Aprile 2023

ULISSE - OMAGGIO A JOYCE

Data dell'evento: dal 01.04.2023 al 01.04.2023 alle ore 21:00

Teatro del Tempo, ore 21

(Dal comunicato stampa)

"A cent?anni dalla pubblicazione dell?Ulisse di Joyce, il 31 marzo e l?1 aprile alle 21, il Teatro del Tempo omaggia il grande autore dublinese con un reading musicale di Fabrizio Croci e Francesca Grisenti con Luca Savazzi al pianoforte, a cura di Simonetta Sorba e con la drammaturgia di Matteo Bacchini. 

La vera Odissea è quella della lingua e dello stile. Legge davvero Joyce chi si abbandona all?esperienza di non capire, fraintendere. Joyce ci porta a un punto in cui l?intelletto non serve. Flusso oceanico dove il disordine delle parole è liberatorio, guidato da divagazioni del pensiero che si coagulano nello stream of consciousness. Ulisse-Bloom e Telemaco-Stephen Dedalus sono vicini ma profondamente diversi; il loro peregrinare è la vita qualsiasi, la vita senza niente di speciale, la vita come un sogno o un lungo dialogo con se stessi, fino all?incontro finale a casa, a Itaca.  La grande sinfonia dell?Ulisse si chiude con il lungo monologo di Molly, che si presenta come pura natura, terra madre impudica ma non viziosa, fedele alle sue infedeltà: il suo sì è un sì alla vita, a tutta la vita.

Nella ricchissima partitura musicale dell?Ulisse, che comprende l?opera lirica, il canto gregoriano, le cantate popolari, Luca Savazzi fa emergere temi ricorrenti e sonorità che si diffondono in tutte le direzioni e si intrecciano profondamente alle parole di Fabrizio Croci e Francesca Grisenti"

Prenotazione obbligatoria: 340 3802940

Luogo: Teatro del Tempo
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10 KG

Data dell'evento: 01.04.2023 alle ore 21:00

Teatro al Parco, ore 21

(Dal comunicato stampa)

"Charlotte è una studentessa francese brava a scuola, piena di amici, impegnata nello sport, che cresce in un ambiente familiare stabile e pieno di amore. Ad un certo punto si isola e aderisce a una ideologia dogmatica che la porterà, appena maggiorenne, ad abbandonare la famiglia per diventare la terza moglie di un integralista islamico.

È la storia vera al centro di «10 kg», lo spettacolo diretto da Antonella Amirante che la compagnia francese AnteprimA porta in scena, prima rappresentazione in versione italiana, al Teatro al Parco di Parma, venerdì 31 marzo alle ore 11 per le scuole e sabato 1 aprile alle ore 21, nell?ambito della stagione 2022/23 del Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti. All?origine dello spettacolo, rivolto ad adulti e ragazzi dai 14 anni, c?è un testo, premio ArtCena 2020, scritto da Lau Nova, manager e formatrice di professione, in cui l?autrice ci consegna senza veli la sua reale e dolorosa esperienza di madre, che tenta di mantenere i rapporti con la figlia adolescente malgrado le scelte estreme a cui la conduce la sua ricerca d?identità. «Un?esperienza scioccante che ci invita ad andare oltre i nostri modelli, le nostre percezioni, e a condividere una parte di questa storia su un fondo di speranza e di benevolenza», racconta la Nova. «Con Lau Nova abbiamo visto crescere i nostri bambini nello stesso quartiere residenziale ? racconta la regista Antonella Amirante - uno di quei quartieri in cui ci si sente protetti dalle minacce del mondo. Come tutti i genitori, ho dovuto accettare le scelte dei miei figli, spesso molto lontane dall?immagine che io mi ero costruita per loro». Nello spettacolo è la voce di Lau Nova che sentiamo sul palco, una madre coraggiosa che racconta l?amore per la figlia Charlotte, diventata Amina. Una testimonianza forte, mentre il corpo della ragazza cambia alla ricerca della sua identità e di un gruppo in grado di riconoscerla. In scena, una moltitudine di abiti, come pelli possibili da indossare per affrontare il mondo. Tessuti scuri a riempire lo spazio fino ad inglobarlo tutto e coprire il corpo, gli occhi, i pensieri. La scenografia e i costumi sono di Alex Costantino, l?universo sonoro di Nicolas Maisse, la creazione luci di Juliette Besançon. «Questa testimonianza non è un attacco all?Islam - prosegue Amirante - ma il tentativo di una madre di comprendere il cammino di sua figlia Charlotte nata in Francia in un ambiente benestante e ateo, che oggi vive all?estero, tagliata fuori dalla sua famiglia e dalle sue origini, il suo corpo e il suo sguardo nascosti da un burqa, in compagnia di un marito poligamo e della loro figlia». Nella stagione 2022/23 del Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti il teatro italiano per un pubblico giovane si è confrontato con il teatro europeo, ospite in stagione con lavori diretti da compagnie che si rivolgono a età diverse. E? il caso della Compagnia lionese AnteprimA, che dalla sua fondazione dedica molto interesse alle scritture contemporanee e alle tematiche sociali, proponendo un teatro che affronta questioni che ci interrogano come cittadini, stimolando la riflessione individuale.

Nato insieme allo spettacolo, e collegato ad esso da un fitto intreccio di connessioni tematiche, è il progetto «Identité», sempre diretto dalla Amirante, che ha dato vita a una raccolta di fotografie, 150 scatti di cui nel foyer del Teatro al Parco di Parma verrà presentata una selezione, dal 28 marzo al 1° aprile, in occasione della rappresentazione di «10 Kg». La neutralità o l'eccentricità del nostro modo di vestire caratterizza l'espressione della nostra personalità. La società, attraverso le distorsioni della moda e della pubblicità, uniforma il nostro aspetto lasciandoci credere che facciamo una scelta personale e meditata. E se noi provassimo a cancellare tutti i codici d'abbigliamento per rivelare la nostra identità attraverso la metafora del tessuto che ci rappresenta? Il progetto «Identità» ha incontrato persone di diversa età ed etnia, che si sono raccontate attraverso la materia, con le loro parole, i loro gesti, il loro corpo, i loro sguardi. Nuove storie si sono tessute grazie al tessuto, ai colori. In un istante di condivisione intima e poetica, l?"Identità" si è inventata, si è cercata. Delle voci sono nate, delle personalità si sono rivelate e una moltitudine di identità nuove sono comparse. Le immagini e i testi rendono conto di questa metamorfosi. Hanno lavorato al progetto il creatore di costumi Alex Costantino, la fotografa scultrice Paulina Fuentes-Valenzuela, l?autore e attore Jean-Cristophe Vermot-Gauchy, l?autrice e attrice (testi italiani) Pamela Toscano, l?autrice Dominique Osmont"

Per info e prenotazioni: 0521 992044

 

Luogo: Teatro al Parco
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UNO SPETTACOLO DI FANTASCIENZA

Data dell'evento: 04.04.2023 alle ore 21:15

Arena del Sole di Roccabianca, ore 21.15

(Dal comunicato stampa)

di Liv Ferracchiati
con Andrea Cosentino, Liv Ferracchiati e Petra Valentini

produzione Marche Teatro, CSS Teatro Stabile d?Innovazione del FVG, Teatro Metastasio di Prato, Fondazione Teatro di Napoli ? Teatro Bellini

Gran finale della stagione teatrale 2022/23 martedì 4 aprile alle ore 21.15 al Teatro Arena del Sole di Roccabianca con "Uno spettacolo di fantascienza ? Quante ne sanno i trichechi", una storia ambientata su una nave rompighiaccio diretta al Polo Nord scritta da Liv Ferracchiati, innovativo drammaturgo del panorama nazionale che con uno stile fluido, comico e surreale immagina quel viaggio collegato con il tentativo dei tre protagonisti (interpretati da Andrea Cosentino, Petra Valentini e lo stesso Ferracchiati) di scongiurare una catastrofe climatica, mentre sperimentano sulla loro pelle un'altra crisi: quella dell'identità. Ecco allora che il disorientamento dei trichechi, di fronte agli effetti del cambiamento climatico sulle loro vite, diventa sottile metafora dell'incapacità dell'essere umano di immaginare un futuro, sempre più confuso da un presente che si fatica a comprendere. Una pièce gradevole e intrigante, ben interpretata e capace di dialogare non solo esplicitamente per gioco ma anche implicitamente e in modo sostanziale con il pubblico su una serie di questioni diverse, agite in scena con consapevolezza e intensità dai tre interpreti. Lo spettacolo, non privo di consistenti oscillazioni comiche e tutto giocato su paradossi verbali e di azione scenica, passa da un polo narrativo all?altro, arricchendosi di una continua ironia sferzante sia relativamente alla vicenda sia al meccanismo del teatro stesso. Vengono esaltate le doti interpretative (e canore) di Petra Valentini, quanto quelle di Andrea Cosentino, perfettamente a proprio agio nella messa in scena fra recitato e non, che pratica con naturalezza da decenni. Liv Ferracchiati riesce a proporre un ragionamento su cosa siamo profondamente e su quanto ciò che gli altri dicono diventi convenzione e spesso anche identità che abbracciamo senza chiederci se questa cosa ci appartenga o meno. Un discorso su come per comunicare, noi stessi si sia spesso costretti a scegliere, più o meno consapevolmente, i segni che vanno a comporre le nostre caratteristiche, cioè finiamo per aderirvi non solo interiormente ma addirittura esteriormente. Per tutto lo spettacolo quindi si ragiona sullo spiazzamento, sul cambiamento di prospettiva nel punto di vista, della ridenominazione dell?ovvio, ma anche della ridefinizione di quello che siamo, che va oltre quanto ci viene appiccicato addosso dal mondo circostante.

L'ingresso è gratuito, previa prenotazione, per tutti coloro che hanno già assistito a uno spettacolo della stagione teatrale in corso.

Per info e prenotazioni: 339.5612798 

Luogo: Arena del Sole di Roccabianca
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L`ISTRUTTORIA

Data dell'evento: 06.04.2023 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30 (repliche fino al 25 aprile)

(Dal comunicato stampa)

di Peter Weiss

traduzione Giorgio Zampa

con

Roberto Abbati, Paolo Bocelli, Cristina Cattellani, Laura Cleri, Paola De Crescenzo, Davide Gagliardini, Pino L?Abbadessa, Milena Metitieri, Massimiliano Sbarsi

Davide Carmarino (esecuzione musicale)

regia Gigi Dall?Aglio

musiche originali Alessandro Nidi

produzione Fondazione Teatro Due

Viene ripresa dal Teatro Due di Parma, come ogni anno dal 1984 quando fu creata, L?Istruttoria di Peter Weiss nella regia di Gigi Dall?Aglio, non un semplice spettacolo, ma un incrollabile caposaldo della memoria da attivare nel presente.

In scena dal 6 al 25 aprile ci saranno Roberto Abbati, Paolo Bocelli, Cristina Cattellani, Laura Cleri, Paola De Crescenzo, Davide Gagliardini, Pino L?Abbadessa, Milena Metitieri e Massimiliano Sbarsi insieme a Davide Carmarino che eseguirà dal vivo le musiche originali di Alessandro Nidi (6, 14 e 22 aprile ore 20.30, 16 e 23 aprile ore 16.00, 25 aprile ore 17.00). Interpretando la volontà di Gigi Dall?Aglio L?Istruttoria torna per mantenere un impegno rispetto alla Storia e nella convinzione che la modalità con cui è stata affrontata e creata questa pietra miliare del teatro italiano possa costituire un giusto terreno di lavoro per attori che si sentano tramiti di una visione del Teatro che sappia interpretare la Storia.

L?Istruttoria, capolavoro del teatro documentario europeo, venne scritta da Peter Weiss dopo aver assistito allo storico processo che si svolse a Francoforte dal 1963 al 1965 contro un gruppo di SS e di funzionari del lager di Auschwitz. Le 183 giornate del processo in cui vennero ascoltati 409 testimoni, 248 dei quali scelti tra i 1500 sopravvissuti, rappresentarono il primo tentativo da parte della Repubblica Federale Tedesca di far fronte alla questione delle responsabilità individuali, dirette, imputabili a esecutori di ogni grado attivi nei recinti del lager di Auschwitz. L?allestimento messo in scena nel 1984 dal Teatro Due di Parma e diretto da Gigi Dall?Aglio è divenuto un cult teatrale, tappa cruciale della storia della scena del nostro paese che ha abbondantemente superato le 1000 repliche ed è stato visto da oltre 150.000 persone conoscendo importanti tournée in Italia e all?estero con episodi memorabili quali la messa in scena all?Habimah National Theatre di Tel Aviv in Israele, dove il testo non era mai stato rappresentato. Ovunque sia stata rappresentata L?Istruttoria ha raccolto la forte partecipazione degli spettatori di tutte le età; ogni anno il rito del Teatro si compie accompagnando le diverse generazioni nell'Inferno di Auschwitz, in un viaggio-tragedia della Storia contemporanea in cui non può compiersi nessuna catarsi.

La ricezione de L?Istruttoria è cambiata anno dopo anno, seguendo come una cartina tornasole gli umori della coscienza nazionale. La memoria culturale dell?Olocausto si è misurata in questi ultimi quattro decenni con i nodi caldi del discorso politico ed etico contemporaneo ? il conflitto Israele-Palestina, il revisionismo, i fenomeni migratori e il razzismo nell?Europa della riunificazione, le guerre etniche e i nuovi genocidi ? e L?Istruttoria e i suoi interpreti, riattivando la memoria traumatica si sono trovati al centro di questi discorsi, patendoli e fungendone da catalizzatore.

In questo 2023 carico di nuovi conflitti e nuovi problemi, la storia di questo spettacolo, radicata nella ripetizione, proseguirà il suo percorso in fieri, rivelando molto sulla nostra società. E consentendo agli spettatori di riunirsi a celebrare quel fondamentale rito laico che è il teatro.

In tanti anni è invecchiato solo il corpo dello spettacolo, - scrisse Dall?Aglio: i muri, le vernici, gli oggetti e i corpi dei celebranti, ma il rito si è mantenuto solidamente laico e facilmente dialettico come il senso del teatro richiede, sostenuto dall?intelligenza dei corpi e dalla scenografia che si corrompe con biologica consapevolezza, e sorretto dal grande respiro di un pubblico che è stato reso presente e consapevole.

Per info e prenotazioni: tel. 0521.230242 

Luogo: Teatro Due
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IL DOMATORE

Data dell'evento: dal 14.04.2023 al 15.04.2023 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

(Dal comunicato stampa)

"Torna a Teatro Due di Parma IL DOMATORE di Vittorio Franceschi che lo interpreta insieme a Chiara Degani, con la regia di Matteo Soltanto, una nuova produzione Fondazione Teatro Due e CTB Centro Teatrale Bresciano.

Vittorio Franceschi, una vita passata con i grandi registi del ?900 come Benno Besson, Andrzej Wajda e Luca Ronconi, solo per citarne alcuni, è interprete importante e pluripremiato della scena teatrale italiana e internazionale, nonché autore di molti testi tradotti e rappresentati in tutta Europa. Oggi, a 85 anni, Franceschi mette in scena il testo che ha scritto durante il tempo sospeso della pandemia, ma ? aggiunge - ?l?avrei scritto comunque, perché quando hai passato la vita in teatro non puoi smettere di pensarci e di progettare fino all?ultimo.?

Sotto il tendone di un piccolo circo una giovane giornalista, interpretata da Chiara Degani, attrice impegnata fra teatro, cinema e fiction, intervista l?ultimo grande domatore di leoni, alla vigilia della nuova legge che proibisce i numeri con gli animali: col procedere del dialogo di volta in volta l'intervistatrice è l'intervistata e l'intervistato è l'intervistatore, in un confronto scontro fra generazioni lontane.

?In questo testo si parla di leoni e di tigri, di clowns e di Santi, di case costruite partendo dal tetto e di grandi amori fuggiti via. E di anime che si incontrano e si scambiano il dolore come pegno. L'unica cosa che dura e non tradisce - racconta Vittorio Franceschi. A pensarci bene il teatro è proprio questo, dal momento che anche gli attori e gli spettatori si scambiano domande e anche risposte, in quel magico, fertile, intimo silenzio che si crea nell'oscurità della sala. E anche qualche bugia, che faccia loro da scorta e da scudo, dato che la verità resta impigliata, immancabilmente, fra le pieghe del sipario. Il quale, beffardo, ogni sera, senza svelare nulla, alla fine si chiude...? ?Nella gabbia dei leoni come sul filo del funambolo ogni passo può essere l'ultimo ? racconta il regista Matteo Soltanto che oltre alla regia ha curato anche le scene e i costumi, mentre le luci sono di Luca Bronzo e le musiche di Guido Sodo - per salvarsi occorre prima di tutto combattere paure e ipocrisie, affrontando la vita con la spavalderia dei felini. All'ombra dell'ultimo tendone echeggiano tuoni, memorie, intuizioni, balzi ora in avanti ora di lato, necessari a schivare insidie e a trovare la via maestra per farsi forza e assicurare la continuità della specie, tra i branchi delle pianure come tra i semafori delle città. E visto che nella partita che qui si gioca e che ci riguarda tutti, il protagonista e la sua intervistatrice muovono i pezzi su una scacchiera circolare i cui pedoni hanno messo la criniera, come regista ho dovuto trasformarmi in domatore, con un'unica certezza: dai domatori, quelli veri, abbiamo tutti molto da imparare. ?Ho debuttato in teatro il 12 agosto 1959, conclude Vittorio Franceschi. A scritturarmi fu il Conte Giancarlo Galassi Beria che seguendo un suo pazzo sogno aveva fondato a Milano un Teatro Viaggiante: ?Il Globo ? Primo Teatro Circo?. Recitavamo sotto un vero tendone di circo e viaggiavamo con le roulottes. Sono passati 63 anni. Diciamo che il cerchio si sta chiudendo in modo logico e naturale.?

Per info e prenotazioni: tel: 0521.230242 

Luogo: Teatro Due
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IL NODO

Data dell'evento: 14.04.2023 alle ore 21:00

Teatro Magnani, Fidenza (PR), ore 21

(Dal comunicato stampa)

"A chiudere la stagione del Teatro Magnani di Fidenza, venerdì 14 aprile, alle 21, arrivano due interpreti di grande richiamo come Ambra Angiolini e Arianna Scommegna dirette da Serena Sinigaglia ne ?Il nodo?, adattamento teatrale del testo di Johnna Adams, un intenso spettacolo su un tema di grande attualità come il bullismo e il rapporto genitori-figli.

?Il Nodo non è semplicemente un testo teatrale sul bullismo (il che, comunque, basterebbe a renderlo assolutamente attuale e necessario), è soprattutto un confronto senza veli sulle ragioni intime che lo generano. Osa porsi le domande assolute come accade nelle tragedie greche, cerca le cause e non gli effetti. Ed è questo aspetto ad attrarmi di più.? ? Serena Sinigaglia

Una madre e un?insegnante, in un intenso confronto che parla di bullismo e di rapporti genitori-figli. Ambra Angolini e Arianna Scommegna portano in scena due donne forti alle prese con una questione delicata e attualissima sul mondo dell?adolescenza. All?ora di ricevimento di una maestra di prima media, si presenta la madre di un suo allievo che è stato sospeso ed è tornato a casa pieno di lividi. È una vittima del bullismo o è lui stesso un molestatore? L?unico obbiettivo del difficile dialogo è sciogliere il nodo e cercare la verità. Un confronto durissimo tra due donne, che potrà dare un senso al loro dolore, allo smarrimento e al reciproco, soffocante, senso di colpa"

Per info e prenotazioni: 0524 517508

Luogo: Teatro Magnani, Fidenza
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LE PAROLE E LA BACCHETTA DI HERMES

Data dell'evento: 19.04.2023 alle ore 19:00

Teatro al Parco, ore 19

(Dal comunicato stampa)

"In occasione dell?uscita del suo nuovo libro «I volti di Hermes» edito da Moretti & Vitali lo scrittore Paolo Lagazzi ha invitato il prestigiatore Aurelio Paviato a intessere un dialogo sui generis, a creare insieme una specie di tappeto magico, un tappeto volante fatto di parole e di gesti, di scintille e penombre, di verità e di trucchi.  E? quanto accadrà al Teatro al Parco di Parma il 19 aprile alle 19: l?evento si intitola «Le parole e le bacchetta di Hermes», perché i due elementi, la parola e l?atto di magia, si uniscono. Seguirà un aperitivo. 

Paolo Lagazzi, saggista e scrittore ben noto ai parmigiani (e non solo per il suo lungo, appassionato lavoro sull'opera di Attilio Bertolucci), incontra dunque Aurelio Paviato, uno dei più talentuosi e originali prestigiatori del mondo, per esplorare insieme i territori della magia bianca, quei territori fluidi e cangianti, lustri e incantati il cui sovrano era, secondo i nostri antichi progenitori, il dio Hermes. Da giovanissimo Lagazzi, avvicinato al mondo dell?illusionismo dal padre (medico di professione ma uomo fantasioso e arguto, fuori da ogni schema), si è esibito per qualche anno come prestigiatore dilettante in coppia con suo fratello gemello Corrado. Questa precoce esperienza ha segnato profondamente il suo rapporto con la letteratura. Tutti i libri che ha scritto sono intrisi di vibrazioni magiche, perché egli condivide ciò che ha detto Proust: che, senza una manciata almeno di ?sabbia magica?, la vita, e la letteratura che di essa si nutre, non hanno né sapore nel senso. In particolare due tra i libri di Lagazzi sono tesi a sondare i legami fra la magia e la scrittura: Per un ritratto dello scrittore da mago (edito una prima volta con una prefazione di Valerio Magrelli, ripubblicato poi con una prefazione di Emanuele Trevi) e Il mago della critica (dedicato alla grande figura di Pietro Citati, il più ?ermetico? tra i saggisti italiani). A questi due libri se ne aggiunge ora un terzo, I volti di Hermes (Moretti & Vitali editori). In esso Lagazzi vagabonda con molta libertà e leggerezza, fuori da ogni pretesa di carattere teorico, tra i diversi aspetti della magia ?  dalla prestigiazione all?alchimia, dalla divinazione all?astrologia ? scoprendo e riscoprendo in quanti modi la letteratura affondi nelle radici del magico, e questo libro è appunto l?occasione per l?evento del 19 aprile. Membro della celebre Escuela Mágica di Madrid, spesso presente nelle più note trasmissioni televisive italiane e straniere e nei più prestigiosi teatri internazionali (da Londra a Parigi, Madrid, Lisbona, Nizza, Strasburgo, Ginevra, Zurigo, Basilea, da St. Louis al Magic Castle di Hollywood, fino a Kitakiushu e Hakone in Giapppone), Paviato ha vinto il primo premio di Close-Up Magic al congresso mondiale FISM di Losanna. Nel 2009 ha collaborato come membro del comitato tecnico-scientifico esterno per la Biblioteca Nazionale Braidense di Milano nell?allestimento della mostra ??Tutto è come appare? dedicata ai libri del Fondo Ovidio Scolari sull?arte della prestigiazione.  Il suo straordinario repertorio magico (di cui, nella serata del 19 aprile, offrirà una scelta assai gustosa) spazia fra il moderno e l?antico recuperando spesso dei giochi inventati molti secoli fa ma sempre vitali, sorprendenti, capaci di suscitare un profondo stupore. Nonostante le velleità inventive e sperimentali della tecnologia, il nostro mondo è afflitto dall?aridità e dal disincanto. Riscoprire oggi le ragioni di Hermes, cioè della magia ?  e di quelle grandi magie che sono, o dovrebbero essere, la letteratura e l?arte ? è essenziale per ridare fiato alle nostre anime in stato permanente di asfissia"

Per info e prenotazioni: tel. 0521 992044

Luogo: Teatro al Parco
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BORN GHOST. La leggenda di Azzurrina

Data dell'evento: 22.04.2023 alle ore 21:00

Europa Teatri, ore 21

(Dal comunicato stampa)

Coppelia Theatre

in collaborazione con ERT | Emilia Romagna Teatro

drammaturgia e performer  Mariasole Brusa

Sabato 22 aprile alle ore 21 presso il Teatro Europa di Parma andrà in scena, nell'ambito della stagione teatrale di Europa Teatri, lo spettacolo ?Born Ghost. La Leggenda di Azzurrina?, una creazione di Coppelia Theatre in coproduzione con ERT-Emila Romagna Teatro. Marionette corporali e videoarte si incontrano per dare vita a un'opera a confine tra teatro di figura contemporaneo e cinema d'animazione. Il fascino della produzione artigianale si unisce alla potenza visuale delle tecnologie digitali, creando sul palco una ?quinta dimensione? in cui i pupazzi manipolati sulla scena coesistono con le figure animate digitalmente. Born Ghost è uno spettacolo inquietante, a tratti spaventoso, ma anche commovente e delicato; una riflessione poetica sulla diversità e sull?isolamento che racconta la leggenda del fantasma di Azzurrina di Montebello, la figlia albina di Costanza Malatesta e del feudatario Ugolinuccio: Bambina incompresa, rinchiusa nel suo castello a causa dei suoi capelli bianchi, la cui leggenda si tramanda da secoli in Romagna e trova corrispettivi in varie parti di Italia e del mondo. Una storia tragica ed onirica sulla diversità che, allora come oggi, fa sempre paura, ma anche un inno alla libertà che è in sé lotta contro l'ignoranza e il pregiudizio"

Per info e prenotazioni: tel 0521 243377 

Luogo: Europa Teatri
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NUOVE CREAZIONI LENZ PER LA FESTA DELLA LIBERAZIONE

Data dell'evento: dal 25.04.2023 al 28.04.2023 alle ore 17:00

Lenz Teatro, ore 17

(Dal comunicato stampa)

"Fin dai primi anni Novanta Maria Federica Maestri e Francesco Pititto hanno dato forma performativa ad un?arte ?non serena?, con opere ispirate alle tragedie accadute durante il periodo nazifascista: Bruno Longhi (1991, 2005, 2015), Kinder (2016), Aktion T4 (2017), Rosa Winkel (2018), Black Bruno Longhi (2019), Viale San Michele. Prima che si imbianchino le cantine (1990, 2021). Dal 2015, poi, Lenz Fondazione ha reso permanente il suo progetto di ricerca drammaturgica intorno ai temi della Resistenza e dell?Olocausto, attivando una collaborazione con l?Istituto Storico della Resistenza e dell?Età Contemporanea. Nel 2023 Lenz celebrerà il 25 Aprile con due eventi, che andranno in scena dal 25 al 28 aprile a Lenz Teatro.

Il primo evento, parte del Progetto teatrale e visuale permanente sui temi della Resistenza e dell?Olocausto, sarà l?atto performativo dal titolo DIES IRAE, curato dalla protagonista della quinta ?Parentela? del progetto Bestiario Femminile Animale / Natura Dèi Teatri 2.0 Gloria Dorliguzzo, performer, coreografa e interprete che ha collaborato con l'Accademia Nazionale di Roma, il Wuppertal Theater, il Teatro alla Scala di Milano, Romeo Castellucci, Cindy Van Acker e Studio Azzurro. Nato da una riflessione sulla coercizione e sulle forme di potere violente e distruttive, DIES IRAE rilegge performativamente l?opera della compositrice russa Galina Ustvolskaya (1919-2006), soprannominata Donna col Martello, le cui partiture sono sostenute da ossature ripetitive, petrose, interrogative e drasticamente essenziali. La performance ? rituale misterioso di dionisiaca creatività e intima liberazione dai poteri omologanti ? coinvolgerà un gruppo di donne in un concerto performativo di martelli su incudini e legno. Il progetto è realizzato in coproduzione con C&C Company.

Il secondo evento, parte del progetto triennale Lenz di Lenz per la messinscena delle opere di Jakob Michael Reinhold Lenz e della celebre novella di Georg Büchner ispirata alla sua tragica follia, sarà I SOLDATI, l?opera più nota, rivoluzionaria e antimilitarista del drammaturgo, teologo e letterato tedesco, già allestita da Lenz in due differenti versioni nel 1987 e nel 2004.I SOLDATI, esito del laboratorio Pratiche di Teatro Sociale, sarà interpretato da un ensemble di adolescenti afferenti alla Casa della Salute per il Bambino e l?Adolescente di AUSL Parma, sotto la guida del giovane regista Alessandro Conti, che spiega così l?intenzione drammaturgica del lavoro: ?Nel corso della storia lo sviluppo dell?ideale di perfezione umana ha tracciato una linea di confine che ha portato all?emarginazione e all?esclusione di corpi e menti non conformi ai principi dettati dall?uomo e divenuti istituzioni all?apparenza invalicabili. Oggi, mettere in dialogo la potenza rivoluzionaria della voce di J. M. R. Lenz con le posture incespicanti di adolescenti alla ricerca del proprio centro significa rinegoziare la distribuzione degli spazi e favorire l?accesso allo spazio comune per tutti i soggetti in qualità di esseri equivalenti, liberi di parlare, agire e partecipare.?

?25_26 aprile__________

[ DIES IRAE ] Progetto NDT.02_Parentele x Progetto Resistenza

Conduzione e composizione | Gloria Dorliguzzo

Preparatore musicale | Maestro Gianluca Feccia

Consulenza musicale | Maestro Riccardo Munari

Lenz Teatro_Sala Majakovskij

martedì25 aprile

< ore 17.00 DIES IRAE performance + RooM | Incontro pubblico ore 18.00

< ore 19.30 DIES IRAE performance

mercoledì26 aprile

< ore 18.00 + ore 19.30 DIES IRAE performance

 

 

?28 aprile__________

[ I SOLDATI ]

Progetto Resistenza_ Exit performativo_Laboratorio Casa salute bambino e adolescente_Ausl Parma

Conduzione e composizione | Alessandro Conti

Lenz Teatro_Sala Est

venerdì28 aprile < ore 18.00 I SOLDATI performance

< ore 19.00 RooM | Incontro pubblico

INGRESSO GRATUITO

Luogo: Lenz Teatro
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LA GITA

Data dell'evento: 28.04.2023 alle ore 21:00

Teatro Tanzi di Felegara (PR), ore 21

(Dal comunicato stampa)

«Tre personaggi in cerca di vita. Clowns malinconici, simboli di un?umanità tanto vera quanto più mette in campo la propria solitudine, la voglia di cambiare la goffa e breve felicità di un gioco inatteso che fa sentire più vicini Cesare, il vedovo, stizzoso e rigidissimo, Tecla, la ?devorziata? fatta di idiosincrasie e di sensualità inattese e Romano, lo scapolo, dolce e inadeguato»: Bernardino Bonzani, Carlo Ferrari e Franca Tragni, autori e interpreti de La gita, introducono il fortunato spettacolo che venerdì 28 aprile alle ore 21 sarà in scena al Teatro A. Tanzi di Felegara, in provincia di Parma, in una serata a cura di A.VO.PRO.RIT. o.d.v. Sezione Medesano il cui ricavato andrà a sostegno della ricerca e prevenzione oncologica.

«Una drammaturgia costruita non tanto su una storia - l'attesa del pullman che dovrebbe portare i tre al mare» ha scritto l?autorevole critica teatrale Valeria Ottolenghi in merito allo spettacolo creato con la collaborazione artistica di Bruno Stori e Chiara Rubes «ma proprio sui personaggi, così stralunati, inadeguati, disturbati, in vario modo sofferenti, con i loro tic, le loro manie, le loro piccole, innocenti ossessioni e per questo anche buffi, ridicoli, capaci di suscitare il riso, specie con i ritorni, i tormentoni, con quel bisogno irrefrenabile di dare sfogo ai loro pensieri dominanti».

Conclude Bernardino Bonzani: «A distanza di oltre vent?anni, questi personaggi ogni volta si impossessano di noi attori e la scena vibra dentro ogni dialogo, ogni situazione con un esito comico, inaspettato. Forse sono proprio le inadeguatezze e le idiosincrasie di queste figure a farle amare allo spettatore, che si lascia trasportare dentro una storia onirica e surreale, ma profondamente legata alla vita».

Lo spettacolo La gita è una produzione eUROPA tEATRI in collaborazione con il Teatro dell'Orsa e Progetti&Teatro.

Per info e prenotazione: 346 2155286 (telefono o WhatsApp)

Luogo: Teatro Tanzi di Felegara
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FUOCHI - Ribelli, coraggiose e libere

Data dell'evento: 29.04.2023 alle ore 21:00

Teatro Europa, ore 21

(Dal comunicato stampa)
 
di e con Monica Morini
Al pianoforte Claudia Catellani
Regia Bernardino Bonzani

Sabato 29 aprile al Teatro Europa alle ore 21 andrà in scena, nell'ambito della stagione teatrale di Europa Teatri, lo spettacolo FUOCHI ribelli, coraggiose e libere della compagnia Teatro dell'Orsa. Un appassionante racconto. Donne ribelli, coraggiose e libere. Antigone è l?antenata che per prima ha la forza di disobbedire in nome della giustizia. Dal mito alla vita, su uno stesso filo camminano Rosa Parks e la sua disobbedienza che cambia la legge sugli autobus dell?Alabama, poi Malala Yousafzai, Nobel per la pace, con una fede tenace nel credere alla scuola diritto per tutti o Samia Yusuf Omar campionessa olimpica che, inseguendo il sogno del diritto allo sport, lascia la Somalia in guerra e compie il grande viaggio sui barconi del Mediterraneo per correre alle olimpiadi di Londra. E poi Alfonsina Morini Strada unica donna al giro d?Italia, Nellie Bly prima giornalista ad inventare la scrittura d?inchiesta, donne libere che hanno aperto nuove strade, anche per noi, e mandato in frantumi pregiudizi di secoli. Fuochi di luce che ci riscaldano e ci incoraggiano.

A seguire, dopo lo spettacolo, un dialogo tra Monica Morini e Fabrizia Dalcò, storica ed esperta in politiche di genere. Modererà Michele Pascarella, critico teatrale.

Per info e prenotazioni: tel. 0521 243377 

Luogo: Teatro Europa
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