NEL BLU - avere tra le braccia tanta felicità

(Dal comunicato stampa)

Nell’ambito della stagione multidisciplinare curata da ATER Fondazione, venerdì 14 marzo il Teatro Magani di Fidenza ospita Nel blu - avere tra le braccia tanta felicità, il nuovo lavoro di Mario Perrotta ispirato a Domenico Modugno. Il nuovo monologo in parole e musica dell’attore, autore e regista, prodotto da Permar / Compagnia Mario Perrotta ed Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, si ispira alla figura del grande cantautore Domenico Modugno che con la sua voce, corpo, storia e arte ha incarnato meglio di chiunque altro lo spirito di quell’epoca carica di speranze che furono gli anni a cavallo del 1958, subito prima e dopo l’inizio del boom economico. Accompagnato dai musicisti Vanni Crociani (pianoforte, fisarmonica), Giuseppe Franchellucci (violoncello) e Massimo Marches (chitarra e mandolino), Perrotta porta in scena il racconto intimo di un uomo di una terra dimenticata da Dio, quella Puglia che sarebbe rimasta «alla periferia del regno ancora per decenni, almeno fino a quando anche io la lasciai per cercare una vita artistica altrove», commenta Mario Perrotta. Un uomo che parte all’avventura per “fare l’attore” e si ritrova, dopo pochi anni, a suggerire a tutto il mondo una possibilità per “volare”.

Ed è proprio l’anno 1958 che segna due ricorrenze fondamentali per la vicenda personale di Modugno che esordisce a Sanremo con Nel blu dipinto di blu, diventata più nota come Volare, e per l’Italia che vive il boom economico e culturale. Da quel momento, Modugno con la sua canzone diventa la colonna sonora del Paese.

«Eppure quell’uomo coltivava un sogno ed era quello di fare l’attore – continua Perrotta – seppe cambiare punto di vista sulle cose, però, non senza un tormento interiore, seppe adattarsi a ciò che la vita gli stava donando. E questo è esattamente ciò che fece, in quegli anni, il paese intero: colse al volo ogni opportunità laddove era possibile coglierla, trasferendosi in massa dalle campagne alle città, da ogni angolo di Italia verso i paesi del nord-Europa, verso le Americhe, l’Australia, insomma: dovunque fosse possibile raccogliere una felicità “delle piccole cose”, una felicità raggiungibile, un sogno semplice, magari, ma realizzabile». Con la consapevolezza di quanto la felicità sia cosa effimera, per sua natura stessa inafferrabile. Lo sapeva il paese e lo sapeva Modugno: «Io voglio cantare la felicità. Anche se non esiste, mi voglio illudere che esista, devo credere che esista». «Proverò ad accostare la sua storia – conclude Perrotta – con tutta la cura possibile, per non tradire un uomo della mia terra, per non tradire la mia terra stessa. Un racconto di un’esistenza guascona e testarda in cui i musicisti/compositori con me sul palco sono l’altra voce di Domenico Modugno, quella voce che le parole non riescono e non possono rappresentare». 

Per info e prenotazioni: Tel: 0524 517508 

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