DA LONTANO (CHIUSA SUL RIMPIANTO)

(Dal comunicato stampa)

"Ha recentemente firmato come regista il suo primo film, dedicato alla vita di Rosa Balistreri, cantastorie e attivista, voce autentica della Sicilia popolare. Isabella Ragonese, una delle attrici di teatro, cinema e tv tra le più amate della sua generazione, il 25 febbraio alle 21 sarà a Parma, al Teatro al Parco nel cartellone della stagione 2022/2023 del Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti, interprete di «Da Lontano (chiusa sul rimpianto)», uno spettacolo scritto per lei da Lucia Calamaro, tra le drammaturghe più interessanti della scena italiana, qui anche regista. L’incontro e la collaborazione tra le due artiste ha dato origine a un racconto toccante e intimo. Una figlia adulta, terapeuta, tenta di alleviare la sofferenza della propria madre, una donna da sempre impreparata al mondo, fragile e incapace di reggere il peso e le responsabilità del proprio ruolo genitoriale. I ruoli di madre e figlia vengono rovesciati, e questo ribaltamento di prospettiva commuove per la sensibilità con la quale viene disegnato il rapporto tra le due donne.

«Quanti di noi, da piccoli – si chiede Lucia Calamaro - hanno assistito impotenti ai drammi degli adulti amati? Quanti avrebbero voluto intervenire? Aiutare, capire. In fondo salvarli. E quasi mai si può. Da Lontano mette in scena il tentativo irragionevole di una figlia adulta, diventata terapeuta, di fare oggi quello che non aveva potuto fare a quei tempi: aiutare quella madre tribolata, che esisteva solo quando lei era bambina». «Tra i desideri incompiuti che abitano un’esistenza – prosegue l’autrice - ogni tanto fa capolino quello di aiutare quel genitore dolente che abbiamo conosciuto da bambini. Di avere i mezzi, gli strumenti per farlo, per dargli l’ascolto dovuto ed aiutarlo senza che se ne accorga. Il genitore che sentivamo più fragile. Quell’adulto impreparato al mondo che ci accudiva alla bene e meglio attraversato com’era da tribolazioni e guai. Non stavano sempre bene i nostri genitori. Avevano parecchi dispiaceri. E noi eravamo piccoli, per lo più impotenti di fronte a quella loro ben declinata infelicità. Intuivamo, non sapevamo, sospettavamo, non sapendo che fare. Allora ho immaginato un luogo, piccolo, tra un fantomatico “di qua” e  “di là” in cui questo fatto, questa parola che sia “evento”, che curi, possa accadere,  per un po’».

Per info e prenotazioni: tel. 0521 992044

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