02.02.2019

IL MALATO IMMAGINARIO

Data dell'evento: dal 02.02.2019 al 02.02.2019 alle ore 21:00

Teatro del Cerchio, ore 21

di Molière

con Mario Mascitelli, Gabriella Carrozza, Mario Aroldi, Maria Pia Pagliarecci, Damiano Camarda, Chiara Casoli, Giulio Landini, Mattia Scolari, Giovanni Pazzoni, Alfredo Biondolillo e Pier Marra.

Regia di Antonio Zanoletti

"Un grande classico del teatro per raccontare una storia più attuale che mai. Con la regia di Antonio Zanoletti, il Teatro del Cerchio porta in scena "Il Malato Immaginario" in una veste più moderna, se pur fedele nel testo all'opera originale del celebre commediografo francese. Una scelta dettata dalla necessità di riflettere sulla tremenda attualità della commedia di Molière. Spogliando gli attori degli sfarzosi abiti d'epoca, infatti, appare evidente la modernità di Argante: la sua ossessione per la medicina sembra all'improvviso coincidere con la paura del dolore che caratterizza la nostra società e che ci consacra al culto effimero dell'eterno benessere."

Per info e prenotazioni: 331 8978682

Luogo: Teatro del Cerchio
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WOW

Data dell'evento: 02.02.2019 alle ore 16:30

Teatro al Parco, ore 16.30 e ore 18.00

regia di Beatrice Baruffini
con Giulia Canali e Alessandro Maione
Collaborazione alla drammaturgia Riccardo Reina
Produzione Teatro delle Briciole
 
(dai 3 anni e per chi legge, facilmente, tra le righe)
 
«Io spero che il libretto possa essere ugualmente utile a chi crede nella necessità che l?immaginazione abbia il suo posto nell?educazione; a chi ha fiducia nella creatività infantile; a chi sa quale valore di liberazione possa avere la parola. ?Tutti gli usi della parola a tutti? mi sembra un buon motto, dal bel suono democratico. Non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo».
(Gianni Rodari, Grammatica della fantasia)
 
"Wow, si chiamava. 
Era difficile da dire, da scrivere e da disegnare.  A volte lo facevano solo testa. Senza occhi, né bocca. Tutto testa, da rotolare e rimbalzare, assomigliava a un biscotto. A volte lo scrivevano solo gambe, da camminare e correre. Come una montagna. Di spigoli e discese sulla neve.
Un giorno il suo nome si ruppe in tre parti. La testa rimbalzò a terra, il corpo volò in mare, nella burrasca e in cielo, tra le stelle e i marziani. Rimbalzarono da una parte all?altra. Impararono a nuotare, a volare, a trasformarsi in animale. Conobbero la paura, il dolore, la tristezza, l?amicizia, il gioco. Impararono a litigare, a urlare, a piangere fino a riempire il mare. Fecero tutto ciò che c?era da fare, per crescere, cambiare, e ritrovarsi nuovamente insieme. 
Questa storia è un gioco di parola. Una danza a tre lettere che non devono essere lette. Una scomposizione grafica per emozioni. Un componimento di segni dello stupore. È uno scherzo che abbiamo fatto alla lingua scritta.
Siamo partiti da una parola fatta da sole due lettere. La O e la W. La prima rotonda, l?altra una spigolosa. Una del nostro alfabeto, l?altra no. Viene da terre lontane. Forse è piovuta dal cielo, forse dal mare. Due lettere, due segni, due suoni, due immagini, due caratteri, due pezzi di mondo, indispensabili uno all?altro per conoscersi, per leggersi e per raccontarsi." (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: 0521 992044

Luogo: Teatro al Parco
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LA BISBETICA DOMATA

Data dell'evento: dal 02.02.2019 al 03.02.2019 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

di William Shakespeare
adattamento e traduzione Angela Demattè

con (in ordine alfabetico)
Angelo Di Genio
Ugo Fiore
Tindaro Granata
Igor Horvat
Christian La Rosa
Walter Rizzuto
Rocco Schira
Massimiliano Zampetti

Regia Andrea Chiodi 

Produzione LuganoInScena
in coproduzione con LAC Lugano Arte e Cultura e Teatro Carcano, Centro d?Arte Contemporanea di Milano

"The Taming of the Shrew è innanzitutto un esperimento sul potere manipolatorio della parola. Shakespeare comincia a mostrarci il fascino e la terribilità del linguaggio, il suo potere di cambiare la realtà. Quale parola preferiamo? Quella vitale ma indomabile e fuori dalla società dell?indiavolata Caterina o quella trasformata, terribile ma potente della sua sottomissione? A questa domanda la risposta pare essere facile. Eppure bisogna guardare Petruccio e le sue strategie, guardare Tranio e le sue manovre e sentirsi presi e affascinati da essi, allora sarà più difficile decidere, sia che siamo donna o uomo, giovane o vecchio. La lingua è magica. La sua ambiguità lavora dentro di noi. Star davanti alla società umana, che è vita e dilemma, che può precipitare nel caos, può essere molto problematico.
Il genio di Shakespeare ci fa sentire la tentazione di un ordine assoluto, definitivo. È il potere della parola coercitiva, anche se irragionevole. Petruccio, sempre con la parola, ci rende partecipi della sua soddisfazione. Ecco che Caterina cede, si sottomette. Impara a non compromettere più la parola con la vita, con le emozioni e i sentimenti. Impara ad usarla come arma, strumento di potere e di coercizione. E così riporta l?ordine dentro una società che ha perso forza perché ha perso la sacralità della parola. Una donna, Caterina, che per avere un posto nella società si fa uomo, parla come un uomo di potere, con dolore si sottomette per diventare la regina della casa. È un?astuzia terribile e amara, piena di una finta rivalsa, il cui eco arriva fino a oggi. Una commedia tutta da ridere, fatta di atrocità e strani rapporti, dove l?amore non è amore ma interesse, dove la finzione è uno dei primi ingredienti." (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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BIANCA

Data dell'evento: 02.02.2019 alle ore 21:00

Teatro alla Corte di Giarola, Collecchio (PR), ore 21

Produzione A.C. Civilleri / Lo Sicco

ideazione e regia Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco 

con Manuela Lo Sicco, Filippo Farina, Simona Malato


"Bianca è il nome di una donna. Si manifesta dal buio, arroccata in cima alla torre della sua solitudine, come rapita da un incantesimo. Attraversa mondi sterminati alla ricerca della sua identità di donna, condizione primaria, che le permetterà di generare l?unica parola vera in risposta alla sofferenza della sua esistenza. Bianca è uno spettacolo fisico, legato al corpo degli attori, per quell?aura che li avvolge e li rende segni profondi della scena." (c.s.)

Per info e prenotazioni: tel. 346 6716151

Luogo: Teatro alla Corte di Giarola
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IN NOME DEL PADRE

Data dell'evento: 02.02.2019 alle ore 21:15

Teatro di Ragazzola, ore 21.15

uno spettacolo di e con Mario Perrotta

Consulenza alla drammaturgia Massimo Recalcati

collaborazione alla regia Paola Roscioli

Aiuto regia Donatella Allegro

Produzione Teatro Stabile di Bolzano e Permàr

 

"I figli adolescenti sono gli interlocutori disconnessi dei dialoghi mancati dei padri, l?orizzonte comune dei tre padri dello spettacolo, diversissimi tra loro per estrazione sociale e provenienza geografica. A forza di sbattere i denti sullo stesso muro, smussano le loro differenze per ricomporsi in un?unica figura, incapaci di altre parole. Uno sguardo sul presente per indagare la mutazione delle famiglie millenials e quanto di universale, eterno, resta ancora" (c.s.)

Per info e prenotazioni: cell. 339 5612798  

Luogo: Teatro di Ragazzola
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