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AIDE. Canti Migranti

nell’ambito di VERDI OFF
-ingresso gratuito-

Festina Lente Teatro e Vagamonde
"AIDE. Canti migranti"
progetto e regia Andreina Garella


"Un’Aida contemporanea che rispecchia e racconta la nostra società, una storia che si ripete di migrazioni e di fughe, è “Aide. Canti migranti” nell’allestimento di Festina Lente Teatro e Vagamonde, progetto e regia di Andreina Garella, che sarà presentato nell’ambito di VERDI OFF, domenica 14 ottobre dalle 16 alle 19 (ingresso gratuito) alla Chiesa di San Quirino (via degli Ospizi Civili - Parma), realizzato in collaborazione con Ciac Onlus, Pozzo di Sicar e Svoltare Onlus.
Aida è una rifugiata e, come le tante che arrivano oggi in Europa, conosce bene la condizione dell’esilio, della migrazione, il significato di separazione, lontananza, speranza. "Aide. Canti migranti" parla di donne e di dittatori, di guerre inutili e di oppressione ma anche di donne che si mettono in viaggio, che arrivano in luoghi nuovi, desiderose di fare.
In scena 23 donne, native e migranti: Kehinde Aliu, Pia Bizzi, Valentina Ceclu, Favour David, Sokhna Mariama Diakhate, Roberta Garulli, Polina Grusca, Alida Guatri, Happy John, Angela Marchetti, Enrica Mattavelli, Tina Oni, Blessing Okoromi, Angela Pagani, Teresa Portesani, Franca Pius, Isabella Prealoni, Simona Spaggiari, Patrizia Sivieri, Silvia Tarasconi, Marta Toschi, Alem Tesfay Hagos, Elena Vezzani.
Poesia, musiche, parole ed emozioni si intrecciano e si sovrappongono in un viaggio attraverso la differenza culturale e la comunanza dei sentimenti, creando un tessuto di emozioni e sapienza. Aida aggiunge cultura a cultura, scambia memoria con memoria. 'Aide' siamo tutte noi.
La rappresentazione è strutturata come una sorta di spettacolo itinerante, un percorso attraverso lo spazio in cui il pubblico - che entrerà scaglionato in piccoli gruppi - sceglierà liberamente il proprio tragitto, coinvolto in tante micro rappresentazioni nell’ambientazione scenica curata da Mario Fontanini. Come in una camera a bolle, il passaggio degli spettatori lascerà traccia di sè e delle proprie emozioni; contaminando la scena e interagendo con le donne, il pubblico modificherà la dinamica della fruizione, creerà diversi punti di vista e avrà modo di constatare che esistono differenti modi di stare in questo mondo, tutti egualmente validi e condivisibili.
La musica verdiana - nella ricerca musicale di Ailem Carvajal - irromperà nelle azioni sceniche mescolandosi alle sonorità musicali delle nuove Aide." (c.s.)

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