UN FIGLIO DEL NOSTRO TEMPO

UN FIGLIO DEL NOSTRO TEMPO
Il mio cuore è un mare nero
tratto dal romanzo di Ödön von Horváth
adattamento Amedeo Guarnieri e Lucrezia Le Moli

con Cristina Cattellani, Laura Cleri, Paola De Crescenzo, Alessio Del Mastro, Davide Gagliardini, Luca Nucera, Nanni Tormen, Emanuele Vezzoli
con la partecipazione in video di Massimiliano Sbarsi, Michela Lusa, Nora Birouk

scene e costumi Emanuela Dall’Aglio
luci Claudio Coloretti
musiche Enrico Padovani
fotografia video Andrea Morgillo

aiuto regia Massimiliano Sbarsi

regia Lucrezia Le Moli

produzione Fondazione Teatro Due

Teatro Due, Parma
PRIMA NAZIONALE 9 OTTOBRE 2021, ORE 20.30

Calendario recite
10 e 17 ottobre ore 16.00
11, 14, 15, 16 e 18 ottobre ore 20.30

"Debutta in prima nazionale sabato 9 ottobre alle ore 20.30 Un figlio del nostro tempo - il mio cuore è un mare nero, nuova produzione di Fondazione Teatro Due (lo spettacolo replicherà 10 e 17 ottobre alle ore 16, 11, 14, 15, 16 e 18 ottobre alle 20.30). Tratto dal romanzo di Ödön von Horváth e adattato per la scena da Amedeo Guarnieri e Lucrezia Le Moli, lo spettacolo è interpretato da Cristina Cattellani, Laura Cleri, Paola De Crescenzo, Alessio Del Mastro, Davide Gagliardini, Luca Nucera, Nanni Tormen, Emanuele Vezzoli con la partecipazione in video di Massimiliano Sbarsi, Michela Lusa, Nora Birouk, e la regia di Lucrezia Le Moli. Romanzo di formazione politica scritto da Ödön von Horváth nel 1937, Un figlio del nostro tempo fu subito inserito nella lista dei libri dannosi e indesiderabili dell’epoca e costrinse l’autore trentaseienne all’esilio. Vi si racconta di un ragazzo disoccupato che, presa la decisione di arruolarsi come volontario, sente finalmente di aver trovato nella vita militare il proprio posto nel mondo. Tornerà dalla guerra privo dell’uso di un braccio e dell’illusione alla quale si era consegnato iniziando così un progressivo smascheramento della propria coscienza. Il conformismo che, come un virus, si era installato nell’animo del protagonista, sarà vinto solo dalle sue forze interne, solo la sua esperienza portata all’estremo sarà in grado di “convertirlo” in qualcosa di migliore o di portarlo all’estrema espiazione dell’abbrutimento in cui era caduto. Nell’adattamento operato da Guarnieri e Le Moli si delinea la presenza di un demiurgo, che con uno sguardo spietato, dall’alto, sobilla il protagonista, sua stessa creatura, e lo sottopone a delle prove, tingendo la vicenda di toni romantici o espressionistici, trasformandola in fantasticheria e incubo. Il racconto di questa esistenza solitaria che tenta come può di trovare il proprio posto nel mondo, diventa anomala miscela di narrativa popolare, favola, dramma psicologico e vertiginosa reinvenzione della realtà, anche grazie all’uso della sperimentazione visiva" (c.s.)

Per info e biglietteria: tel: 0521.230242

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