11.12.2021

IMPERTINENTE - Festival di Teatro di Figura

Data dell'evento: dal 11.12.2021 al 12.12.2021 alle ore 16:30

Teatro al Parco, ore 16:30

(Dal comunicato stampa)

"Un?allegoria sui muri costruiti in questi anni per dividere i popoli, un teatro sonoro e visuale per allenarci all?empatia, un grande animale immaginario appeso nel foyer del Teatro che ?parla? agli spettatori in un suo particolare linguaggio performativo, le «Favole parmigiane» raccolte da Ulisse Adorni e Giorgio Michelotti, lette da Piergiorgio Gallicani. Sono alcune delle creazioni da scoprire nella settima edizione di «Impertinente Festival di teatro di figura», realizzata dal Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti con il contributo del Comune di Parma, del Ministero della Cultura, della Regione Emilia Romagna, con il sostegno della Fondazione Monteparma, in collaborazione con il Castello dei Burattini/Museo Giordano Ferrari di Parma.

I linguaggi e i diversi strumenti per comunicare che fanno la ricchezza espressiva del teatro di figura, con la sua capacità di sollecitare a più livelli l?attenzione dello spettatore, trovano espressione in una ampia varietà di tecniche e linguaggi ma anche in una grande ampiezza di orizzonti di ricerca, di rapporti che gli artisti instaurano con la realtà, di relazione con il pubblico che ne deriva, imperniato sulla condivisione di adulti e bambini.
E? in questa cornice che acquista un significato la compresenza, nel calendario del festival, di progetti capaci di parlare a pubblici plurali, con idee di teatro diverse ma dialoganti tra loro. Come «La pancia del mondo», uno spettacolo firmato dalla Compagnia Rodisio e prodotto dal Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti, viaggio iniziatico per adulti e bambini dai 3 anni verso la conquista di un tempo lento della contemplazione, cadenzato dalla percezione rilassata della bellezza degli eventi di cui è costellata la vita del cosmo e ritmato da una nuova consapevolezza delle forme stupefacenti della natura. O come «Legati al branco», mappa di animali immaginari in luoghi di poesia ideati da Marina Allegri e Maurizio Bercini, che al Teatro al Parco prende vita ne «Il pesce - Pesce grande mangia pesce piccolo», grande struttura in ferro lavorato a mano che si fa drammaturgia e vita vera nel momento unico e imprevedibile della interazione con gli spettatori. Assieme alla ?messa in vita? del «Pesce», Maurizio Bercini è protagonista di un?altra rinascita, quella di «Caro Orco», concepito da Manuela Capece e Davide Doro e prodotto da Briciole Solares, in cui veste i panni della figura chiave della mitologia fiabistica, l?Orco, visto qui come colui che ?serve per imparare la distanza tra bene e male, il guardiano di un mondo meraviglioso? (da 3 anni). Capece e Doro stanno lavorando a una nuova produzione Briciole Solares intitolata «La migrazione degli animali», che verrà presentata in forma conclusiva nel 2022 e della quale verrà anticipata a «Impertinente» una ?prima immagine?, cioè un primo movimento in forma di narrazione.
Tra gli anni 70 e 80 Ulisse Adorni e Giorgio Michelotti, maestri elementari e amici, girarono, armati di registratore, le case, le osterie, i luoghi di lavoro della provincia di Parma per ricavarne due volumi di «Favole parmigiane», illustrate da Mirella Bossi ed edite da Artegrafica Silva, una raccolta preziosa, un patrimonio culturale importante e degno di essere riscoperto. E? quello che fa l?attore Piergiorgio Gallicani, che leggendo da quelle pagine ci guiderà in un viaggio nelle narrazioni orali nate dalla cultura popolare parmense («La fola de l?oca. L?è bela s?l?è poca», produzione Briciole Solares). Insignito nel 2014 dal Ministero della Cultura Francese con il titolo di ?Cavaliere delle arti e delle Lettere?, il regista Nino D?Introna, con la Compagnie che da lui prende il nome, inscena nello spettacolo «Au-delà du mur» una tranche de vie che ci racconta cosa ha significato in questi anni la rinascita della simbologia e della pratica di costruire muri che dividano le nazioni e i popoli (da 7 anni). Appartiene storicamente al teatro di figura un genere di grande capacità evocativa come il teatro d?ombre. Il Teatro Gioco Vita, illustre propugnatore di questo linguaggio, è ospite di «Impertinente» con «Sonia e Alfredo ? Un posto dove stare», da un?opera di Catherine Pineur, uno spettacolo che affronta il tema dell?esclusione (dai 4 anni). Del tema dell?altro, dell?arrivo del «diverso da me» si occupa «Le nid», uno spettacolo prodotto da Accademia Perduta Romagna Teatri della compagnia progetto g.g., che lo integra con un laboratorio rivolgendo entrambi agli studenti della Scuola Marchi, dove entrambi avranno luogo.
Nel foyer del Teatro al Parco è attivo prima e dopo gli spettacoli un book corner a cura della Biblioteca di Alice. Il Bar del Teatro è a cura di DaMat"

Per info e prenotazioni 0521 992044

 

PROGRAMMA


5 dicembre, ore 16.30
LA MIGRAZIONE DEGLI ANIMALI
Prima immagine
un progetto della compagnia rodisio, di e con Manuela Capece e Davide Doro
produzione Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti      
in collaborazione con  Les Accords du Lion d?Or (Simandre, Francia)
da 6 anni e tout public

5 e 12 dicembre, ore 17.30
LA FÒLA DE L'OCA, L'È BÉLA S'L'È POCA ?
legge Piergiorgio Gallicani
dalle «Favole parmigiane» raccolte da Ulisse Adorni e Giorgio Michelotti
produzione Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle tout public

5 e 12 dicembre, ore 18
LEGATI AL BRANCO
Il pesce - Pesce grande mangia pesce piccolo
Di Marina Allegri e Maurizio Bercini
Con Maurizio Bercini
Tout public

8 dicembre, ore 16.30
LA PANCIA DEL MONDO
di Davide Doro e Manuela Capece, con Davide Doro
drammaturgia musicale Dario Andreoli
un progetto della compagnia rodisio
produzione Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti
in collaborazione con Les Accords du Lion d?Or (Simandre, Francia)
da 3 anni e tout public

8  dicembre ore 18 - 11  dicembre ore 16.30
CARO ORCO
di Manuela Capece e Davide Doro, con Maurizio Bercini
collaborazione artistica Marina Allegri
produzione Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti
dai 3 anni e tout public

9, 10, 13 e 14 dicembre ore  10
Scuola Marchi, Parma
LE NID
Progetto g.g.
di e con Consuelo Ghiretti e Francesca Grisenti
pupazzi Ilaria Comisso
scene e luci Donatello Galloni
musiche Pier Giorgio Storti
voce Alberto Branca
produzione Accademia Perduta Romagna Teatri
spettacolo e laboratorio rivolti solo agli studenti della Scuola Marchi

11 dicembre, ore 21
AU-DELÀ DU MUR
Concezione e regia Nino D?Introna
Con Angelique Heller e Helene Pierre
Produzione Compagnie Nino D?Introna
da 7 anni e tout public

12 dicembre, ore 16,30
SONIA E ALFREDO
con Deniz Azhar Azari, Tiziano Ferrari
regia e scene Fabrizio Montecchi
produzione Teatro Gioco Vita e MAL - Maison des Arts du Léman
da 4 anni e tout public

Luogo: Teatro al Parco
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TCHAÏKA

Data dell'evento: dal 11.12.2021 al 12.12.2021 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30 (in replica domenica alle ore 16)

(Dal comunicato stampa)

"Lo spazio Bignardi di Teatro Due diventa il camerino di un teatro per Tchaïka, realizzato dall?artista russa Natacha Belova insieme all?attrice cilena Tita Iacobelli che lo interpreta sabato 11 dicembre alle ore 20.30 e domenica 12 dicembre alle 16.00.

Nel camerino si muove smarrita una vecchia attrice sul viale del tramonto. Una giovane donna le si avvicina e le ricorda la ragione della sua presenza: interpretare il ruolo di Arkadina ne Il Gabbiano di Anton Cechov. Sarà il suo ultimo ruolo. La sua memoria se ne va ma anche se non sa più chi è, e neanche il suo ruolo, ha intenzione di garantire la riuscita della rappresentazione. A questo punto, finzione e realtà si intrecciano. Lei cerca di seguire la trama della pièce nella quale si susseguono i dialoghi con suo figlio e i continui abbandoni del suo amante Trigorin, che la rituffano nel passato della giovane attrice che era quando interpretava il ruolo di Nina, il suo preferito. Ed è così che Tchaïka (gabbiano in russo) lotta, creandosi un nuovo teatro, un nuovo spazio di vita. Come ne Il Gabbiano, Tchaïka erra fra passato e futuro, fra disillusioni e speranze, e prosegue per la sua strada. Messo in scena in forma di sogno, questo spettacolo per un'attrice e un pupazzo è il primo della compagnia belgo-cilena Belova-Iacobelli. Nel 2018 in Cile è stato premiato come Miglior Spettacolo, per la Migliore Attrice (Círculo de Críticos de Arte de Chile) e ha ricevuto il Premio del Pubblico come Migliore messa in scena dell?anno (premio Clap). Tchaïka affronta la violenza della vecchiaia, la perdita della memoria, la solitudine del ritirarsi dalle scene della vita e, d?altro canto, la ricchezza che può offrire la soggettività umana, attraverso la poesia e l?immaginazione di un?attrice. Liberamente ispirato al Il Gabbiano di Cechov lo spettacolo vive grazie alla tensione permanente fra la grande opera del teatro classico, il teatro di figura e il movimento coreografico" (c.s.)

Per info e biglietti: biglietteria@teatrodue.org ? Tel. 0521.230242

Luogo: Teatro Due
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GIOBBE

Data dell'evento: 11.12.2021 alle ore 21:00

Teatro di Fontanellato, ore 21

(Dal comunicato stampa)

"Sarà in scena sabato 11 dicembre alle ore 21 al Teatro Comunale di Fontanellato Pompeo Piazza Giobbe, una storia semplice, con Roberto Anglisani. Adattato dall?omonimo romanzo di Joseph Roth da Francesco Niccolini, che ne ha curato anche la regia, lo spettacolo, che ha vinto il premio ?Teatri del sacro? 2017 è una storia che parla della vita, impossibile da decifrare e da prevedere, dove si può cadere e rialzarsi, dove nel disegno finale ci può essere un riscatto anche per il più umile essere sulla terra. Più di cento anni fa, in Russia, al confine con la Polonia, in un villaggio così piccolo che non è riportato su nessuna mappa, viveva un maestro. Si chiamava Mendel Singer. Era un uomo insignificante. Era devoto al Signore. Insegnava la Bibbia ai bambini, come prima di lui aveva fatto suo padre. Insegnava con molto passione e poco successo. Uno stupido maestro di stupidi bambini: così pensava di lui sua moglie Deborah». Così inizia questo racconto, che attraversa trent?anni di vita della famiglia di Mendel Singer, di sua moglie Deborah e dei suoi quattro figli. Ma attraversa anche la storia del primo Novecento, dalla Russia all?America, dalla guerra russo giapponese alla prima guerra mondiale e oltre. Ma soprattutto attraversa il cuore di Mendel, lo stupido maestro di stupidi bambini, devoto al Signore, e dal Signore ? crede lui ? abbandonato.

La storia di Mendel Singer è dolorosa, ma consegna allo spettatore la dolcezza che solo l?intuizione di una speranza riesce a restituire: esistono tante vite in una sola vita, ma per poterne conoscere le possibilità non resta che fare la cosa più semplice e più complicata di sempre: continuare a vivere, sopportando il peso del dolore e il peso della gioia. È intensa e toccante la prova di Roberto Anglisani formatosi in seno all?esperienza milanese della Comuna Baires dove riceve l?imprinting teatrale? basato sul principio che l?attore deve essere un portatore di verità in scena. Anglisani dà vita ad una narrazione teatrale che ricorda il cinema. Le sue parole, i suoi gesti evocano nello spettatore immagini tanto concrete da poter essere paragonate ad un film"

Per info e biglietti: Tel 327-4089399

Luogo: Teatro di Fontanellato
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AU-DELÀ DU MUR

Data dell'evento: 11.12.2021 alle ore 21:00

Teatro al Parco, ore 21

(Dal comunicato stampa)

"Sabato 11 dicembre alle 21 al Teatro al Parco di Parma va in scena «Au-delà du mur», uno spettacolo «tout public» a partire dai 7 anni, scritto e diretto da Nino D?Introna, attore, regista, autore e direttore di compagnia italiano trapiantato in Francia da molti anni, dove ha ottenuto importanti riconoscimenti fino a ricevere nel 2014, dal Ministero della cultura francese, il titolo di Cavaliere delle arti e delle Lettere.  Lo spettacolo fa parte della settima edizione di Impertinente Festival di teatro di figura, iniziativa realizzata dal Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti. Lo spettacolo, costruito con una scrittura scenica senza parole e con il linguaggio del teatro di figura, è interpretato da  Angelique Heller e Helene Pierre, ed è coprodotto dalla Compagnia D?Introna con la Maison des Arts di Thonon e con la Città di Clermont Ferrand.

D?Introna è partito dalla considerazione che la sua generazione è cresciuta insieme a muri che crollavano, le nuove generazioni invece insieme a muri che ricrescono, e ha deciso svilupparla in uno spettacolo, senza moralità né pregiudizi, per  giovani e a adulti, nel quale due personaggi, due esseri reali e astratti al tempo stesso, si ritrovano, costruiscono, distruggono e vivono davanti e attorno a un muro. Oggetto essenziale dello spettacolo, questo muro è il perno drammaturgico per sviluppare tutte le contraddizioni e le possibilità di relazioni umane che esso scatena. Un muro è una divisione, una chiusura, una barriera di comunicazione ma anche una difesa. «I due personaggi, con l?aiuto della luce, il silenzio o la musica e un video che trasforma la natura del muro ? spiega d?Introna - costruiranno lentamente un mondo di relazioni, tra conflitto e amore, comico e tragico, poetico e fantastico. Il nostro obiettivo è quello di sollecitare il pubblico a vivere ?un?esperienza?, la complessa emozione che ci attraversa quando ci si ritrova di fronte a un muro, quando lo si vede costruire o abbattere. Ieri, come oggi, o domani , quando noi non ci saremo più ma i muri forse sì».

Per info e prenotazioni: 0521 992044

Luogo: Teatro al Parco
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