di e con Daniele Timpano ed Elvira Frosini
Torna al Teatro del Cerchio il vincitore del Premio Rete Critica 2012 e del Premio Nini Garrone 2013 e finalista al Premio UBU 2012 e 2017, Daniele Timpano. Ancora un testo graffiante questa volta sul colonialismo italiano che vuol continuare una linea di teatro/denuncia che da sempre contraddistingue le messinscena dell'artista e della sua compagna Elvira Frosini.
Il colonialismo italiano. Una storia rimossa e negata, che dura 60 anni, inizia già nell'Ottocento, ma che nell'immaginario comune si riduce ai 5 anni dell'Impero Fascista. Cose sporche sotto il tappetino, tanto erano altri tempi, non eravamo noi, chi se ne importa. È acqua passata, acqua di colonia, cosa c'entra col presente? Eppure ci è rimasta addosso come carta moschicida, in frasi fatte, luoghi comuni, nel nostro stesso sguardo. Vista dall'Italia, l'Africa è tutta uguale, astratta e misteriosa come la immaginavano nell'Ottocento; Somalia, Libia, Eritrea, Etiopia sono nomi, non paesi reali, e comunque “noi” con “loro” non c'entriamo niente; gli africani stessi sono tutti uguali. E i profughi, i migranti, anche loro sono astratti, immagini, corpi, identità la cui esistenza è irreale ?
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