19.01.2025
VAUTOURS (AVVOLTOI)
Data dell'evento: dal 19.01.2025 al 02.02.2025 alle ore 20:30
Teatro Due, ore 20.30
(Dal comunicato stampa)
di Roberto Serpi
interpretato e diretto da Sergio Romano, Roberto Serpi, Ivan Zerbinati
produzione Fondazione Teatro Due
Debutta in prima nazionale a Teatro Due il 15 gennaio alle ore 20.30 VAUTOURS (AVVOLTOI) di Roberto Serpi che lo interpreta insieme a Sergio Romano e Ivan Zerbinati (repliche fino al 2 febbraio).
Il testo, cinico, allo stesso tempo reale e surreale e dai risvolti involontariamente comici, era stato selezionato nell?ambito del bando Mezz?ore d?autore nel 2022 e presentato al pubblico in versione mise-en-espace di 30 minuti; ora, ampliato, trova la sua forma più compiuta.
In un indefinito ambiente sotterraneo vivono tre uomini che hanno perso l?unica cosa che conta davvero: il loro lavoro. Avere un?occupazione stabile è il solo modo di esistere e di non essere soli al mondo, ma ora è tutto perduto. I tentativi per rientrare in Azienda si succedono in un crescendo goffo ma inarrestabile che mette a nudo la loro vera anima fino a quel momento assopita dalla routine. Uno spaccato cinico di un'umanità anestetizzata moralmente ed eticamente che non si ferma davanti a nulla per raggiungere lo scopo, e che non piange e non ride più, da un bel po? di tempo. Un avvoltoio appollaiato che aspetta la sua carogna.
Per gli attori Vautours (Avvoltoi) è un vero gioco dai ritmi serrati, che segue le orme della struttura del giallo e oscilla fra la tensione di un continuo sentimento di sospensione e le paradossali conseguenze a catena innescate da una irresistibile dinamica testuale.
Un lavoro di messa in scena corale che, in un ambiente nudo e privo di appigli scenografici o sonori, fa risuonare con maggiore potenza la delicata intensità del lavoro degli attori, impegnati in un?indagine sulla ricerca del proprio posto nel mondo, forse addirittura sul senso della vita.
(Repliche 16, 17 gennaio ore 20.30, 18 gennaio ore 18.00, 19, 21, 22, 23, 24, 25 gennaio ore 20.30, 26 gennaio ore 16.00, 28, 29, 31 gennaio e 1 febbraio ore 20.30, 2 febbraio ore 16.00)
Per info e prenotazioni: 0521 230242
Luogo: Teatro DueProsegui la lettura di: VAUTOURS (AVVOLTOI)
LA GRANDE MAGIA
Data dell'evento: dal 19.01.2025 al 19.01.2025 alle ore 20:30
Teatro Due, ore 20.30 (in replica domenica 19 gennaio alle 16.00)
(Dal comunicato stampa)
di Eduardo De Filippo
con Natalino Balasso e Michele Di Mauro
e con (in o.a.) Veronica D?Elia, Gennaro Di Biase, Christian di Domenico, Maria Laila Fernandez, Alessio Piazza, Manuel Severino, Sabrina Scuccimarra, Alice Spisa, Anna Rita Vitolo
regia Gabriele Russo
produzione Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini, Teatro Biondo Palermo, Emilia Romagna Teatro ERT/ Teatro Nazionale
Va in scena a Teatro Due sabato 18 gennaio alle ore 20.30 e domenica 19 gennaio alle ore 16.00 La Grande Magia di Eduardo De Filippo.
La commedia del grande autore napoletano è interpretata da Natalino Balasso e Michele Di Mauro e da Veronica D?Elia, Gennaro Di Biase, Christian di Domenico, Maria Laila Fernandez, Alessio Piazza, Manuel Severino, Sabrina Scuccimarra, Alice Spisa, Anna Rita Vitolo per la regia di Gabriele Russo.
Calogero Di Spelta, marito tradito, con la sua mania per il controllo e la sua incapacità di amare e fidarsi, diventa uno specchio delle sfide e delle difficoltà dell'uomo contemporaneo nell?ambito delle relazioni. Ne risulta un uomo con la costante esigenza di aggrapparsi a certezze granitiche, a costo di rinchiuderle simbolicamente in una scatola: il luogo sicuro.
Dall?altro lato, Otto Marvuglia, mago e manipolatore, dalle facce sempre diverse ed interscambiabili che modificano il contesto e la percezione della realtà.
Smarriti i personaggi, smarriti gli spettatori, smarriti gli uomini e le donne di oggi, smarriti nelle relazioni, smarriti nel continuo fondersi del vero e del falso. Cosa è vero? Cosa è falso?
La Grande Magia è un testo complesso, ha l?ampiezza e lo sguardo del gran teatro ed allo stesso tempo offre sfumature nere della nostra umanità, tratti psicologici addirittura espansi nella nostra società contemporanea rispetto al 1948, anno in cui La Grande Magia andò in scena per la prima volta - scrive Gabriele Russo. È una commedia nera, a tratti drammatica, ambigua e scivolosa, non ristretta al discorso sulla famiglia, priva di retorica, sospesa fra realtà e finzione, fra fede e disillusione, teatro e vita, vero e falso.
Eppure, ciò che rende questa commedia ancor più vicina al nostro tempo è il sentimento ossessivo di Calogero Di Spelta, un uomo smarrito in un mondo che sembra altrettanto confuso. Un uomo che ha bisogno di aggrapparsi a certezze granitiche a costo di rinchiuderle simbolicamente in una scatola. E nella scatola è disposto a credere ci sia sua moglie pur di non dubitare, pur di non vedere, pur di averla sotto controllo. Un luogo chiuso interpretato da Di Spelta come luogo sicuro, una seconda prigione come soluzione per la sua relazione, per sconfiggere le proprie paure, le proprie incertezze e le ossessioni che permeano la nostra società moderna. Calogero Di Spelta, marito tradito, con la sua mania per il controllo e la sua incapacità di amare e fidarsi, diventa uno specchio delle sfide e delle difficoltà dell'uomo contemporaneo nell?ambito delle relazioni.
Otto Marvuglia personaggio meno ?dolce? in scrittura di quanto non lo sia in scena quando ammorbidito dall?interpretazione dallo stesso Eduardo. Il Marvuglia/illusione, il Marvuglia/realtà, il Marvuglia/impostore sono le facce sempre diverse ed interscambiabili che modificano il contesto e la percezione della realtà di Girolamo Di Spelta, ne consegue un continuo cortocircuito che confonde il piano dell?illusione con quello della realtà, destabilizzando i personaggi stessi e gli spettatori.
Per info e prenotazioni: tel 0521 230242
Luogo: Teatro DueProsegui la lettura di: LA GRANDE MAGIA
TOPORAGNO E SEDANORAPA
Data dell'evento: 19.01.2025 alle ore 17:00
Teatro del Cerchio, ore 17.00
(Dal comunicato stampa)
scritto e diretto da Cristiano Petretto
con Agnese Desideri, Viviana Mancini, Roberto Tufo
musiche originali Enrico Venturini | scenografie Simone Perra
Co-produzione Affabulazione di Ostia e Teatro Verde di Roma
Arriva al Teatro del Cerchio domenica 19 gennaio alle ore 17 uno spettacolo per bambini pluripremiato: Toporagno e Sedanorapa, una co-produzione Affabulazione di Ostia e Teatro Verde di Roma, scritto e diretto da Cristiano Petretto. Lo spettacolo ha vinto il festival di teatro ragazzi Titania 2009 di San Marino, ha ricevuto il Premio come miglior scenografia e miglior spettacolo al festival nazionale di teatro ragazzi Ribalta 2009 di Aprilia, infine ha vinto il Premio Maria Signorelli per il teatro 2015 a Roma.
Una bambina che ha paura del buio e i suoi due genitori, disperati, che creano una storia per conciliarle il sonno sono gli attori che danno vita allo spettacolo. Insieme inventeranno un mondo fatto di ombre, di suoni e di colori. Il protagonista del racconto fiabesco sarà Timmi, ?un coniglietto pauroso, ma così pauroso, da aver paura della sua stessa ombra!?.
Un eroe fifone e timido, che si dovrà scontrare frontalmente con i suoi peggiori incubi: Toporagno e Sedanorapa. Lungo il percorso incontrerà altri personaggi fantastici come Toni la talpa (una guida cieca), Gedeone (un leone scappato dal circo) e la sua amica Selli.
Le straordinarie avventure che affronterà Timmi si dipanano lungo un viaggio vorticoso e pieno di imprevisti, attraverso il quale emergerà il desiderio di superare i propri limiti e che servirà a fargli scoprire che, in fondo, ?soltanto perdendosi ci si può ritrovare?.
La continua mescolanza fra il linguaggio onirico dell?ombra e la realtà è alla base della ricerca stilistica e poetica dello spettacolo e ne rappresenta insieme la sua peculiarità.
Lo spettacolo propone quindi una storia originale, moderna, ma dal sapore antico, che racconta della paura affrontandola a viso aperto.
Dallo spettacolo Toporagno e Sedanorapa è tratto l?omonimo libro illustrato edito da Edizioni Corsare.
Per info e prenotazioni: cell. 351 5337070
Luogo: Teatro del CerchioProsegui la lettura di: TOPORAGNO E SEDANORAPA