CIRCE, NON È PIÙ

di e con Franca Tragni

adattamento drammaturgico e regia Carlo Ferrari
musiche dal vivo e design sonoro Patrizia Mattioli
tecnica e luci Erika Borella

Sazia di vita, Circe dai riccioli belli, Circe delle trasformazioni e degli incantamenti ha rinunciato all’immortalità , desidera perciò raccontare la sua versione dei fatti, di come sono andate veramente le cose quel giorno, sull’isola. Riscrittura non convenzionale della figura mitica, emergerà un punto di vista femminile di contro a un certo “maschilismo editoriale” a cui siamo abituati. La Circe omerica ha sollecitato nei secoli numerose interpretazioni, molte delle quali hanno voluto leggere nel mito un avvertimento contro le malevoli arti della seduzione femminile. Anche in passato erano comparse le prime riscritture in cui Circe non è affatto una maliarda dominatrice di maschi, ma saranno le scrittrici contemporanee a riscattare Circe dalle calunnie della propaganda maschile.

“La mia Circe prende la parola per rivelare le ragioni della sua ostilità e diffidenza verso gli uomini, che per la loro eterna sete di sopraffazione e colonizzazione, si sentono in diritto e in dovere di occupare, predare, abusare” dice Tragni, che si e’ lasciata ispirare tra gli altri, dai testi di Cristiana Franco, Atwood, Oliva, Webster e Miller (tutte donne! sara’ un caso?).

Per info e prenotazioni: cell. 327 4089399

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