Novembre 2024
TOTÒ E VICÈ
Data dell'evento: 02.11.2024 alle ore 21:15
Teatro di Ragazzola, ore 21.15
(Dal comunicato stampa)
di Franco Scaldati
regia ed interpretazione Enzo Vetrano e Stefano Randisi
produzione Le Tre Corde, Compagnia Vetrano-Randisi
Artisti di straordinaria sensibilità, giganti del Teatro italiano, Enzo Vetrano e Stefano Randisi fanno della dialettica e del confronto l?espressione della loro poetica, con un sodalizio che dura da quasi cinquant?anni. Più volte ospiti del Teatro di Ragazzola, vi ritornano con lo spettacolo "Totò e Vicé" sabato 2 novembre alle ore 21.15. Da tempo Vetrano e Randisi hanno incontrato la poesia di Franco Scaldati e soprattutto di Totò e Vicé, i teneri e surreali clochard protagonisti del gioiello drammaturgico di Franco Scaldati, definito il "Beckett siciliano".
Con la carica di tutta la loro forza scenica, si sono subito specchiati nelle loro parole, gesti, pensieri, giochi. Totò e Vicé sono legati da un?amicizia reciproca assoluta, vivono di frammenti di sogni che li fanno stare in bilico tra il mondo terreno e il cielo, in un tempo imprendibile tra passato e futuro, con la necessità di essere in due, per essere.
Per info e prenotazioni: cell. 339.5612798
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DENTRO. Una storia vera, se volete
Data dell'evento: 08.11.2024 alle ore 21:00
Teatro al Parco, ore 21
(Dal comunicato stampa)
drammaturgia e regia Giuliana Musso
con Maria Ariis e Giuliana Musso
"Dentro è la messa in scena del mio incontro con una donna e con la sua storia segreta. La storia di una verità chiusa dentro ai corpi e che lotta per uscire allo scoperto. Un?esperienza difficile da ascoltare. Una madre che scopre la peggiore delle verità. Una figlia che odia la madre. Un padre innocente fino a prova contraria. E una platea di terapeuti, consulenti, educatori, medici, assistenti sociali, avvocati che non vogliono sapere la verità. Il segreto ha un contenuto preciso e un fine positivo: protegge qualcosa o qualcuno. Il segreto silenzia una verità che potrebbe danneggiare degli innocenti. Anche la censura ha un contenuto preciso ma il suo fine è contrario a quello del segreto: danneggia gli innocenti, protegge vili interessi. Il tabù invece, per noi, oggi, è il puro terrore di sapere; quindi, il suo contenuto rimane ambiguo e indeterminato.
In tutte le vicende di abuso sui minori che io ho conosciuto per voce delle vittime nessun colpevole è mai stato condannato. La violenza sessuale è un segreto che permane tutta una vita dentro alle case, dentro agli studi dei medici, degli psicoterapeuti o degli avvocati, in quelle dimensioni private in cui le vittime possono restare confinate senza venire riconosciute. I fini compassionevoli del segreto quasi sempre si fondono con quelli vergognosi della censura e con quelli inconsci del tabù. L?esistenza stessa delle vittime, con la loro rabbia inavvicinabile o con il loro inconsolabile dolore, ci turba fino alle radici e così, pur di non maneggiare l?odio dei padri, deploriamo quello dei figli.
Storia antica quanto il patriarcato: narrazioni che sono strategie di rimozione e occultamento, prime tra tutte la normalizzazione stessa dell?abuso e la colpevolizzazione della vittima. Persino le storie fondanti della civiltà occidentale sono tutte storie di traumi, eppure, mentre conosciamo tutto di Edipo, di Laio invece, il padre assassino, sappiamo ben poco. Da sempre, pur di salvare l?ordine dei padri, costruiamo impalcature concettuali che fanno perdere consistenza alla realtà dei traumi e alla voce dell?esperienza. E se la nostra esperienza di violenza non può essere riconosciuta allora viene minata alla radice la nostra dimensione ontologica, noi stessi forse smettiamo di esistere.
DENTRO non è teatro d?indagine, è l?indagine stessa, quando è ancora nella vita, la mia stessa vita.
DENTRO non è un lavoro sulla violenza ma sull?occultamento della violenza.
DENTRO è un piccolo omaggio teatrale alla verità dei figli"
Per prenotazioni: 0521 992044
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VITTORIO. Restiamo umani
Data dell'evento: dal 08.11.2024 al 09.11.2024 alle ore 21:00
Teatro del Tempo, ore 21
(Dal comunicato stampa)
di e con Gianluca Foglia ?Fogliazza?
con Emanuele Cappa (oud e chitarra)
distribuzione Sonoris Causa
?Restiamo umani?. Chiude così Vittorio Arrigoni, Vik per gli amici, assassinato nella notte del 15 aprile 2011 a soli 36 anni, le pagine del suo diario ?Piombo Fuso? in cui racconta in prima persona l'assedio di guerra che l'esercito israeliano ha operato ai danni della popolazione palestinese nella Striscia di Gaza.
Restiamo umani è l'urlo più forte e necessario che oggi possa essere pronunciato di fronte all'esodo dei richiedenti asilo e alla deriva estremista che dilaga crescente in tutta Europa. La storia di Vittorio Arrigoni viene ripercorsa nella sua umanità, nei viaggi, nel desiderio di dedicarsi alla difesa dei diritti umani.
?Questo racconto nasce da un'esigenza comune: l'urgenza di un manifesto di pace. Nulla più delle parole di Vittorio Arrigoni lo esprime meglio: restiamo umani. Ma non basta. Ho deciso di mettere in parallelo due vite, la mia (fatta di normalità diffusa) e la sua (fatta di scelta e schieramento). Nella mia vita si rifletteranno molti che non hanno, come me, il coraggio di Vittorio. Nella vita di Vik si rispecchieranno tutti quelli che, come me, condividono i suoi ideali. E? il racconto di un'educazione all'umanità che ha bisogno di figli a cui trasmettere il valore della diversità. Gaza e la Palestina sono frammenti umani oltre ogni geografia?.
Per info e prenotazioni: 340 3802940
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GRANDI E CATTIVI
Data dell'evento: 10.11.2024 alle ore 16:30
Europa Teatri, ore 16.30
(Comunicato stampa)
"Domenica 10 novembre al teatro Europa in Via Oradour 14, Parma, alle ore 16:30 prende il via la nuova stagione ragazzi con lo spettacolo Grandi e Cattivi, di e con Francesco Marchi e Chiara Rubes, ideazione luci di Lucia Manghi.
?Nella foresta del crescere si trova il fiore dell?identità?
In scena l?esperienza del complesso e delicato dialogo tra giovani e adulti. Questo è il ?motivo? dell'opera del sodalizio artistico tra Marchi e Rubes. Quindi sì, grandi e cattivi. Ma chi? Grande è l?adulto, il genitore, l?educatore e la guida. Grande diventa il cucciolo, il bambino, il figlio e l?allievo. Cattivo diventa il grande quando perde sensibilità e controllo. Quando agisce senza coscienza: alza la voce, non ascolta ragioni o semplicemente dà regole dure da seguire. E così esce fuori l?orco che è in lui. L?urlo dell?orchessa, l?irruenza del gigante. La minaccia che si fa fame di giovane carne umana. Cattivo diventa il piccolo quando, crescendo, ha a che fare con le prime responsabilità, quando vedendo il suo corpo trasformato e sentendosi più forte, comincia a rivendicare una libertà senza regola né prezzo. Non è più disposto a rispettare il grande perché deve costruire la propria identità. Disubbidisce, ruba, racconta frottole, risponde male e si chiude in camera o scappa. Eppure nell?immaginario fiabesco il giovane, attraverso varie peripezie, consuma il suo ruolo di eroe, quindi di buono. Mentre gli antagonisti - orchi, orchesse, genitori, patrigni e matrigne - fungono da opposizione necessaria durante questa fase liminare, quindi da cattivo. La riflessione di Rubes e Marchi, concependo queste due facce come aspetti complementari di un?incomunicabilità fra generazioni, opera una ricomposizione degli schemi fiabeschi, mettendo in luce l?umanità dell?antagonista per stimolare un ampliamento della visione dell?altro, il diverso. Un invito ad aprire gli occhi su queste due umanità: ragazzi in crescita e adulti in difficoltà come guide, entrambi resi ?cattivi? dal momento. È il teatro alla fine che può rivelarsi la sintesi di questo conflitto generazionale, in cui la profondità del problema viene anche addolcita con la risata e il divertimento.
Lo spettacolo è adatto a ragazzi e ragazze dai 7 ai 14 anni ma è prezioso per tout public.
Per info e prenotazioni: tel. 0521 243377
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COME DIVENTARE RICCHI E FAMOSI DA UN MOMENTO ALL` ALTRO
Data dell'evento: 16.11.2024 alle ore 21:15
Teatro di Ragazzola, ore 21.15
(Dal comunicato stampa)
testo e regia Emanuele Aldrovandi
con Giusto Cucchiarini, Serena De Siena, Tomas Leardini, Silvia Valsesia
scene Francesco Fassone
costumi Costanza Maramotti
luci Antonio Merola
ambiente sonoro Riccardo Tesorini
movimenti Olimpia Fortuni
realizzazione maschera Micol Rosso e Cristina Ugo
Associazione Teatrale Autori Vivi, Teatro Stabile di Torino ? Teatro Nazionale, ERT Emilia Romagna Teatro ? Teatro Nazionale
Non fornisce soluzioni efficaci per diventare davvero ricchi e famosi, ma credo sia una delle cose più divertenti che ho scritto - e anni fa forse sarei stato cauto nell?usare questo aggettivo, ?divertente?, invece col passare del tempo ne sono sempre più orgoglioso: ci sono dubbi, domande e dolore, ma è una commedia! Con queste parole l?autore e regista emiliano Emanuele Aldrovandi presenta il suo nuovo spettacolo ?Come diventare ricchi e famosi da un momento all?altro?, in scena sabato 16 novembre, alle ore 21.15, al Teatro di Ragazzola. Al centro della storia una madre e il suo piano bislacco per aiutare la figlia, di soli sei anni, a diventare un?artista di successo: per farlo è disposta a qualunque cosa. La pièce vedrà in scena Giusto Cucchiarini, Serena De Siena, Tomas Leardini e Silvia Valsesia. Le scene sono di Francesco Fassone, i costumi di Costanza Maramotti, le luci di Antonio Merola, i movimenti di Olimpia Fortuni, l?ambiente sonoro di Riccardo Tesorini e la realizzazione della maschera di Micol Rosso e Cristina Ugo. , una co-produzione di Associazione Teatrale Autori Vivi, Teatro Stabile di Torino e ERT Emilia Romagna Teatro.
Dopo ?L?estinzione della razza umana?, spettacolo che racconta in chiave tragicomica quello che abbiamo vissuto durante gli anni di pandemia, Aldrovandi pone stavolta l?attenzione sulle conseguenze più intime e personali di quelle dinamiche sociali che ci spingono sempre di più verso la ricerca del consenso e dell?approvazione immediata. La riflessione su cosa sia la qualità artistica nell?epoca della post-verità diventa quindi l?occasione per chiedersi, insieme ai personaggi, fino a dove siamo disposti a spingerci, pur di evitare che le persone che amiamo debbano gestire fallimenti e frustrazioni che talvolta sembrano insormontabili.
Per info e prenotazioni: cell. 339.5612798
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CONCERTO DI SABBIA - IL PIFFERAIO MAGICO
Data dell'evento: 16.11.2024 alle ore 21:15
Teatro del Cerchio, ore 21
(Dal comunicato stampa)
Regia Piero Bonaccurso
Voce recitante Pierpaolo Bonaccurso
Disegni animati con la tecnica della Sand Art Greta Belometti
Sabato 16 novembre prosegue la stagione di prosa con uno spettacolo originale: una storia tradizionalmente per i più piccoli, pensata per un pubblico adulto. La famosa storia della citta? di Hamelin è una metafora della contemporaneità? con le sue nevrosi e le sue ombre. Ma nulla dura per sempre e la possibilità? del cambiamento è sempre dietro l?angolo?
La storia del pifferaio magico viene raccontata intervallando il racconto con le spettacolari immagini di sabbia create sotto gli occhi dello spettatore. Un concerto di suoni, parole e immagini armoniosamente intrecciate per offrire allo spettatore un momento di riflessione.
La Sand Art e? l?arte di manipolare e trasformare in figure la sabbia distesa su un piano luminoso e proiettata su un grande schermo. I disegni sono creati dal vivo e si susseguono in maniera suggestiva e affascinante, creando figure che si modificano di continuo. Queste appaiono, scompaiono e si trasformano al ritmo della musica o al suono delle parole. Le dita come pennelli danzano sul piano luminoso rendendo possibile il mutare delle linee, dei chiaro scuri per dare vita al racconto e accompagnare lo spettatore in una dimensione fantastica.
Per info e prenotazioni: cell. 351 5337070
Luogo: Teatro del CerchioProsegui la lettura di: CONCERTO DI SABBIA - IL PIFFERAIO MAGICO
DICIASSETTE CAVALLINI E FOCUS RAFAEL SPREGELBURD
Data dell'evento: dal 20.11.2024 al 10.12.2024 alle ore 20:30
Teatro Due, ore 20.30
(Dal comunicato stampa)
scritto e diretto da Rafael Spregelburd
traduzione di Manuela Cherubini
con Alberto Astorri, Valentina Banci, Laura Cleri, Davide Gagliardini, Luca Nucera, Massimiliano Sbarsi, Pavel Zelinskiy
musiche Alessandro Nidi
produzione Fondazione Teatro Due
Fondazione Teatro Due dedica un focus al drammaturgo, attore e regista argentino Rafael Spregelburd: fra novembre e dicembre 2024 al Teatro Due di Parma verranno presentati uno spettacolo in prima assoluta e due prime nazionali.
Tra i più rappresentati a livello internazionale Spregelburd è autore di un teatro innovativo e folgorante, di una scrittura biologicamente complessa che si oppone all?idea riduzionista della linearità. Pieni di sfide intellettuali, i suoi testi sono estremamente vicini alle nostre vite, hanno un approccio filosofico e profondo, ma ironico e divertente; pungente e critico, ma tenero e compassionevole.
In prima assoluta debutterà il testo inedito Diciassette cavallini scritto dal drammaturgo argentino per le attrici e gli attori dell?Ensemble Teatro Due. Creato in un anno di lavoro in sinergia con Alberto Astorri, Valentina Banci, Laura Cleri, Davide Gagliardini, Luca Nucera, Massimiliano Sbarsi, Pavel Zelinskiy, lo spettacolo sarà diretto dallo stesso Rafael Spregelburd e sarà in scena al Teatro Due di Parma dal 22 novembre al 10 dicembre 2024.
Diciassette cavallini si impernia sul mito di Cassandra che viene affrontato in due tempi diametralmente opposti. Una Cassandra contemporanea afferma di poter prevedere le disgrazie future, mentre il suo psicanalista cerca di smontare ogni sua certezza ? Chi avrà ragione? Questo a grandi linee ciò che accade nella prima parte dello spettacolo che si intitola L?Oracolo invertito, un primo tempo che si può definire apollineo, sia per il ruolo fondamentale che ha il dio Apollo nella costruzione del mito di Cassandra, sia perché convenzionale in termini drammaturgici.
La seconda parte invece, dal titolo I diciassette cavallini, è ?dionisiaca?, dominata dal delirio dettato dal dio Dioniso. Qui gli attori, con gli stessi elementi del primo tempo, costruiscono un gioco che si sviluppa al rovescio e con cui vanno all?indietro, dal futuro al passato; lo spettatore vedrà prima gli effetti, per poi ricostruire, a ritroso, le cause. Un'ipotesi puramente poetica, che porta a cercare e trovare risposte alle domande che ancora non sono state espresse. Una sfida realizzata in una coreografia in 17 movimenti, come i 17 soldati che escono dal ventre del cavallo di troia.
Per la prima volta in Italia saranno presentati anche due lavori creati dall?artista in Argentina.
Ultimo lavoro scritto, diretto e interpretato da Rafael Spregelburd insieme alla sua compagnia El Patrón Vázquez, fondata insieme ad Andrea Garrote quasi 30 anni fa, Inferno, commissionato all?autore per celebrare il 500° anniversario di Hieronymus Bosch, ha debuttato a Buenos Aires nel 2022. Ispirandosi all'eterno stupore di quella pittura variegata, giocosa, morale e profetica, l'autore disegna un complesso labirinto sul peccato, sulla colpa, sulla virtù e sul supplizio dell'anima. Così come partendo dalla celebre Eptalogia di Hieronymus Bosch, Spregelburd aveva lavorato sui peccati capitali, realizzando testi quali La Stupidità, Il Panico o La Testardaggine, in questo caso Inferno si concentra sulle sette virtù. Sette scene per riordinare l'intricato cruciverba tra Fede, Speranza, Carità, Temperanza, Prudenza, Giustizia e Fortezza o - meglio - la mancanza di tutte queste virtù offuscate da una morale diluita nel tempo e nel linguaggio. Lo spettacolo presenta una moltitudine di personaggi utilizzando solo quattro attori, Andrea Garrote, Violeta Urtizberea, Guido Losantos insieme allo stesso Spregelburd (24 e 25 novembre).
Andrea Garrote e Rafael Spregelburd dirigono insieme Pundonor (20, 21 e 23 novembre), un pluripremiato monologo scritto da Garrote che lo interpreta nel ruolo della protagonista: una professoressa universitaria, dottoressa in sociologia, la cui lezione sull'opera di Michel Foucault è costantemente interrotta... Per la sua interpretazione, Garrote è stata definita ?genia?, al femminile, fenomeno del Teatro argentino. Il testo mette in discussione il grande paradosso della nostra coscienza attuale: come combattere l'avanzata della centralizzazione del potere che ci soffoca e che ci rende schiavi dei suoi meccanismi? Come ricordare all'uomo la sua libertà, il suo libero arbitrio?
CALENDARIO SPETTACOLI:
PUNDONOR
PRIMA NAZIONALE
20, 21 novembre ore 20.30 e 23 novembre ore 18.30
DICIASSETTE CAVALLINI
PRIMA ASSOLUTA
venerdì 22 novembre ore 20.30
sabato 23 novembre ore 20.30
domenica 24 novembre ore 19.30
martedì 26 novembre ore 20.30
giovedì 28 novembre ore 20.30
venerdì 29 novembre ore 20.30
sabato 30 novembre ore 20.30
domenica 1 dicembre ore 16.00
martedì 3 dicembre ore 20.30
giovedì 5 dicembre ore 20.30
sabato 7 dicembre ore 20,30
lunedì 9 dicembre ore 20.30
martedì 10 dicembre ore 20.30
INFERNO
24 novembre ore 16.00 e 25 novembre ore 20.30
Per informazioni e biglietteria: tel. 0521/230242
Luogo: Teatro DueProsegui la lettura di: DICIASSETTE CAVALLINI E FOCUS RAFAEL SPREGELBURD
TRE SULL` ALTALENA
Data dell'evento: 23.11.2024 alle ore 21:00
Teatro del Cerchio, ore 21
(Dal comunicato stampa)
Prosegue la stagione di prosa del Teatro del Cerchio sabato 23 novembre alle ore 21 con un divertente spettacolo: Tre sull?altalena, una delle più famose commedie di Luigi Lunari, straordinario drammaturgo e uomo di teatro, lungo il suo sodalizio con il Piccolo Teatro e con Giorgio Strehler. La commedia, dopo un clamoroso successo al Festival di Avignone nel 1994, si è imposta come un grande successo internazionale: è stata tradotta in venticinque lingue ed è correntemente rappresentata in tutto il mondo. Uno spettacolo che parla di vita e morte, destino, predestinazione e libero arbitrio, esistenza di Dio e ateismo, il tutto con una buona dose di umorismo ?alla Lunari?. Una produzione AriaTeatro e Evoè!Teatro, con Emanuele Cerra, Denis Fontanari, Christian Renzicchi e Marta Marchi, regia di Alberto Giusta.
In scena tre personaggi: un commendatore, un capitano dell?esercito e un professore che per tre motivi diversi si trovano nello stesso luogo, un ?non-luogo? che ha delle connotazioni precise ma anche equivoche. Potrebbe essere una sala d'aspetto, un albergo o un vero e proprio ufficio. Ne scaturisce una strana e misteriosa situazione, acuita dal fatto che improvvisamente suona un allarme anti-inquinamento che impedisce ai tre uomini di andarsene. Nella notte che devono trascorrere insieme i tre arrivano a pensare di essere morti e che quella stanza altro non sia che un?anticamera per l?oltretomba. All?improvviso irrompe nella stanza una donna delle pulizie che fa affermazioni ambigue al punto da dubitare che sia realmente un?addetta alle pulizie. Mentre un secondo suono della sirena segnala la fine dell?emergenza e i tre stanno per andarsene un sorprendente colpo di scena concluderà la vicenda.
Qual è il mistero che fa incontrare questi tre uomini in un giorno caldo e molto strano? Che cosa hanno in comune? Così diversi tra loro ma così simili nel credere di essere molto vicini alla Fine. E cos?è questo non-luogo? Un luogo dell'anima? Un passaggio obbligato verso qualcosa che l'uomo non conosce e che non comprende? Chi è la donna misteriosa che irrompe sulla scena e li governa, suo malgrado, come fossero marionette? In una lotta verbale esilarante questa commedia esplora l'animo umano e porta lo spettatore a riflettere sulla propria esistenza e sul senso profondo di essa. Tutto è in mano ad un destino già scritto o è la Fortuna a manovrare i fili delle nostre azioni? Forse la risposta non la avremo mai ma, nel cercarla, rideremo per più di un'ora a crepapelle.
Lo spettacolo è sostanzialmente fedele al testo di Lunari, se non per pochi tagli che snelliscono lo scorrere della storia. È una storia potente e non c'è nessuna ragione per snaturarla. Inoltre la regia ha osato qualche invenzione che questo bel testo permette.
Per info e prenotazioni: cell. 351 5337070
Luogo: Teatro del CerchioProsegui la lettura di: TRE SULL` ALTALENA
CRINE
Data dell'evento: dal 25.11.2024 al 27.11.2024 alle ore 21:00
Lenz Teatro, ore 21
(Dal comunicato stampa)
L?opera performativa, visuale e musicale di Lenz Crine, realizzata da Lenz nel 2023 come parte di LPAM_Lenz per Alessandro Manzoni, il Progetto Speciale di Lettura dedicato al grande autore nell?anno delle celebrazioni dei 150 anni dalla morte, andrà in scena alle ore 21 del 25-26-27 novembre a Lenz Teatro, parte sia della ventottesima edizione di Natura Dèi Teatri, il festival di arti performative contemporanee e cultura visuale curato da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto a partire dal 1996, sia del programma del festival ParmaJazz Frontiere.
Riedizione performativa ispirata all?Adelchi, in Crine Lenz ha rimette al centro della propria indagine performativa l?autore fondativo della letteratura italiana per provocare una riflessione profonda sulla potenza poetica e la retorica della lingua, motus per un attento affondo teorico sulla contemporaneità di un?opera complessa e quasi dimenticata della letteratura drammatica.
Dell?Adelchi è la figura di Ermengarda, mai sottoposta al vincolo del convenzionale, a essere trasdotta in immagini drammaturgiche che delineano un corpo femminile di irriducibile bellezza, ferito dall?abbandono e trasfigurato da un dolore che rende l?eroina epifanìa d?incontro di molteplici storie vissute, d?amori infranti, sospesi, rimandati, dimenticati, imposti e liberati, unica figura di un coro tragico del tempo presente.
L?Ermengarda manzoniana rappresenta il culmine esistenziale e teatrale della sottomissione al rifiuto cui la condanna Carlo Magno, rendendola vittima innocente di una sofferenza impotente e spersonalizzante: l?epilogo della tragedia è il suicidio, come gesto di estrema sottrazione dal sé e dal dolore dell?esistenza. Ma Ermengarda non si arrende alla realtà della Storia, quella che i potenti maschi decidono, concedendosi totalmente al proprio sentimento, all?intima vicenda di amante che tutta la passione contiene nel non detto, nell?autonomo posizionamento dentro al proprio Io.
Con Crine, Lenz sostanzia la ricerca pluriennale di un ?verbo? pedagogico che renda le persone neurodivergenti in grado di esprimere attraverso le stimolazioni drammaturgico-sensoriali le emozioni silenziate, ribaltando la prospettiva convenzionale. Ermengarda, infatti, è incarnata dall?attrice sensibile Carlotta Spaggiari, protagonista e straordinaria interprete di numerose creazioni performative di Lenz: esordisce nel ruolo della Monaca di Monza bambina ne I Promessi Sposi (2013) e successivamente è protagonista dell?Adelchi (2014) trasfondendosi nel corpo-martire di Ermengarda; attraversa le fantasmagorie ariostesche come Angelica ne Il Furioso (2015-2016); è performer ne Il Paradiso di Dante e Aktion T4 (entrambi del 2017), poi magnifica interprete di Cassandra nell?Orestea di Eschilo (2018-2021); è tra le/gli interpreti del grande affresco calderoniano de La vita è sogno (2021) e coprotagonista nella recente messinscena di Catharina von Siena (2022) opera del visionario drammaturgo romantico Jakob Lenz e infine una delle tre personificazioni di Maria Maddalena nel recentissimo spettacolo Apocalissi Gnostiche. ?Come una Pentesilea delirante e lieve, Ermengarda lascia che Eros e Thánatos la conducano per mano oltre il margine della vita. (?) Soltanto una sensibilità d?attrice altrettanto potente e lieve può esperire, senza finzione, un tale culmine di pathos e forza espressiva?, commentano Maria Federica Maestri e Francesco Pititto.
In scena con Carlotta Spaggiari il compositore, contrabbassista, direttore d'orchestra Roberto Bonati, docente presso il Conservatorio A. Boito di Parma, Direttore Artistico del ParmaJazz Frontiere festival, creatore nel 1998 della ParmaFrontiere Orchestra e musicista che ha maturato negli anni un linguaggio capace di costruire intensi pannelli emotivi, approdando ad una sintesi di molteplici generi musicali contemporanei.
Crudo e deciso l?impatto scenico di CRINE, composto da un?installazione che Maria Federica Maestri spiega in questo modo: ?Per l?esposizione del martirio di Ermengarda, sara? piena e cruda la luce sulla violenza sul corpo femminile, umiliato e ripudiato dalla brutalita? funzionale della societa? patriarcale. Niente dovra? essere nascosto o mitigato dal tepore sentimentale e salvifico della provvidenza: lo spazio sara? attraversato da quattordici aste lignee in misura e forma simili alle lance medievali per la caccia al cinghiale. Ermengarda, come l?animale, inseguita, catturata, ferita, sanguinante spirera? cercando in cinque tane nere il buio e la quiete della morte?. Riguardo, invece, alla componente video, o ?imagoturgia?, commenta Francesco Pititto: ?Dipinti in sequenza. Una cinghialessa avanza nel bosco, uno scoiattolo trai rami, due lumache in corteggiamento, un corpo d?uomo vecchio e nudo. Un volto di donna in primissimo piano, la bocca e i denti e gli occhi e il parlare muto all?altra sé nello spazio reale, e anche allo spettatore che le osserva entrambe. Lei è cinghialessa braccata, circondata e ferita, in metamorfosi di scoiattolo in fuga tra i rami, sognando ? ermafrodita - amplessi senza maschi in veste di limacide, mentre un corpo maschile si contorce inadatto, goffo in un movimento ad anello?.
Come impegno nella valorizzazione artistica e civile dell'autoralità al femminile, nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre, prima della performance alle ore 19:30Lenz promuoverà una ROOM,un incontro con le associazioni e gli abitanti del quartiere San Leonardo su come le pratiche della creazione artistica possano incrociare i percorsi di educazione di genere e di prevenzione/riduzione della violenza già attivi e attivabili sul territorio dalle persone e dalle comunità che lo abitano.
Il progetto è sostenuto dall?Assessorato alla Partecipazione, Associazionismo, Quartieri del Comune di Parma e si svolge in collaborazione con ParmaFrontiere Associazione Culturale, il gruppo di quartiere Manifesto per San Leonardo, Urban Trail Parma.
Per info e prenotazioni: tel. 0521 270141
Luogo: Lenz TeatroProsegui la lettura di: CRINE
NUDI.LE OMBRE DELLA VIOLENZA SULLE DONNE
Data dell'evento: 27.11.2024 alle ore 21:00
Basilicanova - Sala Amoretti, ore 21
(Dal comunicato stampa)
«Una scena nuda per mettere a nudo la violenza sulle donne»: Monica Morini e Bernardino Bonzani del Teatro dell?Orsa introducono Nudi. Le ombre della violenza sulle donne, di cui sono autori e interpreti che, in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, sarà in scena mercoledì 27 novembre alle ore 21 nella Sala Amoretti del Circolo Il Rugantino in via Giovanni Falcone 2 a Basilicanova, frazione di Montechiarugolo, in provincia di Parma.
«Quanta violenza è sommersa? Non detta. Non riconosciuta. Cosa crediamo sia normale? Cosa non lo è? Un attraversamento del sentire che ci interroga, ci graffia, ci muove a strappare il velo degli stereotipi e a cambiare sguardo. Perché uomini e donne possano camminare in pari dignità» riflettono gli artisti «Il rapimento, il ricatto sessuale e psicologico, le botte: una costellazione di efferatezze che molti uomini compiono su molte, troppe donne. La violenza non si ferma con l?atto in sé, prosegue subdolamente in un clima sociale che spinge all?omertà e alla vergogna, che fruga pettegolo nei dettagli imbarazzanti, che condanna infine la donna per ?essersela cercata?».
Lo spettacolo, organizzato dall?Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Montechiarugolo, è ad ingresso gratuito e senza prenotazione, fino a esaurimento dei posti disponibili.
Luogo: BasilicanovaProsegui la lettura di: NUDI.LE OMBRE DELLA VIOLENZA SULLE DONNE
LU SANTO JULLARE FRANCESCO
Data dell'evento: 30.11.2024 alle ore 21:00
Teatro del Tempo, ore 21
(Dal comunicato stampa)
di Dario Fo e Franca Rame
diretto e interpretato da Christian Poggioni
All?indomani del conferimento del Premio Nobel per la letteratura, Dario Fo scrive un nuovo testo in stile ?giullaresco? dedicato a San Francesco, la cui figura è universalmente riconosciuta, non solo dai cristiani, come portatrice di pace, dialogo tra culture e religioni, armonia tra uomo e ambiente.
Lo spettacolo unisce le fonti storiche sulla vita del santo a tradizioni popolari, leggende e fioretti apocrifi, regalandoci un ritratto giocondo, lieve e profondamente spirituale del Poverello d?Assisi, colui che si autodefiniva ?giullare di Dio?. Christian Poggioni, già interprete di uno spettacolo di successo tratto da Mistero Buffo, ha avuto l?onore di ricevere l?autorizzazione a inscenare questa rappresentazione direttamente dagli eredi di Dario Fo, attraverso la Fondazione "Dario Fo e Franca Rame?.
Per info e prenotazioni: cell. 340 3802940
Luogo: Teatro del TempoProsegui la lettura di: LU SANTO JULLARE FRANCESCO
VORREI UNA VOCE
Data dell'evento: 30.11.2024 alle ore 21:15
Teatro di Ragazzola, ore 21.15
(Dal comunicato stampa)
di e con Tindaro Granata
con le canzoni di Mina
ispirato dall?incontro con le detenute-attrici del teatro Piccolo Shakespeare all?interno della Casa Circondariale di Messina nell?ambito del progetto Il Teatro per Sognare di D?aRteventi diretto da Daniela Ursino
Perdere la capacità di sognare significa far morire una parte di sé. Con lo spettacolo ?Vorrei una voce?, in scena sabato 30 novembre alle ore 21,15 al Teatro di Ragazzola, Tindaro Granata ci restituisce il suo ?incontro di anime avvenuto in un luogo molto particolare?? ispirato dal lungo percorso teatrale che l?autore e attore siciliano ha realizzato all?interno della Casa Circondariale di Messina con le detenute di alta sicurezza, nell?ambito del progetto Il Teatro per Sognare. Attraverso le canzoni di Mina, cantate in playback, le donne raccontano l?amore per la vita, quella spinta che permette di sopportare tutto, pur di realizzare il proprio sogno. Dopo averle incontrate - racconta l?autore - capii che erano come me, o forse io ero come loro: non sognavamo più. Guardandole mi sono sentito recluso da me stesso, imbruttito da me stesso, impoverito da me stesso. Avevo dissipato, inconsapevolmente, quel bene prezioso che dovrebbe possedere ogni essere umano: la libertà. Mi sono trovato, con loro, a cercare il senso di tutto quello che avevo fatto fino ad allora. Da qui l?idea di mettere in scena l?ultimo concerto live di Mina, tenutosi alla Bussola di Lido di Camaiore il 23 agosto 1978. Un modo per entrare nei propri ricordi, in un proprio spazio, dove tutto è possibile, recuperando una femminilità annullata, la libertà di espressione della propria anima e del proprio corpo in un luogo che, per forza di cose, tende quotidianamente a cancellare tutto questo. Ogni donna ha avuto a disposizione due canzoni di Mina e, attraverso il canto in playback, ha trasmesso la forza e la potenza della propria storia per liberarsi da pensieri, angosce, fallimenti. Non voglio e non posso ? prosegue Tindaro Granata - portare in scena le mie ragazze del Piccolo Shakespeare di Messina, perché quello che abbiamo fatto dentro quel luogo di libertà che sta dentro un carcere è giusto che rimanga con loro e per loro. In ?Vorrei una voce? in scena ci sono solo io, delle ragazze mi porto i loro occhi, i gesti, le loro lacrime e i sorrisi. Grazie a loro racconto storie di persone che dalla vita vogliono un riscatto importante: vogliono l?amore per la vita, quella spinta forte ed irruente che ti permette di riuscire a sopportare tutto, a fare tutto affinché si possa realizzare un sogno.
Per info e prenotazioni: cell. 339.5612798
Luogo: Teatro di RagazzolaProsegui la lettura di: VORREI UNA VOCE