L'intervista

Le interviste a protagonisti della scena parmigiana (e non solo) a cura di Francesca Ferrari, giornalista e critico teatrale.

FERRARI- GRISENTI- PAPARELLA: "Vi presentiamo L.O.F.T. Libera organizzazione di forme teatrali"

“Sul Naviglio” si naviga coraggiosamente, con entusiasmo, preparazione e, soprattutto, controcorrente. Sì, perché non accade spesso, in questi tempi così difficili e faticosi, aver il privilegio, e il piacere sincero, di annunciare la nascita di una nuova realtà teatrale ed artistica. E’ quanto, invece, succede oggi nel quartiere San Leonardo, al Parco del Naviglio, dove un gruppo di artisti di indubbia bravura e conclamata esperienza- ognuno rappresentante appassionato e autorevole di un proprio ambito creativo- ha dato vita a L.O.F.T. Libera Organizzazione Forme Teatrali, nuovo interessante progetto culturale “costruito per la città e con la città”. All’Associazione hanno aderito nomi del calibro di Carlo Ferrari, Savino Paparella, Patrizia Mattioli, Adriano Engelbrecht, Franca Tragni, Sandra Soncini, Erika Borella, Francesca Grisenti, Elisa Cuppini, Rocco Antonio Buccarello, Matteo Bacchini e Francesca Bicchieri, dunque attori, registi, musicisti, danzatori, drammaturghi, organizzatori e tecnici da tempo apprezzati in molte progettualità cittadine e nazionali, qui decisi ad avviare insieme una operazione artistica sul territorio, secondo quel principio di collaborazione, confronto e condivisione che è la vera linfa vitale di ogni progetto creativo che si rispetti e segno indiscutibile di un’apertura al dialogo, in primis con il pubblico stesso. Il battesimo sul piano della realizzazione teatrale e spettacolare della neonata organizzazione si avrà lunedì 18 giugno alle 21.15, nella prima serata dell’attesa rassegna estiva inaugurale del progetto, dal titolo “Sul Naviglio…racconti, teatro, danza, musica e poesia”, una fitta serie di appuntamenti fino al 4 luglio dove si darà spazio a linguaggi, forme e modalità espressive affini e, al tempo stesso, profondamente diverse (il programma è disponibile sulla pagina facebook di L.O.F.T.)

A parlarci del progetto, realizzato col sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma e in collaborazione con Officine ON/OFF, Prospettive e con il Centro Giovani Casa nel Parco/La Scuola del Fare, sono gli attori Carlo Ferrari, Francesca Grisenti e Savino Paparella.

Qual è stata l’esigenza che ha condotto alla creazione di L.O.F.T.? “(Ferrari) Un’esigenza d'incontro, di confronto e condivisione tra più artisti che da tempo collaborano, si conoscono, si stimano, pur avendo esperienze professionali, caratteristiche espressive e non solo (anche tecniche e organizzative) molto diverse tra loro, ma tutte operanti da lungo tempo sul territorio parmigiano e oltre. La necessità è stata quella di trovare non tanto una linea artistica comune, ma più linee convergenti in progetti da poter costruire insieme, sempre nel rispetto e nella libertà del lavoro del singolo. Da una proposta, si è passati così a definire una possibilità e, infine, a creare questo gruppo, per ora composto da dodici persone, ma aperto ad altri artisti che vogliano condividere con noi un percorso.”

“(Grisenti) Si è sentita forte l’urgenza di collaborare, intrecciarsi, e soprattutto contaminarsi: tra persone, artisti e forme che sono vive e pulsanti, fuori e dentro il territorio di Parma. E questo per esplorare liberamente, crescere all’interno di strade e percorsi nuovi che possano aprirsi per offrire anche nuove proposte alla collettività. Credo che il rapporto di fiducia e stima reciproca abbia guidato ciascuno di noi”

“(Paparella) Abbiamo tutti sentito il desiderio di portare delle storie, attraverso le chiavi di lettura proprie al nostro sentire e al nostro modo di lavorare, in una dimensione di incontro estremamente stimolante; non esistono più confini quando ci si riunisce per raccontare: basta una luce e un essere umano che narra una storia ad altri esseri umani e intorno a quella storia si ricrea un altro centro, non topografico ma umano.”

Più forme teatrali, più linguaggi espressivi e creativi che si incontrano all’interno di un gruppo artistico. C’è, però, una fonte d’ispirazione comune al lavoro di ognuno? “(Ferrari) In realtà, ciò che ci accomuna è ciò che ci distingue: è proprio il lavoro di ognuno di noi, quello che caratterizza L.O.F.T., con le differenti peculiarità, i modi di creare diversi, le molteplici ispirazioni, ma tutti uniti nella voglia di fare e condividere alcuni percorsi progettuali, rendendoli possibili”

“(Grisenti) Crediamo davvero che sia l’eterogeneità, e la convergenza stessa d’intenti, la forza di questo gruppo: la stima reciproca che si trasforma, appunto, in desiderio di contaminazione, scambio e, quindi, restituzione al pubblico. Una condivisione con l’esterno che, in questo modo, non è mai sterile, ma sempre ricchissima”

Quanto è importante agire da un punto di vista artistico in un contesto più periferico al centro cittadino, quello appunto offerto dal Parco del Naviglio? “(Ferrari) La periferia non riguarda Parma, ma i quartieri sì. Ci sono zone che hanno bisogno di esprimere il loro potenziale, la loro bellezza, i loro abitanti, proprio come il quartiere San Leonardo. Sono aree cittadine importanti che per dimostrare appieno le proprie potenzialità devono essere stimolate culturalmente, aiutate nella riqualificazione di spazi e luoghi che hanno già dentro di loro le caratteristiche giuste per essere ri-scoperti e amati, e ciò avviene proprio con la creazione di momenti aggregativi, d’incontro. “Sul Naviglio”... è tutto questo.”

“(Grisenti) Secondo me questo spazio è fondamentale. Mi piace pensare che il progetto muova i suoi primi passi in un punto della città che mi capita spesso di “attraversare” senza mai “fermarmi”. Credo che possa essere anche una metafora della nostra proposta artistica. Ci sono spazi che chiedono di essere “visti” , “vissuti”, “sentiti” e ci sono persone che vi ruotano attorno, che hanno anche loro bisogno di questo: ascoltare, esserci, rimanere, condividere. Ecco, se c’è una cosa che sa fare il teatro è proprio tutte queste cose insieme. Dunque, sì, credo sia perfetto come punto di partenza, un luogo esemplare”

“(Paparella) La periferia è lontana dal centro, ma questa distanza in una città come Parma, se quantificata in chilometri, è poca cosa; eppure la sentiamo, la percepiamo distintamente. Perché? Il racconto delle periferie che arriva in città il più delle volte è cronaca, storie di confine come se giungessero da un Oriente lontano. Credo che il teatro possa spostare le geografie umane, certo in maniera effimera, momentanea, ma in quell'istante dato dallo spettacolo può realizzarsi un passaggio e uno scambio utile: lo spostamento delle periferie in centri e dei centri in periferie ideali. Poi, magari torna tutto come prima, ma sotto un albero o davanti a una siepe, nella memoria comune abiterà per sempre anche una storia raccontata, danzata, cantata. Qualcosa che resta, che s’imprime nel ricordo della comunità.”

Come si articolerà la rassegna che presenterete dal 18 giugno al 4 luglio? “(Ferrari) Credo di poter interpretare il pensiero di tutti se dico che sarà variegata, policroma, multiforme e, per certi aspetti, sorprendente: spettacoli teatrali, performances, musica, poesia, narrazioni per bambini. Tutte le caratteristiche degli artisti coinvolti in L.O.F.T. che si proporranno a 360°.”

La prima edizione di “Sul Naviglio…” si completerà proprio con eventi pensati per i bambini e le famiglie. Come si realizzerà questa parte del progetto? “(Grisenti) E’ una parte dell’iniziativa che mi sta molto a cuore: si tratterà di narrazioni, racconti della tradizione e non solo, fiabe, storie accompagnate talvolta anche dalla musica dal vivo. Incontri pomeridiani di condivisione per grandi e piccini, per invitare a guardarsi da vicino, negli occhi, assaporando le vicende narrate e i loro protagonisti, magari rilassandosi sotto l’ombra degli alberi.”

Dopo la rassegna estiva, quali saranno i prossimi impegni e i futuri obiettivi dell’associazione L.O.F.T.? “(Ferrari) Aspettare un nuovo momento, o nuovi momenti, di condivisione progettuale artistica. In un divenire naturale e spontaneo”

“(Grisenti) Sì, l’impegno sarà questo: aprirsi all’ascolto per costruire altri momenti di confronto e relazione”

Se poteste aggiungere un ulteriore aggettivo a quel “libera” che connota il nome dell’organizzazione, cosa scrivereste? “(Ferrari) Penso che la parola libera sia perfetta per descrivere questo gruppo che vuole lavorare e collaborare insieme, pur mantenendo e rispettando le varie, molteplici sfaccettature.”

“(Grisenti) Non so… mentre rispondevo ho pensato più volte alla parola contaminazione… Dunque, direi questa: di libere contaminazioni culturali ne abbiamo tutti sempre un gran bisogno. Oggi più che mai.”

“(Paparella) Riscelgo libera, come libertà dello stare insieme intorno a qualcosa, che sia uno spazio, una idea, un valore, l’Uomo stesso, insomma tutto quanto viene esplorato dal Teatro, o meglio dire, da diverse “forme teatrali”.

 

L’ingresso alla rassegna che, ricordiamo, aprirà lunedì 18 giugno alle 21.15 con lo spettacolo “La Gita” (con Bernardino Bonzani, Carlo Ferrari e Franca Tragni, produzione Europa Teatri,) sarà ad a offerta libera. Il ricavato verrà destinato al Centro Giovani Casa nel Parco per la realizzazione di laboratori creativi.

(In caso di maltempo, ove possibile, alcuni eventi si svolgeranno all’interno della Casa nel Parco)

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