Giugno 2018

MOBY DICK

Data dell'evento: 06.06.2018 alle ore 19:30

Modena, Piazza Roma, ore 19.30

"Mercoledì 6 giugno alle ore 19.30 in Piazza Roma a Modena va in scena in anteprima nazionale il nuovo spettacolo di strada del Teatro dei Venti, ?Moby Dick?, liberamente ispirato all?omonimo romanzo di Melville.
Ideazione e regia
Stefano Tè; adattamento drammaturgico Giulio Sonno; consulenza alla regia Mario Barzaghi; assistenza alla regia Simone Bevilacqua; direzione musicale Luca Cacciatore, Igino L. Caselgrandi e Domenico Pizzulo; costumi a cura di Teatro dei Venti, Luca Degl?Antoni e Beatrice Pizzardo; disegno luci Alessandro Pasqualini; audio Nicola Berselli e Andrea Generali; scenotecnica e realizzazione macchine di scena Dino Serra e Massimo Zanelli; scenografie Dino Serra in collaborazione con il Teatro dei Venti.

Una produzione Teatro dei Venti, in co-produzione con Klaipeda Sea Festival (Lituania), con il sostegno della Regione Emilia Romagna, del Comune di Modena e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, con il contributo del Comune di Dolo (VE) in collaborazione con l?Associazione Echidna.

Uno spettacolo-evento che porta in scena la nave del capitano Achab e la sua ossessione per la Balena bianca, insieme a tutto l?equipaggio e la sua brama di riconoscimento sociale. Al nucleo di 25 artisti, tra attori, musicisti, acrobati e tecnici, si integra la partecipazione di membri della comunita? locale, 30 bambini del Centro di Formazione Teatrale, 30 anziani, 15 detenuti delle carceri di Modena e Castelfranco Emilia, 15 richiedenti asilo, espressioni della comunità stratificata che si relaziona quotidianamente con il Teatro dei Venti.
Il suono arcaico delle botti della tradizione campana, l?ambientazione marinaresca ed epica del romanzo di Melville, una fusione tra linguaggi da occidente a oriente, la riflessione filosofica sull?ignoto, costituiscono le suggestioni di partenza del nuovo spettacolo di strada del Teatro dei Venti. Moby Dick e?, come scrive Pavese nell?introduzione al romanzo con sua traduzione, ?l?allegoria della spasmodica ricerca, della sete di conoscenza e di vendetta, del rapporto tra bene e male, della ferocia e forza devastante della natura e dell?uomo?. (c.s.)

Per info: 059 7114312 

Luogo: Modena
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TRA POESIA E POETESE

Data dell'evento: 07.06.2018 alle ore 18:00

Teatro Due, ore 18.00

letture di Valerio Magrelli

Lo scrittore, poeta, traduttore e critico Valerio Magrelli leggerà una selezione tratta dalla sua produzione poetica e incontrerà il pubblico a Teatro Due in questo appuntamento dedicato alla poesia contemporanea.

Valerio Magrelli (Roma 1957) ha pubblicato sei raccolte di versi, da Ora serrata retinae (Feltrinelli 1980) a Il sangue amaro (Einaudi 2014), e quattro volumi in prosa, da Nel condominio di carne (Einaudi 2003) a Geologia di un padre (Einaudi 2013). Ha tradotto opere di Mallarmé, Valéry, Molière, Koltès, Barthes. Tra i suoi saggi,  Vedersi vedersi: modelli e circuiti visivi nell?opera di Paul Valéry (Einaudi 2002) e Nero sonetto solubile. Dieci autori riscrivono una poesia di Baudelaire (Laterza 2010).  È  inoltre autore dei saggi-racconto Che cos?è la poesia? (libro e cd, Sossella 2005, Giunti 2013), Sopralluoghi (libro e dvd, Fazi 2006), Il violino di Frankenstein. Scritti per e sulla musica (Le Lettere 2010), Magica e velenosa. Roma nel racconto degli scrittori stranieri (Laterza 2010), Il Sessantotto realizzato da Mediaset (Einaudi 2011), La lingua restaurata (Manni, 2014), e Lo sciamano di famiglia. Omeopatia, pornografia, regia, in 77 disegni di Fellini (Laterza 2015). Del 2015 è anche l?antologia di poesia italiana  Millennium poetry (il Mulino), mentre  in corso di stampa, sempre presso il Mulino, il saggio La Parola braccata. Dimenticanze, anagrammi, traduzioni e qualche esercizio pratico.

Ordinario di letteratura francese all?Università di Cassino, ha diretto la serie trilingue ?Scrittori tradotti da scrittori? Einaudi (Premio Nazionale per la Traduzione 1996). Tra i vari riconoscimenti, il Premio Viareggio, il Premio Brancati, il Premio Librex Montale, il Premio Mondello, il Premio Bagutta e il Premio Campiello; 2002 ha ricevuto dall?Accademia Nazionale dei Lincei il Premio Feltrinelli per la poesia italiana. Collabora attualmente con «La Repubblica». I suoi libri sono tradotti in diverse lingue.

Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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IL GRANDE TEATRO DEL MONDO

Data dell'evento: dal 18.06.2018 al 23.06.2018 alle ore 21:00

Complesso Monumentale della Pilotta, ore 21.00

Oltre venti artisti, tra performer dell?ensemble di Lenz e musicisti del Conservatorio Arrigo Boito, daranno corpo -tra Scalone imperiale, Galleria Nazionale e Teatro Farnese- alla riscrittura scenica delle visioni di Calderón de la Barca. Un?esperienza, letteralmente, irripetibile.

«Un corpo architettonico di più parti, collegate tra loro e tra loro dipendenti, come in un abbraccio: così possiamo pensare e vedere il Complesso Monumentale della Pilotta» suggeriscono Maria Federica Maestri e Francesco Pititto registi e direttori artistici di Lenz Fondazione, che insieme hanno curato regia, installazione, drammaturgia e imagoturgia de Il Grande Teatro del Mondo «Se poi lo intendiamo come il Mondo sul e nel quale si rappresenta una commedia o tragedia della vita, dove il regista è Dio in quanto Autore, e gli attori le allegorie della condizione umana ecco che l?idea di questo teatro si sovrappone all?Idea del Theatro di Giulio Camillo che aveva l?ambizione di mostrare in un unico luogo tutta la sapienza umana e di rivoluzionare l?idea stessa di teatro tradizionale, lo spettatore sul palco e la memoria del mondo in platea. Nella visione di Lenz, il luogo unico abitato da questa variegata umanità sarà il Complesso della Pilotta stesso e in questo primo quadro del trittico dedicato a Calderón in particolare: lo Scalone imperiale, la Galleria Nazionale e il Teatro Farnese. Nell?unico abbraccio di un insieme di spazi mnemotecnici, un Mondo sul e nel quale agiranno nuove figure della complessità umana, allegorie del passato nell?imminenza di un presente che si pone di nuovo a rappresentare la modernità di questo testo senza tempo. Ne Il Grande Teatro del Mondo di Calderón de la Barca si mostrano, teatro nel teatro nell?accezione più contemporanea, figure che da retoriche diventano reali, poiché corpi e menti sensibili, il Re e il Contadino, il Povero e la Bellezza, la Discrezione e il Bambino mai nato: ognuna a rappresentarsi nel tempo della commedia, nel tempo della vita e della morte, a render conto a Dio/Autore a sipario calato. Lo spettatore non sarà unico, come nel Teatro della Memoria, ma la visione di ognuno potrà nel movimento e nella combinazione degli spazi agiti ricreare nuovo pensiero tra immagini reali e virtuali, tra opere concrete o immaginarie». (c.s.)

Il Grande Teatro del Mondo aprirà la ventitreesima edizione del Festival Natura Dèi Teatri.

Per info e prenotazioni: 0521 270141

Luogo: Complesso Monumentale della Pilotta
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MOLTO RUMORE PER NULLA

Data dell'evento: dal 22.06.2018 al 23.06.2018 alle ore 21:15

Arena Shakespeare, ore 21.15

di William Shakespeare
con le musiche di scena Musik zu Shakespeare?s ?Viel Lärmen um Nichts?, Op.11 di Erich Wolfgang Korngold
traduzione di Luca Fontana 

con (in ordine alfabetico)

Roberto Abbati
Cristina Cattellani
Laura Cleri
Gigi Dall?Aglio
Paola De Crescenzo
Davide Gagliardini
Francesco Gerardi
Nicola Nicchi
Luca Nucera
Maria Laura Palmeri
Massimiliano Sbarsi
Carlo Sella
Massimiliano Sozzi
Nanni Tormen
Marcello Vazzoler
Emanuele Vezzoli

Filarmonica Arturo Toscanini

tenore Antonio Mandrillo

direzione musicale Marco Seco

direzione teatrale Walter Le Moli

spazio scenico Tiziano Santi

costumi Gianluca Falaschi

luci Claudio Coloretti

produzione Fondazione Teatro Due e Fondazione Arturo Toscanini

 

"Un sottile gioco, tipico della cultura secentesca inglese, di spiazzamento costante del senso, di continuo straniamento delle parole che produce umorismo e, a un tempo, dubbio. Molto rumore per nulla è un testo molto complesso con uno strano rovesciamento di equilibri. I conflitti di sesso, genere, classe e potere fanno sì che la commedia, come sempre in Shakespeare, altro non sia che una tragedia evitata.

Il motore scatenante del ridere è l?amore, e l?affannarsi umano intorno a questioni, se vogliamo, di poco conto; un gioco teatrale per gli attori e per gli spettatori (quest?ultimi spesso più al corrente, al contrario dei protagonisti, del susseguirsi degli eventi in base ad illusioni e mistificazioni della realtà) all?insegna di leggerezza e ritmo che mantengono ben salda la struttura teatrale di una storia fatta di intrighi e complotti come nelle migliori commedie musicali hollywoodiane.

Siamo infatti in un ipotetico 1945, tra bandiere e coccarde americane: il principe Don Pedro, di ritorno dalla guerra, ferma il suo esercito a Messina ospitato dal governatore della città Leonato. Con lui arrivano i nobili amici Benedetto e Claudio e suo fratello Don Juan il quale, dopo essere stato condannato per aver ordito trame contro il suo regno, non aspetta altro che di vendicarsi. Nella villa di Leonato è ospitata anche Beatrice, nipote del governatore. Dallo spirito focoso, la mente brillante e la lingua pungente, Beatrice ha solo una persona al suo pari in quanto a testardaggine, facilità di parola e odio per l?altrui sesso: Benedetto. Da tempo i due non perdono occasione di incrociare duelli dialettici pieni di wit, mirati a ferire più che uccidere?

Molto rumore per nulla è un?opera tra le più rappresentate della produzione del Bardo, così famosa che a Vienna le musiche per lo spettacolo furono commissionate a un compositore di cui Mahler disse ?è un genio musicale?: Erich Wolfgang Korngold, uno dei più eclettici protagonisti della musica del primo Novecento. Tardoromantico, compositore di colonne sonore per il cinema di Hollywood e vincitore di due premi Oscar, Korngold ha scritto per la commedia una musica che rispetta totalmente le esigenze drammaturgiche del testo e allo stesso tempo arricchisce la tessitura ritmica e armonica di Much ado about nothing, a partire dalla Ouverture di memoria mendelssohniana fino alle composizioni per la scena del ballo in maschera e per le songs. Una incidental music che si mescola alle situazioni esilaranti e agli intrecci della vicenda in una sinergia tra parola scenica e musica che di Shakespeare ha l?anima e la struttura." (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Arena Shakespeare
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CASSANDRA

Data dell'evento: 27.06.2018 alle ore 21:15

Arena Shakespeare, ore 21.15

drammaturgia di Elisabetta Pozzi con il contributo di Massimo Fini

con Elisabetta Pozzi

cura del movimento Alessio Maria Romano
scene e costumi Guido Buganza
musiche Daniele D?Angelo
luci Luca Bronzo

regia Elisabetta Pozzi

 

"Ispirandosi alle riletture del mito antiche e moderne (da Euripide a Christa Wolf), Elisabetta Pozzi porta in scena la figura mitica di Cassandra, mettendone in luce la strabiliante modernità.
La profetessa troiana a cui Apollo ha dato il dono di prevedere il futuro, e insieme la condanna a non essere creduta, è infatti una delle figure femminili del mito greco di più profonda tragicità ? per l?impotenza, l?impossibilità di condivisione, la forzata solitudine nel sostenere il peso della conoscenza ? in cui convivono, come in ogni donna, forza e fragilità.
Lo spettacolo procede attraverso memorie letterarie che riguardano Cassandra, un collage di testi ricordati, assemblati da un personaggio che si prende il carico di essere Cassandra e di portarla avanti nel tempo fino ai giorni nostri.
Prendendo avvio dalla Cassandra di Christa Wolf, l?attrice approda al ?Monologo per Cassandra? di Wislawa Szymborska, passando attraverso la magnifica poesia di Ghiannis Ritsos e navigando poi tra i testi degli autori classici da Omero ad Eschilo, Euripide e Seneca.
La drammaturgia dello spettacolo si avvale del contributo di Massimo Fini con cui l?attrice ha costruito il finale, una sorta di tragico epilogo in cui Cassandra vede il futuro dell? uomo moderno con la sua incapacità di porsi dei limiti e che è ormai ?diventato un minuscolo ragno al centro d?una immensa tela che si tesse ormai da sola e di cui è l?unico prigioniero.?
Daniele D?angelo ha creato per lo spettacolo un accompagnamento musicale originale, una tessitura di suoni e musica che sostengono l?intero testo , diventandone il filo rosso e su cui si innestano i movimenti coreografici di Alessio Romano." (c.s.)

Per info e prenotazioni: 0521 230242

 
 

Luogo: Arena Shakespeare
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