Aprile 2018

MORTE DI GALEAZZO CIANO

Data dell'evento: dal 06.04.2018 al 08.04.2018 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

di Enzo Siciliano

con

Francesco Siciliano Galeazzo Ciano
Emanuele Vezzoli Zenone Benini
Nicola Nicchi Mario Pellegrinotti 
Paola De Crescenzo Edda Ciano
Alice Giroldini Felicitas Beetz
Roberto Abbati
Benito Mussolini

Regia Gianfranco Pannone

 

produzione Fondazione Teatro Due
un ringraziamento speciale per la collaborazione a Fondazione Campus Internazionale di Musica

"Galeazzo Ciano è un ?tipo? italiano che incarna molte fra le contraddizioni della storia nazionale: elegante e volgare, intelligente e opportunista, superficiale e profondo, una figura tragica nascosta dentro un frac.
Enzo Siciliano ha voluto concentrarsi sugli ultimi giorni di prigionia che Ciano ha trascorso nel carcere degli Scalzi a Verona, condannato da Mussolini stesso, ma soprattutto dai nazisti, per i fatti del 25 luglio 1943, che videro molti luogotenenti del Duce deporlo con il ben noto ?Ordine del giorno Grandi?. Qualcuno ha scritto che ?nella cella 27 del Carcere degli Scalzi si consuma una vicenda per la quale nessuno degli ?attori? era stato preparato dalla vita?.
Fulcro del testo, la tragedia del sentirsi al centro della Storia e poi, repentinamente, trovarsi a tu per tu con la morte.
Un dramma che riguarda anzitutto Galeazzo Ciano e sua moglie Edda Ciano Mussolini, una tragedia famigliare e nazionale: ?Il suocero che manda a morte per alto tradimento il marito della figlia amatissima, lacerando affetti e intimità, in un selvaggio andare di parole cui non viene mai meno un senso anche alto dello stare al mondo?.
Il tragico che incontra il futile, l?impotenza che si scontra con un vitalismo ambiguamente scisso tra verità e maniera, oltre Galeazzo, avvolge tutti i protagonisti della vicenda: Edda, Frau Beetz, la spia che amò Ciano, l?amico Zenone Benini, il carceriere Pellegrinotti e lo stesso Benito Mussolini.
Nella pièce di Siciliano si trova una consapevolezza profonda celata dietro l?illusione della salvezza, affidata soprattutto alla forza, all?ostinazione e alla pietas delle due figure femminili, Edda e Frau Beetz.
Nel dramma è come se Ciano vivesse una doppia dimensione: da un lato l?uomo forte, bello, prepotente, vanesio e superficiale, dei tempi d?oro, nel pieno degli anni del consenso; dall?altro lato l?uomo indifeso, sommesso, commosso di fronte alla fine ormai prossima.
Perché questo tornare oggi a un fatto storico risalente a quasi 80 anni fa? Oltre la storia e tutto quello che rappresentò la destituzione di Mussolini, la vicenda di Galeazzo Ciano e di sua moglie Edda, con le sue 22 ?stazioni?, è la tragedia del potere che si vede spogliato dei suoi privilegi e che tra illusioni, interrogativi, tormenti e l?inevitabile disfatta, deve fare i conti con la caducità della vicenda umana." (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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IL BERRETTO A SONAGLI

Data dell'evento: 06.04.2018 alle ore 21:00

Teatro Magnani, Fidenza, ore 21.00

di Luigi Pirandello

Adattamento e regia Valter Malosti

con Roberta Caronia, Valter Malosti, Paola Pace, Vito Di Bella, Paolo Giangrasso, Maria Lombardo, Roberta Crivelli
 
Produzione Teatro di Dioniso

"La signora Beatrice, moglie del cavalier Florìca, sospetta che il marito la tradisca con la giovane moglie del suo scrivano Ciampa: rosa dalla gelosia, con la riluttante complicità del delegato di polizia Spanò, ordisce una trappola per sorprendere i due in flagranza di reato, senza calcolare l?esito di tale progetto nei confronti di Ciampa.
La reazione di Ciampa sarà furiosa. Non gli resterà che difendere il suo ?onore?, dovrà uccidere la moglie e il cavalier Florìca. Per la prima volta Valter Malosti affronta Pirandello, confrontandosi con uno dei testi più popolari del grande drammaturgo siciliano, cercando di strapparlo allo stereotipo e tentando di restituire la forza eversiva originaria di quei ?corpi in rivolta? posti al centro della scena che è anche labirinto, una feroce macchina/trappola.
Un testo vivissimo grazie alla violenza beffarda della lingua, una sorta di musica espressionista e tragicomica, molto evidente nel testo scritto in dialetto siciliano che è alla base di un lavoro originale di drammaturgia." (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0524/517508

 

Luogo: Teatro Magnani
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QUESTO E' IL MIO NOME

Data dell'evento: 06.04.2018 alle ore 21:15

Europa Teatri, ore 21.15

Teatro dell'Orsa

con i richiedenti asilo e rifugiati del progetto Sprar di Reggio Emilia
Attori: Ogochukwu Aninye, Djibril Cheickna Dembélé, Ousmane Coulibaly, Ezekiel Ebhodaghe, Lamin Singhateh
Ideazione, testi e regia Monica Morini e Bernardino Bonzani
Collaborazione alla drammaturgia Annamaria Gozzi
Ideazione luci Lucia Manghi

in collaborazione con Comune di Reggio Emilia, Cooperativa Dimora d?Abramo, Progetto Sprar, Centro di Accoglienza Straordinaria, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia

"Premio del Pubblico Museo Cervi-Teatro della Memoria 2016 e progetto speciale del Festival I Teatri del Sacro 2017, il Teatro dell'Orsa presenta ?Questo è il mio nome? realizzato con i richiedenti asilo e rifugiati del progetto Sprar di Reggio Emilia, ideazione, testi e regia di Monica Morini e Bernardino Bonzani, in collaborazione con Comune di Reggio Emilia, Cooperativa Dimora d?Abramo, Progetto Sprar, Centro di Accoglienza Straordinaria, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia.
Uno spettacolo che è una finestra aperta su storie invisibili, un orecchio rovesciato su un canto che attraversa i mari e i deserti, uno spazio e un tempo per lasciare un segno.
Da Senegal, Costa d?Avorio, Guinea, Mali, Nigeria, Gambia, sul palco si srotolano le orme di Odissei in viaggio: Ogochukwu Aninye, Djibril Cheickna Dembélé, Ousmane Coulibaly, Ezekiel Ebhodaghe, Lamin Singhateh.
Storie incise nella polvere e nella carne, scintille di memoria, passi protesi in avanti e occhi che guardano indietro. ?Non dimenticare di portare scarpe buone per il viaggio. Non dimenticare i bambini. Non dimenticare il mio nome.?
Giovani migranti dell?Africa sub sahariana si mettono alla prova sul palco di un teatro, portatori di saperi, storie e cultura di un mondo che inesorabilmente si avvicina verso l?Europa e che rivelano sguardi e prospettive che possiamo conoscere solo incontrandoli e mettendoci in ascolto. Energia, slancio vitale, speranze di futuro che meritano di essere ri-conosciute, senza smorzarsi sopite nelle attese di un respingimento, di un diniego. Arrivati con niente portano tutto sé stessi, arricchiscono di nuove parole, suoni, idee, cuore, braccia e gambe. Ci aiutano a ricordare la dignità di ogni persona.

Lo spettacolo sarà preceduto alle ore 18, ad ingresso libero, dalla proiezione del docufilm di Alessandro Scillitani ?Argonauti? vincitore del bando Migrarti 2017 e, a seguire, dall?incontro ?Zattere di futuro? nel corso del quale, a partire dai cambiamenti epocali del nostro tempo, si rifletterà sul ruolo del teatro e di quanto la conoscenza e l?incontro possano ?spegnere gli incendi della paura e del pregiudizio?. Alla conversazione parteciperanno i registi e i giovani rifugiati protagonisti dello spettacolo, Aida di Roots Evolution, Marco Aicardi di Dimora D'Abramo, Gigi Tapella e Sylviane Onken, registi del progetto teatrale dell?Associazione Svoltare, Chiara Marchetti di Ciac Parma." (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 243377

Luogo: Europa Teatri
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LA VITA FERMA- SGUARDI SUL DOLORE DEL RICORDO

Data dell'evento: 07.04.2018 alle ore 21:00

Teatro al Parco, ore 21.00

(dramma di pensiero in tre atti)

 

scritto e diretto da Lucia Calamaro.
 
Con Riccardo Goretti, Alice Redini, Simona Senzacqua
 
Una produzione SardegnaTeatro, Teatro Stabile dell?Umbria e Teatro di Roma
coproduzione Festival d`Automne à Paris / Odéon-Théâtre de l`Europe
in collaborazione con La Chartreuse - Centre national des écritures du spectacle
e il sostegno di Angelo Mai e PAV
 
(note di regia) 
La vita ferma è un dramma di pensiero.
La sua gestazione ha avuto in me i tempi faticosi della rivelazione lenta e sommersa, abbordando quel dramma che il pensiero non sa, non vuole, non può gestire.
Per arrivare a centrarne il ?dramma di pensiero? ho buttato via più materiale di quello che resta
Ma il resto, quello che rimane, è per me il punto ultimo di concentrazione di un racconto che accoglie ,sviluppa e inquadra il problema della complessa, sporadica e sempre piuttosto colpevolizzante, gestione interiore dei morti.
Non la morte dunque,e non il problema del morire e di chi muore, che sappiamo tutti risolversi sotto la  misteriosa campana del nulla, che strangola sul nascere ogni comprensione.
Ma i morti, il loro modo di esistenza in noi e fuori di noi, la loro frammentata frequentazione interiore e soprattutto il rammendo laborioso del loro ricordo sempre cosi poco all?altezza della persona morta, cosi poco fedele a lei e cosi profondamente reinventato da chi invece vive.
E con i morti,una riflessione aperta sul lutto che ne deriva, la cui elaborazione non è detto sia l?unica soluzione, anzi, là dove una certa vulgata psicologizzante di malcerte origini freudiane comanda, esige, impone di assegnare il più velocemente possibile al proprio desiderio un oggetto nuovo per rimpiazzare l?oggetto perso, forse è li che interviene un racconto , anche uno piccolo come questo, pratica del singolare per antonomasia, a sdoganare il diritto di affermare la tragica e radicale insostituibilità di ogni oggetto d?amore perso, di ogni persona cara scomparsa.
Il dramma di pensare o meno ai morti è comunque il dramma di pensiero di chi resta e distribuisce o ritira, senza neanche accorgersene, una esistenza. Di che tipo sia l?esistenza dei morti non saprei dire, ma come predica  Etienne Soreau ?Non c?è un?esistenza ideale, l?ideale non è un genere  d?esistenza?
La Vita Ferma è dunque uno spazio mentale dove si inscena uno squarcio di vita di tre vivi qualunque, -padre, madre, figlia- attraverso l?incidente e la perdita. E? occorso anche qualche inceppo temporale ad uopo, incaricato di amplificare la riflessione sul problema del dolore ricordo e sullo strappo irriducibile  tra i vivi e i morti che questo dolore è comunque il solo a colmare, mentre resiste". (Lucia Calamaro)
 
Per info e prenotazioni: 0521 992044

Luogo: Teatro al Parco
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DECAMERONE, Vizi, virtù e passioni

Data dell'evento: 08.04.2018 alle ore 21:00

Teatro Verdi di Busseto, ore 21.00

con Stefano Accorsi
e con Silvia Ajelli, Salvatore Arena, Silvia Briozzo,Mariano Nieddu, Marilia Testa

Adattamento teatrale e regia Marco Baliani

 

NOTE DI REGIA
Le storie servono a rendere il mondo meno terribile, a immaginare altre vite, diverse da quella che si sta faticosamente vivendo. Le storie servono ad allontanare, per un poco di tempo, l?alito della morte. Finché si racconta, e c?è una voce che narra siamo ancora vivi, lui o lei che racconta e noi che ascoltiamo. Per questo nel "Decamerone" ci si sposta da Firenze verso la collina e lì si principia a raccontare. La città è appestata, servono storie che facciano dimenticare, storie di amori, erotici, furiosi, storie grottesche, paurose, purché siano storie, e raccontate bene, perché la morte là fuori si avvicina con denti affilati e agogna la preda. Abbiamo scelto di raccontare alcune novelle del "Decamerone" di Boccaccio perché oggi ad essere appestato è il nostro vivere civile. Percepiamo i miasmi mortiferi, le corruzioni, gli inquinamenti, le mafie, l?impudicizia e l?impudenza dei potenti, la menzogna, lo sfruttamento dei più deboli, il malaffare. In questa progressiva perdita di un civile sentire, ci è sembrato importante far risuonare la voce del Boccaccio attraverso le nostre voci di teatranti. Per ricordare che possediamo tesori linguistici pari ai nostri tesori paesaggistici e naturali, un?altra Italia, che non compare nei bollettini della disfatta giornaliera con la quale la peste ci avvilisce. Per raccontarci storie che ci rendano più aperti alla possibilità di altre esistenze, fuori da questo reality in cui ci ritroviamo a recitare come partecipanti di un globale Grande Fratello. Perché anche se le storie sembrano buffe, quegli amorazzi triviali, quelle strafottenti invenzioni che muovono al riso e allo sberleffo, mostrano poi, sotto sotto, il mistero della vita stessa o quell?amarezza lucida che risveglia di colpo la coscienza. Potremmo così scoprire che il re è nudo, e che per liberarci dall?appestamento, dobbiamo partire dalle nostre fragilità e debolezze, riconoscerle e riderci sopra, magari digrignando i denti. Marco Baliani

Per info e prenotazioni: 0524 92487

Luogo: Teatro Verdi di Busseto
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TEATRO PARA MINUTOS

Data dell'evento: dal 10.04.2018 al 15.04.2018 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

Brgs, La biblioteca del diavolo, I tre anelli, Giustizia!, Il buon vicino, Le candidate, Il concerto fatale, Metodo Le Brun per la felicità

di Juan Mayorga

con Roberto Abbati,
Cristina Cattellani,
Laura Cleri,
Paola De Crescenzo,
Raffaele Esposito,
Davide Gagliardini,
Salvatore Iaia,
Luca Nucera,
Fulvio Pepe,
Bruna Rossi,
Massimiliano Sbarsi,
Nanni Tormen,
Francesca Tripaldi

regia Gigi Dall?Aglio

 

"Teatro Para Minutos è una suite di brevi testi, ma anche un percorso nel Bene e nel Male. È una sequenza quantistica di flash, una serie di aperture fulminee all?interno di universi piccoli e grandissimi, uno sguardo fugace in stanze che possono contenere universi privati o i massimi sistemi del nostro Pianeta. Il tutto con lo sguardo lucido di Mayorga, che li rende poetici e scientifici allo stesso tempo." (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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IFIGENIA, LIBERATA

Data dell'evento: dal 11.04.2018 al 12.04.2018 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

 

ispirato ai testi di Eraclito, Omero, Eschilo, Sofocle, Euripide, Antico e Nuovo Testamento, Friedrich Nietzsche, René Girard, Giuseppe Fornari

progetto e drammaturgia Angela Demattè e Carmelo Rifici?

con (in ordine alfabetico) Caterina Carpio, Giovanni Crippa, Zeno Gabaglio, Vincenzo Giordano, Tindaro Granata, Mariangela Granelli, Igor Horvat, Francesca Porrini, Edoardo Ribatto, Giorgia Senesi, Anahì Traversi?

Regia Carmelo Rifici

 


Produzione
LuganoInScena?  in coproduzione con LAC Lugano Arte e Cultura, Piccolo Teatro di Milano ? Teatro d?Europa e Azimut?in  collaborazione con Spoleto Festival dei Due Mondi, Theater Chur? con il sostegno di Pro Helvetia, Fondazione svizzera per la cultura

?Il razionalismo occidentale agisce al pari di un mito: ci ostiniamo a non voler vedere la catastrofe, non possiamo né vogliamo riconoscere la violenza per quello che è.? (R. Girard)

?Ifigenia, liberata? è solo l?inizio dell?indagine che Rifici propone allo spettatore, chiamando Eraclito, Omero, Eschilo, Sofocle, Euripide, René Girard, Antico e Nuovo Testamento a fornire storie e riflessioni sulla vera protagonista del lavoro: la violenza dell?uomo come realtà inestirpabile e mistero senza fine. Lo spettacolo nasce dall?esigenza di indagare, ancora una volta, come un leitmotiv dei miei ultimi lavori, l?uso della violenza, sia a livello macroscopico sia nel microcosmo familiare." (c.s.)

Luogo: Teatro Due
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LE MAL DU SIECLE

Data dell'evento: 14.04.2018 alle ore 21:00

Teatro del Cerchio, ore 21.00

dal Woyzeck di Büchner

con Gabriella Carrozza e Mario Aroldi.

Nuova produzione Teatro del Cerchio

Prendendo le mosse dal "Woyzeck" di Büchner, uno spettacolo che intreccia recitazione e installazioni video, per costruire un impianto drammaturgico sul tema della depressione e non solo.

Per info e prenotazioni: 331 8978682

Luogo: Teatro del Cerchio
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PERSONALE. POLITICO. PENTOTHAL.

Data dell'evento: 14.04.2018 alle ore 21:00

Teatro al Parco, ore 21.00

Fratelli Dalla Via/Gold Leaves /La Piccionaia
 
Opera rap per Andrea Pazienza 
 
"Ispirato alla visionarietà delle Straordinarie avventure di Pentothal di Andrea Pazienza, lo spettacolo vive dell?incontro tra l?autrice-attrice Marta Dalla Via e cinque rapper che «rollano parole a nastro» intorno alle tre parole-chiave del titolo: Politico come il rapporto con la città e con la casa, Personale come il rapporto con una città speciale, Bologna, Pentothal come il farmaco che libera i freni inibitori e abbassa le difese immunitarie culturali." (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: 0521 992044

Luogo: Teatro al parco
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ROMEO E GIULIETTA - L'amore è saltimbanco

Data dell'evento: 14.04.2018 alle ore 21:00

Teatro di Fontanellato, ore 21.00

soggetto originale e regia Marco Zoppello
con Anna De Franceschi, Michele Mori e Marco Zoppello

Produzione: Stivalaccio Teatro

"Venezia in subbuglio. Per calli e fondamenta circola la novella: Enrico III di Valois, diretto a Parigi per essere incoronato Re di Francia, passerà una notte nella Serenissima. Un onore immenso per il Doge e per la città lagunare. Due ore di tempo per prepararsi ad andare in scena, provare lo spettacolo ma, soprattutto: dove trovare la ?Giulietta? giusta, casta e pura, da far ammirare al principe Enrico?" (c.s.)

Per info e prenotazioni: 327 4089399

Voci teatrali ? Compagnie e artisti incontrano il pubblico.
Sabato 14 aprile alle ore 17:45 incontro con la Compagnia Stivalaccio teatro, presso Biblioteca Comunale di Fontanellato in via Pozzi Donnino 1/b, Fontanellato (PR). Prima degli spettacoli serali a partire dalle ore 19 aperitivi teatrali presso Bar la Bisboccia e la Botola del Teatro

Luogo: Teatro di Fontanellato
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HAMELIN- C'ERA UNA VOLTA UNA BELLA CITTA'

Data dell'evento: dal 17.04.2018 al 19.04.2018 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

di Juan Mayorga

con
Roberto Abbati, Cristina Cattellani, Laura Cleri, Gigi Dall?Aglio, Davide Gagliardini, Luca Nucera, Bruna Rossi, Massimiliano Sbarsi, Carlo Sella

costumi e figure Emanuela Dall?Aglio

regia Gigi Dall?Aglio
produzione Fondazione Teatro Due

"C?era una volta una bella città chiamata Hamelin. Ma un mattino, al risveglio, gli abitanti di Hamelin scoprirono che la città si era riempita di topi. Disperati perché i topi erano già nelle case, si guardavano gli uni con gli altri senza sapere cosa fare. Allora arrivò ad Hamelin un uomo dal cui flauto usciva una bella musica? Scritto nel 2006 da Juan Mayorga, drammaturgo spagnolo tra i più apprezzati a livello internazionale, Hamelin è un testo misterioso e sfaccettato sulla relatività del concetto di verità. "Nel testo di Mayorga la favola è usata in senso metaforico, ma diventa uno strumento prezioso per poter seguire l?intelligenza che cerca, non sempre riuscendovi, di districarsi nei lacci e nelle trappole di un giudizio su uno dei tabù più complessi del nostro tempo: la pedofilia." (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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QUASI GRAZIA

Data dell'evento: 20.04.2018 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

 

 

 

di Marcello Fois
con Michela Murgia, e con Lia Careddu, Valentino Mannias, Marco Brinzi.
Regia Veronica Cruciani
Prodotto da Sardegna Teatro
 

Quasi Grazia, di Marcello Fois, è un testo in tre atti scritto per raccontare la vita di Grazia Deledda,  unica donna italiana ad aver ricevuto il Premio Nobel per la letteratura nel 1926 ma quasi dimenticata dal panorama letterario nazionale. Lo spettacolo racconta tre momenti fondamentali della sua vita: la partenza da Nuoro a 29 anni e l?arrivo a Roma, il viaggio a Stoccolma per ricevere il premio Nobel e la malattia che la porterà alla morte.

(c.s.)
 
Per info e prenotazioni: 0521 230242 
 
 

 

Luogo: Teatro Due
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VANGELO SECONDO LORENZO

Data dell'evento: dal 20.04.2018 al 22.04.2018 alle ore 20:30

Teatro Ariosto, ore 20.30

di Leo Muscato e Laura Perini
con Alex Cendron nella parte di Lorenzo Milani
con (in ordine alfabetico) Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Nicola Di Chio, Silvia Frasson, Dimitri Frosali, Fabio Mascagni, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Beniamino Zannoni, Marco Zannoni
e con otto bambini nel ruolo degli allievi della scuola di Barbiana

coproduzione Elsinor Centro di Produzione Teatrale, Arca Azzurra Teatro, Teatro Metastasio di Prato
per Fondazione Istituto Dramma Popolare di San Miniato
   
Regia Leo Muscato

  
"Lo spettacolo ripercorre la storia di don Lorenzo Milani seguendo le due stagioni della sua breve vita (Vita da Cappellano e Vita da Priore), che segnano i confini territoriali ove iniziò, proseguì e concluse il suo apostolato sacerdotale: Cadenzano prima e Barbiana poi. Vangelo secondo Lorenzo traccia le vicende del Priore e di quanti gli furono accanto ripercorrendo le fondamentali tappe di snodo di quella vicenda umana, sociale e spirituale." (c.s.)

Per info e prenotazioni: www.iteatri.re.it

Luogo: Teatro Ariosto
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UNA EREDITA' SENZA TESTAMENTO

Data dell'evento: dal 21.04.2018 al 22.04.2018 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

liberamente tratto da Al vento del Nord. Una donna nella lotta di Liberazione
di Laura Seghettini

di e con Laura Cleri

produzione Fondazione Teatro Due
in collaborazione con Istituto Storico della Resistenza e dell?età contemporanea di Parma
realizzato con il sostegno di Provincia di Massa-Carrara, Comune di Pontremoli

"In un?aula scolastica una maestra racconta la storia di una donna (Laura Seghettini. partigiana pontremolese, classe 1922), che all?età di vent?anni, nel 1944, decide di salire sui monti per andare a combattere con i partigiani entrando a far parte della 12ª Brigata Garibaldi, attiva sull?Appennino Tosco-Emiliano. La vita nell?accampamento, la fame, le azioni, la paura, la morte, in circostanze ancora da chiarire, del comandante Facio, suo compagno, le imprese di Laura, eletta vice commissario di brigata, vengono raccontate ad un gruppo ristretto di persone nel tempo condiviso di un piccolo rito quotidiano, creando fra chi narra e chi ascolta un?intima atmosfera confidenziale che restituisce vita e profondità ad una storia di amore e dignità.

Dopo la fine della guerra la Seghettini ha ripreso la sua attività di maestra e ha sempre cercato di fare chiarezza e giustizia sul fatto di sangue che l?ha colpita. Ora la sua storia e quella di Facio grazie al suo libro e allo spettacolo di Laura Cleri è divenuta un?esemplare testimonianza dell?impegno politico di tante donne durante la Resistenza e della complessità di questo fenomeno storico. Un?occasione unica e preziosa di penetrare in modo delicato ma intenso il Passato, la Storia, narrando di vicende personali che riguardano tutti noi, allora come oggi." (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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12 VOLTE SILVIA

Data dell'evento: 21.04.2018 alle ore 21:00

Teatro del Cerchio, ore 21.00

con Fabrizio Croci, Eva Martucci, Carolina Migli Bateson e Mariano Arenella.

Regia Domenico Ammendola

Produzione Nove Teatro

Lo spettacolo rientra in un progetto di collaborazione tra il Teatro del Cerchio e Nove Teatro attraverso ospitalità e docenze formative da parte delle direzioni artistiche.

12 volte Silvia è una produzione che riflette sulla strumentalizzazione della figura femminile. E lo fa attraverso un testo anglosassone, ?The Sylvia?, opera dell?autore irlandese Philip St. John, mai edito né rappresentato in Italia, tradotto per la prima volta in lingua italiana da Carolina Migli Bateson e portato in scena dal regista Domenico Ammendola. Una pièce teatrale che parla dell?arte, del potere, della dipendenza, con un?ironia pungente e a tratti grottesca.

Per info e prenotazioni: 331 8978682

Luogo: Teatro del Cerchio
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MAFIE, MASCHERE E CORNUTI

Data dell'evento: 21.04.2018 alle ore 21:00

Teatro di Fontanellato, ore 21.00

di e con Giulio Cavalli
musiche dal vivo di Guido Baldoni

"Dalla lezione dei giullari del ?500 abbiamo imparato che la risata è l?arma più potente contro i prepotenti: quando il potere è incapace di governare rispettando le regole teme la parola dei giullari perché ha bisogno di nascondere le proprie impudicizie. Le mafie, da sempre, sono un?incrostazione di potere che sopravvive grazie (anche) alla proiezione che riescono a dare di se stesse; ma quanto c?è di vero nella narrazione mafiosa (e di chi nel raccontarla finisce per celebrarla con un concorso culturale esterno)che quotidianamente ci viene proposta? Siamo sicuri che Riina (l?uomo che sognava di mangiare carne, comandare carne e cavalcare carne) potesse tenere da solo sotto scacco un intero Paese? E cosa ci dice lo scalcagnato covo di Provenzano?

Ripartendo dallo spettacolo ?Nomi, cognomi e infami? (che ha girato l?Italia per ben 10 anni con oltre 500 repliche complessive) Giulio Cavalli smonta l?onorabilità mafiosa delle nuove leve raccontandone i vizi privati e smontandone l?onore. Ci sono i mafiosi surgelati che a Alcamo si incontrano nella cella frigorifera di un negozio di ortofrutta sperando di non essere ascoltati; i bambini di ?ndrangheta che scrivono lettere in cui sognano di ?diventare boss come papà?; c?è il camorrista che si traveste da donna per coprire la propria latitanza; i fratelli Marchese (Cosa Nostra) che pensano di uccidere i genitori dell?amata di uno dei due per aggirare la norma che impedisce a un uomo d?onore di sposare una donna con genitori separati (ma non orfana); c?è il padrino che autorizza una storia di corna per ?liberare? uno dei suoi picciotti; c?è il patetico giuramento mafioso con cui si viene ?combinati? e molto altro.

Ripercorrendo le operazioni antimafia degli ultimi anni ?Mafie, maschere e cornuti? racconta la tragica comicità di una mafia che svelata non può fare così paura. Perché ridere di mafia è antiracket culturale. E le mafie, come tutte le cose terribilmente serie, meritano di essere derise." (c.s.)

Per info e prenotazioni: 327 4089399 

Luogo: Teatro di Fontanellato
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MEMORIA DI UN CORPO

Data dell'evento: 24.04.2018 alle ore 21:15

Europa Teatri, ore 21.15

con Giancarlo Ilari
a cura di Raffaella Ilari
musiche e live electronics Patrizia Mattioli

Produzione Europa Teatri / Giancarlo Ilari

"Seduto su di una panchina, spazio di relazione, memoria pubblica e di attesa, Giancarlo Ilari con i suoi 90 anni di vita e circa 80 di teatro, farà la sua memoria in una composizione che vuole essere umana, poetica, politica. Una memoria di una vita vissuta sul palcoscenico con lo sguardo sempre rivolto alla realtà e all?impegno civile.
A 90 anni il corpo è una sorta di archivio vivente, un nastro magnetico sul quale è incisa la propria memoria personale e sentimentale, professionale e collettiva.
Anche se non tutto si ricorda facilmente, sicuramente la memoria rimane una questione centrale in una persona non più giovane di età che vive principalmente di passato e al presente.
Ad accompagnarlo sarà la partitura sonora live di Patrizia Mattioli." (c.s.)

Non occupatevi del fiore, accontentatevi di innaffiare le radici.
(K.Stanislavskij)

Per info e prenotazioni:0521 243377

Luogo: Europa Teatri
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IL PROCACCIATORE

Data dell'evento: 27.04.2018 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

uno spettacolo di Gene Gnocchi e Simone Bedetti

una produzione Marangoni spettacolo

organizzazione Luciana Canesi

"Cosa ci fa Gene Gnocchi con un trolley, un liquidator e un panino al cotto?
Sta forse per abbandonare il mondo dello spettacolo e aprire un negozio di souvenir pakistani?
Sta per entrare in politica con il suo nuovo movimento ?Per un?Italia diversamente onesta??
Sta per sposare la sua badante lasciandole in eredità tutti i suoi fallimenti?
Niente di tutto questo.

Gene Gnocchi, dopo lunghi anni di ricerche nei suoi laboratuàr, è riuscito a individuare l?unica via di salvezza che ci rimane in questo momento contorto: perseguire in modo sistematico la deficienza. Ecco perché sta viaggiando nel mondo per portare questa ricetta miracolosa a domicilio con una conferenza pagata un filo meno di quelle di Obama ma che in compenso ti lascia con l?amaro in bocca e una domanda sulla punta delle labbra: ?Ma invece di venire qui non era meglio andare a una conferenza di Obama, che almeno lì c?è il buffet curato personalmente da Oscar Farinetti??.

A un certo punto accade un grave imprevisto: la app che gestisce la slide inizia a mostrare al pubblico, visualizzandoli allo stesso modo delle slide, tutti i messaggi privati che arrivano al conferenziere. Il che crea ?una serie di sfortunati eventi? che costringono Gene a cercare di portare a termine la conferenza e contemporaneamente a risolvere situazioni private sempre più compromettenti e progressivamente senza via d?uscita." (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
Prosegui la lettura di: IL PROCACCIATORE

UN SALUTO DI FINE STAGIONE

Data dell'evento: 28.04.2018 alle ore 18:00

Teatro Due, ore 18.00

Sarà l?occasione per condividere qualche riflessione sui progetti da poco terminati al Teatro Due e raccontare quelli futuri.

 

Nell?ultimo giorno della Stagione 2017/2018 ci sarà la possibilità di salutare gli attori dell?Ensemble Stabile del Teatro Due partecipando alla lettura del testo inedito EUROPA di Francesco Bianchi, che ha ricevuto la menzione al premio Hystrio Scritture di Scena 2016.

Sarà poi possibile proseguire la conversazione nel successivo momento dedicato a un brindisi.

 

Ore 18.00

EUROPA
di Francesco Bianchi

lettura con Cristina Cattellani, Paola De Crescenzo, Davide Gagliardini, Francesco Lanfranchi, Nicola Nicchi, Luca Nucera, Massimiliano Sbarsi, Nanni Tormen, Emanuele Vezzoli

 

Ore 19.00

CONVERSAZIONE

Un momento di condivisione e riflessione sui progetti da poco terminati e su quelli futuri. A seguire brindisi

 

RSVP
Incontro a ingresso gratuito, è necessaria la prenotazione presso la biglietteria di Teatro Due in borgo Salnitrara 10/a, alla mail biglietteria@teatrodue.org o al numero 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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