOMBO

Data dell'evento: dal 16.02.2023 al 18.02.2023 alle ore 17:00

Ape Parma Museo

(Dal comunicato stampa)

"A poche settimane dalla conclusione dell?anno del centenario della sua nascita, continua la dedica di Lenz Fondazione a Pier Paolo Pasolini, il grande intellettuale italiano del Novecento, poeta, scrittore, regista, saggista, sceneggiatore, drammaturgo, attento osservatore dei cambiamenti della società dal secondo dopoguerra, giudice radicale e critico delle abitudini borghesi e della societa? dei consumi.

L?evento site-specific, proposto in sei repliche dal 16 al 18 febbraio, è un progetto speciale collaterale alla mostra PIER PAOLO PASOLINI E PARMA. Incontri di un visionario, organizzata da Fondazione Monteparma insieme al Circolo Stanley Kubrick con il sostegno del Comune di Parma e della Regione Emilia-Romagna (L.R.n.3/2016), che verrà proposto all?interno del percorso espositivo nella suggestiva Sala della Ruota di APE Parma Museo, segnando un?altra importante tappa della collaborazione culturale tra Fondazione Monteparma e Lenz Fondazione.

Le visioni apocalittiche di Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pasolini, insieme ai versi originali dell?Eneide, a frammenti di documenti storici degli anni di piombo e a rielaborazioni de Le 120 giornate di Sodoma di De Sade, costituiscono il dispositivo poetico e metastorico di GRIGIO PIOMBO, performance, creazione installativa, musicale, visuale site-specific ideata da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, con musiche originali di Andrea Azzali, e con la sensibile interpretazione di Valentina Barbarini, attrice icona di molti spettacoli di Lenz.

Esplorazione poetica imperniata sulla critica al potere e alla violenza nelle sue diverse forme ed espressioni, la drammaturgia di GRIGIO PIOMBO rilegge in chiave metastorica l?epos virgiliano, rimandando a un topos costante nella storia italiana: la guerra senza eroi, la violenza senza soggetto, l?architettura umana muta e incapace di sentimento. Così, l?occupazione del Lazio da parte di Enea e la ribellione del giovane Turno disobbediente al nuovo ordine, si trasfigurano nella notte luttuosa degli anni Settanta.

La rinuncia alla pietà cancella il volto dei ?fanciulli e delle fanciulle? in armi, li priva del nome, degli affetti familiari, del futuro, perché la promessa di resurrezione ? dopo il giudizio universale dello scontro con lo Stato ? appare una retorica pietrificante più potente della pace quotidiana. Come la cerva ferita a morte da Ascanio sulle rive del Tevere, la generazione senza identità degli anni di piombo trafitta dalla delusione del revisionismo del dopo Resistenza, corre sfrenata alla lotta contro il potere. Solo il corpo straziato di Pier Paolo Pasolini, come una principessa destinata al sacrificio, una lacrimosa Lavinia sporca del fango di quegli stessi lidi su cui la Storia è iniziata millenni fa, supera l?orrore dell?oblio e lascia con il suo gemito poetico e profetico, un eterno segno di pietà e bellezza"

Per info e prenotazioni: 0521 270141 

Luogo: Ape Parma Museo
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ORACOLI

Data dell'evento: 18.02.2023 alle ore 21:00

Europa Teatri, ore 21

(Dal comunicato stampa)

"Europa Teatri è lieta di ospitare sabato 18 febbraio alle ore 21 l'ultimo lavoro di Elisa Cuppini e Savino Papparella. Lo spettacolo Oracoli, nato in collaborazione con Micro Macro/Insolito Festival 2021, ha avuto una fase di creazione proprio al Teatro Europa durante una residenza in giugno 2022, prima del debutto dell'estate scorsa.

Attraverso un linguaggio scenico che mescola teatro e danza sul filo dell?assurdo, due attori in scena vengono chiamati ad indossare abiti da veggenti e ad attraversare epoche dove la profezia era l?interrogazione necessaria per vivere. Nello scorrere inesorabile del tempo, si arriva sino ai giorni nostri, dove ormai nell?incertezza presente, qualsiasi credo sembra essere inutile, per una lungimiranza futura. Oracoli è l?ironica difficoltà di ritrovare un senso al futuro, stando nel presente, mettendo in scena le parole della giovane drammaturga Francesca Di Fazio"

Per info e prenotazioni: 0521 243377

 

Luogo: Europa Teatri
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SPETTRI

Data dell'evento: dal 21.02.2023 al 22.02.2023 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

(Dal comunicato stampa)

"Sarà in scena a Teatro Due il 21 e 22 febbraio alle ore 20.30 Spettri, uno dei drammi più significativi di Henrik Ibsen. Come nei grandi miti della tragedia greca, qui si mescolano incesto, follia, verità terribili dopo anni di menzogna. L?ambientazione pero? e? quella di un?allucinata campagna norvegese, resa grigia e stagnante, come l?animo dei personaggi, da una pioggia battente; un luogo in cui il sole e il calore arrivano inutilmente e sempre troppo tardi.

Questa nuova versione del capolavoro del drammaturgo norvegese è adattata da Fausto Paravidino, diretta da Rimas Tuminas e interpretata da Andrea Jonasson, che torna dopo dieci anni a calcare il palcoscenico, grande interprete con ruoli da protagonista prima in Germania e Austria, poi a partire dagli anni ?80 anche in Italia sotto la guida di Giorgio Strehler, che sarebbe divenuto suo marito.

Il dramma si svolge in uno spazio onirico, molto nella testa della signora Alving la quale, anni dopo la vicenda di cui Ibsen narra, è visitata dai fantasmi di quella vicenda stessa e continua a riviverla. Ciò che avviene sulla scena è un continuo passaggio tra passato e presente in cui personaggi reali e fantasmi si fondono come in un sogno.

Quello di Ibsen e? un realismo che svela l?ipocrisia della morale borghese, fondata sul perbenismo e sulla religiosità di facciata. Helene Alving, ricca vedova, rievoca col Pastore Manders la vera e nefanda personalità del marito alla memoria del quale sarà dedicato l?asilo che si sta per inaugurare. Ella era in gioventù fuggita dal marito corrotto per rifugiarsi tra le braccia del pastore che amava, ma questi l?aveva respinta. Osvald Alving, che ignora le terribili verità del passato, e? appena tornato da Parigi, dove ha scoperto di essere ormai destinato alla follia: la madre che finora gli aveva nascosto il passato, finalmente gli rivela che egli ha ereditato la sifilide dalle dissolutezze del padre. Egli apprende dalla madre che Regine Engstrand, la giovane cameriera della quale e? innamorato, e? frutto di una relazione del padre e quindi sua sorellastra. Il falegname Engstrand, zoppo dalla parte sinistra, quella del ?male?, incarna il maligno e vuole aprire una Casa del marinaio: un bordello contrabbandato per iniziativa meritoria. Regine, dopo aver scoperto di essere la sua sorellastra, abbandona Osvald e accetta di andare nel bordello del patrigno. Osvald, dopo aver fatto promettere alla madre, qualora fosse colto da un?altra crisi, di somministrargli una dose letale di morfina, viene definitivamente travolto dalla follia.

Spettri viene spesso considerata l?altra faccia di Casa di bambola: la signora Alving e? una Nora che non riesce a fuggire, che si lascia plagiare da un moralismo puritano e convenzionale incarnato dal Pastore Manders, una sorta di coro in questa moderna tragedia. Helene Alving resta a custodire le falsità della vita borghese e tenta di riscattare il passato con un asilo che va emblematicamente a fuoco, perché gli ?spettri? del passato riemergono continuamente.

?La verità è la cosa più difficile da rivelare?, dice il regista Rimas Tuminas e in questa produzione è ben rappresentato non solo il disvelamento di segreti familiari, ma anche l?esternazione dei fantasmi che si nascondono e vivono dentro tutti noi. ?I ?fantasmi? sono illusioni che le persone costruiscono a partire dalle proprie debolezze, glorifichiamo le nostre paure e lodiamo le effigie dei nostri carnefici. I ?fantasmi? sono le menzogne che adottiamo e che trasmettiamo ai nostri figli.

Questo spettacolo è una storia di liberazione dai fantasmi che ci inseguono?.

In scena, insieme ad Andrea Jonasson, Gianluca Merolli, Fabio Sartor, Giancarlo Previati e Eleonora Panizzo.

Per info e prenotazioni: tel. 0521.230242 

Luogo: Teatro Due
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GRAPPOLI DI RABBIA

Data dell'evento: dal 25.02.2023 al 26.02.2023 alle ore 21:00

Teatro del Tempo, ore 21 (in replica domenica 26 febbraio, ore 17)

reading di Fabrizio Croci

tratto da Furore di John Steinbeck

musiche dal vivo di Rocco Rosignoli

produzione Teatro del Tempo

 

Sabato 25 febbraio alle 21 e domenica 26 alle 17, al Teatro del Tempo arriva Grappoli di Rabbia, un reading di Fabrizio Croci tratto da Furore di John Steinbeck, con musiche dal vivo di Rocco Rosignoli.

C?è tutta l?epica americana della terra in Furore (The grapes of wrath, 1939) di John Steinbeck, che in tutta la sua opera ha sempre mostrato un interesse centrale per i problemi sociali e materiali connessi con la terra e il lavoro agricolo.

Grappoli di rabbia esprime pienamente il turbamento sociale del decennio 1930-1940 e tutte le contraddizioni, le tensioni e le illusioni connesse all?American way of life. Tuttavia, leggere oggi Furore, a distanza di 83 anni dalla sua pubblicazione, è leggere il presente. L?incredibile contemporaneità dei contenuti umani e la comunanza dei contesti storici, quello di Furore alla fine anni ?30 in America e il nostro presente alle soglie del terzo decennio del terzo millennio, ci fanno riflettere sul ricorrere inesorabile delle dinamiche umane e sociopolitiche della Storia.

Per info e prenotazioni: 340 3802940

 

Luogo: Teatro del Tempo
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DA LONTANO (CHIUSA SUL RIMPIANTO)

Data dell'evento: 25.02.2023 alle ore 21:00

Teatro al Parco, ore 21

(Dal comunicato stampa)

"Ha recentemente firmato come regista il suo primo film, dedicato alla vita di Rosa Balistreri, cantastorie e attivista, voce autentica della Sicilia popolare. Isabella Ragonese, una delle attrici di teatro, cinema e tv tra le più amate della sua generazione, il 25 febbraio alle 21 sarà a Parma, al Teatro al Parco nel cartellone della stagione 2022/2023 del Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti, interprete di «Da Lontano (chiusa sul rimpianto)», uno spettacolo scritto per lei da Lucia Calamaro, tra le drammaturghe più interessanti della scena italiana, qui anche regista. L?incontro e la collaborazione tra le due artiste ha dato origine a un racconto toccante e intimo. Una figlia adulta, terapeuta, tenta di alleviare la sofferenza della propria madre, una donna da sempre impreparata al mondo, fragile e incapace di reggere il peso e le responsabilità del proprio ruolo genitoriale. I ruoli di madre e figlia vengono rovesciati, e questo ribaltamento di prospettiva commuove per la sensibilità con la quale viene disegnato il rapporto tra le due donne.

«Quanti di noi, da piccoli ? si chiede Lucia Calamaro - hanno assistito impotenti ai drammi degli adulti amati? Quanti avrebbero voluto intervenire? Aiutare, capire. In fondo salvarli. E quasi mai si può. Da Lontano mette in scena il tentativo irragionevole di una figlia adulta, diventata terapeuta, di fare oggi quello che non aveva potuto fare a quei tempi: aiutare quella madre tribolata, che esisteva solo quando lei era bambina». «Tra i desideri incompiuti che abitano un?esistenza ? prosegue l?autrice - ogni tanto fa capolino quello di aiutare quel genitore dolente che abbiamo conosciuto da bambini. Di avere i mezzi, gli strumenti per farlo, per dargli l?ascolto dovuto ed aiutarlo senza che se ne accorga. Il genitore che sentivamo più fragile. Quell?adulto impreparato al mondo che ci accudiva alla bene e meglio attraversato com?era da tribolazioni e guai. Non stavano sempre bene i nostri genitori. Avevano parecchi dispiaceri. E noi eravamo piccoli, per lo più impotenti di fronte a quella loro ben declinata infelicità. Intuivamo, non sapevamo, sospettavamo, non sapendo che fare. Allora ho immaginato un luogo, piccolo, tra un fantomatico ?di qua? e  ?di là? in cui questo fatto, questa parola che sia ?evento?, che curi, possa accadere,  per un po?».

Per info e prenotazioni: tel. 0521 992044

Luogo: Teatro al Parco
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SOLITARIUM_favola danzata di due timidezze

Data dell'evento: 26.02.2023 alle ore 16:30

Teatro alla Corte di Giarola, Collecchio, ore 16.30

Riprende domenica 26 febbraio la stagione ragazzi del Teatro alla Corte di Giarola.

L?appuntamento è alle 16.30 con lo spettacolo Solitarium_favola danzata di due timidezze della compagnia Teatrodistinto, ideato, scritto e diretto da Daniel Gol. Solitarium è un inno alla naturalezza del momento e dello scambio, alla possibilità di avere paura e ritrarsi senza perdere la propria forza, alla relazione fatta di sguardi, piccoli dettagli, momenti in cui non accade nulla, eppure tutto cambia. Due esseri umani vivono separati nella propria solitudine, fatta di quotidianità e routine, di gesti che scandiscono il tempo con la loro ritmata e inesorabile regolarità

Un breve sentiero permette loro di connettersi, di avvicinarsi, e di affrontare il desiderio interiore di intimità e affetto, superando la timidezza e il senso di inadeguatezza.

Piccoli gesti, sguardi fugaci, il suono dei loro passi sulla ghiaia avvicinano le distanze, aprono le porte che li separano, permettendo loro di trovarsi, senza timore.

Con questo spettacolo, che lavora sull?immagine, sulla danza e sul suono, Teatrodistinto racconta la relazione umana nella sua semplicità e purezza, senza l'utilizzo di parole, senza certezze e senza promesse.

Uno spettacolo tout public a partire dai 5 anni.

La stagione ragazzi del Teatro alla Corte è organizzata dall?associazione UOT in collaborazione con Comune di Collecchio e Parchi del Ducato

Per info e prenotazioni: 346 6716151

Luogo: Teatro alla Corte di Giarola, Collecchio
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