15.04.2023

IL DOMATORE

Data dell'evento: dal 15.04.2023 al 15.04.2023 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

(Dal comunicato stampa)

"Torna a Teatro Due di Parma IL DOMATORE di Vittorio Franceschi che lo interpreta insieme a Chiara Degani, con la regia di Matteo Soltanto, una nuova produzione Fondazione Teatro Due e CTB Centro Teatrale Bresciano.

Vittorio Franceschi, una vita passata con i grandi registi del ?900 come Benno Besson, Andrzej Wajda e Luca Ronconi, solo per citarne alcuni, è interprete importante e pluripremiato della scena teatrale italiana e internazionale, nonché autore di molti testi tradotti e rappresentati in tutta Europa. Oggi, a 85 anni, Franceschi mette in scena il testo che ha scritto durante il tempo sospeso della pandemia, ma ? aggiunge - ?l?avrei scritto comunque, perché quando hai passato la vita in teatro non puoi smettere di pensarci e di progettare fino all?ultimo.?

Sotto il tendone di un piccolo circo una giovane giornalista, interpretata da Chiara Degani, attrice impegnata fra teatro, cinema e fiction, intervista l?ultimo grande domatore di leoni, alla vigilia della nuova legge che proibisce i numeri con gli animali: col procedere del dialogo di volta in volta l'intervistatrice è l'intervistata e l'intervistato è l'intervistatore, in un confronto scontro fra generazioni lontane.

?In questo testo si parla di leoni e di tigri, di clowns e di Santi, di case costruite partendo dal tetto e di grandi amori fuggiti via. E di anime che si incontrano e si scambiano il dolore come pegno. L'unica cosa che dura e non tradisce - racconta Vittorio Franceschi. A pensarci bene il teatro è proprio questo, dal momento che anche gli attori e gli spettatori si scambiano domande e anche risposte, in quel magico, fertile, intimo silenzio che si crea nell'oscurità della sala. E anche qualche bugia, che faccia loro da scorta e da scudo, dato che la verità resta impigliata, immancabilmente, fra le pieghe del sipario. Il quale, beffardo, ogni sera, senza svelare nulla, alla fine si chiude...? ?Nella gabbia dei leoni come sul filo del funambolo ogni passo può essere l'ultimo ? racconta il regista Matteo Soltanto che oltre alla regia ha curato anche le scene e i costumi, mentre le luci sono di Luca Bronzo e le musiche di Guido Sodo - per salvarsi occorre prima di tutto combattere paure e ipocrisie, affrontando la vita con la spavalderia dei felini. All'ombra dell'ultimo tendone echeggiano tuoni, memorie, intuizioni, balzi ora in avanti ora di lato, necessari a schivare insidie e a trovare la via maestra per farsi forza e assicurare la continuità della specie, tra i branchi delle pianure come tra i semafori delle città. E visto che nella partita che qui si gioca e che ci riguarda tutti, il protagonista e la sua intervistatrice muovono i pezzi su una scacchiera circolare i cui pedoni hanno messo la criniera, come regista ho dovuto trasformarmi in domatore, con un'unica certezza: dai domatori, quelli veri, abbiamo tutti molto da imparare. ?Ho debuttato in teatro il 12 agosto 1959, conclude Vittorio Franceschi. A scritturarmi fu il Conte Giancarlo Galassi Beria che seguendo un suo pazzo sogno aveva fondato a Milano un Teatro Viaggiante: ?Il Globo ? Primo Teatro Circo?. Recitavamo sotto un vero tendone di circo e viaggiavamo con le roulottes. Sono passati 63 anni. Diciamo che il cerchio si sta chiudendo in modo logico e naturale.?

Per info e prenotazioni: tel: 0521.230242 

Luogo: Teatro Due
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