ARTURO - Toscanini visto da vicino

di Matteo Bacchini
con Fabrizio Croci
ideazione laDitta
organizzazione e distribuzione Tra un atto e l'altro
produzione Teatro del Tempo
 

"Ah! Arturo io lo conoscevo bene.
Abbiamo suonato alla NBC e in trincea sotto le bombe, siamo stati in aeroplano sul Niagara, abbiam bevuto il lambrusco nella scodella e lo champagne al Waldorf Astoria.
C'è mai stato lei in aeroplano sul Niagara? Ecco. Ha fatto bene, dia retta.
Cosa vuole che le dica, Karajan, Furtwängler, Bruno Walter…
quando avranno vissuto come Toscanini, dirigeranno come Toscanini.
E adesso mi lasci stare che c'ho la mia età e la sera vado a letto presto."

Arturo Toscanini torna a Parma cento anni dopo l'ultimo grandioso concerto al Teatro Regio. È un Toscanini raccontato dal basso, giù dal podio, in fondo alla buca dell'orchestra, da chi la musica la suona ma non la crea. Il direttore ha tutte le note del mondo nelle mani, gli altri seguono la bacchetta sperando di cogliere il lampo. Toscanini ha vissuto nel lampo. Ha attraversato la musica come la vita: senza compromessi, senza rimpianti. Fedele a sé stesso, a Verdi e agli amici. Il più grande direttore del suo tempo – forse di tutti i tempi – si considerava semplicemente al servizio dello spartito. "Una nota che finisce e scivola via, mentre la musica va avanti".

Per info e prenotazione: cell. 340.3802940

 

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