Maggio 2018

QUANTO DISTA IL TEATRO?

Data dell'evento: 02.05.2018 alle ore 18:00

Teatro al Parco, ore 18.00

Mercoledì 2 maggio alle 18.00 al Teatro al Parco verrà presentato il libro «Quanto dista il teatro? Un?indagine sociopoetica tra spettatori e non spettatori a Parma», appena uscito per le edizioni Titivillus Mostre Editoria che racconta gli esiti di una ricerca svolta fra gli abitanti della nostra città, per capire come oggi si pensa e ci si immagina il teatro, con particolare attenzione a chi a teatro non va e se ne tiene distante.
 
Interverranno le ideatrici della ricerca e del volume, la direttrice del Teatro delle Briciole Flavia Armenzoni e la docente di Discipline dello Spettacolo nell?Università di Parma Roberta Gandolfi, il giornalista Antonio Mascolo, il docente di Discipline dello Spettacolo e direttore del CAPAS Luigi Allegri, i docenti di Sociologia Marco Deriu e Vincenza Pellegrino. Ai cittadini che hanno partecipato all?indagine raccontata nel libro, in occasione dell'incontro verrà donata una copia del volume. Seguirà un aperitivo, l?ingresso è gratuito.
 
Fra il 2013 e il 2016 si è svolta a Parma una ricerca sul campo che ha cercato di entrare il più possibile in contatto con le persone che non frequentano abitualmente i teatri, per raccogliere sentimenti e emozioni, valori e disvalori, giudizi e pregiudizi che nutrono l?immaginario contemporaneo riguardo all?arte della scena. A muovere l?indagine è stato il desiderio del Teatro delle Briciole di mettersi in ascolto del suo territorio, lungo linee slegate dai protocolli standard delle indagini sull?audience development, rinunciando a una mappatura quantitativa a favore di procedure di tipo creativo e relazionale. Si sono così ascoltate quasi trecento cittadine e cittadini, privilegiando intenzionalmente l?ascolto della distanza.
 
Il libro ha natura polifonica: racconta la ricerca compiuta, registra e restituisce come un sismografo le voci raccolte e ne propone alcune letture; poi le mette a confronto con il ?demone del pubblico? che abita chi il teatro lo fa, lo produce, lo cura e lo promuove (artisti, operatori, studiosi). Il volume vuole contribuire a ripensare la fruizione e la partecipazione culturale delle nostre città; si rivolge alla comunità tutta, quella cittadina e quella nazionale, nella convinzione che ognuno di noi, spettatori e non spettatori, ci si possa riconoscere gli uni negli altri.
 
 
Scheda del libro
 
"Quanto dista il teatro?  
Un?indagine sociopoetica tra spettatori e non spettatori a Parma"
 
Edizioni Titivillus Mostre Editoria, 2018
 
A cura di Roberta Gandolfi
 
Prefazione di Michele Guerra
 
Note e racconti di cittadine e cittadini
 
Scritti di Flavia Armenzoni, Marco Baliani, Babilonia Teatri, Silvia Bottiroli, Angela Demattè, Marco Deriu, Elena Di Gioia, Lorenzo Donati. 
 
Il libro è stato pubblicato con il contributo del Dipartimento di Discipline Umanistiche Sociali e delle Imprese Culturali ? DUSIC dell?Università di Parma. 

 

Luogo: Teatro al Parco
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BIRDS FLOCKING - esito performativo

Data dell'evento: 03.05.2018 alle ore 21:00

Teatro Europa, ore 21.00

(progetto a cura di Compagnia Stalker_Daniele Albanese)


con i partecipanti al workshop tenutosi l'1-2-3 maggio.

La comunicazione invisibile tra performer e tra i performer e lo spazio intende costruire una performance organizzata attorno all'idea di anarchia responsabile, che indaghi il sottile equilibrio tra libertà individuale e coerenza di una comunità.

A seguire incontro con Gaia Clotilde Chernetich, studiosa di danza.

Per info e prenotazioni: 0521 243377

Luogo: Teatro Europa
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QUARTETTO PER OGGETTI

Data dell'evento: 04.05.2018 alle ore 20:30

Teatro al Parco, ore 20.30

Concept e coreografia Camilla Monga / collaborazione coreografica Jacopo Jenna / live music LSKA / consultazione drammaturgica Bojana Cvejic e Alain Franco / danztori Camilla Monga - Pieradolfo Ciulli - Maya Oliva - Stefano Roveda / Coproduzione P.A.R.T.S. Academy Bruxelles - VAN Associazione Culturale - Biennale di Venezia / sostegni residenziali CND Parigi, CSC Bassano del Grappa / 
 
Il quartetto rielabora l?idea compositiva di Edgard Varese in Ionisation mediante l?utilizzo di oggetti che divengono lo strumento di base per definire una serie di possibilità fisiche.
Una molla di plastica arancione, un piumino elettrostatico verde, una paletta ammazza-mosche rossa, una pompa per gonfiare le ruote della bicicletta, una mazza e una palla da baseball, un imbuto blu, un mattarello, un campanello azzurro, una ruota, un cuscino, uno sturalavandini, un barattolo che muggisce: 13 elementi in continuo dialogo tra loro e con i quattro interpreti. Le loro funzioni determinano azioni e traiettorie imprevedibili che servono come base per l?espansione e la variazione del ritmo. Il risultato è un?intensa visione parossistica che raggiunge un caos illusorio e una logica surreale.
«C?è un?idea, l?origine della struttura interna; quest?ultima cresce, si sfalda secondo svariate forme e gruppi sonori in continua metamorfosi, a velocità e direzioni diverse, a dipendere dall?attrazione o dalla repulsione di varie forze. La forma dell?opera è conseguenza di queste interazioni. Le forme musicali possibili sono innumerevoli» (Edgard Varese).
 
Per info e prenotazioni: 0521 992044

Luogo: Teatro al Parco
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BAU#2

Data dell'evento: 04.05.2018 alle ore 21:00

Teatro al Parco, ore 21.00

 
dalla serie BAU - Coreografia del pensare
 
concetto, coreografia, danza, testo Barbara Berti
 
produzione TIR Danza
Vincitore ex-aequo del Premio Scenario 2017
 
Dopo lo spettacolo le compagnie in scena il 4 maggio incontrano il pubblico, conduce Gaia Clotilde Chernetich, studiosa di danza. 
 
"La serie BAU - Coreografia del pensare si basa su una ricerca che dialoga sia con la parte più istintiva dell?uomo, con il suo subconscio, sia con la percezione cosciente della realtà. Tale ricerca, iniziata nel 2013, ha dato vita a un metodo di lavoro applicato alla danza e alle arti performative, centrato sull?esplorazione delle connessioni invisibili tra corpo e mente, attivate in tempo reale dal performer e dagli spettatori in una sorta di interazione dialogica tra i rispettivi spazi interiori. Una pratica trasformatasi nel tempo in una precisa cifra stilistica, che pone al centro dell?indagine il pubblico come necessaria e imprescindibile polarità dell?atto performativo. La domanda, per certi versi laicamente mistica, è: cosa significa essere contemporaneamente nella materia e nella non-materia? È possibile trovare un modo e uno spazio per percepire l?unità tra queste due condizioni?
 
BAU#2 prosegue la ricerca, studiando più in profondità e in termini performativi i processi che intercorrono tra pensiero e percezione quando accadono in uno spazio condiviso e come questi possono tramutarsi in un?esposizione fisica, sia in chi li agisce sia in chi li osserva. In particolare, BAU#2 vuole essere il terreno di verifica di uno stato mentale che permetta al corpo di muoversi in una specifica frequenza, al confine fra razionalità e inconscio, trovando il ritmo e la condizione che consenta al performer di attivare e incorporare un possibile equilibrio tra pensiero e percezione. Il processo creativo si basa sullo sviluppo di pratiche che tendono a espandere la ?Coscienza del corpo? e la ?Coscienza della mente?, muovendosi dal rituale al performativo. Tali pratiche - ?Meditazione del pensare?, ?Meditazione del corpo?, ?Meditazione della voce? - generano specifici stati che creano una presenza performativa e uno specifico linguaggio coreografico. Contemporaneamente il processo si alimenta delle connessioni con alcune teorie sui processi mentali e fisici trattati in bioenergetica (Lowen).
La creazione prende forma e si modifica nell?incontro con il pubblico. Gli elementi parola, voce, corpo e luci creano un vero e proprio codice coreografico finalizzato a una creazione tra il visibile e l?invisibile, il materiale e l?immateriale. BAU#2, in definitiva, è un movimento rituale." (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: 0521 992044

Luogo: Teatro al Parco
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PRIMITIVA

Data dell'evento: 05.05.2018 alle ore 20:30

Teatro al Parco, ore 20.30

Origine di 
impulsi sconosciuti
creati da noi.
 
coreografie/danza Manfredi Perego 
musiche Paolo Codognola 
luci Giovanni Garbo 
produzione TIR Danza in coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza 
in collaborazione con Centro Nazionale di Produzione della Danza Scenario Pubblico CZD, Teatro delle Briciole/Solares Fondazione delle Arti, MP.ideograms, ResiDance XL 
Artista Associato presso il Centro Nazionale di Produzione della Danza Scenario Pubblico/CZD 
 
Primitiva:  indaga sugli elementi primari che abitano la corporeità: un viaggio ancestrale all?interno della più antica percezione di sé, provocato da una sensazione animalesca forte, impulsiva ma al contempo razionale, che sintetizza tutto in un nuovo alfabeto corporeo. ?Primitiva? è un percorso coreografico che si confronta con ciò che possiamo ancora sentire come primitivo nel nostro corpo, una sensazione che si pone al servizio di una ricerca di movimento che non sia solo mimèsi di un immaginario collettivo, ma che prenda vita dalle parole per trasformare la corporeità in idee. 
Un mio pensiero molto personale è che questo termine oggi sia portavoce di una sottile ribellione. (M. Perego) 
 
Per info e prenotazioni: 0521 992044

Luogo: Teatro al Parco
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SYLPHIDARIUM

Data dell'evento: 05.05.2018 alle ore 21:00

Teatro al Parco, ore 21.00

(Maria Taglioni on the ground)
 
premio UBU per il miglior spettacolo di danza
 
concept, regia e coreografia:
Francesca Pennini
  
musiche originali:
Francesco Antonioni
 
azione e creazione:
Simone Arganini
Margherita Elliot
Carolina Fanti
Carmine Parise
Angelo Pedroni
Francesca Pennini
Stefano Sardi
Vilma Trevisan 
  
violino:
Marlène Prodigo
 
percussioni: 
Flavio Tanzi
   
disegno luci e tecnica:
Fabio Sajiz
 
video:
Marco Morandi
 
disegno costumi:
Francesca Pennini in collaborazione con gli interpreti
 
realizzazione costumi:
Edoardo Morandi
Interno Danza Ferrara
 
co-produzione:
CollettivO CineticO
Théatre de Liège
Torinodanza Festival
Festival MITO
 
in collaborazione con:
Emilia Romagna Teatro Fondazione
Fondazione Teatro Comunale di Ferrara
L`Arboreto - Teatro Dimora di Mondaino
 
con il contributo di:
ResiDance XL - luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche
Azione della Rete Anticorpi XL - Network Giovane Danza D`autore
coordinata da L`Arboreto - Teatro Dimora di Mondaino
 
 
Dopo lo spettacolo le compagnie in scena il 5 maggio incontrano il pubblico, conduce Gaia Clotilde Chernetich, studiosa di danza. 
 
 
?Sylphidarium? eredita gli elementi di peculiarità dei classici per tracciare un percorso che riflette sul rapporto tra narrazione e astrazione con una formula drammaturgica che ibrida le due dimensioni, sintetizza i principi della storia, traspone eventi in funzioni e ne distilla la simbologia.
La storia della danza, attraversando ?La Sylphide? e ?Les Sylphides?, é dunque parte dei contenuti e dell?approccio strutturale di ?Sylphidarium?.
Questo sguardo archeologico si fa corpo nella tradizione del balletto e ne abita le carcasse così come i silfidi vivono e depongono le uova nei cadaveri. Ed è così che viene fatta un?autopsia del balletto, con la stessa curiosità degli scienziati che risalgono all?ora del decesso dallo stadio larvale di questi insetti.
 
Per info e prenotazioni: 0521 992044

Luogo: Teatro al Parco
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BIRDS FLOCKING - 1° studio

Data dell'evento: 06.05.2018 alle ore 21:00

Teatro Europa, ore 21.00

Compagnia Stalker_Daniele Albanese
Birds Flocking / spettacolo_I° studio (titolo provvisorio)
duo con Daniele Albanese e Eva Karczag
ideazione Daniele Albanese
ricerca e creazione di materiale coreografico
Daniele Albanese, Eva Karczag
disegno luci Fabio Sajiz
musica originale Luca Nasciuti

"È capitato a tutti di vedere grandi stormi di uccelli, all'imbrunire, compiere nell'aria strane evoluzioni creando straordinarie combinazioni di forme in movimento. Il loro muoversi segue dinamiche che appaiono casuali ed organizzate allo stesso tempo. Birds Flocking vuole definire un movimento fluido e continuo con una microscopica comunicazione tra i danzatori e lo spazio, mette...ndo a confronto i due poli opposti di struttura e libertà - forme e direzioni, che possano incorniciare il movimento e un moto sfuggente che vada al contrario verso la non possibilità di scrittura. Il corpo è pensato come multicentrico e multi-direzionale. La danza avviene in uno spazio mobile, un paesaggio che si modifica nel tempo attraverso la luce e il suono." (c.s.)

A seguire incontro con Alessandro Pontremoli, docente di Storia della danza all?Università degli Studi di Torino.

Per info e prenotazioni: 0521 243377

Luogo: Teatro Europa
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VOCI PRIMA DELLA SCENA

Data dell'evento: 31.05.2018 alle ore 19:00

Arena Shakespeare, ore 19.00

 

di Roberto Mussapi

letture a cura di e con Walter Le Moli e Roberto Mussapi

 

"Poesia per il teatro, o teatro in versi. Un genere rarissimo nella poesia italiana, e non diffuso comunque nel moderno Occidente. Ma è il genere da cui nasce una costola fondante della nostra cultura, e prodigiosi capolavori: Eschilo, Sofocle, Euripide, i grandi tragici greci, sono poeti, è anzi proibito comporre tragedie in prosa. Shakespeare e i leggendari elisabettiani, Marlowe, Kidd, Spencer, sono poeti. Poi i due generi tendono a separarsi, con la nascita del teatro borghese, il cui spazio si separa da quello della poesia. Nel Novecento Thomas Eliot riporta con forza i due generi a una fusione, pur essendo insuperabile come poeta in senso tradizionale, e sulla sua scia Mario Luzi. Verso la fine del secolo prima con Voci dal buio, poi con La grotta azzurra, e una serie crescente di opere drammatiche, radiofoniche, oratori, ho ripreso e riformulato con convinzione la poesia per teatro che non è certo un rifiuto, ma un?estensione della poesia lirica.
Nel volume Voci prima della scena, raccolgo monologhi in versi a volte commissionati da attori o registi, a volte per nulla, scritti senza richiesta. Non è affatto una pura raccolta, ma un libro: molti testi richiesti funzionarono nell?occasione, ma, a mio parere, non reggevano la memoria della pagina. Da tempo, nella mia opera poetica e teorica, ho riportato la poesia nel teatro e il teatro nella poesia, attingendo alle loro origini, tragedia greca e dramma elisabettiano, dove, a partire dai massimi Eschilo e Shakespeare, poesia e teatro sono inscindibili." (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 230242 

Luogo: Arena Shakespeare
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