09.03.2024

LUNGS

Data dell'evento: dal 09.03.2024 al 17.03.2024 alle ore 18:00

Teatro Due (9 marzo ore 18; 10 marzo ore 19; 12, 15 e 16 marzo ore 20.30; 17 marzo ore 16)

(Dal comunicato stampa)

di Duncan Macmillan
traduzione di Matteo Colombo

con
Sara Putignano
Davide Gagliardini

Regia Massimiliano Farau

Produzione Fondazione Teatro Due

"La coppia contemporanea, l?etica ecologica dei nostri anni 2000, due giovani interpreti talentuosi, una scena nuda e battute a perdifiato: ecco gli essenziali elementi di LUNGS, in scena dal 9 al 17 marzo 2024 a Teatro Due (9 marzo ore 18; 10 marzo ore 19; 12, 15 e 16 marzo ore 20.30; 17 marzo ore 16). Il testo di Duncan Macmillan è interpretato da Sara Putignano e Davide Gagliardini con la regia di Massimiliano Farau.

LUNGS (in italiano ?polmoni?) è una pièce semplice, come respirare. E come il respiro ha un ritmo serrato di fiati, violento e delicato, struggente e divertente, singhiozzante per il riso e il pianto. Duncan Macmillan disegna con questo testo un ritratto attuale e ironico di una storia d?amore qualunque, spiazzante e brutalmente onesta, divertente e tagliente: le voci di una generazione per la quale l?incertezza è un modo di vivere, un ambiente liquido in cui fluttuare in due. Lungs ha debuttato a Washington per poi essere presentato al National Theatre di Londra, richiamando una grandissima attenzione per l?originalità della scrittura e della struttura drammaturgica.

Rappresentato per la prima volta in Italia da Fondazione Teatro Due nel novembre del 2013, Lungs viene ripreso ora a 10 anni di distanza con gli stessi talentuosi interpreti. Attraverso una successione vertiginosa di dialoghi, che riproducono con virtuosistica esattezza il parlato, Macmillan ci conduce lungo le stazioni di una relazione amorosa che diventa una finestra sulla contemporaneità. Il palcoscenico spoglio permette alla macchina scenica, diretta con la consueta efficace essenzialità da Massimiliano Farau, continui salti nello spazio e nel tempo, e consegna al pubblico la nuda dinamica del discorso amoroso.

In un?epoca di ansia globale, terrorismo, incertezza climatica e instabilità politica, una giovane coppia inizia la fatidica discussione sull?avere o meno un bambino, in un tempo serrato che non lascia spazio, margine, neanche al respiro. A pensarci troppo su, si finisce per non farlo più; ad affrettare la decisione al contrario si potrebbe incorrere in un disastro. Avere un bambino è una scelta da farsi per le giuste ragioni, pensano i due protagonisti; ma quali sono esattamente queste giuste ragioni? Che cosa verrà distrutto per primo in questa estenuante decisione? Il loro rapporto di coppia o l?ambiente? Lentamente il fuoco del testo si sposta sull?argomento ecologico, sulla salvezza del pianeta e sull?assicurare alle future generazioni dell?aria respirabile. Finché non ci si rende conto che il punto diviene la capacità polmonare dei due personaggi in scena, con battute lunghe una pagina stampata. Così il dialogo franto, elusivo, fatto di pensieri confusi, recriminazioni, deliri, frecciate e scuse, segue i protagonisti lungo le contorte traiettorie di una difficile scelta e delle sue conseguenze; e oltre, fra delusioni, rotture, riconciliazioni e un inaspettato finale, in cui il tempo subisce un?accelerazione spiazzante e commovente." (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: tel. 0521 230242 

Luogo: Teatro Due
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LA MARIA BRASCA

Data dell'evento: dal 09.03.2024 al 10.03.2024 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30 (in replica domenica 10 marzo alle 16.00)

(Dal comunicato stampa)

di Giovanni Testori

con Marina Rocco e Mariella Valentini, Luca Sandri, Filippo Lai

produzione Teatro Franco Parenti / Fondazione Teatro della Toscana

La Maria Brasca è una storia al femminile disegnata negli anni ?60 con efficace realismo sociale dal grande drammaturgo Giovanni Testori, un ritratto indelebile e senza tempo di una donna capace di lottare e di non cedere mai davanti a ?sta bestiata che è il mondo?. Il titolo testoriano sarà in scena il 9 marzo alle ore 20.30 e 10 marzo alle 16.00 a Teatro Due nell?allestimento diretto da Andrée Ruth Shammah, con Marina Rocco e Mariella Valentini, Luca Sandri, Filippo Lai.

Maria Brasca fa la calzettaia in una fabbrica di Niguarda e fa l?amore, con qualche scandalo per la gente, come gli uomini, senza problemi. Ma un giorno le capita di innamorarsi di un ragazzotto più giovane di lei, nullafacente, un po? mascalzone che la fa impazzire di passione. Alla Maria Brasca non importa se Romeo la tradisce. Lei sa che quello per Romeo è un amore definitivo e lo difende come una tigre perché vuole da lui cose definitive. ?Testori, un grande, grandissimo scrittore che quando ha scritto per il Teatro ha fatto nascere personaggi femminili indimenticabili come non ne esistono nel teatro di prosa, non solo in Italia ma credo nel mondo? ? racconta la regista Andrée Ruth Shammah. ?Una di queste eccezionali figure è sicuramente quella nata per prima, l?unico personaggio vincente di Testori, quello che grida al mondo la potenza della passione, l?amore per la vita vissuta fuori da ogni costrizione, convenzione, compromesso: è La Maria Brasca. Negli anni ?60 fu Franca Valeri a farla esistere sul palcoscenico ma poi, con la mia regia, per anni è stata il grande successo di Adriana Asti e ora, nei cento anni dalla nascita di Testori, è necessario un passaggio di testimone per continuare a far vivere sulla scena questa esplosione di energia che ci diverte e ci commuove. Dopo essere stata la mia protagonista ne Gli Innamorati di Goldoni, Ondine di Giraudoux e, più recentemente, una memorabile Nora in Casa di Bambola, Marina Rocco è sicuramente l?attrice perfetta per entrare in questo spettacolo e farlo rivivere così come ha vissuto per tanti anni nell?edizione amata dal suo autore. Sento, adesso, a trent?anni dalla prima edizione e ventitré dalla ripresa, la necessità di far rinascere ?quello? spettacolo, quello e non un altro perché, affascinata da quella volontà di Maria di non cedere, di difendere tutto ciò che rappresenta la sua vita e non aver paura di parlare di felicità (uno stato d?animo così prezioso ma assente nel teatro di Testori e così raro nella drammaturgia contemporanea) credo sia importante rilanciarlo nel tempo futuro per altre centinaia di recite.
Io ci credo, succederà, perché il testo è ancora così fresco, potente nel messaggio e lo spettacolo fa vibrare la comunicazione tra divertimento (le scene con le sorelle sono irresistibili) e commozione (lei che rimane in sottoveste in cucina, disperata) e il gran finale in dialogo con il pubblico, un finale positivo che lascia gli spettatori divertiti, con lo stimolo a vivere le proprie passioni e i singoli desideri con grande fiducia e allegria! La scena è una delle più belle del mio scenografo storico Gianmaurizio Fercioni e le musiche, quelle indimenticabili di Fiorenzo Carpi.

Per info e prenotazioni: tel: 0521.230242 

 

Luogo: Teatro Due
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L?ULTIMA ESTATE. Falcone e Borsellino trenta anni dopo

Data dell'evento: 09.03.2024 alle ore 21:00

Teatro del Cerchio, ore 21

(Dal comunicato stampa)

A quasi due anni dal debutto e dopo un?intensa tournée in Italia e all?estero, arriva a Parma al Teatro del Cerchio lo spettacolo L?ultima estate. Falcone e Borsellino 30 anni dopo, sabato 9 marzo alle ore 21.Scritto da Claudio Fava, ex Presidente commissione antimafia in Sicilia e già autore della sceneggiatura I 100 passi, lo spettacolo è una produzione Emilia Romagna Teatro ERT, realizzato con la collaborazione di Teatro Metastasio, Collegamenti Festival e KNK Teatro; è nato da un progetto del regista e attore Simone Luglio, diretto da Chiara Callegari e interpretato dallo stesso Simone Luglio, Falcone già nella serie Rai La Mafia uccide solo d?estate, e Giovanni Santangelo. 

L?Ultima estate ripercorre gli ultimi mesi di vita dei due magistrati siciliani e, attraverso fatti noti e meno noti, pubblici e intimi, racconta fuori dalla cronaca e lontano dalla commiserazione la forza di quegli uomini, la loro umanità e il loro senso profondo dello Stato, ma anche l?allegria, l?ironia, la rabbia e, soprattutto, la solitudine a cui furono condannati. Il diario civile di due uomini, non di due eroi. ?In questo Paese ricordare gli ammazzati è come andare a messa, una liturgia di verbi, di gesti recitati a memoria? E invece quei morti ci chiedono altro: essere ricordati per come vissero, non solo per come morirono?.
Il 1992 è l?anno delle stragi di Capaci e di via D?Amelio. Un anno drammatico e cruciale, che cambia per sempre la storia dell?Italia. Si parte dalla fine. Dalla loro morte.
In scena la macchina da scrivere, i faldoni, le sedie, le giacche? l?ufficio in cui tutto è iniziato. Due attori ed elementi scenici ridotti all?essenziale, perché padrona della scena deve essere la parola. L?ultima estate è un mosaico di eventi, un delicato intrecciarsi di momenti ironici e amari, pubblici e intimi. I due protagonisti, per una volta sottratti alle ritualità e alle mitologie, si interrogano e si raccontano, si confrontano tra loro e con lo spettatore, portandolo a rivivere momenti fondamentali della loro amicizia, oltre che della storia di questo Paese.
Parole recitate, confidate a un microfono, affidate ai tasti di una macchina da scrivere, riprodotte da un registratore, a volte ridotte al silenzio di fronte ai ricordi.
Un viaggio nel tempo con due guide d?eccezione e una domanda sospesa: quale parte tocca a noi, adesso?

Sottratti all?apparato celebrativo che ha fatto di loro delle icone cristallizzate, lo spettacolo racconta Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nella dimensione più autentica e quotidiana, che nulla toglie al senso della loro battaglia, ma li completa come esseri umani. Un progetto che, partendo dalla Sicilia, ha abbracciato tutta l?Italia e che non vuole fermarsi ai soli confini nazionali, perché se la mafia è un fenomeno criminale su scala internazionale, anche Falcone e Borsellino sono, loro malgrado, due eroi conosciuti in tutto il mondo. Realizzato in occasione del trentennale della strage di Capaci (23 maggio) e della strage di Via d?Amelio (19 luglio), L?ultima estate. Falcone e Borsellino trenta anni dopo ha affrontato una lunga tournée estera presso gli Istituti di Cultura, Consolati e Ambasciate, come progetto speciale in collaborazione con la Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. L?ultima estate è anche il primo, e al momento l?unico spettacolo teatrale in assoluto, a essere stato rappresentato all?interno della Corte di Giustizia dell?Unione Europea in Lussemburgo, nel giugno 2022. Dopo aver già toccato Albania e Grecia, dopo Francia e Lussemburgo, lo spettacolo continua il suo cammino tra stagioni, rassegne e festival italiani e nuovi percorsi internazionali.

Per info e prenotazioni: cell. 351 5337070 

Luogo: Teatro del Cerchio
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