18.03.2023

LA LIBERTÀ. PRIMO EPISODIO

Data dell'evento: dal 18.03.2023 al 19.03.2023 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

(Dal comunicato stampa)

di e con Paolo Nori

musiche Alessandro Nidi

eseguite dal vivo da Alessandro Nidi/Alessandro Zezza, Andrea Coruzzi, Filippo Nidi

a cura di Paola Donati

produzione Fondazione Teatro Due 

PRIMA NAZIONALE

Fare un discorso sulla Libertà che, partendo da un principio e passando poi da uno svolgimento, sia in grado di giungere ad una conclusione, che sia quindi in qualche modo finito, o definitivo, è lo stesso Paolo Nori a dircelo, non è possibile. Ecco perché il suo nuovo spettacolo, che debutta in prima nazionale al Teatro Due di Parma il 14 marzo 2023 si intitola La libertà. Primo episodio. La nuova produzione di Fondazione Teatro Due, in scena fino al 19 marzo è dunque un primo tentativo, la prima tappa di un percorso possibile. Nel suo stile unico, Paolo Nori parla, racconta e si racconta, attraverso due figure straordinarie della letteratura russa, Daniil Charms e Iosif Brodskij, che con le loro opere e la loro vita hanno cantato e incarnato, forse, quell?idea di libertà che l?avvocato anarchico Pietro Gori aveva espresso così: ?Nostra patria è il mondo intero, nostra legge la libertà.? L?assunto da cui parte Nori è che la teoria anarchica sia sostanzialmente basata sull?idea che l?essere umano sia buono, ed essendo un?idea difficilmente dimostrabile, l?unico modo per rivelare la sua forza è parlarne per esempi. Il discorso che lo scrittore parmigiano imposta riguardo alla libertà scorre sul filo della relazione tra noi e chi ci governa.

Io, invece che dai vari governi Pentapartito o monocolore che si dice si siano alternati alla guida del paese negli anni della mia adolescenza e della mia giovinezza, io, piuttosto che da loro, sono stato governato da Bulgakov, da Chlebnikov, da Charms, da Mandel??tam, da Blok, da Pu?kin, da Anna Achmatova, da Lev Tolstòj, da Gogol?, da Dostoevskij, da Victor Erofeev, da Iosif Brodskij, da Ivan Gon?arov, e sono stato, a volte, per degli attimi, per dei giorni, per dei mesi, un suddito felice e riconoscente. È possibile, oggi, una cosa del genere? Vediamo.

In scena le parole di Paolo Nori fluiscono accompagnate dalle musiche originali composte da Alessandro Nidi che le esegue in scena insieme a Alessandro Zezza, Andrea Coruzzi, Filippo Nidi, con le luci di Luca Bronzo, lo spettacolo è a cura di Paola Donati"

Per info e prenotazioni: tel. 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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IL MISANTROPO

Data dell'evento: 18.03.2023 alle ore 21:00

Teatro al Parco, ore 21

(Dal comunicato stampa)

"Sabato 18 marzo alle ore 21 al Teatro al Parco di Parma, nell?ambito della Stagione 2022/23 del Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti, la compagnia Il Mulino di Amleto porta in scena «Il Misantropo. Una commedia sulla tragedia di vivere insieme», con Fabio Bisogni, Roberta Calia, Yuri D?Agostino, Francesco Gargiulo, Barbara Mazzi, Raffaele Musella, Angelo Tronca, regia traduzione e adattamento Marco Lorenzi, produzione A.M.A. Factory, in collaborazione con La Corte Ospitale.

Nei secoli si è detto di tutto sul «Misantropo» di Molière, da disadattato sociale ad antieroe novecentesco, da rivoluzionario anticonformista a scemo del villaggio. Eppure, la vicenda di Alceste e del suo sforzo intransigente di andare oltre l?apparenza ci riconnette con il valore umano della comprensione. È stato scritto che per fare «Il Misantropo» ci vogliono ?una stanza, sei sedie, tre lettere e degli stivali?. Infatti «Il Misantropo» non ha bisogno di forme, semplificazioni o ?istruzioni per l?uso?, perché la sua essenza è limpida e contemporanea. «Il Misantropo siamo noi con la nostra costante difficoltà di incontrare l?altro di cui, però, non possiamo fare a meno», spiega nelle note di regia Marco Lorenzi. «Noi siamo partiti proprio da questo, anzi da quello che avevamo a disposizione per raccontare questa storia nel modo più vivo possibile. E quello che abbiamo a disposizione è il teatro, con la sua incredibile sintesi di vero e falso, di sincerità e finzione, di emozione e convenzione». Il palcoscenico e i camerini sono così diventati il luogo della ?favola? e gli spazi da cui partire per raccontare questa commedia sulla tragedia di vivere insieme. Perché e come «Il Misantropo» parla al pubblico di oggi? «La forma chiaramente invecchia in 400 anni, ma anche in 50 o in 7 anni la forma ?passa?», continua Lorenzi. «La cosa affascinante di un testo come questo è che invece non invecchierà mai il contenuto, l?analisi dell?essere umano e delle relazioni e, nel caso del Misantropo, l?intramontabile dialettica tra l?Io e l?Altro. L?elemento che trovo originale nel Misantropo è che questo testo parla sostanzialmente del rapporto costante tra l?Io e la comunità sociale con cui ci si relaziona ogni giorno. Questo è di fatto quanto accade ogni sera a teatro: ogni sera tra gli attori e gli spettatori nasce una piccola nuova comunità. È per questa ragione che in questo nostro allestimento prevedo una relazione più attiva con il pubblico, proprio perché questo incontro tra l?io e l??altro da me? è una peculiarità del testo che mettiamo in scena». Nato nel 2009 da giovani attori diplomati alla Scuola del Teatro Stabile di Torino, Il Mulino di Amleto, diretto da Marco Lorenzi e  Barbara Mazzi, artisti associati del Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti, ha inanellato, come si legge nella motivazione del Premio della Critica che ha ricevuto nel 2021, «prove sempre più convincenti, cimentandosi con la drammaturgia classica, di Goldoni, Molière, Shakespeare, Victor Hugo, Brecht, ?echov, e coeva, di Davide Carnevali, Magdalena Barile,  Philipp Löhle, David Eldridge. Barbara Mazzi, attrice, Marco Lorenzi, regista, e gli interpreti con cui spesso condividono il lavoro, hanno tracciato una linea stilistica netta, energica, coinvolgente, raffinata e popolare insieme, sdoganando testi di grande bellezza e altrettanta complessità».

Per info e prenotazioni: tel. 0521 992044

Luogo: Teatro al Parco
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AL FORESTÉR ? vita accidentale di un anarchico

Data dell'evento: 18.03.2023 alle ore 21:00

Galleria San Ludovico, ore 21:00

(Dal comunicato stampa)

"Si concluderà sabato 18 marzo, alle 21, dopo le repliche per la scuola, la mini-rassegna di teatro civile che l?associazione culturale Progetti&Teatro, in collaborazione con L.O.F.T. Libera Organizzazione Forme Teatrali, ha presentato nell?ambito del Centenario del Liceo Marconi di Parma, in collaborazione con il Comune di Parma e con il sostegno di Fondazione Monteparma.

Come secondo appuntamento, dopo lo spettacolo ?Questa è la mia vita?, andato in scena ai primi di marzo, verrà proposto al pubblico presso la Galleria San Ludovico il monologo ?Al Forestér ? vita accidentale di un anarchico?, un?avvincente drammaturgia scritta da Matteo Bacchini e interpretata magistralmente da Savino Paparella che ne cura anche la regia. Trattasi di una produzione del Teatro del Tempo che ha già ottenuto importanti riconoscimenti (primo premio Museo Cervi ? Teatro della Memoria 2015, premio Palio Poetico Ermo Colle 2015, premio LiNUTILE del Teatro 2014), e che racconta, oscillando tra vicenda storica reale e immaginazione, la vita eccezionale e avventurosa di Antonio Cieri, soldato di leva, ferroviere, anarchico, antifascista. Un ragazzo come tanti che, passando dai moti di Ancona alle barricate di Parma, dall?esilio in Francia alla guerra di Spagna, attraversa la Storia della prima metà del Novecento, per farsi uomo libero. Una vita accidentale, anarchica, vissuta sempre dalla parte degli sconfitti, degli oppressi, che lascia il posto alla sua storia personale di cui sono rimaste poche notizie documentate, ma che vale la pena ricordare, ove possibile, e anche immaginare, ?mettendoci dal punto di vista di un uomo che pensava poesie?.        

Per info e prenotazioni: tel. 327 4089399 oppure info.progettieteatro@gmail.com

Luogo: Galleria San Ludovico
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