COMPAGNI DI CLASSE

di Matteo Bacchini
con Rocco Antonio Buccarello e gli allievi del laboratorio Il tempo del teatro:
Davide Alfieri, Francesco Losito, Anna La Riccia, Matteo Barili, Alessandra Virgilio, Lucia Salvati, Giacomo Caselli, Margherita Magnani, Silvana Pizzolla, Maria Pia Panfilo, Divo Renda, Michele Panariello, Stefano Negro
e Federica Farina

Produzione Teatro del Tempo
 
"L'articolo 26 della Dichiarazione dei diritti umani dice che tutti hanno il diritto di studiare. "E anche il dovere!" urla il vecchio professore dalla vecchia cattedra. In tanti anni di insegnamento ne ha viste di tutti i colori, da quando a scuola ci andavano solo i ricchi alla scuola per i poveri di don Milani, dal 6 politico all'antipolitica, dalla lavagna coi gessi alla lavagna elettronica. Un viaggio nella storia dell'istruzione in Italia, da quando l'Italia ancora non c'era e i compagni erano quelli che volevano fare la rivoluzione: imparare a leggere e scrivere.
Ideato per la rassegna Parma città dei diritti organizzata dal Comune in occasione dei settant'anni dalla Dichiarazione universale dei diritti umani (1948-2018), Compagni di classe ritorna oggi con nuovi quadri e nuovi interpreti scelti fra i ragazzi del laboratorio Il tempo del teatro. Una classe di amici appassionati di teatro che mette in scena una classe di studenti nel corso dei secoli, fino ai giorni nostri. E il tempo che passa non sempre migliora le cose: oggi un ragazzo su due non legge nessun libro oltre a quelli scolastici, uno su sette abbandona gli studi prima del termine (con un record del 20% al Sud) e metà delle quarantamila scuole italiane non è a norma di sicurezza (Atlante dell'infanzia a rischio pubblicato da Save the Children).
Ma qualcosa di buono si può ancora fare perché qualcosa di buono – anzi, molto - è stato fatto in passato: Compagni di classe si ispira alle idee semplici di don Milani, allo sceneggiato degli anni '70 Diario di un maestro, al film di Monicelli I compagni, al lavoro di tutti gli insegnanti che ogni mattina ricominciano da capo. Senza leggere le circolari ministeriali. Perché in Italia le riforme scolastiche, comprese quelle surreali degli ultimi anni, hanno sempre avuto l'obiettivo di fare dei ragazzi dei sudditi, dei fedeli, dei soldati, dei lavoratori. Nessuna riforma ha mai cercato di fare dei ragazzi delle persone" (c.s.)
 
Per info e prenotazioni: 340 3802940

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