10.03.2024

LUNGS

Data dell'evento: dal 10.03.2024 al 17.03.2024 alle ore 18:00

Teatro Due (9 marzo ore 18; 10 marzo ore 19; 12, 15 e 16 marzo ore 20.30; 17 marzo ore 16)

(Dal comunicato stampa)

di Duncan Macmillan
traduzione di Matteo Colombo

con
Sara Putignano
Davide Gagliardini

Regia Massimiliano Farau

Produzione Fondazione Teatro Due

"La coppia contemporanea, l?etica ecologica dei nostri anni 2000, due giovani interpreti talentuosi, una scena nuda e battute a perdifiato: ecco gli essenziali elementi di LUNGS, in scena dal 9 al 17 marzo 2024 a Teatro Due (9 marzo ore 18; 10 marzo ore 19; 12, 15 e 16 marzo ore 20.30; 17 marzo ore 16). Il testo di Duncan Macmillan è interpretato da Sara Putignano e Davide Gagliardini con la regia di Massimiliano Farau.

LUNGS (in italiano ?polmoni?) è una pièce semplice, come respirare. E come il respiro ha un ritmo serrato di fiati, violento e delicato, struggente e divertente, singhiozzante per il riso e il pianto. Duncan Macmillan disegna con questo testo un ritratto attuale e ironico di una storia d?amore qualunque, spiazzante e brutalmente onesta, divertente e tagliente: le voci di una generazione per la quale l?incertezza è un modo di vivere, un ambiente liquido in cui fluttuare in due. Lungs ha debuttato a Washington per poi essere presentato al National Theatre di Londra, richiamando una grandissima attenzione per l?originalità della scrittura e della struttura drammaturgica.

Rappresentato per la prima volta in Italia da Fondazione Teatro Due nel novembre del 2013, Lungs viene ripreso ora a 10 anni di distanza con gli stessi talentuosi interpreti. Attraverso una successione vertiginosa di dialoghi, che riproducono con virtuosistica esattezza il parlato, Macmillan ci conduce lungo le stazioni di una relazione amorosa che diventa una finestra sulla contemporaneità. Il palcoscenico spoglio permette alla macchina scenica, diretta con la consueta efficace essenzialità da Massimiliano Farau, continui salti nello spazio e nel tempo, e consegna al pubblico la nuda dinamica del discorso amoroso.

In un?epoca di ansia globale, terrorismo, incertezza climatica e instabilità politica, una giovane coppia inizia la fatidica discussione sull?avere o meno un bambino, in un tempo serrato che non lascia spazio, margine, neanche al respiro. A pensarci troppo su, si finisce per non farlo più; ad affrettare la decisione al contrario si potrebbe incorrere in un disastro. Avere un bambino è una scelta da farsi per le giuste ragioni, pensano i due protagonisti; ma quali sono esattamente queste giuste ragioni? Che cosa verrà distrutto per primo in questa estenuante decisione? Il loro rapporto di coppia o l?ambiente? Lentamente il fuoco del testo si sposta sull?argomento ecologico, sulla salvezza del pianeta e sull?assicurare alle future generazioni dell?aria respirabile. Finché non ci si rende conto che il punto diviene la capacità polmonare dei due personaggi in scena, con battute lunghe una pagina stampata. Così il dialogo franto, elusivo, fatto di pensieri confusi, recriminazioni, deliri, frecciate e scuse, segue i protagonisti lungo le contorte traiettorie di una difficile scelta e delle sue conseguenze; e oltre, fra delusioni, rotture, riconciliazioni e un inaspettato finale, in cui il tempo subisce un?accelerazione spiazzante e commovente." (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: tel. 0521 230242 

Luogo: Teatro Due
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LA MARIA BRASCA

Data dell'evento: dal 10.03.2024 al 10.03.2024 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30 (in replica domenica 10 marzo alle 16.00)

(Dal comunicato stampa)

di Giovanni Testori

con Marina Rocco e Mariella Valentini, Luca Sandri, Filippo Lai

produzione Teatro Franco Parenti / Fondazione Teatro della Toscana

La Maria Brasca è una storia al femminile disegnata negli anni ?60 con efficace realismo sociale dal grande drammaturgo Giovanni Testori, un ritratto indelebile e senza tempo di una donna capace di lottare e di non cedere mai davanti a ?sta bestiata che è il mondo?. Il titolo testoriano sarà in scena il 9 marzo alle ore 20.30 e 10 marzo alle 16.00 a Teatro Due nell?allestimento diretto da Andrée Ruth Shammah, con Marina Rocco e Mariella Valentini, Luca Sandri, Filippo Lai.

Maria Brasca fa la calzettaia in una fabbrica di Niguarda e fa l?amore, con qualche scandalo per la gente, come gli uomini, senza problemi. Ma un giorno le capita di innamorarsi di un ragazzotto più giovane di lei, nullafacente, un po? mascalzone che la fa impazzire di passione. Alla Maria Brasca non importa se Romeo la tradisce. Lei sa che quello per Romeo è un amore definitivo e lo difende come una tigre perché vuole da lui cose definitive. ?Testori, un grande, grandissimo scrittore che quando ha scritto per il Teatro ha fatto nascere personaggi femminili indimenticabili come non ne esistono nel teatro di prosa, non solo in Italia ma credo nel mondo? ? racconta la regista Andrée Ruth Shammah. ?Una di queste eccezionali figure è sicuramente quella nata per prima, l?unico personaggio vincente di Testori, quello che grida al mondo la potenza della passione, l?amore per la vita vissuta fuori da ogni costrizione, convenzione, compromesso: è La Maria Brasca. Negli anni ?60 fu Franca Valeri a farla esistere sul palcoscenico ma poi, con la mia regia, per anni è stata il grande successo di Adriana Asti e ora, nei cento anni dalla nascita di Testori, è necessario un passaggio di testimone per continuare a far vivere sulla scena questa esplosione di energia che ci diverte e ci commuove. Dopo essere stata la mia protagonista ne Gli Innamorati di Goldoni, Ondine di Giraudoux e, più recentemente, una memorabile Nora in Casa di Bambola, Marina Rocco è sicuramente l?attrice perfetta per entrare in questo spettacolo e farlo rivivere così come ha vissuto per tanti anni nell?edizione amata dal suo autore. Sento, adesso, a trent?anni dalla prima edizione e ventitré dalla ripresa, la necessità di far rinascere ?quello? spettacolo, quello e non un altro perché, affascinata da quella volontà di Maria di non cedere, di difendere tutto ciò che rappresenta la sua vita e non aver paura di parlare di felicità (uno stato d?animo così prezioso ma assente nel teatro di Testori e così raro nella drammaturgia contemporanea) credo sia importante rilanciarlo nel tempo futuro per altre centinaia di recite.
Io ci credo, succederà, perché il testo è ancora così fresco, potente nel messaggio e lo spettacolo fa vibrare la comunicazione tra divertimento (le scene con le sorelle sono irresistibili) e commozione (lei che rimane in sottoveste in cucina, disperata) e il gran finale in dialogo con il pubblico, un finale positivo che lascia gli spettatori divertiti, con lo stimolo a vivere le proprie passioni e i singoli desideri con grande fiducia e allegria! La scena è una delle più belle del mio scenografo storico Gianmaurizio Fercioni e le musiche, quelle indimenticabili di Fiorenzo Carpi.

Per info e prenotazioni: tel: 0521.230242 

 

Luogo: Teatro Due
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L`ACCIARINO MAGICO

Data dell'evento: 10.03.2024 alle ore 16:30

Europa Teatri, ore 16.30

(Dal comunicato stampa)

con Bernardino Bonzani

testo Ilaria Gerbella e Bernardino Bonzani

regia Ilaria Gerbella

"Tutto ha inizio quando un giovane soldato, di ritorno dalla guerra, incontra una vecchia strega seduta sotto un albero. La donna gli chiede di entrare nella cavità dell'albero per recuperare un vecchio acciarino a lei appartenuto un tempo, il giovane accetta. È da questo incontro che il giovane si troverà coinvolto in una serie di avventure che lo trasporteranno in un mondo fantastico.

In tutto questo, il giovane soldato non dà segno di acquisire alcuna consapevolezza rispetto a sé e al mondo: che si ritrovi poverissimo o con mille denari in tasca, condannato a morte in una prigione buia o alla vigilia delle nozze con una principessa, rimane spettatore della propria esistenza, che si staglia su ogni sfondo al di là del bene e del male. Il suo destino si compie poiché questo è ciò che semplicemente deve succedere, senza una vera perdita o un vero guadagno. Nemmeno il confronto con la paura si risolve con il suo superamento: i tre cani che inizialmente affronta e che poi gli verranno in aiuto ad ogni passo non gli incutono sufficiente terrore. Insomma cos?ha di morale da dire questo racconto in cui il premio tocca in sorte a chi non se lo merita, in cui ogni desiderio del protagonista si stempera in un semplice capriccio, in cui la magia viene in soccorso a chi la estorce con noncuranza? Non lo sappiamo, o meglio, non ve lo diciamo. Sappiamo però che, per crescere, imparare a porre domande è altrettanto importante che fornire risposte. E sappiamo anche che è essenziale imparare ad ascoltare: il vero incantesimo è ciò che accade tra la luce e il buio di un piccolo spazio raccolto, dove i bimbi guardano, ascoltano, tremano, ridono, fanno tesoro di visioni e parole. Per poi crescere, ricordare e andare oltre" (c.s.)

(età' dai 6 ai 10 anni)

Per info e prenotazioni: tel. 0521 243377

Luogo: Europa Teatri
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