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MODENA - TEATRO STORCHI E TEATRO DELLE PASSIONI - conferenza stampa

La stagione 2019-2020 di ERT- Emilia Romagna Teatro Fondazione non si è lasciata scoraggiare dalle più recenti (e incomprensibili) decisioni ministeriali che, pur riconoscendo a questa importante realtà teatrale un primato di eccellenza, hanno prospettato per lei un cospicuo taglio dei sostegni finanziari. Malgrado la difficoltà di far fronte alla progettualità triennale così come era stata inizialmente pensata, ERT ha mantenuto fede all’impegno preso nei confronti della comunità e dei tanti artisti coinvolti, e lo ha dimostrato presentando martedì 17 settembre, alla conferenza stampa del calendario relativo al Teatro Storchi e al Teatro delle Passioni, una programmazione molto ricca e articolata, recante quel titolo che solleva già di suo un misterioso interrogativo: “Bye Bye ‘900?”.

Un cartellone di spettacoli, laboratori, iniziative ed attività diversificate che ancora una volta mette in luce il principio cardine, espresso dal Presidente di ERT, Giuliano Barbolini, di un “teatro interlocutore fondamentale nelle pratiche culturali della città e punto di riferimento nella dialettica con cittadinanza, istituzioni e realtà associative del territorio”. La fitta serie di appuntamenti, oltre al programma ufficiale che aprirà giovedì 10 ottobre con Marco Paolini e il suo “Nel tempo degli dei – il calzolaio di Ulisse”, si è resa possibile grazie anche alla solidità dei rapporti con i soci sostenitori, alle realtà imprenditoriali e aziendali che già aderiscono o vorranno aderire alla chiamata partecipativa di LovERT, alla capillare rete di collaborazioni intrecciate e consolidate nel tempo, come quella con la Biblioteca Delfini, l’Università, e la Fondazione Collegio San Carlo, solo per citarne alcune, e a una nuova sinergia che si creerà proprio da quest’anno con il Salone Internazionale del Libro di Torino (tre gli appuntamenti inseriti in quest’ultimo programma). “Modena è parte di ERT, come ERT è parte di Modena” ha sottolineato l’Assessore alla Cultura del Comune di Modena, Andrea Bortolamasi, che ha altresì ricordato l’importanza strategica di ERT nei progetti di riqualificazione urbana e di costruzione dell’identità cittadina, in quanto “luogo d’incontro, riflessione e dialogo” capace di trasmettere un messaggio politico nel senso più nobile del termine.

Al Direttore di ERT, Claudio Longhi, è poi spettato il compito, non semplice, di riassumere la composita trama di nomi, titoli e iniziative previste. “Il nostro è un teatro nazionale pubblico per i tempi interessanti, così come li definisce il filosofo Žižek. Siamo orgogliosi di rappresentare un presidio culturale in un paese dove non sempre c’è attenzione alla cultura. Il pregio di ERT è di essere un teatro europeo, di respiro internazionale, ma profondamente radicato nel territorio di appartenenza, ed è in quest’ottica che lavoreremo” ha dichiarato Longhi, soffermandosi sul significato del titolo prescelto per la stagione “Che lascito ci ha trasmesso il Novecento? Dopo il secolo “nuovissimo” siamo ancora uomini nuovi? Quel secolo è davvero finito o ancora si ostina a condizionarci? Dopo aver esplorato, negli ultimi due anni, il tempo e lo spazio del nostro Presente quest’anno concentreremo lo sguardo sull’azione che genera il “nuovo”. Ed è un concetto di nuovo che, come ha rimarcato il Direttore, vuole essere indagato nella sua ambiguità, nel suo essere sfuggente ed enigmatico, partendo dalle origini della drammaturgia occidentale, l’Antigone sofoclea.

Gli spazi modenesi del Teatro Storchi e del Teatro delle Passioni apriranno, dunque, simbolicamente le porte agli spettatori già a partire dalla festa d’inaugurazione sabato 28 settembre, alle ore 19, nel foyer dello Storchi, con le letture drammatizzate “Cartoline europee” a cura della nuova Compagnia Stabile di ERT. La stagione prenderà avvio da qui e poi, da ottobre a maggio, i due teatri ospiteranno 51 diversi spettacoli, di cui 15 produzioni ERT, per un totale di 195 recite, incluse le matinée dedicate alle scuole e le visite “Nel gran Teatro della città”. Tra i protagonisti internazionali alcuni dei nomi più prestigiosi della scena e della cultura, come Christoph Marthaler, la compagnia belga Laika, che con “Tutto fa brodo” metterà in scena l’esito della tappa formativa del primo triennio della Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro, e poi Familie Flöz con Teatro Delusio, il rinomato filosofo Slavoj Žižek, mentre il 31 dicembre Bichu Tesfamariam, trasformerà il Teatro Storchi in un suggestivo circo etiope; tra le eccellenze artistiche italiane spiccano, invece, Marco Paolini, Ermanna Montanari, Alessandro Gassmann, Ascanio Celestini, Sandro Lombardi.

L’indagine sul concetto talvolta contradditorio di “nuovo” sarà, dunque, il fil rouge degli spettacoli, i quali seguiranno e svilupperanno a loro volta percorsi di senso, linee tematiche che come tessere di un mosaico disegneranno un ritratto del ‘900, analizzando la “novità” da diverse prospettive, come quella dell’impegno civile, del fallimento, del modello paradigmatico di uomo, della famiglia o nel tema cruciale dei confini. Tra i progetti più attesi e intimamente intessuti nelle corde affettive di ERT, quello dedicato allo scrittore Premio Nobel Elias Canetti, dal titolo “Il secolo preso alla gola”, con la nuova produzione ERT a firma Claudio Longhi “La commedia della vanità” (dal 27 novembre al Teatro Storchi, che si avvarrà tra l’altro dell’audiodescrizione) e la prima regia di Lino Guanciale in “Nozze” (debutto il 7 dicembre al Teatro delle Passioni).

Fondamentale e irrinunciabile per ERT è anche “L’altra stagione“, ovvero l’universo di attività e iniziative che si irradiano sul territorio in collaborazione con realtà simbolo del mondo culturale, così come l’insieme di progetti riservati alla scuola e agli studenti, dal Teatro in classe, alla stagione di Teatro per Ragazzi, dalle Lezioni spettacolo ai Classroomplay, fino ai corsi Storie di teatro e Ad Alta voce per i docenti.

Una stagione che risponde ancora una volta al principio brechtiano ispiratore di un Teatro che vuol essere divertimento e non semplice intrattenimento, sempre in grado quindi di risvegliare coscienza e pensiero.

Per dettagli sul programma: http://emiliaromagnateatro.com/

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