FESTEN. Il gioco della verità

(Dal comunicato stampa)

"Festen. Il gioco della verità. Una favola contemporanea porta sul palco la sceneggiatura del film danese del 1998 diretto da Thomas Vinterberg e sceneggiato da Mogens Rukov: la prima opera aderente al manifesto Dogma95 e vincitore del premio della giuria al 51º Festival di Cannes. La festa di compleanno del capostipite di una ricca famiglia danese si trasforma in un gioco al massacro volto a mettere in discussione, in un crescendo di tensione, il precario equilibrio familiare fondato su rapporti ipocriti, indicibili segreti, relazioni di potere malsane. Ad accendere la miccia è il discorso di auguri del figlio maggiore Christian, che porterà alla disgregazione della maschera dietro alla quale è nascosto il lato oscuro della famiglia. Spiega il regista Marco Lorenzi, che ha anche curato con Lorenzo De Iacovo la traduzione italiana e la riscrittura: «Festen è la storia del tabù più grande che possiamo immaginare, qualcosa che la società ha difficoltà a guardare negli occhi. È una festa di famiglia per celebrare i sessant’anni del patriarca. Una rivoluzione per ribaltare un mondo che non ci piace, quello dei nostri padri».

L’opera scava all’interno dei tabù più scomodi, affrontando la relazione con la figura paterna, il rapporto con il potere, con l’autorità imposta. Impossibile non pensare dunque ad Amleto, alla tragedia greca ma anche all’universo favolistico dei Fratelli Grimm. Chi potrebbe mai tentare di rovesciare il mondo dei nostri padri? Il loro modo di pensare, la loro visione della vita, i loro progetti futuri modellano l’esistenza dei posteri, lasciando la loro impronta per sempre. In questo campo minato il teatro è costretto a spingersi al di là del limite, in uno spazio mai esplorato: a costo di sbagliare, di venire meno a sé stessi, è necessario muoversi al di fuori dal tracciato per accettare il rischio. Festen è una sfida alla ricerca dell’impossibile: guardare questo mondo con occhi diversi, esplorare spazi non ancora battuti. Fare la rivoluzione. È una nuova produzione TPE  Teatro Piemonte Europa, Elsinor Soc. Coop., Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Solares Fondazione delle Arti. A firmarne la regia in questo primo adattamento teatrale italiano è Marco Lorenzi, fondatore della compagnia torinese Il Mulino di Amleto. Interpreti sono: Danilo Nigrelli, Irene Ivaldi, Roberta Calia, Yuri D'Agostino, Elio D'Alessandro, Roberta Lanave, Barbara Mazzi, Raffaele Musella, Angelo Tronca. Per le tematiche affrontate, si consiglia la visione a un pubblico di adulti o minori accompagnati" (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: Tel 0521 992044

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