Il secondo appuntamento de La Parola soffiata - il nuovo formato on air della stagione Agorà è SOLITUDINE composto dai monologhi del personaggio di Jerry dal testo teatrale la "Storia dello zoo" di Edward Albee. Jerry è un reietto, solitario e asociale, ma non per scelta, per destino. Non ha soldi, non ha casa, non ha un amico né un nemico, non ha nulla se non una stanza in cartongesso in una periferia qualsiasi. Non ha futuro. Cerca qualcuno, un uomo, una donna, un cane con cui stabilire un rapporto che lo aiuti a modificare il suo destino. A qualunque costo.
Peter e Jerry si incontrano su una panchina a Central Park. Jerry sta in piedi, non e lontano Peter è seduto su una panchina e non parla. Come gli animali nello zoo, anche noi siamo chiusi nei nostri zoo domestici.
La quarantena ha determinato molteplici forme di solitudine, che nel caso di Marco Cavicchioli ha preso la forma di un pensiero teatrale, un testo ispirato all’autore di "Chi ha paura di Virginia" Woolf.